L' ORGOGLIO DEI RICHMOND
AMABILE GIUSTI
Editore: Self-publishing
Autore: Amabile Giusti
Genere: Romance Storico
Pagine: 227
Prezzo: 1.99
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La trama
Inghilterra, fine Settecento. Rudyard di Trent ha tutto ciò
che si può desiderare dalla vita. È giovane, nobile, affascinante e un
inguaribile libertino. Non ha mai incontrato l’amore, né si augura di
incontrarlo. Ma un aristocratico ha dei doveri nei confronti della propria
casata, tra i quali mettere al mondo dei figli, possibilmente maschi e
legittimi, e il matrimonio è l’unico modo per ottenere tale risultato. Questo è
ciò che pretende da lui il duca di Steventon, nonno autorevole e tirannico,
l’unico verso il quale egli nutra un po’ di rispetto. Pertanto, all’età di
ventotto anni, il marchese di Trent si vedrà costretto ad accantonare i duelli,
le bevute, le scommesse e le ballerine, per frequentare qualche fanciulla di
buona famiglia.
Sulla sua strada, in senso letterale, giungeranno la giovane Lyselle, tanto graziosa quando sciocca, e la sorella di quest’ultima, Allyson, il cui aspetto ordinario e i cui modi glaciali suscitato subito, a pelle, tutta la sua antipatia. Mentre Lyselle cerca di carpirne le attenzioni, Allyson le respinge e anzi dimostra di disprezzare lui, le sue ricchezze, e la vita dissennata che conduce. Rudyard di Trent, abituato a essere riverito dagli uomini e corteggiato dalle donne, insolentito da tanta impudenza, medita subito di conquistarla e di farle conoscere il significato della parola “disperazione”.
Ma l’amore non gioca pulito coi cuori degli uomini. Per uno straordinario gioco di circostanze, infatti, Rudyard e Allyson saranno costretti a trascorrere del tempo insieme, e lui si renderà ben presto conto di essere attratto dall’unica donna che si dimostra disinteressata alle sue proposte. Tra i due si instaurerà un clima di reciproco dispetto, di apparente avversione, che nasconde una realtà ben diversa e un sentimento più forte di quanto entrambi vogliano ammettere.
Durante una frivola Stagione londinese, tra feste danzanti, gite in carrozza, baci rubati e litigi d’amore, i destini di tutti si mescoleranno come carte da gioco, e Rudyard e Allyson impareranno a conoscersi, a sopportarsi, a perdonarsi e amarsi nonostante i pregiudizi, le differenze sociali, e la loro stessa testardaggine.
Dalla stessa autrice di Trent'anni e li dimostro, Cuore nero e Odyssea Oltre il varco incantato, un romance storico dal ritmo incalzante, per tuffarsi nell'atmosfera briosa dell'Inghilterra del periodo Regency.
Sulla sua strada, in senso letterale, giungeranno la giovane Lyselle, tanto graziosa quando sciocca, e la sorella di quest’ultima, Allyson, il cui aspetto ordinario e i cui modi glaciali suscitato subito, a pelle, tutta la sua antipatia. Mentre Lyselle cerca di carpirne le attenzioni, Allyson le respinge e anzi dimostra di disprezzare lui, le sue ricchezze, e la vita dissennata che conduce. Rudyard di Trent, abituato a essere riverito dagli uomini e corteggiato dalle donne, insolentito da tanta impudenza, medita subito di conquistarla e di farle conoscere il significato della parola “disperazione”.
Ma l’amore non gioca pulito coi cuori degli uomini. Per uno straordinario gioco di circostanze, infatti, Rudyard e Allyson saranno costretti a trascorrere del tempo insieme, e lui si renderà ben presto conto di essere attratto dall’unica donna che si dimostra disinteressata alle sue proposte. Tra i due si instaurerà un clima di reciproco dispetto, di apparente avversione, che nasconde una realtà ben diversa e un sentimento più forte di quanto entrambi vogliano ammettere.
Durante una frivola Stagione londinese, tra feste danzanti, gite in carrozza, baci rubati e litigi d’amore, i destini di tutti si mescoleranno come carte da gioco, e Rudyard e Allyson impareranno a conoscersi, a sopportarsi, a perdonarsi e amarsi nonostante i pregiudizi, le differenze sociali, e la loro stessa testardaggine.
Dalla stessa autrice di Trent'anni e li dimostro, Cuore nero e Odyssea Oltre il varco incantato, un romance storico dal ritmo incalzante, per tuffarsi nell'atmosfera briosa dell'Inghilterra del periodo Regency.
La mia opinione
Apertura con descrizione paesaggistica bucolica, ricco
gentiluomo a cavallo, giovane dagli occhi pervinca intenta a passeggiare nel
villaggio…fine della parte stereotipata del romanzo.
Si, perché dopo poche
pagine, riprendendo il fortunato schema
già adottato dalla Giusti in Trent’ anni e li dimostro, prende il via la
storia delle due sorelle Anders: da una parte Lyselle, frivola e inconsistente “ fanciulla per
natura tendente a frettolosi sentimentalismi”, abbagliata da soldi, titoli e potere. Dall’ altro lato l’
anticonvenzionale Alliyson, il personaggio principale del romanzo in cui
si identifica d' impatto la lettrice: poco appariscente ma estremamente sagace e
stimolante, attratta dalla nobiltà d’ animo e dall’ intelligenza delle persone.
Le due sorelle abitano a Roswell Cottage insieme alla madre, molto simile per
inclinazioni e grossolanità alla figlia
minore con la quale condivide aspirazioni futili e meschine ( un po’ “ Lydia Bennett e Signora Bennett”, per intenderci) ; Allyson dal canto suo è più simile al
defunto padre colto e lungimirante che l’ ha educata “ a condursi con onesta libertà senza farsi
fuorviare dai pettegolezzi” . Anticonformista irridente lo sfarzo e la boriosa
aristocrazia, il suo carattere risoluto in realtà cela profonda spossatezza mentale,
poiché si trova costretta a reprimere le proprie inclinazioni per proteggere le intemperanti
madre e sorella e a comportarsi da adulta al loro posto.
All’ inizio del romanzo il ventottenne marchese Rudyard di Trent, elegante libertino capriccioso, disincantato, incauto e superbo, vincolato nel bene e nel male al suo titolo nobiliare, si imbatte nella vanitosa e
insipida Lyselle che si profonde
in moine e che incoraggia con scarso successo un approccio poco onorevole da
parte sua; poco dopo Rudyard conosce anche
Allyson vestita da contadina e sporca di terra, che gli appare acida e scontrosa. Tra il marchese e Allyson fin dal
primo momento non corre buon sangue : Rudyard si sente indagato nell’ intimo da
colei che trova fredda e glaciale e che viene definita “ gentilmente” zitella dalla
sorella. Allyson si dimostra molto franca, sottilmente sarcastica
e poco zelante e prodiga di gentilezza nei confronti del marchese ; al
quale con frasi taglienti e dirette mostra di saperlo inquadrare , di non esserne
intimidita e di saperlo sconfiggere in un duello verbale. Nonostante
entrambi siano disorientati e
innervositi dalla reciproca impertinenza,
Rudyard e Allyson non riescono a
ignorarsi: si piacciono anche se non se ne rendono conto , si leggono a vicenda come
libri aperti , si confidano anche se si conoscono poco; pur essendo consapevoli che per carattere ed educazione
non dovrebbero avere nulla in comune. Il loro incontro/scontro turba il loro mondo e mette in discussione il loro modo di essere e i pregiudizi dovuti alla loro posizione
sociale . In un susseguirsi di piccoli e
grandi accadimenti che sarebbe inopportuno
anticipare, fra tavoli da gioco, parrucche e merletti, passeggiate ed
eventi mondani, i sentimenti di Rudyard e Allyson passano da disprezzo reciproco a indifferenza, sbalordimento,
curiosità , ammirazione fino a … lo scoprirete solo leggendo!
Attorno a Rudyard e Allyson si muovono dei personaggi secondari , figure
tutt’ altro che marginali tratteggiate con efficacia; ognuno con la propria valenza e personalità, danno corpo e brio alla vicenda narrata.
Amabile Giusti ha l’
indiscutibile capacità di “scrivere la
parola giusta al momento giusto”, mostrando fluidità e freschezza ma al contempo attenzione al particolare e alle
peculiarità dei personaggi da lei inventati;
impiegando una gamma vastissima di termini, atti ad inquadrarli alla perfezione.
Caratteristica saliente del romanzo è l’ ironia ( ad
esempio, nei battibecchi fra sorelle , nelle schermaglie con retrogusto di seduzione
fra Rudyard e Allyson, nelle osservazioni prive di acume di alcuni
personaggi secondari) con evidente condanna della superficialità e dell’ arrivismo, nell’
affermare il concetto che quello che
conta e che rende bella una persona sono le qualità morali.
La vera forza del romanzo a mio avviso sono gli scontri verbali, dialoghi così mordaci e serrati che a volte si
ha l’ impressione di assistere divertiti a una pièce teatrale, più che di
leggere una storia. D' impatto, si percepisce un approccio
molto moderno e ironico al genere storico, che forse non può essere apprezzato
appieno dai “ puristi” abituati a versioni più tradizionali dell’ historical
romance , ma che personalmente incontra i miei gusti.
Allyson, è un bellissimo personaggio, è lei il motore del romanzo: Rudyard è in una
posizione privilegiata, ma la donna non si fa intimidire o corrompere, e ricorrendo alla sua
dialettica e ai suoi ragionamenti inoppugnabili riesce sempre a
frustrarlo, a farlo arrabbiare
..seducendolo sempre più.
Ancora una volta l' autrice riesce a farci entrare in empatia con la sua
protagonista femminile: personalmente,ammiro
molto le donne della Giusti e le trovo più interessanti e " toste" rispetto agli uomini, che tutto sommato rispetto alle loro antagoniste partono
avvantaggiati ma che nel corso della vicenda "
subiscono" e non " agiscono" in maniera altrettanto brillante.
Il bilancio di questa " prima volta" di Amabile Giusti come
scrittrice di romance storici è senz’ altro positivo: forse non si sarà
dilungata nell’ approfondire comportamenti sociali e periodo storico, ma in L' orgoglio dei Richmond ha dato spazio a splendide conversazioni al
vetriolo, a situazioni spassose, in una visione d’ insieme attuale e personale; tenendomi incollata alle pagine e coinvolgendomi nella vicenda narrata… al
punto che avrei messo le mani addosso a più di qualcuno sul finale!!!!!
L' Autrice
E' nata in Calabria ed è lì che vive
ancor oggi: proprio sulla punta dello stivale, fra il mare e la
montagna, vicino a una distesa di verde che, vista dall’alto, sembra la
sagoma di un cavalluccio marino.
Ha frequentato il liceo
classico e si è laureata in Giurisprudenza. Fa l’avvocato ma non si
sente avvocato. Scrivere è la sua vita vera, al di fuori degli schemi
imposti dal linguaggio secco e avaro del diritto. Si addormenta la sera
sognando di scrivere, si sveglia la mattina con lo stesso chiodo fisso
in testa, non è escluso che perfino davanti a un giudice, mentre perora
una causa, la sua mente divaghi pensando a come plasmare una storia o
finire un capitolo.
Dunque non sceglietela come avvocato, scriverebbe una citazione pensando alle favole!
È un tipo che ascolta molto e parla poco ma quando scrive non si ferma più...
Se volete farla contenta regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo
di ceramica (preferibilmente blu), un manga giapponese, o una piantina
grassa (più spine ci sono meglio è). Preferibilmente tutti insieme.
Spera di invecchiare lentamente (perché questo pare sia l’unico modo per
vivere a lungo...) ma mai invecchiare dentro! Dentro avrà sempre un’età
con poco passato e molto futuro e scarsa saggezza.
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