“Fandom’s very existence represents
a critique of convetional forms of consumer culture”
Se navigando in internet vi imbattete in strani racconti dove i genitori di Harry Potter non sono morti o nei quali Luke Skywalker si è unito al lato oscuro, non preoccupatevi, vi trovate di fronte ad un’opera scritta da fan con lo scopo di prolungare la loro avventura nell’universo narrativo ed esplorare tutti gli anfratti della storia.
Il termine fan fiction indica dei racconti creati da fan per altri fan su comuni prodotti di interesse, come libri, serie tv o anime e che utilizzano personaggi presentati in questi prodotti per promuovere nuove interpretazioni e significati.
La fan fiction nasce negli anni Sessanta, dopo l’esplosione del fenomeno Star Trek. Già allora i fan riunivano le storie o i disegni in giornali, i così detti FanZines, che venivano inviati tramite posta a tutti gli abbonati. Tramite questi Zines i fan non condividevano semplicemente le loro creazioni, bensì commentavano anche le puntate trasmesse, contribuendo a rendere popolare la serie.
Il mondo della fan fiction è vastissimo e io stessa non ne ho esplorato tutte le specifiche; infatti oltre ad utilizzare i generi classici della letteratura, essa ha sviluppato dei sottogeneri specifici e innovativi. I più diffusi sono il fluff, hurt-comfort e l’AU, cioè l’alternative universe il quale prevede ambientazioni diverse rispetto a quelle dell’opera originale. I fan hanno contribuito a creare dei generi che esprimessero al meglio il loro affetto verso personaggi e luoghi, ma che soprattutto permettessero loro di diffondere nuovi punti di vista e significati.
La fan fiction è un prodotto che ha maggiore diffusione online: le piattaforme su cui condividere sono molteplici, ma le più diffuse in Italia sono Archive Of Our Own, FanFiction.net, EFPfanfiction e negli ultimi anni Wattpad. Ognuna di queste piattaforme ha peculiarità e una divisione specifica di generi, sottogeneri e fandom, oltre che possedere un regolamento ferreo e una divisione ben chiara del rating. Il rating sono indicazioni che specificano a quale audience è rivolta una fan fiction o una fan art, cioè una graduatoria di accesso alla lettura. I fan sono sensibili e attenti riguardo l’argomento ed è questo il motivo dei regolamenti severi: se non confermi di essere maggiorenne, i contenuti NSFW ti sono vietati.
Vorrei sottolineare in questa sede però i numeri che questi archivi vantano: AO3 ospita 2,601,000 opere. Un dato che per me ha dello sconvolgente.
In questi ultimi decenni il fenomeno è esploso, diffondendosi in modo virale; la fan fiction non è più un’attività che viene celata per paura di pregiudizi o condanne. I motivi sono da ricondursi alla diffusione dei media digitali, e in particolar modo di Internet, ma soprattutto nella transmedialità dei prodotti di intrattenimento.
Oggi ogni prodotto culturale che viene rilasciato non è condiviso su un solo canale ma in molteplici forme e piattaforme, offrendo ai fan numerosi punti di accesso alla storia e ai significati che questa veicola e trasmette.
Un caso emblematico è sicuramente la serie televisiva Lost, uno dei primi prodotti trasmediali ad avere successo su larga scala. Infatti oltre alle puntate trasmesse in tv, aveva un sito internet dedicato, creato dagli stessi autori, nel quale venivano svelati pezzi del racconto che nella serie venivano celati.
Ho deciso di approfondire l’argomento sia nel mio percorso di studi sia con i lettori di Sognando tra le Righe perché sono una lettrice ed estimatrice di questi racconti e la curiosità mi ha spinta ad indagare sui motivi per i quali i fan dedicano così tanto del loro tempo e del loro talento per creare opere scritte o grafiche e condividerle in modo gratuito con gli altri fan.
La mia attenzione si è focalizzata su un genere specifico della fan fiction: lo slash. Con questo termine si indica un tipo di fanwork nel quale due personaggi dello stesso sesso sono coinvolti in una relazione romantica e sessuale.
Ciò che ho scoperto nella la ricerca è stato illuminante ed estremamente interessante. Infatti il primo dato rilevante che gli studiosi come Jenkins e la Becon-Smith sottolineano è che la maggioranza dei fan che scrive e legge fan fiction è una donna istruita e con una buona posizione sociale. Viene spontaneo domandarsi il perché.
Ben il 90% dei fan che consuma fan fiction slash è di genere femminile, quindi quali sono i motivi sociologici che spingono donne adulte e istruite a leggere di amori gay? Quali ragioni si celano dietro racconti che hanno come protagonisti i principali e celebri personaggi maschili dei prodotti mainstream? Perché nel fandom di Sherlock, The Walking Dead o Supernatural le fan fiction più popolari sono slash?
Molti saranno scettici ma la fan fiction offre alle donne la possibilità di rappresentare una visione che non sia omocentrica e patriarcale; infatti utilizzando gli eroi dei prodotti mainstream in una relazione romantica le scrittrici creano un mondo nel quale entrambi i partner sono eguali e si rispettano reciprocamente. Se entrambi i partner sono uomini le differenze di genere e le inuguaglianze sociali spariscono; eliminando la figura della donna che che per essere desiderabile deve essere bellissima, perfetta e sottomessa, le fan fiction slash sovvertono la visione misogina che dipinge la donna solamente come moglie e madre.
La maggioranza delle fan fiction slash agisce su quelle narrazioni che ruotano attorno alle azioni degli uomini e dove i valori sono decodificati attraverso le strutture rigide e patriarcali. Nelle fan fiction del fandom di The Walking Dead Rick e Daryl possono essere degli ottimi genitori per Judith senza l’aiuto di alcuna figura femminile, mentre nel canone della serie questo sembra impossibile.
Il secondo aspetto più significativo è la rappresentazione, in uno spazio sicuro e paritario, di questioni sull’identità di genere e l’orientamento sessuale.
In società dove l’omosessualità viene rifiutata, denigrata e mal rappresentata, le opere dei fan diventano un porto sicuro dove esprimersi senza alcun pregiudizio. Le fan fiction dipingono una realtà altra oltre quella eterosessuale che comunemente viene diffusa.
Lo scopo dei fan e delle fan fiction è far parlare un medesimo prodotto culturale da prospettive diverse. Lo slash esplora le dinamiche di genere e di orientamento sessuale in universi privi di etichette, gerarchie e pregiudizi. Ed utilizzando personaggi di film, libri o serie celebri i fan sovvertono l’unica visione che ci viene continuamente proposta.
Quindi niente capricci o appropriazioni indebite: le opere amatoriali dei fandom sono un universo da rispettare e comprendere.
FANDOM: sottocultura formata dalla comunità di appassionati (fan) che condividono un interesse comune in un qualche fenomeno culturale
OTP: coppia preferita all’interno di un prodotto culturale
CANON/CANONE: materiale ufficiale
SHIPPING: quando due personaggi agli occhi dei fan hanno una connessione emotiva
NSFW: indica contenuti maturi, che contengono scene di nudo o sessuali
fan art: opere create dai fan ispirate da personaggi protagonisti di storie, romanzi, eccetera.
DOUJINSHI: racconti illustrati e riviste creati dai fan e distribuiti in Giappone, ispirate ad anime e manga
YAOI: termine che indicare un genere di manga e anime. Può essere accostato allo salsh per tematiche e pubblico
LETTURE CONSIGLIATE
Fan fiction and Fan Communities in the age of the internet, Hellekson, Busse
Cultura Convergente, Henry Jenkins
Texual Poachers: Television fans and Participatory culture, Henry Jenkins
Slashing the romance narrative, Anne Kustritz
a cura di Persefone
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