lunedì 2 ottobre 2017

TAMBURI D'AUTUNNO Diana Gabaldon Recensione

Rimasi seduta con lo sguardo fisso fuori dalla finestra a guardare la luce cambiare sui cavalli del recinto: non tanto affievolirsi quanto modificarsi, cosicché tutto - i colli arcuati, le groppe rotonde e persino i singoli steli d’erba - risaltavano nitidi e puliti, la realtà liberata per un unico, breve momento dalle illusioni di sole e di ombra del giorno.

Avete mai notato la maestosa essenza di un attimo come questo? Quando per un secondo, poco prima del tramonto, tutto sembra assolutamente ed incondizionatamente chiaro, per nulla contaminato dalla gioia vitale del sole e dal lento divenire della notte? È  un attimo animato da una limpida imponenza, ricco di quell’armoniosa melodia che ci fa sentire in pace con l’universo, prima della tempesta ovviamente… E come sempre Diana Gabaldon riesce a racchiudere tutto questo in quattro, semplici righe, come l’essenza stessa dei suoi romanzi, ricchi di dettagli, descrizioni, parole, ma capaci di mostrare in un solo attimo l’anima più pura ed essenziale.



TEA
TAMBURI D’AUTUNNO
Diana Gabaldon

Traduzione a cura di Valeria Galassi
Casa editrice: Tea
Collana: Teadue
Genere: Romanzo storico, narrativa, fantasy
Pagine: 605
Prezzo: 12.00€
Ebook: 6.99€


Trama


Tutto ha avuto inizio in Scozia nel 1945, quando un cerchio di pietre, magica porta sul passato, ha catapultato Claire Randall nell'Inghilterra del Diciottesimo secolo, dove ha conosciuto il nobile scozzese Jamie Fraser e tra i due giovani è scoppiata una travolgente passione, divenuta ormai leggenda. Ora, a Claire si affianca un'altra protagonista altrettanto determinata e affascinante: Brianna, figlia di Claire e Jamie, cresciuta nell'America del Ventesimo secolo. Brianna, giunta a conoscenza di un terribile segreto sulla sorte dei suoi genitori, non esita ad attraversare il cerchio, tuffandosi nell'ignoto per cambiare il corso del destino, anche se questo significa lasciare Roger, l'uomo che ama. Ma nel passato si possono anche fare brutti incontri, e Brianna finirà ben presto in mani assai pericolose. Non sa però che Roger, disposto a tutto pur di seguirla, ha attraversato il cerchio poco dopo di lei. Dovrà solo trovarla prima che sia troppo tardi, per lei e per i suoi genitori



Opinione di Sybil


Diana Gabaldon è una narratrice straordinaria, ormai questo è un fatto noto. Non solo riesce a dare nuove sfumature al passato, ma con il suo stile denso e variopinto trasforma una semplice storia in qualcosa di maestoso. Lo so, affiancare la parola semplice alle vicende che vedono come protagonisti Jamie e Claire è davvero imprudente da parte mia. Niente è facile quando ci sono loro nelle vicinanze. Dove c’è un pericolo troviamo Jamie e dove invece c’è una parola di troppo troviamo Claire. Detto così può sembrare banale, ma quello che ci tengo a sottolineare è che la Gabaldon, nel suo reinserire i personaggi in vicende rocambolesche, ha ricreato gli stessi scenari o per meglio dire, le medesime vicissitudini, cambiandone solo lo sfondo, ma nel farlo non ha minimamente sfiorato il limite della ripetitività, donando al lettore nuove avventure senza però far perdere ai protagonisti il loro spessore e con esso i tratti del loro carattere. Il rischio, nelle serie così lunghe, è di cambiare il cuore pulsante dei personaggi in maniera direttamente proporzionale al mutamento della storia e non sto parlando di normale evoluzione, ma di puro stravolgimento. Con lei questo non succede. Jamie e Claire sono sempre gli stessi, gli anni hanno modificato il guscio della loro esistenza, ma non ne hanno spento il fuoco, il desiderio, l’ideale di vita comune, il bisogno di appartenersi e di essere una cosa sola. Ovviamente non tutto funziona alla perfezione nemmeno dentro questo capitolo della serie. In certi momenti mi sono sentita persa e demotivata dalle millimetriche descrizioni e dalle troppe disavventure. Il picco massimo si è raggiunto con la lotta in stile “Revenant” di Jamie con l’orso, troppo anche per me che tendo a mettere il potente highlander sul piedistallo. Ma ecco che in tutto questo arriva il dettaglio più straordinario: lo stupore. Dopo essermi rassegnata al fatto di dover mettere per un po’ la serie in pausa ecco che arriva il finale che, senza sorprendenti colpi di scena, riesce ad instillare di nuovo in me il desiderio di scoprire di più, lasciandomi cadere vittima di un amore oltre il tempo, che non ha limite e confini, in una parola: unico. È questo che amo della Gabaldon, il suo riuscire a cerare stupore in modo del tutto silenzioso, come nel lento divenire del giorno che lascia il posto alla sera. I suoi romanzi si collocano proprio in quel luogo straordinario di cui abbiamo parlato nel cappello, in quell’istante dove l’illusione della luce e dell’ombra abbandona ogni cosa.
In questo sesto capito della serie vedremo Jamie e Claire alle prese con tante nuove avventure. Dopo il disastroso naufragio sulle coste degli Stati Uniti i due raggiungeranno la tenuta di un’altra autoritaria MacKenzie, Jocasta. La donna, zia di Jamie da parte di madre, si rivelerà essere un ottimo punto d’appoggio per iniziare una nuova vita al di là dell’oceano. Ma ben presto i due coniugi si accorgeranno che il mondo in fondo non è poi tanto grande e che intrighi e tradimenti sono il pane quotidiano anche in un paese giovane come l’America. Si dovranno scontrare con una società che rende schiavi uomini di colore, che uccide e devasta le popolazioni indigene e più di ogni altra cosa dovranno fare i conti con la natura selvaggia e incontaminata, ricca di animali nuovi e conosciuti. Non saranno più “solo” le giubbe rosse a voler uccidere il nostro bell’highlander e la sua consorte, ma tanti nuovi nemici visibili e invisibili. Epidemie, orsi, indiani e coloni meschini e traditori busseranno alle porte della coppia, mettendoli di nuovo in difficoltà, ma rendendo ancora più saldo il loro legame.
C’è da dire che in questo sesto capitolo incomincia a prendere forza il personaggio di Brianna, la figlia di Jamie e Claire che vive nel 1969, e quello di Roger, entrambi legati al passato da un vincolo indissolubile. Devo dire che la coppia inizia ad essere davvero interessante, dettaglio amplificato dalla loro magnetica attrazione. Sono principalmente loro il motivo che mi spinge a continuare la lettura. In cuor mio so che avranno tanto, tanto da raccontare…




L'autrice




DIANA GABALDON è nata in Arizona nel 1952. Si è laureata in zoologia, ha un master in biologia marina e un PhD in ecologia e per anni ha insegnato nel dipartimento di Scienze ambientali dell’Arizona State University. Nel 1991 ha pubblicato il suo primo romanzo dando vita alla serie «Outlander», primo capitolo di una saga appassionante tradotta in oltre 20 lingue. I libri di Diana Gabaldon hanno venduto oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo e in Italia sono tutti pubblicati con successo da Corbaccio (anche in edizione TEA)



La serie completa:
La straniera (recensione QUI)
L’amuleto d’ambra (recensione QUI)
Il ritorno (recensione QUI)
Il cerchio di pietre (recensione QUI)
La collina delle fate (recensione QUI)
Tamburi d’autunno
Passione oltre il tempo
La croce di fuoco
Vessilli di guerra
Nevi infuocate
Cannoni per la libertà
Destini incrociati
Il prezzo della vittoria
Legami di sangue
Prigioniero di nessuno








1 commento:

MARYGIANFRY ha detto...

Sto per iniziare Tamburi d'autunno, dopo aver letto gli altri 5 libri e nella sua recensione ho rivissuto tutte le emozioni ed i sentimenti da Lei descritti in un modo tanto efficace e bello. La ringrazio Seguo inoltre le serie televisive molto piacevoli.