mercoledì 11 maggio 2016

Secondo Premio Letterario Nazionale TERRA DI GUIDO CAVANI: Tirando le somme ...

Impresa conclusa! Il nostro compito è stato assolto, ora attendiamo con trepidazione la proclamazione  dei racconti vincitori: curiose  di  sapere se i nostri "preferiti" si aggiudicheranno dei riconoscimenti. Abbiamo selezionato i trentotto racconti facendo del nostro meglio con serietà e passione, e questo percorso di lettura e valutazione, ci ha portate a confrontarci spesso tra di noi, ma ancor di più  a guardare dentro noi stesse. 
Abbiamo voluto  dedicare  questo post alle nostre impressioni sull' esperienza vissuta.

Un sincero e sentito ringraziamento a Irma Panova Maino che ci ha accolto col tappeto rosso nel bellissimo gruppo BlogCrossing di cui siamo onorate di far parte. 
Un grandissimo Grazie a Moreno Coppedè per il lungo e preciso lavoro di preselezione, che ci ha permesso di lavorare al meglio.
Ancora, un sentito ringraziamento a tutta l'Organizzazione del Premio Letterario Nazionale Terra di Guido Cavani, è stato un onore e un piacere prendere parte a questa bellissima e importante iniziativa, che ci ha dato la possibilità di crescere ancora come lettrici, blogger e appassionate della qualità.
Grazie ai nostri colleghi blogger di Blog Crossing, siete fantastici:






Riportiamo di seguito una breve spiegazione del nostro ruolo all'interno del Premio, l'intero documento potete leggerlo QUI


In generale, ogni componente delle Giurie del TDGC non sa chi abbia scritto ciò che sta leggendo: ogni elaborato è stato reso completamente anonimo; inoltre, valuta in piena autonomia: in ogni Giuria, infatti, le Opere partono sempre dallo stesso livello e non esiste “influenza” da parte di altre Giurie presenti nella struttura del Premio.

LIT BLOG FORUM – La Giuria di Preselezione

Formata dai cinque Blog letterari di BlogCrossing (Books Hunters, Gli Scrittori della Porta Accanto, Il Mondo dello Scrittore, Parliamo di Libri e Sognando tra le Righe), tre componenti per ogni Blog votano singolarmente tutti gli elaborati in gara: la somma dei voti di tutti e quindici forma una classifica attraverso la quale i primi 35 elaborati accedono alla semifinale e tutti gli altri sono classificati ex-aequo al 36° posto. Inoltre, il primo classificato vince il Premio Speciale “Lit Blog Award“. Al termine di queste votazioni si rendono pubblici i dati degli autori semifinalisti  – nome, cognome, città di provenienza: in questa maniera viene messo in evidenza chi passa il turno pur mantenendo l’impossibilità di collegare un Autore al proprio testo (in sostanza, la Giuria successiva  può anche sapere chi siano i 35 semifinalisti e avrà a disposizione 35 racconti, ma continuerà a non poter abbinare l’Autore al proprio testo; e non è così scontato che – per esempio – trovando un testo ambientato a Milano lo possano collegare a uno scrittore nato a Milano: ci sono testi in gara, vi assicuro, ambientati a chilometri di distanza dalla residenza dell’Autore). Nel momento in cui scrivo sono proprio queste Giurie che stanno valutando i racconti.


Dopo questa precisazione, doverosa per chi non ha idea di come funzioni il Premio Letterario Nazionale Terra di Guido Cavani, abbiamo deciso di raccontare le nostre personali impressioni ed emozioni, scaturite dalla lettura dei racconti assegnatici dall'organizzazione:




Charlotte

La mia esperienza come giurata del Premio Terra di  Guido Cavani è stata molto stimolante e sicuramente formativa. Ho cercato di approcciarmi ai racconti con occhio critico, valutandone in primo luogo i pilastri portanti: lo stile, la correttezza formale, l’ attinenza al tema  del concorso.  Rileggendoli a più riprese poi   mi sono lasciata trasportare da tutto quello che  di unico e personale è stato costruito intorno ad ogni ossatura:  esperienze vissute e inventate, emozioni, immagini, luoghi tra il reale e l’ immaginario. Pertanto la mia votazione finale  ha tenuto conto della gradevolezza complessiva di ogni lavoro, data dal connubio tra l’ aspetto formale e  quello creativo.
Trovo che  il regolamento del concorso e il sistema di valutazione stabilito dai suoi  organizzatori  , studiato in modo da fornire con imparzialità un feedback di pubblico e uno di critica , rispecchi il reale impatto dei contenuti trasmessi da ciascun partecipante  ispirato e motivato; che sono stati fruiti e interiorizzati da  persone molto diverse tra loro e a più livelli 
Questo modus operandi mi ha resa maggiormente consapevole  del mio ruolo. Noi blogger siamo una sorta di “giuria popolare”:  quotidianamente  scriviamo le nostre impressioni su ciò che leggiamo,  e tentiamo di indirizzare i nostri followers ad acquisti mirati ai loro gusti. Non spetta a noi giudicare nè tantomeno criticare un testo, ma sicuramente  è nostro compito “sentirlo” , filtrandolo mediante le nostre sensibilità ed emozioni:  restituendone un riflesso quanto più fedele e oggettivo possibile,   individuando i punti di forza in grado di catturare l’ attenzione del maggior numero di lettori possibile.  
Ringrazio di cuore  Moreno Coppedè e gli organizzatori di questo prestigioso concorso per avere avuto fiducia nelle nostre capacità di analisi, comprensione e valutazione dei testi letterari; nonché per  averci fornito  nuovi stimoli e spunti di riflessione sul vastissimo universo letterario che tanto amiamo, e sul nostro  piccolissimo ma  concreto spazio all’ interno di esso.


Foschia75

Lo ammetto, nonostante qualche anno fa avessi avuto un'esperienza analoga, è stato come partecipare per la prima volta, soprattutto perché questi racconti spaziavano come stile e qualità, e quindi più difficili da inserire in una graduatoria di merito. Ho vissuto un certo timore reverenziale, al punto che ho letto i racconti due volte, e al momento della votazione, alcuni li ho riletti una terza, perché ero cosciente della responsabilità E' proprio per questa "investitura" che reputo l'esperienza importante come passo avanti e miglioramento delle mie capacità critiche.
Leggo molto, è la mia più grande passione, e quando mi sono trovata davanti, trentotto racconti diversi tra loro per tematiche e intensità, ho dovuto cercare dei compromessi, ma ho sempre avuto chiaro, che i primi due punti da assegnare sarebbero stati per l'empatia e la forma, ciò che quel racconto rispetto ad un altro sapeva trasmettermi per intensità e messaggio, perché nonostante fossero scritti bene, qualche pecca grammaticale c'è sempre. Parliamo di racconti non editati, perciò potenzialmente imperfetti, ma quello che ha portato a una prima personale scrematura, è stato il contenuto degli scritti, alcuni erano proprio buttati lì come la lista della spesa, senza un'idea portante o un messaggio chiaro; altri invece erano molto empatici, e hanno superato il primo spartiacque. E poi ci sono stati quei racconti visionari che hanno colpito il mio forte senso dell'originalità.
Insomma come avrete capito, ci siamo trovate davanti a racconti molto diversi tra loro, e arrivare alla votazione non è stato semplice, perché ho riscontrato un divario non da poco.
Ho seguito la mia ricerca della qualità e del messaggio, e come il messaggio veniva proposto. 
E' stata un'esperienza che mi ha insegnato molto, soprattutto a pormi al di sopra dei miei gusti personali a livello di genere, e seguire le emozioni trasmesse e subito dopo lo stile di scrittura che non poteva essere assolutamente marginale.
Da questa bella opportunità ho imparato che non ci si improvvisa scrittori, neanche per un Premio o un concorso, un minimo di conoscenza delle regole basilari è necessario possederla, diversamente finiremmo davvero a leggere diari  e liste della spesa. 
Per stupire non è necessario strafare, ma saper trasmettere emozioni o sensazioni, e lasciare un messaggio chiaro che colpisca il lettore.


Sybil

Far parte di questa giuria è stato davvero entusiasmante. Leggere racconti ai quali non è stato possibile associare un nome ed un volto ancor di più. Niente pregiudizi, nessun condizionamento, solo le parole e il loro significato. E' chiaro, non tutti sono entrati in sintonia con quello che stavo cercando tra le pagine, ma anche questo fa parte del gioco e in fondo è giusto così. 
L'importanza e il peso della responsabilità nella scelta si è sentito, è stato necessario dissociare la mente dal cuore e dall'istinto, dando spazio anche alla ricerca della forma, del rispetto del contesto e delle linee guida e più di ogni altra cosa, della capacità di esprimere in poche battute l'immensità del contenuto.
Non è stato facile, tante erano le proposte, molte delle quali estremamente convincenti ma è stato comunque incredibile giungere al termine della lettura con un immenso entusiasmo nella mente.


















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