“Sei davvero nato per fare grandi cose”, ripetè lei, “ma sarà meglio che tu resti vivo per me, soldato,perché io non posso andare avanti senza di te.”
Quelle erano le parole che gli disse, con gli occhi fissi sul suo volto e le mani appoggiate sul suo cuore.
Lui si piegò e le baciò le lentiggini. “ Non puoi andare avanti, mia regina della ruota del lago Ilmen?”
Scosse la testa sorridendo. “Troverai un modo per vivere senza di me. Troverai un modo per vivere la vita di entrambi”.
Parole marchiate a fuoco nella mia mente, emozioni indimenticabili che non mi abbandoneranno mai più, ne sono certa. Ecco cosa mi ha fatto Il cavaliere d’inverno, mi ha emozionata, destabilizzata, stravolta, distrutta e ricomposta, mi ha lacerato e mi ha dato la cura, mi ha colpito e mi ha poi stretto tra le sue braccia. Sono passati giorni da quando ho letto l’ultima pagina e ancora trovo difficile riuscire ad esprime con semplici parole il tumulto e la tempesta che si sono abbattute sul mio cuore, lasciandomi disarmata, impaurita e stravolta dalla potenza di un amore intrepido che aveva i giorni contati ancor prima di sbocciare.
Tra le macerie di un mondo distrutto, un soldato e una giovane donna si ritrovano a lottare per sopravvivere in nome di un futuro lungo non più di un battito di ciglia, senza pensare al tempo a loro disposizione, ma puntando tutto nel breve attimo della loro eternità. Non chiedono un giorno, un mese, un anno. Ciò che desiderano è semplicemente vivere come se il domani non esistesse, un lungo, infinito istante intramontabile.
IL CAVALIERE D’INVERNO
Paullina Simons
Traduzione a cura di Lucia Fochi e Francesca del Moro
Casa editrice: BUR Rizzoli
Genere: Narrativa
Pagine: 697
Prezzo: 10.00€
Ebook: 6.99€
Trama
Leningrado, estate 1941. Tatiana e Dasha sono sorelle e condividono tutto, perfino il letto, nella casa affollata dove abitano con i genitori. Una mattina il loro risveglio è particolarmente agitato: Dasha ha un nuovo innamorato e non vede l’ora di raccontare tutto a Tatiana. Ma un annuncio alla radio manda di colpo in pezzi la loro serenità: il generale Molotov sta comunicando che la Germania ha invaso la Russia. È la guerra. Uscita per fare scorte di cibo, Tatiana incontra Alexander, giovane ufficiale dell’Armata Rossa, e tra loro si scatena un’attrazione irresistibile. Ancora non sanno che quell’amore è proibito per entrambi e potrebbe distruggere per sempre ciò che hanno di più caro. Mentre un implacabile inverno e l’assedio nazista stringono la città in una morsa micidiale, riducendola allo stremo, la dolce Tatiana e il valoroso Alexander troveranno nel legame segreto che li unisce la forza per affrontare avversità e sacrifici. Con la speranza di un futuro migliore.
Opinione di Sybil
Voglio essere sincera con voi: sono più di trenta minuti che me ne sto seduta di fronte al pc, inizio, scrivo, cancello, poi di nuovo scrivo scrivo e cancello. Era da tempo che non mi trovavo così in difficoltà nel dare voce ai miei pensieri.
So per certo che molti di voi conosceranno questo romanzo già da tempo, anzi in verità siete stati in tanti a parlarmene giorno dopo giorno, seminando in me la curiosità. Così ho aspettato le vacanze e me lo sono comprato, tramutando i miei primi due giorni di ferie in un una convulsa e ossessiva lettura, nella quale anche le pause per un breve spuntino si trasformavano in fastidiose interruzioni interminabili. In poche parole, ho letto con avidità ogni singola lettera, ogni riga, ogni capitolo, facendo tardissimo la notte e alzandomi presto la mattina per poter continuare, sì, perché il libro della Simons non lascia spazio a momenti morti, non ti da la possibilità di respirare, di pensare ad altro che non sia la sua storia, i suoi personaggi e le drammatiche e coinvolgenti situazioni da loro vissute.
Non voglio esagerare, non è una cosa che amo fare, ma era davvero da molto, moltissimo tempo che non mi ritrovavo ad essere così coinvolta da un libro, vi giuro che mi ero quasi dimenticata quanto fosse possibile venire completamente e visceralmente travolti da una storia al punto da non riuscire a pensare ad altro. Con Il cavaliere d’inverno è stato così, è scattato qualcosa di talmente intenso da rendermi completamente schiava delle sue parole, dipendente dalle emozioni che sentivo scorrere sulla mia pelle. Ho adorato questo libro, l’ho assorbito e vissuto completamente, ci sono entrata in simbiosi e non sono più riuscita a venirne fuori. La potenza dei sentimenti di cui ci parla è incandescente, voluttuosa, fluttua nella mente del lettore senza sosta, lo avvolge, lo fa tremare, lo turba e lo rassicura. Nel libro non esiste un'emozione che non porti con se un costo da pagare. Il cavaliere d’inverno è un romanzo che mi ha letteralmente fatto a pezzi, mi ha straziata all'inverosimile, mi ha fatto soffrire, ma mi ha donato delle pagine indimenticabili, colme di un amore senza tempo, tormentato, possiamo dire pure sfortunato e senza futuro, ma così potente da far nascere l’illusione dell’eternità, della speranza in un domani.
Siamo a Leningrado nell’estate del 1941, nel giorno in cui i tedeschi invadono la Russia. In questo giorno nefasto, una giovane ragazza di diciassette anni di nome Tatiana si sveglia e raggiunge la sua famiglia nel piccolo tinello. Non sa che quel giorno sarà l’inizio di molte cose, non sa che quel giorno pieno di cattive notizie sarà anche quello in cui incontrerà il suo primo e unico amore. Tatiana è troppo giovane per sapere cosa l’inizio della guerra comporterà, non sa cosa siano i razionamenti, le tessere annonarie, la paura della morte, le bombe, la carenza di acqua, il freddo. Sa che è estate, che è caldo e che il sole splende sulle magnifiche notti bianche di Leningrado. Niente sembra in grado di gridare al vento l’arrivo di una tragedia. È così che indossa il suo più bel vestito, i sandali rossi con il tacco di sua sorella ed esce per strada a comprare le provviste consigliatele dal padre. Noncurante della carenza di cibo ai grandi magazzini, Tatiana compra un gelato e spensierata si ferma a mangiarlo su di una panchina, canticchiando una canzone russa. E in quel preciso momento accade qualcosa d’incredibile, un qualcosa che cambierà per sempre le sorti della sua esistenza, il suo futuro, i suoi giorni, una tempesta così potente, così nefasta da condannarla a morte e allo stesso tempo all’eternità. In quel preciso istante, dall’altro lato della strada, un attimo prima del passaggio di un autobus, un uomo, un ufficiale dell’Armata Rossa la sta osservando, come se tutta la vita gli stesse passando davanti, come se ogni respiro fosse bloccato in quell’impalpabile dimensione eterea che non ha un domani, solo un oggi, un sussurro, un alito di vita che aspira all’eterno ma che non ha la possibilità di esistere. In quel preciso istante, in un mondo pronto ad implodere nel caos, in una città schierata per entrare in guerra, gli occhi di due giovani si trovano, si uniscono, si legano insieme, rendendo l’impossibile possibile.
Lui, Alexander Belov, ufficiale dell’Armata Rossa di pattuglia a Leningrado, decide di attraversare la strada e di sedersi accanto alla giovane e timida Tatiana, intenta a mangiare il suo gelato, spensierata, incurante di ogni cosa. Da quel preciso istante la loro vita cambia, prende una nuova direzione, diventando oscura, travagliata, riflesso devastante di un’esistenza ingiusta, condannata all’incertezza, all’oblio.
Nel momento in cui nasce un amore, ci si sente immortali, capaci di ogni cosa, in grado di sconfiggere tutto, di sopravvivere al dolore, alle ingiustizie, alle perdite. Ma il cammino che Tatiana e Alexander hanno davanti non è solo un sentiero tortuoso, è un vicolo buio illuminato dal terrore, dalla guerra, dalla fame, dal freddo, dall’assenza della certezza di arrivare veramente a domani, perché la guerra è solo capace di generare morti ed eroi e non c’è spazio per il cuore o meglio, non c’è un cuore in grado di uscirne senza essere dilaniato, strappato fatto a pezzi.
Chi ha letto il libro sono certa che conoscerà il primo incontro di Tatiana ed Alexander a memoria, al punto da essere in grado di udire il battito dei loro cuori, il vento tra i capelli di lei, il rumore dei passi di lui sulla strada. Non posso e non voglio raccontarvi cosa succederà dopo quell’incontro, dopo che un soldato sceglierà di attraversare la strada, sedendosi al fianco di una dolce ragazza bionda avvolta da un vestito bianco con le rose rosse. Non voglio raccontarvi cosa i loro occhi vedranno, cosa le loro anime sentiranno dopo quel giorno d’estate, testimone sia della fine della pace per l’Europa che dell’inizio di un amore senza tempo, senza regole, senza confini. Quel che è certo è che non esistono parole in grado di descrivere ciò che realmente questo libro è in grado di fare. Per me è stato così, ho sanguinato, ho sofferto, mi sono arrabbiata scaldandomi poi con la folle e maestosa potenza del tenero amore di Tatiana e Alexander, al punto che finito di leggere mi sono precipitata in tutte le librerie per comprare i due romanzi successivi, perché dovevo sapere, dovevo dare pace al mio cuore.
Dirvi che vi consiglio di leggere Il cavaliere d’inverno a questo punto diventa quasi superfluo perché, per quanto mi riguarda, al suo interno è racchiusa la storia d’amore più bella che abbia mai letto negli ultimi anni.
Concludo con due parole, due semplici parole dall’aspetto quasi insignificante ma che in realtà nascondono il profumo della speranza. Chi ha letto il libro sa di cosa parlo, chi invece ancora non lo conosce, avrà un motivo in più per scoprirlo…
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L'autrice
PAULLINA SIMONS è nata a San Pietroburgo nel 1963. Negli anni Settanta è emigrata con la famiglia negli Stati Uniti, dove tuttora abita. Con Il Giardino d’Estate si conclude la saga iniziata con Il cavaliere d’inverno e Tatiana & Alexander.
LA SERIE COMPLETA:
- IL CAVALIERE D'INVERNO
- TATIANA & ALEXANDER (recensione QUI)
5 commenti:
splendido! *_* è il mio libro preferito!*_*
Sono commossa Sybil hai fatto una recensione meravigliosa... Concordo su ogni parola scritta.
Sono commossa Sybil hai fatto una recensione meravigliosa... Concordo su ogni parola scritta.
Sono commossa Sybil hai fatto una recensione meravigliosa... Concordo su ogni parola scritta.
Questi tre libri sono tra i più belli che abbia mai letto. Una storia d'amore meravigliosa.
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