CANONE INVERSO Paolo Maurensig Recensione

Parlare di libri riesce sempre a far nascere qualcosa di meraviglioso, un ricordo, un' idea, una semplice intuizione. Nel mio caso mi ha fatto ritrovare un libro sepolto da anni di lettura intervallata da altrettanti anni di inattività. Ed ecco che in una normalissima mattina di giugno, Charlotte riporta alla mia mente questo titolo: Canone inverso e io, comportandomi come solo una lettrice compulsiva sa fare, il pomeriggio sono subito andata in libreria e me lo sono comprato.

Il risultato? Una melodia perfetta e contorta allo stesso tempo, come solo un canone inverso sa essere.

CANONE INVERSO 
Paolo Maurensig

Casa editrice: Mondadori

Collana: Oscar Contemporanea

Genere: Narrativa

Pagine: 150

Prezzo: 9.00€

Ebook: 6.99€

Trama

Uno scrittore, appassionato musicofilo, incontra a Vienna Jenö Varga, un violinista ambulante in grado di suonare con meravigliosa naturalezza la complicatissima Ciaccona di Bach. In seguito a quali disavventure un artista eccelso si è ridotto a trascinare per bettole e osterie un talento che avrebbe potuto aprirgli i palcoscenici dei teatri più celebri del mondo? Qual è la forza terribile che è entrata nella sua vita? Paolo Maurensig costruisce magistralmente un¿avventura in cui le sorprese, i trasalimenti, i colpi di scena non sono puri espedienti narrativi, ma simboli drammatici dello scontro tra le inquietudini, la delicatezza delle anime individuali e la ferocia della storia di questo secolo.

Opinione di Sybil

Premetto che questa è stata la prima volta o al massimo la seconda in cui prima di leggere il libro ho visto la sua trasposizione cinematografica, in realtà, come tutti del resto, faccio sempre l’inverso. In questo caso è stato tutto diverso. Il film tratto dal romanzo di Maurensig è uscito nel 2000, anno in cui la mia passione per la lettura stava attraversando un periodo di stallo e vedere la trasposizione cinematografica direttamente sullo schermo era senza dubbio la scelta più facile da fare. È stato così che per la prima volta mi sono innamorata di un film, al punto da riguardarlo decine di volte, imparandolo quasi a memoria. E ora, dopo quindici anni, mi ritrovo a leggere il libro che gli ha dato vita. Lo sapete qual è il fatto più incredibile? È che il romanzo è molto diverso dal film, anzi si potrebbe liberamente dire che il film è stato in gran parte una vaga interpretazione del libro. Entrambe sono due storie identiche ma allo stesso tempo differenti, un’esperienza, credetemi, innaturale ma interessante. Così invece di amare solo il film adesso adoro pure il libro.

Canone inverso non è una lettura estiva, nonostante sia abbastanza breve (si legge in poche ore) in realtà è un romanzo intenso, denso, arricchito dal suono del violino del protagonista che riesce ad uscire dalla bidimensionalità delle pagine e ad avvolgere tutto l’ambiente circostante. Lo stile di Maurensig è tutt'altro che conciso, è denso, carico di significato, ma non perde mai il contatto con la realtà, rende tutto estremamente tangibile, travolgente. Forse aiutata dal ricordo del film, sono riuscita mentre leggevo a dare un sottofondo sonoro alla storia, rendendo tutto più impetuoso. Non a caso la colonna sonora del film è di Ennio Morricone e mi ricordo come fosse ieri che era proprio la musica a dare fascino alle sequenze visive che mi passavano davanti. 

Canone inverso è un romanzo che esalta ed estremizza l’amore per la musica, lo spoglia e lo lascia nudo davanti a noi, un amore intenso al punto da portare quasi alla follia, da unire, creare  e poi distruggere, una passione tanto potente quanto devastante da risucchiare l’anima. Tra queste pagine viene raccontata la storia di Jenö Varga, un giovane uomo che sin da bambino ha sentito dentro di sé il bisogno viscerale di esprimersi suonando, di volare nel mondo attraverso la melodia prodotta dalle sue mani e dal suo violino, che è sia il guscio che lo avvolge che l’anima che lo sorregge dall'interno, è la sua completezza. 

Non posso raccontarvi nulla di Jenö, del suo passato e del suo presente, non posso dirvi cosa la musica gli darà, cosa gli toglierà e soprattutto dove lo porterà, posso solamente anticiparvi che l’intera vicenda è un affascinate groviglio di note, parole, passioni, sogni e desideri che sono sicura facilmente si sposeranno con il vostro spirito, soprattutto perchè la narrazione è volutamente confusa, anzi direi misteriosa, al punto che si arriva alla fine immersi nella nebbia del dubbio, dell’incertezza.

Romanzo e film sono due mondi paralleli, gemelli eterozigoti che possiedono le stesse caratteristiche principali ma che si differenziano in maniera sostanziale nei dettagli che li compongono, completandosi e allontanandosi a vicenda.

Se amate la musica e le storie diverse dal solito, vi consiglio di aggiungere questo romanzo alla vostra libreria e chissà, magari finirete per guardare pure il film. Dal canto mio vi confido che se stasera riesco forse forse me lo riguardo…

Non ho saputo resistere! Mi sembra giusto farvi ascoltare il Canone inverso che anima il film… Non è bellissimo?

L'autore

Paolo Maurensig (Gorizia, 1943) ha esordito nel 1993 con La variante di Lüneburg (Adelphi), grande successo a cui ha fatto seguito quello di Canone inverso (1997), il primo di numerosi romanzi pubblicati per Mondadori: L'ombra e la meridiana (1998), Venere lesa (1998), L'Uomo Scarlatto (2001), Il guardiano dei sogni (2003), Vukovlad (2006), Gli amanti fiamminghi (2008). Sempre per Mondadori ha pubblicato Il golf e l'arte di orientarsi con il naso (2012), dedicato alla sua passione per il golf, mentre alla storia degli scacchi è ispirato anche il recente racconto L'ultima traversa (Barbera 2012).