Dicono che il primo anno sia il più difficile quando subisci una perdita importante. E' un eufemismo; la perdita ha un proprio marchio di follia da cui non c'è sollievo. Non ci sono scorciatoie, e l'unico modo per superare la sofferenza è affrontarla. Bisogna alzarsi ogni giorno e aspettare di andare a letto ogni sera, poi svegliarsi e andare avanti così. Finché un giorno trovi un approdo.
DANZANDO SUI VETRI ROTTI
di Ka Hancock
Traduzione di Marina Timperi
Collana: Narrativa
Pagine: 448
Prezzo: 14.00
Rilegato con sovracopertina
Trama
Lucy Houston e Mickey Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano, la notte del ventunesimo compleanno di Lucy, è subito amore. Cauti a ogni passo, Lucy e Mickey sono determinati a portare avanti la loro relazione, consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza. Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio, dopo un controllo di routine di Lucy. Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde sfumature.
RUBRICA LIBROTERAPIA
Recensione
Avete presente quando vi guardate allo specchio indossando un vestito nuovo, e pensate che sembra sia stato cucito su di voi? Questo libro, pagina dopo pagina, sembra scritto su misura per me. E' la prima volta che mi capita di sentirmi parte di un romanzo, quasi come se fossi la protagonista, e non perché le somigli fisicamente, ma perché alcuni fatti narrati in questo potente quanto disarmante libro sono accaduti anche a me. Se dovessi scegliere tre parole chiave per descriverlo, userei:
Famiglia, amore smisurato e perdita.
Alle quali purtroppo con una certa prepotenza si contrappongono le parole, malattia, dolore e sacrificio.
QUESTO E' UN LIBRO CHE NON SI DIMENTICAQUESTO E' UN LIBRO CHE METTE ALLA PROVA L'ANIMA E IL CORPO.
Insomma è talmente intenso, che dopo averlo letto sembra che qualcuno ti abbia preso a pugni nello stomaco. Mi sono ritrovata più d'una volta scossa dai singhiozzi, tremante e questo mi ha lasciata senza parole. Può un romanzo riportarti indietro nel tempo e farti rivivere, attraverso descrizioni e dirompenti sensazioni quello che pensavi di aver chiuso nell'angolo più buio dei tuoi ricordi? QUESTO libro ha il potere di trasportarti dentro la parte più intima di te stesso e farti domande che non avresti mai pensato di formulare.
Qui l'AMORE e la MORTE sono le due facce della stessa medaglia, la malattia latente alberga nei geni della protagonista e delle sue sorelle e prima o poi verrà a chiedere il conto ad una delle tre, quella che ha sempre fatto da collante in famiglia, la più forte e coraggiosa. Quella che ha sempre pensato agli altri prima che a se stessa. E anche davanti alla scelta più difficile sarà consigliata dal suo altruismo e dall' amore per le persone che ama. Negli ultimi istanti, il suo unico pensiero sarà quello di infondere speranza e consapevolezza in quelli che ama, cosicché accettino la sua perdita continuando a sentire il suo amore per loro.
Le magistrali descrizioni degli stati d'animo dei personaggi, sono talmente intense e reali che le vivi davvero sulla pelle. La dedizione con la quale Lucy accetta la malattia del marito, senza la quale non riuscirebbe ad amarlo nello stesso modo; l'amore di Mickey nei confronti della moglie che ha reso la sua vita meno imperfetta. La fiducia reciproca e la dedizione, fanno di questa coppia l'emblema dell'amore, quello vero e incondizionato, quello mai dato per scontato o sottovalutato. Ma si parla anche di affetti familiari, di amore e comprensione fra sorelle caratterialmente molto diverse fra loro ma accomunate da un sentimento forte e reciproco. Dell'affetto di un'intera comunità che nella malattia si stringe attorno alla protagonista, facendole sentire tutto l'affetto da lei dimostrato negli anni verso il prossimo.
LA MORTE NON E' LA FINE.
E' un qualcosa che cambia il nostro modo di vedere la vita, ma rafforza il nostro modo di sentire l'amore per chi non c'è più. Spesso mi capita di ripetere la frase: "CHI NON HA PROVATO NON PUO' CAPIRE"...... e per lui è una fortuna.
Quando conosci la morte da molto vicino, quando comincia a scegliere tra le persone che ami, allora hai una visione della vita molto diversa, senza filtri colorati, ma con una scala di grigi. Nonostante questo, riesci ad apprezzare sfumature della vita che prima non vedevi e a dargli la giusta importanza; ti rendi conto che i sentimenti sono ciò che fa ricco un uomo e che non bisogna mai rimandare a domani quello che puoi dimostrare oggi a chi ami, perché non si può dare nulla per scontato, neanche il tempo a nostra disposizione.
Pensiero Libroterapico
Grazie Giulia. Grazie alla LEGGEREDITORE per aver tradotto questo libro così vivido e struggente!
L'autrice
Ka Hancock è nata e cresciuta nello Utah. Con due lauree in scienze infermieristiche ha lavorato in diversi settori della medicina, ma il suo primo amore è la psichiatria. Dividendosi tra la famiglia e il lavoro è riuscita a scrivere questo suo libro d'esordio, che è un romanzo autentico sull'amore imperfetto.
10 commenti:
Sei MERAVIGLIOSA!
Semplicemente....meravigliosa!
Ti voglio un immenso bene, dolce e fortissimo Angelo!
My blu-angel grazie di esistere....
"CHI NON HA PROVATO NON PUO' CAPIRE".. e chi non ha provato non può capire quante verità struggenti stanno dietro a queste parole.
Bravissima Anna, questo è un libro che mi piacerebbe leggere grazie soprattutto alle tue splendide parole.
Ciao My-angel, forse in questo momento non è IL libro adatto.....
TVTTTTB.
Una recensione splendida. Viscerale, sentita. La aspettavo da quando lessi l'anteprima sul vostro blog. Adesso non ho più dubbi: lo comincio il prima possibile!
Ciao Mr.Ink! Questo è un libro potente, di quelli che fanno tendere tutti i muscoli durante la lettura.
L'ho comprato il giorno stesso dell'uscita e l'ho finito in due giorni impiegandone altrettanti per smaltirlo.E' un libro che non si regala,è una lettura che va scelta.E'disarmante nella sua "normalità".Di solito quando finisco un libro che mi è particolarmente piaciuto vado a rileggermi qualche passo.Con questo non l'ho fatto, e non perchè non mi sia piaciuto, anzi, forse è il più bel libro che ho letto ultimamente.Alla fine l'avrei riletto tutto e mi sarebbe venuto di nuovo il magone.Ho sperato fino alla fine nel vissero tutti felici e contenti, ma poi ho capito che il vero miracolo era nel sostenere il ritmo di quella danza continua di Lucy e Mickey sui vetri rotti,che pochissimi avrebbero retto senza tagliarsi.Il legame tra Lucy e Mickey è il massimo della perfezione,è l'essenza più pura e incontaminata dell'amore. E'la vita, purtroppo,ad essere imperfetta.
Cara Vale, hai proprio ragione, non è un libro che si può regalare e forse neanche consigliare a persone con una vita "imperfetta" o che conoscono la morte da vicino. Ma è un libro che fa riflettere su quanto diamo per scontato il tempo a nostra disposizione, e di quanto siamo effimeri.....come uno stagno nella savana.....
Penso che quando leggereo questo libro (perché lo leggerò, grazie anche a te) penserò sicuramente a te e a questa toccante e bellissima recensione che più che una recensione sembra un di quegli articoli sui giornali dei quali ci si innamora...grazie mille per la recensione... Un bacio
@anonima: grazie del complimento, sono persone come te che mandano avanti questo nostro diario condiviso con lettrici corrette e rispettose!!!
Grazie a te che mi hai letto!!!
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