Fresche novità in casa Graphe.it Edizioni, nasce Semi per il futuro, una collana di filosofia che presta particolare attenzione a temi legati all’animalità e all’ecologia. L’aspetto più particolare è che gli autori sono tutti giovani filosofi, alcuni giovanissimi, che si mettono in gioco per dire la loro su questi argomenti. Ogni titolo raccoglie due interventi e ha la postfazione di una firma autorevole del panorama filosofico che scancisce la validità degli studi presentati. Si parte il 26 Febbraio con i primi due titoli.
La relazione con l’alterità, con la presenza viva circostante, è il nucleo attorno a cui ruotano i testi raccolti. Sondare questo «altro», analizzare criticamente la dinamica del rapporto, capire se vi è la possibilità di uno spazio comune di esistenza, è l’intento che muove gli autori che la collana ospita. Autori giovani, si è detto. La collana, infatti, vuole porsi come luogo di incontro per gli studiosi e le studiose della nuova generazione, a cui è consegnato il futuro (da qui, il nome della collana), e che rivestiranno ruoli da protagonisti nel dibattito – sempre più urgente – per la ridefinizione delle nostre relazioni con il mondo vivente.
Tutti i proventi della vendita dei libri della collana saranno devoluti a Gallinae in Fabula, piattaforma di volontariato e ricerca sui temi degli animal studies e dell’ecologia.
DAL 26 FEBBRAIO IN LIBRERIA
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Autore: Daniela Palmieri e Nicola Zengaro
Editore: Graphe.it edizioni
Collana: Semi per il futuro
Genere: Saggi
Pagine: 80
Prezzo: 10,00
Trama: Esiste una realtà oggettiva? Che cos’è l’ambiente mentale? In che modo e in che senso specie diverse interpretano il mondo in cui vivono? Abbiamo la possibilità di superare il limite incarnato di una visione antropocentrata della realtà, unicamente fissata entro i parametri percettivi della nostra specie? Queste domande costituiscono il filo rosso che accomuna e unisce i lavori raccolti in questo volume.
Due riflessioni: quella di Daniele Palmieri si rivolge alla relazione mondo-animale a partire da Jakob von Uexküll e dal concetto di Umwelt; quella di Nicola Zengiaro cerca soluzione ai due «dogmi» dell’antropocentrismo, ovvero che non sia possibile evadere dall’antropocentrismo e che questo stesso tentativo di fuga sia a sua volta antropocentrico.
Il percorso tracciato contamina ora gli spazi dell’ontologia, ora quelli della metafisica.
In comune, sullo sfondo, la necessità di ridefinire la nostra idea di relazione, sia essa tra individuo e individuo o tra individuo e mondo-ambiente.
Titolo: Umani, prede e predatori
Autore: Natan Feltrin, Federica Lovato
Editore: Graphe.it edizioni
Collana: semi per il futuro
Genere: Saggi
Pagine: 72
Prezzo: 10,00
Trama: Un seme per il futuro è un’idea coraggiosa che, al di là del suolo a volte gerbido a volte fertile, deve essere gettata in un mondo non ancora in grado di comprendere il valore dei possibili frutti venturi. Così, il seme-idea si fa segno per un mondo a venire, testimone presente di quel che potrebbe essere, ente costitutivamente moderno poiché in anticipo sui tempi della percezione comune.
In questo primo ritaglio di futuro vi è uno sguardo al passato volto a ridefinire in senso critico i ruoli di preda e predatore troppo sovente cristallizzati in una narrazione schiettamente antropocentrica.
Natan Feltrin rompe, con toni eretici, la tradizionale prospettiva dell’uomo come indiscusso predatore alpha puntando dritto al cuore degli effetti socio-culturali che sono emersi dai meccanismi antipredatori di Homo sapiens.
Federica Lovato porta il lettore in un viaggio genealogico dell’attitudine venatoria onde scalfirne i presupposti di naturalità e moralità.
Al termine di questo volume chi sia preda, chi predatore e cosa comporti pensare l’altro in termini di «bottino» sono tutte questioni spalancate verso un orizzonte di rinnovamento etico.
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