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giovedì 14 febbraio 2019

REVIEW TOUR LA CHIAVE DEI RICORDI di Kathryn Huges

Un nuovo libro per Kathryn Hughes che con la sua chiave di lettura interiore riesce sempre a trasportare la mente del lettore nel bel mezzo dei sentimenti turbolenti dei suoi protagonisti. Con un occhio rivolto al passato e uno al presente, nel suo nuovo romanzo ripercorre la vita di alcune donne, tre in particolare, alle prese con una vita ingiusta e difficile. Tradite, deluse e umiliate cercheranno a modo loro di sopravvivere, arrivando ad un epilogo inaspettato.




NORD


REVIEW PARTY 



LA CHIAVE DEI RICORDI 
Kathryn Hughes


Traduzione a cura di Olivia Crosio
Casa editrice: Nord
Collana: Narrativa Nord
Genere: Narrativa
Pagine: 368
Prezzo: 18.00€


Trama

Da dove si ricomincia, quando si ha perso tutto? Sarah non ha ancora una risposta. A trentotto anni, dopo un divorzio difficile, è tornata a casa dei genitori, convinta di non avere più un futuro. Per distrarsi dai suoi problemi, decide di scrivere un libro su Ambergate, l'ospedale psichiatrico in cui aveva lavorato il padre, ormai chiuso da anni e che verrà presto demolito. Girovagando tra i corridoi di quell'enorme edificio in rovina, Sarah s’imbatte in una vecchia, polverosa valigia, abbandonata lì chissà quando da una paziente. Dentro c'è un biglietto su cui sono scritte poche righe che, sorprendentemente, la riguardano molto da vicino… Rintracciare quella paziente diventa allora una missione. Spinta da una forza che credeva di aver perduto, Sarah insegue i labili indizi lasciati da quella donna, ricostruendo la storia di un dolore così grande da essere scambiato per follia, di un amore capace di rischiarare anche le tenebre più buie, di un segreto rimasto sepolto troppo a lungo. Un segreto che potrebbe cambiare anche la vita di Sarah.


Opinione di Sybil

Non mi piace iniziare ad esprimere un’opinione partendo da un paragone, soprattutto perché ogni storia ha la sua vita, il suo corso e i messaggi che intrinsecamente vuole in ogni caso trasmetterci. Quando però è la stessa penna a scriverla, uno strappo alla regola si può fare. Ho letto due libri di Kathryn Hughes. Il primo, La lettera, mi è piaciuto senza ombra di dubbio molto di più. Non sto parlando del contesto o dei personaggi, sostanzialmente mi riferisco alla narrazione, più profonda, graffiante e penetrante. Purtroppo nel suo ultimo romanzo, La chiave dei ricordi, non ho trovato la medesima impronta narrante, ne lo stesso spessore. Per quanto la storia tratti dei temi capaci di mettere immediatamente il lettore in una posizione di pura empatia nei confronti dei personaggi, la narrazione che ne è uscita fuori è stata a tratti poco coinvolgente. Nonostante ciò, leggere La chiave dei ricordi è stata un’esperienza emozionante, soprattutto durante gli ultimi capitoli quando finalmente ho iniziato a comprendere la piega effettiva di tutta la storia. Come dicevo poco fa, l’autrice ha lo sguardo fisso sia sul presente che sul passato. Nel presente incontriamo Sarah, una donna alle prese con il sogno della sua vita della sua vita, ossia scrivere un libro su Ambergate, il manicomio, ormai chiuso da anni, dove da giovane lavorava suo padre, mentre nel passato troviamo Amy e l’allieva infermiera Crosby e Pearl e tante altre, un intreccio di vite che per motivi diversi si trovarono a condividere le corsie e i corridoi del luogo infernale di cui Sarah intende scriverne la storia. Nel bel mezzo delle sue ricerche Sarah si imbatte in una soffitta piena di vecchie valige colme dei sogni, dei ricordi e delle speranze di tutte le persone che entrarono ad Ambergate per poi non uscirne mai più. Ignorando i consigli del padre che la supplicava di lasciar perdere, Sarah continua a scavare nel passato di quelle povere persone e di chi ci lavorò, sperando di dare in un modo o nell’altro voce a tutte le vite spezzate di cui purtroppo l’intero sistema si era macchiato. Nel farlo si imbatte in una valigia contenete un quadro e delle fasce da neonato. È allora che nel passato prende vita la storia di Amy una giovane donna condotta ad Ambergate dal suo stesso padre e lasciata lì con la speranza di una possibile guarigione. La sua vita piano piano si intreccia con quella di tante altre ragazze che come lei furono scambiate per pazze e che pazze, alla fine, ci diventarono davvero.
Il quadro che ne emerge è a tratti straziante e difficile da accettare, ma allo stesso tempo è lo specchio di un sistema che dovrebbe far riflettere: basta trovarsi dalla parte sbagliata nel momento sbagliato che tutto precipita, senza pietà. 
La storia di Amy si snoderà in una direzione che dovrete scoprire da soli, come pure quella di Sarah, ma entrambe, alla fine, con quasi cinquant’anni di distanza a separarle, convergeranno in un unico, indissolubile punto: ricominciare, sempre e comunque.




L'autrice


KATHRYN HUGHES è nata ad Altrincham, nella regione del Cheshire, dove vive tutt’ora. Fin da quando era piccola, ha sempre amato raccontare storie, ma dopo l'università le ci sono voluti dieci anni, due figli e diversi lavori prima di riuscire a dedicarsi a tempo pieno alla narrativa. Il suo primo romanzo, La lettera, si è subito imposto come caso editoriale in tutto il mondo, Italia compresa, dove è rimasto a lungo in classifica.



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LA LETTERA (recensione QUI)


Ringrazio di cuore tutte le partecipanti al review tour e la Casa Editrice Nord.



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