Credete nell’ amore a prima vista? E nell’ amore a prima
lettura?
“O voi ch’ entrate “ nel
mondo di carta spesso e volentieri, beandovi di personaggi impeccabili, di sentimenti perfetti eterni ed immutabili, di frasi e situazioni meravigliosamente ultraterrene; “ O voi "che
vi smarrite nella selva oscura di Mr Darcy e dei suoi cloni/colleghi
contemporanei o passati di turno, innamorandovi del loro finto caratteraccio che
improvvisamente diventa quintessenza della virilità, della sicurezza, della dedizione e della coerenza…vi chiedete ogni tanto se
Un rapporto d’ amore nella realtà assomigli a tutto ciò?
Vorreste davvero un
uomo che dice la frase appropriata, commovente al momento giusto? O è la variabile umana, l’ imperfezione, a
rendere speciale e degna di essere vissuta una relazione giorno per giorno ?
Sul dualismo idealizzazione/realtà concreta si basa questo incandescente, imprevedibile,
tenero romance rigorosamente Made in
Italy che tra una risata, un sospiro e un "ripassino" della Divina Commedia insieme
a Chiara, a Leonardo e ai loro amici e parenti , regala intense emozioni e qualche prezioso insegnamento.
DI CARNE E DI CARTA
MYRIA
Editore: Self - Publishing
Genere: Romance contemporaneo
Pagine: 336
Prezzo: 2,68 euro
solo e-book
La Trama
Chiara vive di carta. Insegna, studia e legge di tutto. Sui libri e coi
libri è cresciuta, i libri sono stati la sua famiglia e i suoi migliori
amici e dai libri ha appreso l’amore: l’amore per le pagine ma anche per
gli uomini che in quelle pagine vivono.
Leonardo entra nella sua vita per seguirla nel Dottorato di ricerca, ed è un uomo concentrato sulla realtà di carne: per lui il distacco dalle parole scritte è vitale e non accetta l’approccio passionale di Chiara. Ma è stato davvero un caso, a portarlo da lei, o c’è una trama anche dietro al loro incontro?
Tra un canto di Dante e una canzone degli ABBA si combatte la guerra tra la carne e la carta, una guerra che non ha vincitori né perdenti e che forse non ha nemmeno schieramenti.
"Agli uomini, ad amare, lo insegnano le donne."
Leonardo entra nella sua vita per seguirla nel Dottorato di ricerca, ed è un uomo concentrato sulla realtà di carne: per lui il distacco dalle parole scritte è vitale e non accetta l’approccio passionale di Chiara. Ma è stato davvero un caso, a portarlo da lei, o c’è una trama anche dietro al loro incontro?
Tra un canto di Dante e una canzone degli ABBA si combatte la guerra tra la carne e la carta, una guerra che non ha vincitori né perdenti e che forse non ha nemmeno schieramenti.
"Agli uomini, ad amare, lo insegnano le donne."
La mia opinione
“in quel connubio di
bene e di male di carne, c’erano più senso e più verità e più partecipazione di
tutte le emozioni di carta che avesse mai letto”
Quanto è utile il passaparola che permette di confrontare
letture ed esperienze! Ringrazio la cara amica Filomena che conoscendo i miei
gusti e avendolo apprezzato mi ha segnalato
questo romanzo che annovero a pieno titolo tra i miei “indimenticabili”. In tutta
onestà mi trovo in difficoltà a
recensire questo libro: mi ha talmente colpita
in molti modi, su vari livelli, che temo di non riuscire a trasmettere l' intensità delle sensazioni e il divertimento che ho provato nel leggerlo.
Se dopo la lettura della trama vi aspettate la consueta donna- zerbino innocente e l’
uomo mascalzone che si addolcisce al suo contatto, siete fuori strada. Perchè in
Di carne e di carta entrambi i personaggi sono schegge impazzite: estremamente fragili, teneri, indecisi, aggressivi. Se il nome di Dante vi suggerisce dissertazioni sull’ amore
platonico e vi richiama alla memoria professori canadesi ipersensibili, vi comunico che nulla è più
lontano di Reynard dalla connotazione di questo libro: in cui il richiamo
alla letteratura – ma anche al cinema e
alla musica degli ABBA - non è didascalico , ma seppur
funzionale alla comprensione degli stati d' animo viene interpretato con un misto di ammirazione e di
irriverenza assolutamente originale, sottolineando la concretezza e l’ attualità più che l’ immaterialità e la trascendenza dell’
opera del Sommo Poeta.
La storia è ambientata nella
Ferrara universitaria: Chiara è un’ insegnante delle superiori, nonché
studentessa in fase di dottorato in materie umanistiche con tesi su Dante. Un bel
giorno la sua relatrice viene sostituita da Leonardo, un assistente antipaticissimo
: i due sono
entrambi sulla trentina, entrambi pungenti fin dai primi scambi di battute,
entrambi orgogliosi e alla ricerca dell’ ultima parola.
Leonardo è bello, fascinoso e insopportabile quel che basta
per instillare in Chiara il seme dell’
attrazione; Chiara è sagace e graziosa a sufficienza per provocarlo al meglio. Ma
Leonardo non è un Mr Darcy, un uomo di
carta: non cambia atteggiamento repentinamente, non adduce motivazioni logiche
e comprensibili alla sua maleducazione, non fa ammenda alle sue scortesie. Si
tratta di uomo complesso di carne, e relazionarsi a lui e alle sue insicurezze
non è semplice: bisogna esporsi e mettersi in gioco. Chiara dal canto suo non si lascia
scivolare addosso insulti e villanie in nome dell’ amore: è una donna caparbia
e l’ amor proprio la porta a reagire in difesa ma anche in attacco. Leonardo ha degli atteggiamenti che non quadrano nei
confronti di Chiara, dei sentimenti contraddittori: sembra rifiutare l’
attrazione che prova, pretende concretezza e sembra non sapere nulla di suggestioni. Chiara invece è molto
passionale "sulla carta", ed è attirata dagli ideali più che dagli uomini reali, siano essi papabili
fidanzati o poeti . Due approcci alla vita e allo studio antitetici
ed estremi : eppure qualche sprazzo emozionale - di carta - sembra averlo anche Leonardo , mentre la carne di Chiara vicina all' assistente prende fuoco. Il continuo mostrare caratteri e atteggiamenti contrapposti –
romantica e sognatrice lei, asettico e pragmatico lui – che spesso finiscono
per mescolarsi e non appartenere più radicalmente all’ uno o all’ altro, l’
alternarsi di pensieri di carne e di carta,
di colpi di testa, di ragionamenti in apparenza contorti eppur
lucidissimi, di reazioni che i personaggi non sono in grado di gestire, crea un
intreccio formidabile, lineare e per
nulla scontato.
Nel gioco di ruolo che si trovano ad affrontare i due protagonisti spesso non si capisce chi sia vittima o
carnefice, forte o debole, o - come
esemplifica al meglio Myria citando la celebre favola di Esopo - chi sia "rana"e chi sia "scorpione" : si è consapevoli
solamente che entrambi rischiano di finire bruciati da un legame particolare
costruito su fragilissimi equilibri, scaturiti da un innamoramento che entrambi
sembrano avversare per motivi opposti.
E’ un percorso senza certezze, talora sfiancante e demotivante,
talora esaltante e salvifico, e la sua riuscita dipende dalla potenza di un “
forse “ che racchiude in sé molti quesiti che non hanno soluzione se non nel
tentativo, nella buona volontà, nella scelta quotidiana, nella sconfitta delle
paure.
Il rapporto di Chiara e Leonardo viene ribaltato specularmente nella storia secondaria, che vede
protagonisti Alessandra, la migliore
amica di Chiara con un’ indole “ di carne” , e il suo spasimante Angelo che
invece ha atteggiamenti “ di carta”e che pur essendo palesemente innamorato mostra il suo interesse in
modo apparentemente irrazionale : gli aggiornamenti sulla situazione
del loro legame fanno capire che può esistere un punto di incontro fra due sensibilità diverse,
e che questo va ricercato e modificato quotidianamente nel tentativo di un
efficace equilibrio . Che può essere possibile anche fra Leonardo e Chiara.
Non lasciatevi ingannare dall’ intensità dei sentimenti e
dalla drammaticità delle interazioni che ho esposto: Di carne e di carta è appassionante, commovente, ma il più delle volte la lacrima scende dal ridere: è vero che sotto
la superficie frivola si cela un’ analisi dei rapporti interpersonali profonda,
ma - a titolo esemplificativo - assimilare Leonardo ad uno “ stercorario cumano” stempera la tensione e aggiunge spontaneità e umorismo al tema romantico senza che questo diventi stucchevole o “greve”. Per
me questo libro, nato come fanfiction e
fortunatamente raccolto dall' autrice in un unico volume è una lettura imperdibile, leggera e spigliata
ma al contempo anticonvenzionale e sofisticata.
Consigliatissimo!
L' Autrice
Mirya vive (spera a lungo) a Ferrara; passa le sue giornatetormentando a scuola gli studenti e a casa il marito e il figlio.
Ha svolto davvero la tesi di Dottorato sull’uccel di Dio, ridendo ogni volta che lo scriveva e diceva.
Non ha mai incontrato un Leonardo Villani, ma tiene comunque sempre pronto in cucina un set di coltelli Miracle Blade con cui eventualmente accoglierlo, perché i salami li preferisce affettati sottili
Ha svolto davvero la tesi di Dottorato sull’uccel di Dio, ridendo ogni volta che lo scriveva e diceva.
Non ha mai incontrato un Leonardo Villani, ma tiene comunque sempre pronto in cucina un set di coltelli Miracle Blade con cui eventualmente accoglierlo, perché i salami li preferisce affettati sottili
Il suo blog:
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Sono davvero grata e onorata per questa stupenda recensione.
RispondiEliminaE' stata un regalo inaspettato, come sono sempre i regali migliori.
Grazie ancora!
Per me il tuo libro è stata una lettura inaspettata e veramente speciale!! :-)
RispondiEliminaok, mi hai convinta, oltretutto la protagonista ha un nome familiare
RispondiEliminaDavvero un bel libro,scritto benissimo,con personaggi credibili in evoluzione.E quel sottile filo d'ironia che adoro.Uno dei migliori di quest'anno.
RispondiEliminaKeihra
@Keihra concordo su ogni parola. E ora sono curiosa di leggere Trentatrè della stessa autrice!
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