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martedì 2 febbraio 2021

REVIEW PARTY STORIA DI SHUGGIE BAIN Douglas Stuart



                                 

Un romanzo intenso e drammatico, per una storia di tenacia e legami familiari:   mantenuti in vita mediante una lotta interiore strenua ed incessante, mirata alla sopravvivenza e all' autostima.

Mondadori
STORIA DI SHUGGIE BAIN
DOUGLAS STUART




Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 528
prezzo: € 21,00
ebook: € 10,99
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La Trama

È il 1981: Glasgow, un tempo fiorente città mineraria, sta morendo sotto i colpi del thatcherismo e i suoi abitanti lottano per sopravvivere. Agnes Bain si aspettava di più dalla vita, ha sempre sognato e desiderato una casa tutta sua e un'esistenza che non fosse precaria. Lei, che un tempo è stata bellissima, è ormai una donna delusa avvolta in una pelliccia di visone spelacchiata. Quando il marito, tassista e donnaiolo impenitente, la abbandona, si ritrova con i suoi tre figli in balia di una città devastata dalla crisi economica. Mentre la donna si rifugia sempre più spesso nell'alcol, i figli fanno del loro meglio per prendersene cura, ma a uno a uno sono costretti ad abbandonarla, per riuscire quantomeno a salvare se stessi. A non perdere la speranza rimane solo Shuggie, il figlio minore, da sempre protettore e vittima di Agnes, che si muove circospetto in mezzo ai deliri etilici della madre. Ma anche Shuggie ha i suoi problemi: nonostante si sforzi di essere come gli altri, lui è diverso: ben educato, esigente, pignolo e un po' snob, è una creatura completamente fuori luogo nello squallore disperato della Glasgow di quegli anni, uno strano bambino che parla come un principe.
I figli dei minatori lo prendono di mira perché gay, gli adulti lo rimproverano e ne sono infastiditi, e lui finisce per convincersi che se farà del suo meglio per essere "normale" potrà aiutare Agnes a fuggire da questa città senza più speranza. Shuggie e Agnes si ritrovano entrambi messi ai margini: lei ostracizzata dalle altre donne e usata dagli uomini, lui vittima del bullismo e del machismo. Ma la storia al centro del romanzo, oltre a essere il ritratto indimenticabile di una città, di una famiglia e di una donna in difficoltà, è soprattutto una struggente, straordinaria storia d'amore, di quel sentimento fortissimo che solo un figlio può nutrire, e segna l'esordio potente e indimenticabile di un grandissimo scrittore.

Opinione di Charlotte

Protagonista del romanzo è la Glasgow anni '80 e '90 delle miniere chiuse e della mancanza di lavoro : un luogo di solitudini e povertà nel quale la solidarietà e la solidità dei legami hanno ceduto il posto a vizio e miseria impedendo di vivere appieno affetti, infanzia, aspirazioni. Uomini e donne invecchiati anzitempo, abbruttiti dalla mancanza di prospettive, privi di rispetto per se stessi e per gli altri, spesso trovano rifugio al loro sconforto nell' alcool, nel sesso meccanico, nella meschina soddisfazione nel constatare la sventura altrui. Le storie del piccolo Shuggie e della madre Agnes si inseriscono in questo contesto claustrofobico di amarezza ed emarginazione, e parlano di un amore incondizionato: che è un' isola felice ma troppo precaria , ed è raccontata nei mille ostacoli di cui è disseminata  ma anche nei pochi, cruciali momenti in cui madre e figlio si rendono conto che, l' una per l' altro, vale comunque la pena tenere duro . Agnes come le altre donne del quartiere in cui vive viene tradita, usata, abbandonata , e sfiorita ad appena quarant' anni annega la sua insoddisfazione nella birra, scivolando in un baratro di autodistruzione. Guardandola soccombere al suo inferno, il piccolo Shuggie lasciato a se stesso si trova a boccheggiare: a sua volta  bollato come diverso, effeminato, disagiato figlio di nessuno, il ragazzino si difende e protegge se stesso e la genitrice  con ogni suo briciolo di volontà,  sorretto da quell' amore senza riserve per la madre problematica dalla quale nonostante tutto non si sente mai respinto .
Agnes e Shuggie sognano di sfuggire alla trappola mortale che li imprigiona. Entrambi sembrano arrivare ad un passo dal farcela guadagnando quello spiraglio di serenità e fiducia in se stessi che consente di rinvigorire la voglia di lottare ;  ambedue finiscono  puntualmente per ritrovarsi alle prese con l' ennesima delusione. Il loro percorso è fatto di alti e bassi che restituiscono una storia ricca di sfaccettature nella trama e nei sentimenti: estremamente partecipata,  costruita su rabbia, tormenti e resilienza, e che non sfocia mai nella commiserazione e nello sconforto, nonostante tutto.

L' Autore
Douglas Stuart è nato nel 1976 a Glasgow, dove è cresciuto. Dopo aver frequentato il Royal College of Art a Londra, si è trasferito a New York. I suoi scritti sono apparsi sul "New Yorker" e su "Lit Hub". Storia di Shuggie Bain è il suo primo romanzo e ha vinto il rinomato Booker Prize nel novembre del 2020, oltre a essere stato tra i finalisti della shortlist del National Book Award, del Center for Fiction Debut Novel Prize e del Kirkus Prize for Fiction. È stato inoltre nominato The Waterstones Scottish Book of the Year 2020, e il libro dell'anno da "The Times" e "The Telegraph".





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