Buongiorno Lettori!
Oggi Persefone ci parla del romanzo di Ferzan Ozpetek appena uscito. Come sempre ringraziamo Raffaella e le amiche blogger che hanno partecipato a questo review party e condiviso la lettura del romanzo.
Mondadori
REVIEW PARTY
COME UN RESPIRO
Ferzan Ozpetek
IL ROMANZO
Titolo: Come un respiro
Autore: Ferzan Ozpetek
Editore: Mondadori (Strade Blu)
Genere: Narrativa
Pagine: 157
Prezzo: 17,00 Ebook: 9,99
Trama: È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come d'abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta. Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un'ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé conserva un fascio di vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto. Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l'esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre. Ferzan Ozpetek, al suo terzo libro, dà vita a un thriller dei sentimenti, che intreccia antiche e nuove verità trasportando il lettore dall'oggi alla fine degli anni Sessanta, da Roma a Istanbul, in un susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo. Chi è davvero Elsa Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l'Italia quasi fuggendo, allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così legata? Pagina dopo pagina, passioni che parevano sopite una volta evocate riprendono a divampare, costringendo ciascuno a fare i conti con i propri sentimenti, i dubbi, le bugie. Il presente si mescola al passato per narrare la potenza della vita stessa, che obbliga a scelte da cui non si torna più indietro. Ma anche per celebrare - come solo Ozpetek sa fare - una Istanbul magica, sensuale e tollerante, con i suoi antichi hamam, i palazzi ottomani che si specchiano nel Bosforo, i vecchi quartieri oggi scomparsi.
opinione di Persefone
“Vittorio è stato la nostra malattia, una patologia grave che ci ha devastato dentro. Che ci ha spinte a diventare ciò che mai avremmo voluto essere: due anime perse”
Elsa e Adele, due sorelle inseparabili, che si ritrovano a vivere le loro esistenze distanti e senza mai parlarsi. Perché? Sergio e Giovanna lo scoprono una domenica pomeriggio, circondati dai loro amici e guidati dalla voce ferma e austera di Adele, che apre il suo cuore a sei sconosciuti.
Ho iniziato Come un respiro colma di aspettative per il nome dell’autore, un regista di cui ho avuto modo di apprezzare i lungometraggi e la capacità di raccontare l’animo umano. Tuttavia non ho ritrovato questo aspetto nel libro e ne sono rimasta delusa.
Come un respiro posa le sue fondamenta sul classico cliché della rivalità in amore tra due sorelle e non ho trovato molta caratterizzazione delle motivazioni che hanno spinto Adele e Elsa a contendersi lo stesso uomo, se non l’amore accecante e totalizzante. Come se una donna fosse capace solo di quello.
Ho trovato che i personaggi non fossero dipinti nei loro colori più brillanti, che fosse stata scolpita dall’autore solo la superficie del loro animo. Sia le due sorelle che i sei amici protagonisti sono accennati, alcune dinamiche fatte solo intuire e i loro ruoli alquanto stereotipati.
Adele e Elsa sono presentate come due donne forti e opposte, ma di entrambe abbiamo solo questa visione, il lettore filtra tutto il racconto solo attraverso questa prospettiva; Adele la sorella austera che è rimasta mentre Elsa quella schiacciata dal rimorso che scappa.
L’aspetto che ho apprezzato di più del romanzo sono state le fotografie di una città viva e vibrante; Istanbul viene descritta con colori sgargianti, come una città cosmopolita pronta ad accogliere chiunque.
Come respiro è stata una lettura piacevole, grazie alla scrittura scorrevole e una storia di per sé accattivante; la storia di un legame che viene spezzato, di un amore malato che diventa ossessione e la possibilità del perdono.
“La verità ha bisogno di tempo per essere svelata”
L'autore
Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza, Allacciate le cinture. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro, il bestseller Rosso Istanbul, e nel 2015 Sei la mia vita.
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