Un romanzo di fantasia che scaturisce da storie vere di guerra, di dopoguerra, di - molto
spesso mancato - incontro tra le due culture. Una vicenda intensa e
drammatica di amore, rinuncia, morte, protezione, che si poggia sul rapporto
dialettico tra due epoche, due modi differenti di agire e di pensare. Su due storie di donne raccontate in parallelo che dialogano vincendo
su tempo e silenzi , destinate prima o poi ad incontrarsi.
Tre60
LA DONNA DAL KIMONO BIANCO
ANA JOHNS
Traduzione: Maria Carla Dallavalle
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 352
Prezzo: € 16.00
ebook: € 7.99
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La Trama
Giappone, 1957. Il matrimonio combinato della diciassettenne Naoko Nakamura con il figlio del socio di suo padre garantirebbe alla ragazza una posizione sociale di prestigio. Naoko, però, si è innamorata dell’uomo sbagliato: è un marinaio americano, quello che in Giappone viene definito un gaijin, uno straniero. Quando la ragazza scopre di essere incinta, la comprensione e l’affetto che sperava di trovare nei genitori si rivelano soltanto un’illusione. Ripudiata da chi dovrebbe starle vicino, Naoko sarà costretta a compiere scelte inimmaginabili, per qualunque donna ma soprattutto per una madre…
Stati Uniti, oggi. Tori Kovač è una giornalista. Mentre si prende cura del padre, anziano e gravemente malato, trova una lettera che getta una luce sconvolgente sul passato della sua famiglia. Alla morte del padre, decisa a scoprire la verità, Tori intraprende un viaggio che la porta dall’altra parte del mondo, in un villaggio sulla costa giapponese. In quel luogo così remoto sarà costretta a fronteggiare i demoni del suo passato, ma anche a riscoprire le proprie radici…
Opinione di Charlotte
Non di solo romance
vive una lettrice: a volte il desiderio di confrontarsi con temi sconosciuti ed
esperienze di vita anche dolorose predomina sul bisogno di zucchero. La ragazza
dal kimono bianco racconta di giapponesi e americani nella Tokio tra il 1957 e
1958 , di un amore impossibile che sfida costumi e pregiudizi, di matrimoni e disillusioni,
di riconciliazione con il passato e con se stessi.
Naoko e Tori hanno in
comune un uomo e l’ amore diverso e assoluto che hanno provato per lui: la
determinazione di Naoko si scontra con il razzismo, con un senso della famiglia
che non ci appartiene culturalmente ma che segue una coerenza disarmante, e che in un’ ottica differente dalla nostra
non può essere ritenuta ingiusta . La passionalità ostinata della Naoko diciassettenne
stride con l’ educazione ricevuta, con le regole che la società le impone, e la
conduce in vicoli ciechi dai quali solamente
un destino scritto e l’ accettazione di quel che non si può cambiare riescono
a liberarla, non senza sacrificio.
Tori mezzo secolo dopo è una donna emancipata, ferita dalla
perdita, disorientata da scoperte che hanno minato punti di riferimento e
convinzioni: il suo viaggio in una dimensione sconosciuta che le appartiene di
riflesso fra scoperte oggettive e favole che di fatto le hanno fatto intravedere
verità fin dalla tenera infanzia, ha il
potere di riconciliare, di chiudere un cerchio e portare alla pace.
La narrazione è incalzante ed empatica, talora amara , priva di giudizi di fondo su comportamenti seppur non sempre considerabili
limpidi e altruisti : ambigui in virtù della fallibilità e dell’ imperfezione umana, nonché del contesto sociopolitico al quale la
storia appartiene. Infine, la vicenda è arricchita di luoghi e racconti reali e simbolici, dalle implicazioni talora struggenti, che rimangono
impressi nell’ anima e assumono una
valenza universale : sia per Naoko come
parte integrante del suo vivere quotidiano, sia per
Tori come fantasie raccontate da un padre amorevole, sia infine per il lettore, quali
emblemi della sua condizione esistenziale.
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