Pagine

mercoledì 22 gennaio 2020

COME NEVE CHE CADE #reviewparty Kristin Hannah

Buongiorno Lettori!
Oggi abbiamo il piacere di partecipare al #reviewparty del romanzo di Kristin Hannah, autrice molto apprezzata. Ringraziamo Raffaella di The Reading's Love per l'invito e le blogger che con noi hanno letto questa storia. 
Ho iniziato Come neve che cade senza alcun tipo di aspettativa e a poche pagine dalla sua conclusione mi sono ritrovata in lacrime e senza parole di fronte al dolore che milioni di abitanti di San Pietroburgo hanno provato durante la Grande Repressione e in seguito durante la guerra. Come neve che cade è una storia intensa e drammatica, un racconto del dolore di due generazioni di donne che hanno dovuto compiere scelte indescrivibili per tenare di salvare chi amavano (recensione a cura di Persefone). 




Mondadori Oscar Bestsellers 


REVIEW PARTY

Come neve che cade 
Kristin Hannah








IL ROMANZO


Titolo: Come neve che cade
Autore: Kristin Hannah
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Bestsellers
Genere: Narrativa
Pagine:  384
Prezzo:  13,00      Ebook: 7,99
Trama: Meredith e Nina Whitson sono due sorelle molto diverse: una si dedica ai figli e al meleto di famiglia; l'altra è una fotoreporter giramondo. A unirle è l'amore per il padre; così, quando lui si ammala, entrambe si ritrovano al suo capezzale, sotto lo sguardo gelido della madre Anya. È proprio lei a condurle verso un antico segreto di famiglia, raccontando la storia di una ragazza vissuta nella Leningrado dilaniata dalla guerra, sepolta dalla neve, dove le donne erano disposte a tutto pur di salvare i propri figli e se stesse.






opinione di Persefone


“Non immagini neanche lontanamente quel che può sopportare il cuore umano”

Intenso e drammatico: Come neve che cade è la testimonianza della sofferenza, del dolore e della fame che la città di San Pietroburgo ha dovuto sopportare prima durante la Repressione da parte di Stalin e poi dopo durante la guerra.
Quanto dolore può sopportare l’animo umano prima di cadere a pezzi? Ce lo dimostra la protagonista Anya e la sua favola del Cavaliere e della contadina. Anya viene sistematicamente privata delle sue origini dopo l’arresto del padre, della sua amata città, della famiglia che si era costruita e infine di se stessa.
Ho apprezzato molto l’espediente della storia dentro la storia e che la protagonista abbia raccontato l’atrocità della guerra tramite la metafora della fiaba alle sue figlie Meredith e Nina. Per lei sarebbe stato troppo doloroso identificarsi di nuovo con la donna che era stata un tempo, con la donna che aveva visto strapparsi un pezzo dopo l’altro del proprio essere.
Come neve che cade è la storia di tre donne che cercano se stesse ma soprattutto il perdono; Anya si chiude in un lapidario silenzio e in un mondo privo di affetto perché si sente in colpa di essere sopravvissuta; Nina non riesce a sopprtare il fatto di essere scappata e Meredith ha il rimpianto di non aver scelto prima se stessa rispetto agli altri.
L’autrice dipinge in modo limpido e sincero le dinamiche familiari, sia nel presente che nel passato della favola. La difficoltà di comunicare il proprio dolore e il fallimento, la delusione ma anche l’amore incondizionato e i sacrifici.
La scrittura dell’autrice è evocativa, sono infatti vivide le descrizioni del frutteto di Boyle Nochi e della meravigliosa ma fredda San Pietroburgo. Ho apprezzato molto che il contrasto tra presente e passato, tra le due vite di Anya, fosse rappresentato anche dal contrasto fisico tra i due luoghi della sua vita. Il calore e la vita del frutteto in contrasto al freddo e al bianco della città russa.
Non mi è piaciuto il plot twist finale, poco credibile e poco utile ai fini del racconto. Forse è un tentativo dell’autrice di dare un lieto fine a Anya; tuttavia la sua straziante sofferenza  e quella delle figlie pervadono tutto il romanzo, coinvolgendo e commuovendo il lettore. Avrei preferito che si continuasse su questa linea che mostrare fino alla fine quali conseguenze ha la guerra sulle persone.
Ho divorato Come neve che cade in due giorni perché la storia di Anya e delle sue mi ha saputo coinvolgere ma soprattutto emozionare.


“Noi donne compiamo scelte per gli altri, non per noi stesse. Il tuo compito è nascondere che hai il cuore spezzato e fare quel che è necessario”



L'autrice 




Dopo l'enorme successo dell'Usignolo, bestseller internazionale che solo negli Stati Uniti ha venduto più di due milioni di copie ed è stato pubblicato in trenta paesi, Kristin Hannah (Garden Grove, California, 1960) torna al primo posto della classifica del "New York Times" con Il grande inverno, confermandosi come una delle scrittrici più attese dell'anno.

Nessun commento:

Posta un commento