Pagine

martedì 10 luglio 2018

SOLO BAGAGLIO A MANO Gabriele Romagnoli Recensione

Un racconto che a tratti è un manuale di sopravvivenza per un’esistenza caotica e troppo piena di aspettative. Un racconto che si trasforma in un amico, nella tua coscienza che non ne può più di essere ciò che non è. Solo bagaglio a mano mi è stato consigliato da una persona che ha saputo incoraggiarmi e forse questo è stato un gesto per continuare a farlo nonostante la distanza.





Feltrinelli


SOLO BAGAGLIO A MANO
Gabriele Romagnoli

Collana:  Universale economica
Genere: Narrativa
Pagine: 96
Prezzo: 7,00
Ebook:  6,99


Trama 

Non ingombrare, non essere ingombranti: è l'unica prospettiva che si possa contare fra quelle positive, efficaci, forse anche moralmente e politicamente buone. Gabriele Romagnoli ha avuto modo di pensarci in Corea, mentre era virtualmente morto, chiuso in una cassa di legno, per un bizzarro rito-esperimento. Nel silenzio claustrofobico di quella bara, con addosso solo una vestaglia senza tasche (perché, come si dice a Napoli, "l'ultimo vestito è senza tasche"), arrivano le storie, le riflessioni, i pensieri ossessivi che hanno a che fare con la moderazione. Il bagaglio a mano, per esempio. Un bagaglio che chiede l'indispensabile, e dunque, chiedendo di scegliere, mette in moto una critica del possibile. Un bagaglio che impone di selezionare un vestito multiuso, un accessorio funzionale, persino un colore non invadente. Il bagaglio del grande viaggiatore diventa metafora di un modello di esistenza che vede nel "perdere" una forma di ricchezza, che sollecita l'affrancamento dai bisogni, che non teme la privazione del "senza". Anche di fronte alle più torve minacce del mondo, la leggerezza di sapersi slegato dalla dipendenza tutta occidentale della "pesantezza" del corpo, e da ciò che a essa si accompagna, diventa un'ipotesi di salvezza. Viaggiare leggeri. Essere leggeri. Vivere leggeri. Gabriele Romagnoli centra uno dei temi decisivi della società contemporanea e della sopravvivenza globale e scrive una delle sue opere più saporite, il racconto di una rinascita, di un risveglio.



opinione di Persefone


“ Nel bagaglio a mano due o più vite non ci stanno, c’è spazio per una soltanto, quella che hai”


Travolti, schiacciati, rigurgitati. Viviamo in una società che ci impone degli standard e non offre reali opportunità di soddisfarli. Ci viene offerta la possibilità di credere di poter ottenere qualunque cosa, ma ci ritroviamo a raccogliere i cocci di quello che saremmo potuti essere.
Siamo appesantiti dalle vite che sogniamo di vivere, dai ricordi che pesano come macigni, dalle aspettative di chi ci circonda. Il nostro bagaglio è carico di risentimento, invidia, rancore, sogni infranti. Il bagaglio è talmente pesante da trascinarci sul fondo, impedendoci di proseguire. Ci trasformiamo nella versione incattivita di noi stessi, una versione che non ha capito che è meglio non avere certezze, punti fissi, obiettivi troppo alti.
Solo bagaglio a mano è un monologo, il racconto di una vita vissuta con il necessario. Romagnoli, attraverso citazioni e una scrittura veloce e scorrevole, dipinge la realtà del nostro tempo e tenta di fornire alcune direttive per non far si che la persona che non siamo stati viva al posto nostro. 
Solo bagaglio a mano è un romanzo che ho trovato impegnativo perché ti mette in un angolo e ti obbliga a riflette ed osservare. Sottolinea come ci portiamo dentro troppo: troppi ricordi, troppe delusioni, troppi rancori. È un racconto che va letto per essere compreso, è un viaggio che ognuno di noi deve fare con se stesso; possibilmente con un bagaglio che sia il più leggero possibile.
Intenso e travolgente offre spunti per osservare con un’altra prospettiva il modo in cui stiamo conducendo la nostra esistenza.

“ Perché le vite che non hai vissuto hanno vissuto te. Ti hanno occupato, consumato”


L'autore




Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) è giornalista e scrittore. Fra le sue opere: Navi in bottiglia (Mondadori, 1993), Louisiana blues (Feltrinelli, 2001), L’artista (Feltrinelli, 2004), Non ci sono santi (Mondadori, 2006), Un tuffo nella luce (Mondadori, 2010), Domanda di grazia (Mondadori, 2014) e Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015) e Coraggio! (Feltrinelli, 2016).

Nessun commento:

Posta un commento