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mercoledì 9 maggio 2018

CAFFE' AMARO Simonetta Agnello Hornby Recensione

Questo titolo per me è  una sorta di battesimo:  il mio primo ascolto Audible, e il mio primo romanzo di Simonetta Agnello Hornby. Esperienza e libro formativi e  indimenticabili.

Feltrinelli 
CAFFE' AMARO 
SIMONETTA AGNELLO HORNBY



Genere: narrativa contemporanea  
Pagine: 348
Prezzo: € 18.00
ebook: € 6.99
QUI il link Amazon per l' acquisto 
Disponibile in abbonamento  Audible, letto da Iaia Forte

La Trama 
Gli occhi grandi e profondi a forma di mandorla, il volto dai tratti regolari, i folti capelli castani: la bellezza di Maria è di quelle che gettano una malìa su chi vi posi lo sguardo, proprio come accade a Pietro Sala - che se ne innamora a prima vista e chiede la sua mano senza curarsi della dote - e, in maniera meno evidente, all'amico Giosuè, che è stato cresciuto dal padre di lei e che Maria considera una sorta di fratello maggiore. Maria ha solo quindici anni, Pietro trentaquattro; lui è un facoltoso bonvivant che ama i viaggi, il gioco d'azzardo e le donne; lei proviene da una famiglia socialista di grandi ideali ma di mezzi limitati. Eppure, il matrimonio con Pietro si rivela una scelta felice: fuori dalle mura familiari, Maria scopre un senso più ampio dell'esistenza, una libertà di vivere che coincide con una profonda percezione del diritto al piacere e a piacere. Attraverso l'eros, a cui Pietro la inizia con sapida naturalezza, arriva per lei la conoscenza di sé e dei propri desideri, nonché l'apertura al bello e a un personalissimo sentimento della giustizia. Durante una vacanza a Tripoli, complice il deserto, Maria scopre anche di cosa è fatto il rapporto che, fino ad allora oscuramente, l'ha legata a Giosuè. Comincia una rovente storia d'amore che copre più di vent'anni di incontri, di separazioni, di convegni clandestini in attesa di una nuova pace.

Opinione di Charlotte 

Avevo assisitito alla presentazione di Caffé amaro  dalla voce della sua autrice, rimanendo inusitatamente colpita dalla carica emozionale che scaturiva dalle sue parole. Ora  che ho sperimentato lo stile di Simonetta Agnello Hornby ,   sono deliziata e frastornata dalle sensazioni  contrastanti e oltremodo intense che ho provato,  e mi sento arricchita di quanto ho imparato e ripassato della storia italiana e trinacria:   mediante    la totale  immersione nei profumi, nella cultura , nella cronaca siciliana,  attraverso  gli occhi di una donna determinata e acquiescente, duttile e fiera. La narrazione della sua esistenza ricca di felicità e di soddisfazioni, ma anche di disillusioni e di dolori, a cavallo tra due secoli di progresso tecnologico e sociale ma anche di catastrofi politiche, si è rivelata un tuffo nel recente passato intriso del caos delle variabili umane. 
Maria è l' anello di congiunzione tra vecchio e nuovo, tra passato e presente, tra il latifondo e l' ideale socialista: caffè amaro , bevanda rinfrancante sorbita senza mitigarne il retrogusto pungente, la sua vita si dipana  nella ricerca costante di  equilibrio tra un' educazione progredita per l' epoca,  che la spinge insieme all' atteggiamento viveur del marito a sviluppare  le proprie inclinazioni,  e  le tradizioni radicate nella sua terra di provincia,  che la portano ad acconsentire ad un  matrimonio e ad un ruolo  d' altri tempi. Tra  senso di appartenenza, di dovere e di sacrificio,  e curiosità e passioni  dirompenti, passando per l' assunzione di gravi responsabilità a salvaguardia della sua esistenza e di quella di coloro che  ama,  Maria si trasforma da   sposina viziata a donna disillusa,  incoraggiata dalle vicissitudini a sviluppare una sorta di emancipazione, pur celata  dalla veste  della subordinazione all' uomo  . Rendendo Maria    consapevole del fasto della  sua dimora padronale, ma anche dell' orrore senza uscita dell' estrazione dello zolfo che rende agiata la sua quotidianità ,  trasformandola da fanciulla innocente e  spensierata in donna  disillusa in continuo confronto  con  vizi, conflitti, problematiche sociali ed eventi storici più grandi di lei, Simonetta Agnello Hornby racconta tante vite e tante situazioni:  dalle beghe fra cognate alla promulgazione delle leggi razziali,  dall' esistenza quotidiana della servitù a quella dei ricchi possidenti, si affiancano tante condizioni umane morali e sociali, e vengono messi in luce sia  accadimenti di importanza cruciale per la storia siciliana e italiana,  sia  usuali futilità. Non è infrequente in Caffè amaro    spaziare  dalla descrizione di succulenti pasticcini, all' affastellamento di oggetti di   artigianato  concepiti per ostentare opulenza, passando per  l' essenzialità del razionalismo fascista, per lo spirito libero del jazz, per il degrado del lavoro in miniera, per il terrore del bombardamento. Dal  matrimonio con un facoltoso sconosciuto che la sceglie al primo sguardo pur avendo quasi il triplo dei suoi anni , soggiogandola con il suo fascino e la sua galanteria ma rivelando anche demoni distruttivi,  Maria si trova a fronteggiare, con gli strumenti che la sua posizione e la sua istruzione le consentono, la corsa al progresso tanto propagandata dal manifesto futurista, l' emigrazione in massa ,  l' ascesa del regime fascista,  la lenta presa di  coscienza del ruolo  della donna nella società . Tutto scorre, vibra di vita vissuta, sofferta, non giudicata.    
Maria non alza mai la voce, non cade mai nell' autocommiseraizione, è generosa e amata: le sue braccia sorreggono, le sue parole confortano ,il suo dolore  non rattrista chi le sta vicino. Il marito Pietro, l' amico/amante  Giosuè, i figli, le domestiche, i genitori, tutti accompagnano il suo cammino di maturazione , di realizzazione e di disincanto, lungo un' esistenza fatta di desideri soddisfatti alternati a  bruschi risvegli.
Simonetta Agnello Hornby è semplicemente magistrale nel racconto della sua Sicilia, tanto amata con i suoi incommensurabili pregi e i suoi oggettivi punti deboli  : luoghi,  usanze, atmosfere evocati con incredibile partecipazione emotiva   concorrono a plasmare i suoi personaggi su modelli sociali e comportamentali  maschili e femminili reali. La fruizione del romanzo è lenta, sontuosa,  profonda: sarebbe un peccato sorvolare su termini musicali e palpitanti,  e non dare loro  il tempo di sedimentare nell' anima del lettore   operando quell'incantesimo che rende Maria magica e malinconica, forte e fragile, piccola e grandissima. 
Quanto alla fruizione Audibile, si è rivelata un' esperienza a tuttotondo  oltremodo coinvolgente: la narrazione vibrante di passione di una Iaia Forte particolarmente ispirata non poteva essere più efficace nel restituire gli slanci  contenuti di Maria , e nel  raccontare una tanto travolgente  quanto ordinaria vicenda d' amore, di sofferenza, di speranza, di vita,  che mi ha commossa  come poche altre volte mi è accaduto. 

L' Autrice 

Simonetta Agnello Hornby è nata a Palermo nel 1945. Vive a Londra dal 1972 ed è cittadina italiana e britannica.
Laureata in Giurisprudenza all’Università di Palermo, ha esercitato la professione di avvocato aprendo a Brixton lo studio legale Hornby&Levy, specializzato in diritto di famiglia e minori. Ha insegnato Diritto dei minori alla facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Leicester ed è stata per otto anni presidente part time dello Special Educational Needs and Disability Tribunal.
La Mennulara, il suo primo romanzo, pubblicato da Feltrinelli nel 2002, è stato tradotto in tutto il mondo. Da allora ha pubblicato diversi libri, tra cui La zia marchesa (Feltrinelli, 2004), Boccamurata (Feltrinelli, 2007), Vento scomposto (Feltrinelli, 2009), La monaca (Feltrinelli, 2010), Camera oscura (Skira, 2010), Il veleno dell’oleandro (Feltrinelli, 2013), Il male che si deve raccontare (con Marina Calloni, Feltrinelli, 2013), Via XX Settembre (Feltrinelli, 2013) e Caffè amaro (Feltrinelli, 2016).
Ha inoltre pubblicato libri di grande successo legati alla cucina con una fortissima componente narrativa: Un filo d’olio (Sellerio, 2011), La cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati, Feltrinelli, 2012), La pecora di Pasqua (con Chiara Agnello, Slow Food, 2012) e Il pranzo di Mosè (Giunti, 2014).
Ha anche pubblicato La mia Londra (Giunti, 2014), una guida-memoir personalizzata di Londra.
Tutti i suoi libri sono stati best seller e hanno venduto in Italia più di un milione di copie.
È frequente ospite alla radio, alla televisione e sulle maggiori testate giornalistiche italiane.
Simonetta Agnello Hornby ha sempre cercato di legare la professione di avvocato e la sua scrittura all’impegno per sostenere le cause dei minori, delle vittime di violenza domestica e degli emarginati.
Il 2 giugno 2016 il presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale.
Nel 2014 è stata protagonista, insieme alla sorella Chiara, della trasmissione Il pranzo di Mosè, su Real Time. Nel 2015 è apparsa con il figlio George Hornby, su Raitre, nel documentario reality show Io&George, un viaggio da Londra alla Sicilia per aumentare la consapevolezza dei problemi affrontati dai disabili.
Ha girato un docu-film per laeffe, Nessuno può volare, titolo anche del nuovo libro uscito per Feltrinelli nel 2017.



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