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lunedì 23 aprile 2018

CELESTIALE Rebecca Quasi Recensione

Ma poi penso a quanto è svitata di suo, a quanto sono incasinato di mio. Penso al fatto che non posso concedermi il lusso di usare il cuore come prima, perché ho disimparato come si fa. Penso al fatto che lei ne sa meno di me di sentimenti, visto che per stabilire di essere innamorata ha avuto bisogno che le descrivessi i sintomi, e tutto questo mi fa desistere. Non so cosa pensare, ma, nonostante tutto, so che questo rimane il momento più straordinario della mia vita. 

Scoprire Storie in grado si stupirti ancora non ha prezzo! Rebecca Quasi mi ha tenuta per due sere ostaggio dei suoi bellissimi personaggi e delle loro vite complicate eppure assolutamente degne di essere vissute con tutta l'intensità possibile. In questo pregevole romanzo, argomenti spinosi come l'autismo e la famiglia allargata vengono affrontati con una sottile punta di ironia quasi teatrale, con il risultato di alleggerire il dramma e invitare il lettore in una carezzevole commedia che un momento diverte quello dopo commuove. 



Self publishing



CELESTIALE 
Rebecca Quasi


Editore: rebecca Quasi
Genere: Narrativa
Pagine: 232
Ebook:  1,99


Trama

Giorgio, 44 anni, di mestiere fa l'agronomo ed è separato.
L’estate che incombe su Torino gli porta una grossa preoccupazione: dovrà trascorrere due mesi con il figlio Emanuele, un adolescente affetto da una leggera forma di autismo.
Un pomeriggio, quando le cose si complicano, nella mansarda sopra il loro appartamento arriva Agata, una modella con una personalità “particolare” e le certezze di Giorgio vanno a farsi un giro.


opinione di foschia75


Anche se aveva rinunciato da tempo a etichettare cose e persone con gli aggettivi normale e anormale, Giorgio si interrogava ugualmente su dove piazzare la signorina Agata nell'impianto aristotelico che ciascuno di noi ha nel cervello e che utilizza per interagire con la gente. 



Quando trovo storie così ben scritte e ben intrecciate, la soddisfazione è doppia. Una trama fuori dai soliti triti schemi, personaggi che entrano nel cuore per rimanerci e farci riflettere sui valori della famiglia (anche allargata), sull'accettazione della disabilità e su quella resilienza che un genitore non deve mai perdere davanti alle salite della vita.
Rebecca Quasi scrive un romanzo dolce amaro, tra disequilibri familiari e seconde possibilità, consegnandoci un protagonista maschile che buca le pagine per profondità d'animo e stoicismo, e una protagonista femminile apparentemente bizzarra, che si mostrerà gradualmente al lettore nella sua vera assenza. Due personaggi incisivi, dotati di quell'ironia innata che sdrammatizza davanti alla cruda verità.
Giorgio ha superato da poco i quarantanni, separato e padre di Emanuele, ragazzo autistico che riempie la sua vita e quella della ex moglie. Il loro matrimonio non ha retto alla realtà che li ha investiti e Giorgio sta ancora cercando un equilibrio interiore, per poter essere un padre migliore e superare le insicurezze verso il figlio. L'occasione di poter vedere la disabilità con occhi nuovi, gli viene data dal caso quando incontra Agata, la strana vicina di casa che con spiazzante naturalezza lega fin da subito con Emanuele, dimostrando una grande empatia e un inspiegabile feeling. Sarà Agata a dargli la chiave di lettura per capire che a volte le cose essenziali non si vedono che col cuore. La vicinanza di Agata non sarà una passeggiata per le emozioni di Giorgio, quelle che lui ha chiuso in un angolo della propria coscienza per dedicarsi totalmente al suo rapporto con Emanuele. Quella bizzarra ragazza genera in lui sensazioni nuove, difficili da contenere e nascondere. Giorno dopo giorno Giorgio, Emanuele e Agata impareranno a conoscersi e accettarsi seppur nelle loro stranezze. Quello che colpisce il lettore dritto al cuore è la persistente sensazione che l'unico strano e disadattato sia proprio Giorgio che non ha ancora accettato la sua visione della vita e della disabilità.
Davvero un bellissimo messaggio, un romanzo che diverte e commuove e ci consegna tante belle occasioni di riflessione. Rebecca Quasi ha trattato con rispettosa cura e profonda empatia argomenti molto delicati, che probabilmente ha avuto modo di conoscere da vicino, perchè le descrizioni di stati d'animo e atteggiamenti di alcuni personaggi del romanzo denotano un profondo spirito di osservazione, nulla è affidato all'approssimazione: ogni sguardo, ogni, gesto, ogni parola, sono descritti con disincantato realismo ma sempre con quel guizzo di ironica speranza che fa di questo romanzo un pregevole, intimo scrigno di emozioni.
Consigliato per la qualità della scrittura, per gli argomenti trattati e per la caratterizzazione di ciascun personaggio.





"Sono Rebecca Quasi, leggo tanto e scrivo un po'. La scrittura è il mio hobby da molti anni, ma solo recentemente ho deciso di pubblicare. Come lettrice sono onnivora, come autrice prediligo il romance."




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