Newton Compton Editori ha un fiuto infallibile per i thriller. Ad oggi non sono mai rimasta delusa dalla scelta editoriale relativa a questo genere e anche adesso ne sono uscita più che soddisfatta. La donna di ghiaccio è un romanzo egregiamente strutturato, che mira non tanto a confondere il lettore con una psicologia perfida e manipolatrice, quanto a renderlo partecipe di un meccanismo macabro e contorto, in cui la verità pretende a tutti i costi di essere portata a galla. In questo romanzo non è il lato contorto della mente malata del colpevole a dominare la scena, ma la sua potente lucidità e schiettezza, il suo calcolare tutto fin nei minimi dettagli, come un folle dominatore dell’anima.
NEWTON COMPTON EDITORI
LA DONNA DI GHIACCIO
Robert Bryndza
Traduzione a cura di Sandro Ristori
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Nuova Narrativa Newton
Genere: Thriller
Pagine: 384
Prezzo: 9.90€
Ebook: 0.99€
Trama
Quando un ragazzo scopre il cadavere di una donna sotto una spessa lastra di ghiaccio in un parco di Londra, la detective Erika Foster viene subito incaricata dell’indagine sull’omicidio. La vittima, giovane, ricca e molto conosciuta negli ambienti della Londra bene, sembrava condurre una vita perfetta. Ma quando Erika comincia a scavare più a fondo tra le pieghe nascoste della sua esistenza, trova degli strani punti di collegamento tra quell’omicidio e l’uccisione di tre prostitute, assassinate secondo un macabro e preciso rituale. Ma chi era veramente la ragazza nel ghiaccio? Quali segreti nascondeva? Il ritratto che ne dà la famiglia corrisponde alla verità? Erika ha l’impressione che tutti gli elementi a cui si aggrappa nel corso delle ricerche le scivolino via dalle dita, ma è cocciuta, determinata e disposta a qualunque cosa pur di arrivare a capire che cosa si cela dietro quella morte violenta…
Opinione di Sybil
È una mattina d’inverno come tante altre a Londra, le feste natalizie sono passate da poco, il nuovo anno è iniziato e tutto sembra essere tornato sulla strada della normalità, con le persone che riprendono il loro lento via vai, tra la scuola, gli uffici e il lavoro. È freddo, molto freddo, la neve cade lenta e costante, ricoprendo tutto con il suo silenzioso ed immacolato candore, trasformando paesaggi, luci e ombre. Sono proprio le ombre che si nascondono sotto la neve a far convocare con urgenza la detective Erika Foster da Manchester a Londra, in quella mattina così lenta e pacata da sembrare quasi insolente. Dopo essere arrivata alla stazione di polizia del luogo, Erika viene indirizzata verso un caso dal forte potere mediatico: la giovane figlia di un influente uomo d’affari è stata ritrovata morta e in stato di congelamento da uno dei guardiani di un museo in uno dei quartieri a sud di Londra. La ragazza si chiamava Andrea ed era poco più che ventenne. Appartenente ad una classe sociale di un certo livello, Andrea era nota per la sua partecipazione a party esclusivi, in club alla moda e sofisticati. Come diavolo era finita nel fondo di un laghetto ghiacciato in uno dei sobborghi della città? Un rapimento? Un rapporto finito male? Chi l’ha uccisa?
Ad Erika appare subito tutto chiaro: qualcosa nella dinamica della morte non torna. Per quanto la famiglia cerchi di non associare il volto della figlia morta ad amicizie e legami sbagliati, ci sono dei dettagli che non possono essere trascurati e il fatto che ci sia qualcuno pronto a depistarla, qualcuno di influente, la dice sicuramente lunga. È cosi che la detective inizia a seguire una pista diversa, tutta sua, che la porterà lontano dalla sfarzo della vita dei Douglas-Brown, ma vicino ad un mondo torbido, dove la giustizia non è di certo la benvenuta.
Il personaggio di Erika è davvero ben strutturato. Lucido e contorto allo stesso tempo, danneggiato da un passato ingombrante, ma non per nulla demotivata nei confronti della verità. Lei vuole trovare il colpevole a tutti i costi, percorrendo strade buie, pericolose e poco ortodosse. Erika non teme niente perché ha già perso tutto ciò che la rendeva viva e pulsante. Solamente il sapere un colpevole dietro le sbarre le da il pretesto di continuare a lottare per un domani. Lotta per la giustizia che lei non potrà mai avere e lo fa per le vittime di oggi e di domani. È un personaggio femminile molto complesso, descritto con una sensibilità così limpida da risultare quasi disarmante.
Il vero punto di forza del romanzo però non è tanto la trama quanto lo stile dell’autore. Denso, preciso, affilato e concitato, sembra di essere davanti allo schermo della tv. I dialoghi sono astuti e mirati non tanto a confondere il lettore quanto a coinvolgerlo, rendendolo quasi protagonista. Non ci sono tempi morti o angoli bui, tutto è perfettamente studiato, una partita a scacchi nella quale il re è sempre sotto assedio.
La donna di ghiaccio è un thriller che consiglio vivamente a tutti gli amanti del genere. Grazie alla fluidità della narrazione, le pagine scorrono veloci una dopo l’altra, in un susseguirsi di indagini e intuito, oscuri segreti e bugie. Non vedo l’ora di scoprire le nuove indagini della detective Erika Foster, ormai sono una sua fan!
L'autore
ROBERT BRYNDZA, dopo anni dedicati alla scrittura, si è conquistato una fama incredibile con il suo thriller d’esordio, La donna di ghiaccio, che in pochi mesi ha venduto oltre 1 milione di copie ed è in corso di traduzione in 27 Paesi. È inglese e vive in Slovacchia con suo marito Jàn. Potete seguirlo su Facebook e sul sito robertbryndza.com
A livello di trama sembra davvero intrigante! Ma sospetto che è stata soprattutto la tua descrizione della sfaccettata protagonista di questa serie a smuovere la mia curiosità...
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