Con trepidazione e aspettativa di successo, oggi siamo a inaugurare un nuovo progetto: basato su stimoli e approfondimenti condivisi con altri tre blog interessantissimi e autorevoli, con i quali con piacere frequentemente ci troviamo a collaborare. Ciascun blog proporrà un post a scadenza bimensile, nel quale verrà studiato a fondo un argomento: per quanto riguarda Sognando tra le Righe, partirà da oggi una nuova rubrica strutturata come doppia intervista. In ogni puntata, due autori accostabili a grandi linee in virtù del genere narrativo sviluppato, ma diversissimi per temperamento e cifra stilistica, risponderanno a una serie di domande uguali.
L' intento è quello di esaltare le peculiarità di ciascuno dei due, di porre l'accento sulle sfaccettature dei loro generi letterari di riferimento, nonché di coinvolgere emotivamente il lettore nei progetti raccontati instillando curiosità. Non da ultimo, confidiamo di far valere la nostra convinzione che per farsi conoscere e farsi leggere, sia come blogger sia come scrittori, non sia necessario sgomitare: è più soddisfacente confrontarsi con simpatia creando affiatamento e spirito di gruppo.
Il "la" alla nuova rubrica viene dato da una coppia di autrici fantasy , Claudia Piano e Rossella Romano: tanto diverse come scrittrici, quanto buone amiche nella vita reale - non è un caso che ne abbia conosciuta una tramite l'altra.... Le diversità tra di loro emergono fin dal modo di rispondere "all' interrogatorio": dritta al punto Claudia, meno sintetica Rossella :-) . Entrambe parlano con grande passione di se stesse e del loro lavoro, arrivando ad intrecciare osservazioni reciproche all'insegna di stima e professionalità: leggendo le loro risposte, è estremamente piacevole e utile cogliere similitudini e differenze tra loro.
UNA DOMANDA PER DUE
-
Come nasce la tua avventura di scrittrice?
- C. Fin da bambina amavo inventare storie magiche e
fantasiose, divenuta poi una lettrice di fantasy convulsiva e non avendo più
nulla di interessante da leggere, mi sono cimentata… Inizialmente
esclusivamente per me stessa. Un giorno mio figlio più grande (allora aveva 11
anni) lesse la melodia sibilante e mi disse “dai ma’ perché non provi a
pubblicarla?” Così mi sono lanciata e… Incredibile! Le mie storie ha cominciato
a riscuotere un certo numero di consensi!! E allora adesso , chi mi ferma più??
R. Sono nata con le caratteristiche giuste per
scrivere: l’amore per la parola scritta, un’indole solitaria e riflessiva, uno
spirito curioso e osservatore e quella che quando ero piccola i miei definivano
“una grande fantasia.” Ho cominciato a raccontarmi storie, o a diventarne io
stessa protagonista nella mia immaginazione, fin da quando ho memoria, ma ho
iniziato a scrivere seriamente solo qualche anno dopo. Quando mia figlia
maggiore aveva quasi tre anni, abbastanza ingenuamente, mi dissi: “Ormai è
grande, cammina e parla. Il più è fatto. Devo imbarcarmi in qualcosa di nuovo.”
Approfittai del suo pisolino pomeridiano, il tre gennaio del 1996, per scrivere
a penna la prima scena del mio romanzo d’esordio, Il Segno dei Ribelli. Un paio di ore dopo, quando le porte della
città natale di Argento, il protagonista, si chiusero alle sue spalle “con un
tonfo sordo che riecheggiò a lungo, nei suoi pensieri, con la tragica potenza
delle cose definitive e irreparabili,” rileggendola mi accorsi che sembrava una
scena tratta da un libro vero. Ora so
che avevo ragione: cinque anni dopo fu pubblicato in cartaceo dalla Casa
Editrice Nord, una cosa quasi impensabile per un’esordiente, all’epoca.
-
C. Ho iniziato la mia avventura di lettrice con “La
Spada di Shannara” di Terry Brooks, ma poi sono rimasta molto più emotivamente
coinvolta dai mondi della Marion Zimmer Bradlay (nota per “Le Nebbie di
Avalon”) di cui ho amato la saga di Darkover.
Quali sono i tuoi riferimenti letterari/cinematografici/artistici?
R. Adoro l’horror, perciò il mio scrittore
preferito in assoluto è King, anche se negli ultimi anni sta scrivendo libri
molto meno potenti dei suoi primi. La cosa che apprezzo di più di lui è la sua
capacità di rendere umani i personaggi, magari descrivendone in dettaglio i
gesti, quelle cose che facciamo tutti e che nessuno nota, se non uno scrittore.
Quando lessi Shining, a tredici anni,
ricordo che rimasi colpita dalla descrizione della sbirciatina data dal custode
dell’Overlook Hotel al prodotto del proprio naso, nel fazzolettone che si
portava in tasca per simili incombenze. Lo facciamo tutti, ma ci è voluto un
grande scrittore come King per farlo notare alla me stessa tredicenne. Il
custode divenne vivo, nella mia mente,
e nei giorni successivi mi terrorizzai quasi a morte girando con Danny
nell’hotel assediato dai fischi del vento, dal silenzio della neve e dagli
strascichi sovrannaturali del suo brutto passato. Era tutto magicamente reale; specie per me, ancora in un’età
dove i confini fra realtà e fantasia sono molto labili. Poi amo la
fantascienza, anche al cinema, perché viaggia lontano per spiegare il presente.
E ho una fissa per la bella prosa, ricca di descrizioni, di tanti autori dei
secoli passati. Tutti quegli artisti che avevano il compito di far visitare
paesaggi e luoghi lontani ai propri lettori, in anni in cui non esisteva ancora
nemmeno la fotografia. È indubbio che l’India di Salgari, (uno che ha viaggiato
solo con la mente, tra l’altro), sia persino più affascinante dell’India vera.
Per questo, credo, a volte sono definita “minuziosa nelle descrizioni.”
Qual è il carattere generale della tua
produzione?
C. Scrivo fantasy (anche se mi sono cimentata con un romance) mooooolto romantici, ma anche divertenti. Amo le emozioni intense e le storie che ruotano attorno alla crescita sentimentale e interiore dei personaggi.
R. Mi piace scovare o ideare aspetti nascosti
della realtà, far entrare in punta di piedi il fantastico nella vita quotidiana
dei miei personaggi, sconvolgendola in modo da farli affacciare su un mondo
nuovo, ma anche su un nuovo modo di guardare a loro stessi. Spesso arrivo a parlare
di temi molto fondanti, dell’importanza di vivere nell’amore, del superamento
delle proprie paure… Come i miei personaggi ho bisogno di avvenimenti
straordinari, per accorgermi di quello che ho intorno. In questo somiglio a M.
Night Shyamalan, il regista/sceneggiatore diventato famoso con Il Sesto Senso. A ben guardare tutte le
sue storie hanno due livelli di lettura: quello fantastico, che può essere
personale o corale, e quello intimista. Tutti i suoi protagonisti, attraverso
percorsi straordinari, superano limiti molto concreti. Ne Il Sesto Senso alla fine quel che accade davvero è l’inizio di un
rapporto autentico fra madre e figlio. In Signs
all’ex pastore rimasto senza fede occorre addirittura un’invasione aliena, per
riuscire a recuperarla. In The Village,
l’unica che trovi il coraggio di varcare il confine del bosco è anche l’unica
che possa toccare il mondo esterno senza esserne sporcata: una ragazza incapace
persino di vederlo. E naturalmente lo fa per salvare il proprio amore.
Shymalan, che spesso è molto criticato, andrebbe sempre visto e interpretato in
quest’ottica.
A chi si rivolge principalmente il tuo lavoro e
qual è il messaggio che vuoi trasmettergli?
C. Principalmente è rivolto a un pubblico giovane,
ma essenzialmente a tutti coloro i quali hanno ancora voglia di innamorarsi,
stupirsi e provare grandi emozioni. Il
messaggio è quello di cercare il bene e il bello dentro ogni persona o essere
vivente, di vivere le proprie esperienze, non lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà,
ma principalmente di essere se stessi.
R. Non ho un target particolare. Mi rivolgo al
Lettore. Quello al cui cuore manca sempre un battito, al leggere le due parole
più magiche del mondo: Capitolo Uno.
“Vieni con me,” è quello che vorrei dirgli.
“Vieni a vedere i luoghi che io ho visitato, attraverso i miei personaggi. Vivi
le storie che ho scovato per te. Se sono stata brava, ti porteranno molto
lontano, ma anche molto, molto vicino al centro di te stesso.”
-
Entrambe avete una cura maniacale per le
ambientazioni. Riuscite a riassumerne i tratti salienti, per far capire ai
lettori dove si muovono i vostri personaggi?
- C. Nella Saga di Armonia, l’ambientazione
principale è la scuola di Musicomagia. Si presenta come un college americano,
una grande tenuta con tanto di stalle, serre e uno stadio con pista da
pattinaggio. C’è una grande costruzione dove al pian terreno si trova la Sala
Comune e si consumano i pasti, mentre al piano superiore ci sono le camerate e
un enorme prato dove gli studenti si incontrano e passeggiano con i loro
animusi…
La nuova Saga urban fantasy di Dark Sea invece è ambientata a Genova, ma
si estende anche nel segno sotterraneo che ha per ingresso le grotte di
Toirano...
R. Mi piace prendere alla sprovvista i miei personaggi, mescolare aspetti quotidiani della loro vita, a esempio l’indossare un impermeabile al volo Perché non si sa mai, potrebbe piovere, al fantastico, il disco volante che troveranno nel bosco al posto della pioggia. Questa storia non esiste, naturalmente, è solo un esempio, per far capire i cambi repentini di ambientazione e tono che mi piace mettere nelle mie storie. Al tempo stesso, proprio per dar loro un tocco di realtà in cui il lettore possa riconoscersi, pesco a piene mani dai miei ricordi, anche minuscoli, da quel modo curioso con cui ho sempre osservato ciò che mi circondava. Ho ambientato quasi tutte le mie storie in Toscana, comunque, nelle zone in cui vivo da sempre.
-
Come sono la donna di Claudia e quella di Rossella?
C. Sono una romantica sognatrice, nonostante io
abbia un grande spirito pratico e organizzativo (così mi dicono…) mi piace
mettermi in gioco, accettare nuove sfide, sono una combattente che non si
arrende mai… ma sono sempre pronta a mettermi in discussione.
R. Le mie donne mi somigliano: prendono la vita maledettamente sul serio, ma al tempo stesso non mancano mai di coglierne il lato scherzoso. Sono fantasiose, più impaurite da quel che riescono a immaginare nella mente, che dai pericoli reali che si troveranno ad affrontare. Infine sono donne in cerca del potere femminile, illuminato dalla luce argentea e magica della Luna, in apparenza molto più dimessa del Sole, eppure capace di eclissarlo, nelle giuste circostanze, e di influenzare l’umore e smuovere maree.
R. Le mie donne mi somigliano: prendono la vita maledettamente sul serio, ma al tempo stesso non mancano mai di coglierne il lato scherzoso. Sono fantasiose, più impaurite da quel che riescono a immaginare nella mente, che dai pericoli reali che si troveranno ad affrontare. Infine sono donne in cerca del potere femminile, illuminato dalla luce argentea e magica della Luna, in apparenza molto più dimessa del Sole, eppure capace di eclissarlo, nelle giuste circostanze, e di influenzare l’umore e smuovere maree.
Aggiungo due parole su Giulia, la piccola
donna della serie Armonia della mia compagna di intervista. Pochi personaggi mi
sono apparsi, nel corso degli anni, reali quanto lei. Una delle peculiarità di
Claudia è il sapersi immergere nella mentalità adolescente con rara, e secondo
me innata, spontaneità. Le prime pagine de La
Melodia Sibilante mi hanno riportato di colpo ai miei tredici anni, al
momento avventuroso in cui arrivi a dover scegliere la scuola superiore, la
prima grande decisione della vita. È stata una sensazione impagabile, amore a
prima pagina. Senza contare che anche Giulia, come tanti dei miei personaggi
femminili, troverà dentro di sé risorse straordinarie e la capacità di
trasmettere forza agli altri: uno dei compiti che considero peculiari della
femminilità.
-
C. Credo che sia meraviglioso poter interagire con
tutto il mondo stando tranquillamente seduti davanti al pc di casa!! Ho
conosciuto tantissime persone meravigliose come appunto Rossella e Agostina! Mi
piace scrivere post, parlare dei miei libri, interagire con i lettori e con i
colleghi! Infatti quest’estate ho aperto un blog tutto mio (http://claudiapiano.blogspot.it/)
Qual è il tuo rapporto con i social network?
R. Pessimo. Non sono proprio adatta ai social.
Ho attivato il profilo autore Goodreads ed è lì che ho conosciuto Claudia. Mi
piace quella biblioteca in cui si può parlare di libri a voce alta, con
chiunque si affacci nelle discussioni. Ma il resto dei social, che pure oggi
sono fondamentali per un autore, non riesce proprio ad affascinarmi. Non ho mai
avuto nemmeno un profilo Facebook.
-
Autopubblicazione e CE: perché scegliere l’ una
e perché scegliere l’altra?
C. Ho iniziato con l’autopubblicazione che è
indubbiamente un modo economico di lanciarsi nel mondo della scrittura, ha
tanti lati positivi, come l’assoluta libertà nella scelta del prezzo, delle
cover, l’organizzazione di eventuali offerte, ma certo si può accedere solo al
mercato digitale. Con il mio ultimo romanzo mi sono appoggiata a una piccola
casa editrice di Genova, la Coedit, proprio per cercare di buttarmi anche nel
mercato cartaceo ed è stato magnifico trovare il mio libro nei banchi della
Feltrinelli della mia città!!! La visibilità rimante comunque a livello
regionale...Certo sarebbe bello scrivere per una grande
casa editrice, che so la Longanesi, la Giunti… (Io continuo a sperare…)
R. L’autopubblicazione fa al caso mio per tanti aspetti. Ti permette di avere il pieno controllo sul contenuto dei tuoi libri, le copertine, le sinossi. Per chi come me pubblica con Amazon, persino un riscontro immediato sulle vendite, tramite i report, che vengono aggiornati in tempo reale. Da quando ho ripreso a pubblicare non ho nemmeno tentato la strada della Casa Editrice. Un aspetto di certo positivo sarebbe vedere i miei libri anche in libreria, oltre che sullo store online, e non dover avere su di me l’intera responsabilità di promuoverli. Vista la mia antipatia per i social, non sono la persona migliore per farlo.
-
Lavori in corso?
C.Tanti, tantissimi! Ho la testa piena di
storie! Per fortuna qualcuna ho già iniziato a trasferirla sul pc! Attualmente
sto scrivendo “La Melodia Vincolante” che racconta la storia del giovane
Rodolfo Accordi e dell’incantevole Gemma (i nonni di Giulia, la protagonista
della Melodia Sibilante) sto anche correggendo “Il Regno del Mare”, il secondo
volume di Dark Sea e… (ma questo è un segreto assoluto, non lo sa ancora
nessuno!!) ho iniziato a scrivere “La Melodia dell’Onda” la storia di Rudy (il
figio di Giulia e Pietro).
R. Al momento niente. Ho diversi problemi
personali che riducono il mio tempo libero a poche ore la settimana e vivo una
situazione ansiogena, la precarietà lavorativa, comune purtroppo a tante,
troppe persone. Ho sempre considerato la scrittura un rifugio, ma al momento,
da circa un anno, non riesco a staccare nemmeno quel minimo per poter mettermi
a scrivere. Oltretutto soffro di quello che io chiamo “blocco dello scrittore
preventivo.” Fin dal giorno in cui mi sono immersa per la prima volta in una
storia, ho paura che, la prossima volta, non riuscirò a farlo accadere. È una
sensazione che mi accompagna da vent’anni, piuttosto potente, che da sola basta
a tenermi lontana dal pc anche per mesi.
-
C. Ho conosciuto Rossella quasi due anni fa, via mail. Abbiamo cominciato a scriverci ed è nata tra noi una bella amicizia, nonché un confrontarci e consigliarci quasi quotidiano sui nostri lavori. Lei è sempre la prima a leggere i miei nuovi romanzi! Ho letto tutte le sue opere e devo dire che scrive benissimo, ha veramente un grande talento che purtroppo non ha il successo che meriterebbe. Credo che il suo punto di forza sia l’horror, anzi dovrebbe inventare un genere tutto suo: horror/fantasy/onirico. Sì, perché le sue storie ti avvolgono in una nebbia da sogno e ti conducono in mille luoghi differenti: attraverso portali, mondi alieni, paralleli o in un futuro imprecisato. Vieni assalito da sensazioni inquietanti che ti allontanano dalla realtà, ma tra i brividi e la tensione regala comunque dei dolci momenti romantici.
Una riflessione sulla tua “compagna
d’intervista”
R. Claudia è stata un regalo di Goodreads. Lei
per prima ha letto uno dei miei libri e quando vidi la sua recensione le
scrissi un messaggio di ringraziamento. È stato un incontro fortunato. Abbiamo
lo stesso amore per la scrittura, lo stesso atteggiamento positivo nei
confronti di lettori e colleghi, e riusciamo a consolarci a vicenda in occasione
delle tante piccole e grandi delusioni che costellano la vita di un autore,
specie quando lotta per farsi conoscere. Claudia scrive storie romantiche, dolci
e avventurose, che nascondono messaggi profondi e sempre positivi. È una
persona che, alla luce di un solo incontro di persona, ma di tanto tempo
trascorso a parlare a distanza di vita e di scrittura, posso definire senza
timore bella.
-
Un messaggio per i lettori
C.
Leggete i nostri libri!! Ahaha, a parte questo,
vorrei invitare i miei lettori a partecipare alla mia iniziativa “Un giorno ad
Armonia” (http://armonia36.webnode.it/notizie/armonialatuastoria/).
Vorrei pubblicare una raccolta di racconti scritti da tutti voi ambientati nella scuola di Musicomagia!! Rossella? Agostina? Voi parteciperete, vero? ^_^
R. Ogni volta che qualcuno decide di leggermi, mi sta donando l’unica cosa davvero preziosa che possieda: il proprio tempo. Ed io ogni volta spero con tutto il cuore che sia tempo ben speso. Perciò, qualunque sia la storia che comincerete a leggere fra poco, che sia mia oppure no, vi auguro, di tutto cuore, buona lettura.
Vorrei pubblicare una raccolta di racconti scritti da tutti voi ambientati nella scuola di Musicomagia!! Rossella? Agostina? Voi parteciperete, vero? ^_^
R. Ogni volta che qualcuno decide di leggermi, mi sta donando l’unica cosa davvero preziosa che possieda: il proprio tempo. Ed io ogni volta spero con tutto il cuore che sia tempo ben speso. Perciò, qualunque sia la storia che comincerete a leggere fra poco, che sia mia oppure no, vi auguro, di tutto cuore, buona lettura.
Claudia Piano
Mi chiamo Claudia Piano e abito in un piccolo paesino nell’entroterra di
Genova. Sono sposata e ho due figli (Maschi!). Ho anche due cocorite
chiacchierone e un morbidissimo coniglio nano.
Adoro leggere, suonare e non posso fare a meno di sognare. Ho iniziato a
scrivere quando andavo ancora a scuola. Ho partecipato ad alcuni
concorsi letterari nazionali, ricevendo segnalazioni e anche un terzo
premio. Poi il lavoro, il matrimonio, i figli… si sono impossessati
della mia vita. Attualmente insegno musica nelle scuole elementari,
conducendo i bambini in questo fantastico e magico mondo.
Ho finalmente trovato il tempo e l’ispirazione per ricominciare a
scrivere e non mi sono mai sentita così bene. Ho creato Armonia, il
luogo in cui si svolgono le mie storie. In un mondo ideale dove la
musica influenza la vita senza turbare l’equilibro perfetto della
natura.
Ho pubblicato con Youcanprint tre romanzi, La
Melodia Sibilante, La Melodia Rivelatrice e La Melodia Dominante; due
racconti A Prima Vista e Crescendo.
Ho anche partecipato ad un'antologia benefica di racconti d'amore a
favore dell'AIRC, A Natale ti regalo l'Amore.
Imminente l'uscita del quarto romanzo La Melodia Creatrice.
La Melodia Sibilante ha ricevuto diverse segnalazioni ed è arrivata tra i
19 finalisti del concorso letterario Sanremowriters 2015.
claudia.piano@email.it
Il suo sito:
http://claudia-piano-autrice.webnode.it/
La sua pagina Facebook:
https://www.facebook.com/Claudia-Piano-I-Miei-Libri-242530009281578/?ref=aymt_homepage_panel
http://claudia-piano-autrice.webnode.it/
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Di Claudia Piano Sognando tra le Righe ha recensito:
La melodia sibilante ( Armonia#1, recensione QUI )
La melodia rivelatrice ( Armonia #2, recensione QUI )
Cuori confusi ( romance contemporaneo autoconclusivo, recensione QUI )
Cuori confusi ( romance contemporaneo autoconclusivo, recensione QUI )
Rossella Romano
Sono nata nel 1971, sono sposata, ho due figli, una ragazza di 22 anni (autrice del disegno nel mio profilo) ed un ragazzo di 17. Sono nata curiosa e mi piace fantasticare, immaginare aspetti nascosti nella realtà; per questo scrivo spaziando fra fantascienza, fantasy ed horror. I miei personaggi sono persone normali catapultate in situazioni straordinarie, che siano case infestate, viaggi inaspettati verso pianeti lontani, o mondi segreti. Fra i quattordici e i ventiquattro anni sono stata giocatrice di Dungeons & Dragons, per diventare poi Dungeon Master di avventure inedite che scrivevo da sola; un'esperienza che considero fondamentale per ciò che è seguìto. Nel 1996 ho scritto il mio primo romanzo fantasy, "Il Segno dei Ribelli", che cinque anni dopo fu pubblicato dalla Casa Editrice Nord, numero 173 della Fantacollana. Dal 31 luglio del 2014 ho ripreso a pubblicare come indipendente e, di conseguenza, a scrivere ad un ritmo molto meno rilassato rispetto a quello tenuto negli ultimi dieci anni.
Rossella su Goodreads: https://www.goodreads.com/author/show/6883150.Rossella_Romano?from_search=true
Di Rossella Romano Sognando tra le Righe ha recensito :
“Quella notte il vento”( recensione QUI) ;
“Nel Buio”, ( recensione QUI )
"Lucca, Ognissanti & zombie" (recensione QUI)
"Il Natale di Goccia (recensione QUI )
PARLIAMO DI...
continua oggi nei blog:
Diario di un sogno
Leggere in silenzio
Il blog delle Lettrici Compulsive
PARLIAMO DI...
continua oggi nei blog:
Diario di un sogno
Leggere in silenzio
Il blog delle Lettrici Compulsive
Grazie, grazie, grazie, anche a Claudia per le bellissime parole. Tra l'altro anche per me "La Spada di Shannara" è stato il primo fantasy puro mai letto! Siamo spiriti affini! ^ ^
RispondiEliminaRossella
Grazie per lo spazio e per la bella opportunità!!
RispondiEliminaE ovviamente grazie di cuore 💖 anche a Rossella!
Carissime Claudia e Rossella, sono io che vi devo ringraziare di cuore per aver assecondato il nostro nuovo progetto, con poco preavviso e tanti disponibilità ed entusiasmo! Leggervi è uno spettacolo: si percepiscono il legame affettivo e l' affinità mentale che vi uniscono, nonché le vostre peculiarità che rendono i vostri lavori originali e coinvolgenti. Un abbraccio!
RispondiElimina