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venerdì 17 marzo 2017

DRACULA. LOVE NEVER DIES Natascia Luchetti Recensione



La prima recensione targata Delrai edizioni approda  su Sognando tra le Righe! Una partenza col botto: oggi sono a raccontare le emozioni perduranti suscitate in me  da un  romanzo tanto horror quanto  romantico , che trovo  esemplare nel tratteggiare le linee guida delle scelte editoriali della casa editrice di Malia. Cura maniacale a partire dall’ aspetto fisico del cartaceo: dal materiale all’ impaginazione ,  dal font alla realizzazione grafica del titolo di ciascun capitolo. Per proseguire con  l’ editing e  la correzione scrupolosi, la scelta di una cover d’ impatto e - last but not least - la ricerca di spunti narrativi poco comuni e proprio per questo  affascinanti.
Pur parlando d’ amore, Dracula. Love never dies è un romanzo che si discosta dagli stereotipi che siamo consuete trovare in un libro che parla di sentimenti: ed  esalta le doti affabulatorie , lo studio metodico e l’ attrazione naturale per l’ iconografia legata ai vampiri, di una dolcissima e grintosa Natascia Luchetti . 

Delrai Edizioni 
DRACULA. LOVE NEVER DIES  
NATASCIA LUCHETTI 


Genere: horror romantico
Pagine: 335
€ 16.50 
ebook: € 2.99 gratis con Kindle Unlimited 
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La Trama 
Il mio nome è Dracula, venite, vi stavo aspettando. Ho pensieri che non posso confessare a me stesso, tentazioni oscene che gridano rabbia. Questo non è un incubo, è la realtà.

Sono passati più di cento anni dalla sconfitta delle tenebre.
Il ricordo sbiadito e invecchiato della donna che ha amato continua a torturare il suo animo imprigionato e inquieto. L’animale che è in Vlad preme per uscire e vendicarsi così della prigionia a cui Van Helsing e Harker lo hanno costretto, allontanandolo dall’amore. Il male è di nuovo pronto per calare su Londra e lasciare una scia infinita di sangue. Crudele e privo di morale, Dracula si aggira per la città, ma l’antica promessa di un sentimento eterno torna a fargli visita. Yrden Clarks lo guarda con ardore, lei non lo giudica, lei non ha paura… Ma è la vendetta che alimenta la smania del mostro e lo guida nella lotta tra luce e ombra. Non c’è niente che può salvare un uomo senz’anima, niente, nemmeno l’amore a cui la storia sembra averlo destinato.

Dopo più di un secolo, il ritorno di Dracula, in un romanzo che non ammette pregiudizi. Se non si è disposti a capire il male, si finisce per averne paura. Allora chi può salvare la vita alla morte?

Attenzione: Questo romanzo provoca incubi infernali.

Opinione di Charlotte

Natascia Luchetti   ha portato a termine con coraggio e passione  una sfida assai impegnativa  e un confronto non facile:  scrivendo   un sequel raffinatissimo e personale  del Dracula di Bram Stoker, nel pieno rispetto dell’ ambientazione tradizionale e del testo classico, senza banalizzarlo né deviare o uniformarsi all’ immaginario   diffuso  e abusato  legato al mondo dei vampiri.
Tra le pagine del suo romanzo  non troverete   uno sbarbatello emaciato “ sanguinario sì,  ma non troppo”, né un confratello perennemente in calore. Quello di Natascia è l’ elegantissimo e straziato conte Vlad, già portato sul grande schermo mirabilmente da Francis Ford Coppola: tanto affascinante e gentiluomo, quanto orripilante,  sanguinario, crudele e spietato per natura .Vendetta e amore totalizzanti sono il suo credo , che in Dracula. Love never Dies si traduce in un evocativo parallelo tra la leggenda senza tempo tramandata dallo scrittore irlandese -  che Natascia conosce a menadito e reinterpreta  con singolari trasporto  e personalità -  e una realtà contemporanea descritta come un limbo claustrofobico e ben  poco confortante. Dal crocifisso argentato con contorno di  aglio, al siero farmaceutico sperimentato su esseri umani  più di un secolo dopo, il risultato non cambia: la ragione e la morale “ ufficiale”  ,ai giorni nostri come allora,  vogliono debellare il Mostro, e per farlo non esitano ad agire  in modo ancor più spregevole di lui, mettendo così il lettore di fronte a dilemmi etici niente affatto scontati,  finanche arrivando a fargli provare compassione per folli e omicidi .
La reinterpretazione fedele nello spirito del classico di Stoker  è evidente nella ripresa  dei tratti salienti dei protagonisti  e degli antagonisti della storia originale:    Abraham  Van Helsing , Jonathan Harker,  Arthur Holmwood   mediante i loro eredi, vengono riproposti da  Natascia,  forse ancor più efferati e  disorientati, in balia di   tecnologie sempre più evolute e di una  morale dai parametri sempre più falsati  . Al contempo, la Luchetti inserisce   nuovi  personaggi  attuali, che favoriscono la chiave di  lettura contemporanea  della vicenda. Il risultato è un film 3d  dalle tinte  grigie e rosse, nel quale la monocromia londinese  descritta con minuzia ha il sapore dell’ inedia , della rassegnazione, della prevaricazione, mentre   il rosso scarlatto del sangue è sinonimo di vita  che scorre, defluendo da chi ne è privato, rinvigorendo chi se ne nutre.  
Storie di bassezza umana, e di grande nobiltà si intrecciano,  nell’ alternanza fra  sequenze   macabre e splatter, inquadrature d’ azione e suspense,    e interludi così delicati,  poetici e coinvolgenti  da suscitare commozione  e magone. E per le inguaribili romantiche,  ecco sfoderate ben due storie d’ amore  intrecciate in modo abile,  travolgenti e molto diverse tra loro : l’ una più fisica e moderna nei suoi tormenti , l’ altra eterna ed esasperata,  giocata essenzialmente  sul piano platonico.
Una particolare menzione è doverosa per la  playlist del romanzo ,  indispensabile ai fini della comprensione del lavoro dell’ autrice come poche altre volte mi è capitato di riscontrare. Natascia, come lei stessa racconta in modo dettagliato ed estremamente coinvolgente  in una  postfazione che  vale un romanzo, con il parallelo fra i brani da lei scelti e  la sceneggiatura del libro  fornisce la quadratura del cerchio di tutto il suo percorso narrativo;  che a dispetto della giovane età,  evidenzia una cultura musicale spiazzante  e  un gusto eclettico  che spazia dal gothic metal  alle soundtracks strumentali, dal pop d’ autore  al  musical italiano. Rileggendo i capitoli del libro ascoltando le tracce musicali e seguendo le indicazioni della Luchetti, si palesano così molteplici sfaccettature e  stati d’ animo:  in ogni riflessione, in ogni gesto, in ogni comportamento  dei protagonisti dai  destini legati di Dracula. Love Never Dies  . 

Ringrazio Malia per avermi dato la possibilità di leggere in cartaceo un romanzo che tratterò con grande cura e rispetto, e rinnovo i miei  complimenti a Natascia, che dopo aver letto e apprezzato  Dracula considero  una scrittrice  molto in gamba,  dotata di fantasia e di lungimiranza, con un mondo di storie speciali da sognare e raccontare.


L' Autrice 
Natascia Luchetti è nata a Osimo nel 1988. Cresce poco distante da lì, in una famiglia amante del genere horror che l’ha influenzata enormemente facendola appassionare alla lettura. All’età di sei anni conosce Dracula di Stoker ed è subito colpo di fulmine, fino a quando Coppola non fa esplodere in lei l’amore eterno per questa figura controversa. Il gotico fa parte della sua essenza; le tenebre in contrasto con la luce l’hanno sempre portata a voler sondare le sfumature dell’umanità e della mostruosità. La passione per il Medioevo e per il mistero ha poi fatto nascere in lei il bisogno di trasformare i suoi scritti da romanzi a vere e proprie leggende in cui il sogno si mescola all’incubo, in cui i confini tra bene e male si assottigliano e si perdono nella complessità del creato. Questo è il suo primo romanzo per la Delrai Edizioni, Dracula, Love Never Dies, che riprende le atmosfere del passato mescolandole alla contemporaneità.

Per info sulla casa editrice: www.delraiedizioni.com
Potete trovare l'autrice su Facebook QUI  sul profilo personale. o scrivendo all'email: lucifero201084@gmail.com 

2 commenti:

  1. Bellissima recensione!!! Mi avete commossa!!! Grazie! Un ottimo regalo di compleanno <3

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  2. Cara Natascia, avevo avuto modo di interagire con te per il tuo blog tour di fine, estate e avevo apprezzato la tua originalità e la tua meticolosità nelle ambientazioni. Qui ti sei davvero superata: e la playlist finale è una vera chicca!

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