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lunedì 16 gennaio 2017

UN'ALTRA VITA Lucilla Celso Recensione

Solo questo continuava a sentire nella sua testa, quell'unica frase che spezzava tutta la sua autostima, il suo essere e, sotto il peso di quelle parole, si accasciò a terra in un pianto disperato. Lo amava, lo aveva sempre amato. Si sentiva sola, distrutta per quel fallimento, aveva creduto nel loro rapporto, aveva messo davanti a tutto la famiglia, tanto da rinunciare ai ruoli operativi, alle occasioni che avrebbero aiutato la sua carriera, e ora ecco che tutto le si ritorceva contro. I suoi sacrifici non erano serviti a nulla. 

Questo è uno dei passaggi che più mi hanno emozionato, perchè l'amore spesso ci schiaccia, schiaccia soprattutto la stima che dovremmo nutrire verso noi stesse e riacquistarla non è semplice, abbiamo bisogno di metterci nuovamente alla prova per capire quanto valiamo. Questo è quello che succederà alla protagonista Anna, questo è quello che almeno una volta nella vita capita a molte di noi. 




Libromania


UN'ALTRA VITA 
Una storia drammatica e intensa
Lucilla Celso

Editore: Libromania
Genere: Romantic suspense
Pagine: 248
Prezzo: 1.99


Trama

Anna si è appena separata dal marito, con il quale non è riuscita a superare il trauma di un dolore troppo forte. Si è votata anima e corpo al lavoro nell'Arma dei Carabinieri: le indagini che segue mettono spesso a repentaglio la sua stessa vita, ma la appassionano e la squadra speciale di cui fa parte è come una nuova famiglia. Dentro di lei, invece, il dolore e la paura sono sempre in agguato. La missione più difficile per Anna sarà affrontarli e superarli per tornare a vivere.


opinione di foschia75

Ho iniziato a leggere il romanzo di esordio di Lucilla Celso convinta di essere davanti a un giallo di provincia (mi piacciono parecchio), invece già a metà lettura mi sono resa conto che forse si avvicina più a un romantic suspense che non al genere nel quale lo ha inserito la casa editrice. 
Una volta chiuso ci ho riflettuto parecchio e sono arrivata alla conclusione che questo romanzo d'esordio è un bellissimo e intenso percorso femminile, duro e struggente che non si può "categorizzare" in modo netto, perchè la parte emotiva supera quella suspense seppur quest'ultima di tutto rispetto per un debutto.
Quello che rimane impresso nei pensieri del lettore anche nei giorni seguenti la lettura è il personaggio di Anna in tutte le sue bellissime e palpitanti sfaccettature. Una donna che subirà una metamorfosi durante la narrazione (cosa che mi affascina sempre!), da moglie tradita  e incompresa a leonessa dell'Arma, che non esiterà a mettere in pericolo la sua vita per salvare quella dei suoi colleghi. Ma prima di capire che tipo di donna può essere dovrà toccare il fondo della sua non-stima, facendosi violentare psicologicamente dal marito. 
Immaginate una donna ferita e insicura che ha vissuto nel dubbio di essere stata una cattiva moglie e una cattiva madre, immergersi nella impegnativa vita lavorativa di un reparto speciale dell'Arma dei Carabinieri che si occupa di missioni sotto copertura. L'impatto sarà veramente degno di nota e nonostante tutto Anna riuscirà a farsi accettare da quel mondo all'apparenza maschilista, non senza difficoltà. Ma le prove non sono finite, per tutto il romanzo Lucilla Celso terrà sotto pressione la sua protagonista mettendola davanti a prove della vita impegnative e debilitanti. Nonostante tutto, Anna arriverà in fondo al romanzo come donna nuova, riabilitata davanti al suo stesso giudizio.
La parte suspense del romanzo è ben ricamata soprattutto per essere un primo romanzo e per lo stesso motivo si può perdonare assolutamente una certa frettolosità nel passaggio più delicato e nella scena regina che forse poteva essere un tantino più articolata. Ma rispetto la scelta dell'autrice di dare maggior spazio alla psicologia dei personaggi in una storia dove oltre ad Anna avrete modo di conoscere uomini "che rispettano le donne" e che rischiano la vita per assicurare alla giustizia malavitosi davvero senza scrupoli. Ma si sa, in romanzi come questo c'è sempre un cattivo d'eccellenza che ha il compito di mettere a rischio la vita dei protagonisti e anche qui un plauso alla Celso per non aver badato a pietà sulle azioni dei cattivi.
Un altro punto per la persistente sensazione di pericolo e vulnerabilità con la quale l'autrice avvolge il lettore durante le missioni dei personaggi: si vive sempre col patema che possa succedere qualcosa di imprevisto da un momento all'altro cogliendoli di sorpresa.
Infine un ultimo elogio alla figura femminile del romanzo che ci restituisce in modo vivido e realistico tutte quelle esperienze di vita che forgiano noi donne, il matrimonio e la famiglia prima di tutto, l'ambiente di lavoro spesso fonte di vari tipi di stress che ci portano a non risparmiarci fisicamente e mentalmente, l'amicizia sincera e solidale che si instaura in certi ambienti di lavoro facendoci sentire quasi a casa.
Devo fare i complimenti a Lucilla Celso per come è riuscita alla sua prima prova narrativa a trasmettere emozioni così intense da far riflette nei giorni seguenti la lettura. Inevitabile non porsi domande su come avremmo vissuto noi la storia al posto di Anna. 


L'autrice

Il suo sito

Sono nata a Roma in un quartiere tranquillo, non troppo lontano dal centro, ma considerato periferia. Qui sono vissuta per tutta la mia infanzia, adolescenza e vita di giovane donna.
Ho frequentato l'istituto magistrale dove ho conseguito il diploma, sono diventata maestra senza mai esercitare.
Ho ereditato l'attività di mio padre: un vecchio negozio di barbiere, dove lavoro tutt'ora come estetista e pedicure coltivando la mia passione per i massaggi e l'energia. 
Ho pubblicato poesie in svariate raccolte insieme ad altri autori.
Ho partecipato ad una laboratorio di scrittura che è diventato un libro: “La contessa di Campo dei Fiori” pubblicata da Perrone Editore.
Recentemente ho aperto un blog dove condivido pensieri e scrittura, ma anche ricette e piccoli suggerimenti per chi ha difficoltà in cucina.
ed ho aperto una pagina Facebook :
collegata al blog dove condivido le mie passioni con chi ha voglia di seguirmi.
Tra le mie passioni più grandi c'è l'arte marziale: il Hwa Rang Do, che mi ha insegnato veramente a non arrendermi mai. Forse è entrato nella mia vita troppo tardi.


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