Non mi sono mai sentita così, mai.
Così voluta, così preferita, così scelta.
Spero che non mi scoppi il cuore dalla felicità che sto provando.
E' un periodo che mi capita di leggere romanzi ambientati nei favolosi anni 80', dove i protagonisti (o protagoniste) frequentano il liceo. Dopo Un lungo istante meraviglioso (rec. QUI ), e E' una specie di magia (rec. QUI), mi sono imbattuta in questo inatteso rosa YA che mi ha tenuto ostaggio consenziente per qualche sera. Non l'avrei mai detto, ma oltre farmi tornare alla memoria una storia sepolta della mia vita da liceale, mi ha davvero deliziato per l'intensità delle emozioni e per quel batticuore che affligge ogni giovane donna alla prima importante storia d'amore.
E' una bellissima sensazione leggere un romanzo che ti riporta indietro nel tempo, quando si telefonava dalla cabina col gettone e quando si andava al cinema per ricevere il primo timido bacio protetti dal buio della sala. Un romanzo assolutamente da leggere, adatto a qualsiasi età.
SELFPUBLISHING
DOPOTUTTO, POSSO FARCELA
Irene Val
Editore: Irene Val
Genere: Narrativa YA
Pagine: 362
Prezzo: 2,99
GRATIS con Kindle Unlimited
Trama
Milena, Lena per tutti, ha quasi diciotto anni, ma non si sente per niente giovane. È il 1987, e a Roma ci sono le cabine telefoniche e gli autobus verdi, e c’è anche il suo liceo classico, un bellissimo ex convento atterrato lì da chissà dove, in mezzo ai palazzoni grigi della periferia. È là che un giorno di settembre arriva Luca, dal nord. Nella vita di Lena ci sono già l’amico Andrea, l’ex migliore amica Marta, la sorella Silvia, la ginnastica ritmica, i libri... ma quando in quella vita piccola e stretta entrerà Luca, tutto il resto diventerà uno sfondo. Con lui, Milena diventerà Mile, fino a diventare davvero, e completamente, Milena, anche per gli altri.
Un romanzo di formazione, ambientato in anni in cui computer e cellulari non facevano parte della vita delle persone, quando per sentire la voce del tuo amore dovevi aspettare che ti chiamasse al telefono di casa, rigorosamente in camera dei tuoi genitori. Formazione sentimentale, quando inizi a confrontare ciò che credi di essere con l’immagine che un altro ha di te, fino a capire chi sei e chi vuoi diventare, e formazione personale, quando il futuro indistinto inizia a farsi più chiaro e la tua prospettiva, con un’intensità quasi dolorosa, si allarga.
Peccato che diventare grandi sia sempre così maledettamente difficile, e chiunque abbia detto che la gioventù è un’età d’oro non sa niente della gioventù, o ha dimenticato la sua.
opinione di foschia75
Mi piacciono quei romanzi eleganti, pregiati, "per molti ma non per tutti", e Dopotutto, posso farcela è uno di questi. Ammetto di aver iniziato a leggere con un po' di timore, considerata l'età dei personaggi e il periodo. Invece già dopo le prime pagine è scattata la curiosità e la voglia di sapere cosa sarebbe successo alla protagonista Milena, per gli amici Lena.
Un romanzo ambientato alla fine degli anni 80' (periodo meraviglioso), quando la vita aveva tutt'altro ritmo rispetto ad oggi, quando non esistevano i cellulari (e per questo eravamo meno controllati), quando si andava al cinema come primo appuntamento, nella speranza di ricevere il primo bacio, protetti dal buio della sala. Insomma, lo so, sono parecchio nostalgica, ma sempre più spesso rimpiango quei tempi e penso a quanto siamo stati fortunati a viverli appieno.
In questo elegante cameo generazionale, c'è tutto quello in cui ci siamo identificati noi nati negli anni settanta, le pettinature, i vestiti, le abitudini. Il tutto intrecciato ai primi potenti battiti del cuore, a tutta quella ridda di emozioni che ci travolge e ci trova impreparate. Quanti ricordi sepolti ha scavato questo romanzo, quanti ne evocherà in quelle lettrici che negli anni narrati, frequentavano il liceo.
Milena, che preferisce essere chiamata Lena, frequenta il secondo anno del liceo classico, ha quasi diciotto anni e vive le giornate tra la scuola e lo studio, non è una ragazza appariscente, non veste in modo provocante, è molto timida e insicura.
Nella sua vita irrompe Luca, bellissimo ragazzo biondo che inaspettatamente punta l'attenzione proprio su di lei, gettandola nell'insicurezza e nel dubbio.
Giorno dopo giorno, Luca col suo fascino e la sua galanteria, farà breccia nel cuore timido di Lena, accendendo fuoco e speranza.
Ma Lena non è la solita ragazza superficiale e "modaiola", è una ragazza insicura afflitta da complessi che vede solo lei, questo la porterà a chiedersi spesso cosa Luca veda in lei, e perchè abbia scelto di innamorarsi di una ragazza insignificante, quando potrebbe avere la più bella e appariscente della scuola (che per di più è sua amica). Luca le dimostrerà col suo amore e la sua dedizione, che quando ci si innamora non ci si pone tante domande, e quando arriva il colpo di fulmine non puoi dar retta alla razionalità o all'estetica.
Milena e Luca sono molto diversi, lui bello e sicuro di se, lei impacciata e testarda. Avranno molto di cui discutere e per cui litigare, ma la dedizione e l'amore di Luca serviranno a colmare i complessi di Lena.
Penso che le lettrici over quaranta come me, si rispecchieranno moltissimo in Lena, nel suo modo di vestire per rendersi invisibile, nel suo modo di vivere il primo incredibile amore. Quante congetture abbiamo fatto, all'età della protagonista? Quante inutili domande esistenziali ci siamo poste, cercando di entrare nella testa di chi ci faceva battere il cuore, per capire cosa in noi potesse far innamorare un ragazzo. Quanti dubbi e insicurezze che oggi ci fanno sorridere, ma che vediamo replicarsi nei gesti delle nostre figlie?
L'amore non ha età e non ha tempo, quando arriva lo fa come un fulmine a ciel sereno, ed è difficile che ci trovi pronte. Irene Val ci riporta agli anni più belli della nostra vita, ma invita le ragazze di oggi a fare un tuffo nel passato per "vedere" attraverso la storia di Lena e Luca, come si viveva spensierati e con poco, l'amore e l'amicizia tra i banchi di scuola.
Un romanzo che consiglio alle ever green, ma anche alle liceali di oggi. Perchè il primo batticuore, non segue le mode e non ha data di scadenza.
Dopotutto, posso farcela è un romanzo che oltre il primo palpitante batticuore, racconta di precari equilibri familiari, della solidarietà fra sorelle e degli instabili equilibri dell'amicizia, restituendo bellissimi e nostalgici ricordi. Ingenuo, prezioso e fresco, una pregevole cornice vintage senza patina d'ossidazione.
L'autrice
Ma che bello, vedo che gli anni ottanta fanno ancora sognare. Io ho un forte rimpianto di quegli anni soprattutto perché la vita sembrava più lenta e forse certe cose si assaporavano meglio. Non per niente ho scritto Fine dell'estate ambientato nel 1983 (recensito magnificamente dal vostro blog)
RispondiEliminaCiao :-)
Anche io Giulia, ne sto leggendo diversi, e tutti molto belli! chissà che non ci sia un ritorno al bello, in mezzo a un mare di dubbi romanzi,becere imitazioni di roba americana.
RispondiEliminaUn bel ritorno agli anni 80'sarebbe una buona scusa per scrivere di qualità