Una volta entrati nella vita di Tatiana e Alexander non se ne può più uscire, soprattutto senza aver chiesto di più, ancora una parola, ancora un’implacabile emozione, perché quello che ci viene raccontato ne Il cavaliere d’inverno è l’indimenticabile e drammatico inizio di una storia straordinaria, il resto è tutto da scoprire.
In Tatiana & Alexander Paullina Simons ci parla di quello che troveremo dopo il terribile e straziante addio dei due giovani. Tante sono le sfide, ancor di più i giorni cupi pieni di dolore, ma c’è un sottilissimo filo, resistente come il diamante, che tiene uniti tutti i pezzi, un potere catartico che prende il nome di speranza.
Camminiamo soli, in questo mondo, ma se siamo fortunati c’è un momento in cui apparteniamo a qualcosa, a qualcuno, un momento che ci sostiene lungo una vita di solitudine.
Per un minuto lungo una sera l’ho toccato ancora una volta e mi sono spuntate ali rosse e sono stata di nuovo giovane nel Giardino d’Estate e ho avuto la speranza e la vita eterna.
TATIANA & ALEXANDER
Paullina Simons
Traduzione a cura di Lucia Fochi
Casa editrice: BUR Rizzoli
Genere: Narrativa
Pagine: 667
Prezzo: 10.90€
Ebook: 5.99€
Trama
Né la guerra né i 900 giorni dell’assedio di Leningrado sono riusciti a distruggere il grande amore tra Tatiana e Alexander. Ora lei si ritrova sola in America con Anthony, il loro bambino appena nato: le hanno detto che Alexander è morto, ma nel profondo sente che non può averla abbandonata per sempre. Infatti il giovane ufficiale è vivo, anche se nella disperata condizione del prigioniero: caduto nelle mani della famigerata polizia di Stalin, sopravvive tra orribili sofferenze e torture nell’attesa di essere giustiziato come traditore e spia. Eppure Alexander non ha perso la speranza, perché sa che da qualche parte, in America, Tatiana e il figlio che non ha mai conosciuto lo stanno aspettando. Così Tatiana e Alexander continuano a vivere l’una all’insaputa dell’altro, divisi da un oceano, aggrappati al ricordo del loro amore che è riuscito a sconfiggere l’inverno russo e la fame, a sfuggire alle bombe della guerra. E che non può finire.
Opinione di Sybil
Per una volta mi ritengo davvero felice di aver letto un romanzo anni dopo la sua pubblicazione così da trovare già stampato su carta il suo seguito. Mi sono domandata cosa avrei fatto se dopo Il cavaliere d’inverno avessi dovuto aspettare un anno o anche più per poter leggere il continuo della storia. Sapete la verità? Sarei impazzita! Forse sarei andata direttamente dall’autrice supplicandola di dirmi cosa fosse successo a Tatiana dopo la partenza per gli Stati Uniti e ad Alexander rimasto in Russia prigioniero. Per fortuna non è stato necessario applicare queste misure perché tutti e tre i libri sono ormai disponibili da tempo nelle librerie e quindi, non resta che chiuderne uno e iniziare immediatamente il successivo.
Parlare anche solo superficialmente di Tatiana & Alexander significa svelare dei dettagli troppo importanti per chi, come me, intende leggere i tre romanzi uno di seguito all’altro, quindi mi limiterò a rimanere sul generico, lasciando a voi il compito di districare i nodi di questa storia ad ogni passo più complicata.
Un cosa va detta, nei libri della Simons ci si ritrova a soffocare, ad ansimare, perché fino all’ultima pagina non si sa mai cosa potrà succedere. È impossibile farsi un’idea ben precisa sulle sorti della storia, in quanto dietro l’angolo si nasconde sempre un nuovo risvolto che getta fumo negli occhi, che confonde e che fa sfumare l’appagante sollievo appena ricevuto. Non ci sono bolle d’ossigeno in grado di donare tranquillità, di infondere una piccola dose di pace, non si ha tregua e proprio per questo, chiunque si appresti a leggere questi tre romanzi, deve mettersi nella condizione tale da accettare una tortura straziante che solo un sentiero scosceso come l’amore tra Tatiana e Alexander può offrire. Apparentemente può sembrare che tutto ciò giochi a sfavore del lettore, in quanto nessuno desidera soffrire le pene dell’inferno mentre legge, ma credetemi se vi dico che ricomincerei a leggerli tutti e tre oggi stesso perché sì, è vero, ho avuto il cuore stretto in una morsa per più di duemila pagine, ma quello che questi romanzi mi hanno trasmesso è qualcosa di unico che conserverò con me, per sempre.
Se ne Il cavaliere d’inverno ho pianto arrivata all’ultima pagina, in Tatiana & Alexander ho iniziato già dai primi capitoli perché in questo caso a sovrastare è il peso dei ricordi, del passato e del futuro distrutto dei due giovani. Nel primo libro erano la speranza e la fiducia in una nuova vita a dettare legge, nel secondo è la sopravvivenza. Entrambi sopravvivono perché devono, vanno avanti perché non hanno scelta, due macchine divenute insensibili per colpa della vita, in grado di smettere di provare quelle emozioni che un tempo erano vitali. Tutto ciò che a loro rimane è il ricordo di quello che è stato, del futuro che non hanno avuto, del domani che si prospetta essere troppo diverso da quello che avevano desiderato.
Separati dall’oceano, dalla guerra, dalle bombe, dalle bugie, dai campi di prigionia, dal profumo di una nuova vita, ignari della reciproca esistenza, Tatiana e Alexander continuano a vivere per puro istinto di sopravvivenza, senza consolazione. Ma in fondo al loro cuore c’è una forza così potente che li spinge a credere che non tutto è perduto, che forse da qualche parte, in un luogo desolato, quei due cuori straziati continuano a battere incessantemente. È così che nel romanzo torna la speranza e il valore delle ultime parole di Alexander (“ricorda Orbeli”) riprende vita, vola sopra gli oceani, sopra le macerie di un mondo distrutto, sopra i traditori, sopra i nemici, portando di nuovo conforto, libertà.
Nonostante Il cavaliere d’inverno sia il mio preferito dei tre, Tatiana & Alexander ha l’incredibile merito di aver arricchito il suo predecessore e di averne valorizzato i punti focali, ampliando l’intensità della storia raccontata. È come se avesse contribuito ad alimentare il fuoco dilagante che brucia i due protagonisti. Molto ci sarebbe da dire su di loro, unici, graffianti, indimenticabili.
Tatiana, con la sua integrità, la sua lealtà, la sua purezza d’animo che la spinge a vivere nella speranza, nutrita dalla potenza del primo amore e Alexander, l’angelo caduto e poi risorto, il tenebroso ufficiale ruvido e libertino che si ritrova a deporre l’ascia di guerra di fronte all’accecante vigore di un cuore puro. L’intensità del suo personaggio, il suo temperamento protettivo, avvolgente, autoritario, il suo portamento, l’ampiezza del suo essere, che vola dalla luce all’ombra in un battito di ciglia, lasciando emergere lati positivi e negativi, sono tutti aspetti che vanno a completare la sua forma sotto ogni punto di vista. Alexander ci fa arrabbiare, ci toglie l’aria dai polmoni, ma nel dramma del suo passato e del suo presente troviamo tutte le attenuanti utili a capirne le scelte. Non è un cavaliere puro e senza macchia, non arriva ricoperto da una luccicante armatura, è un personaggio complicato, contorto, difficile da comprendere ma facile da amare, perché in Alexander sono nascosti dei valori intramontabili e meravigliosi.
Ancora una volta l’amore ci regala l’illusione dell’immortalità rendendo tutto possibile e la maestosa potenza del legame di due cuori torna a farci vibrare, emozionare e confondere, con lo stile senza tempo dell’autrice che lo ha reso possibile.
C’è un momento, nell’eternità, che precede la scoperta delle reciproche verità. Quel semplice momento è quello che ci spinge a vivere, quello in cui ci sentiamo sull’orlo del futuro, sull’abisso dei sentimenti proibiti, prima di sapere con certezza che abbiamo amato, prima di sapere con certezza che abbiamo amato per sempre….
…Prima di tutto questo, tu e io abbiamo passeggiato nel Giardino d’Estate e, di tanto in tanto, il mio braccio nudo sfiorava il tuo, di tanto in tanto tu parlavi e io coglievo l’occasione per guardarti il viso e gli occhi ridenti e per immaginare –io che non ero mai stata toccata- la sensazione della tua bocca su di me. Il momento in cui mi sono innamorata di te, nel Giardino d’Estate durante le notti bianche di Leningrado, è quello che mi spinge a vivere.
L'autrice
PAULLINA SIMONS è nata a San Pietroburgo nel 1963. Negli anni Settanta è emigrata con la famiglia negli Stati Uniti, dove tuttora abita. Con Il Giardino d’Estate si conclude la saga iniziata con Il cavaliere d’inverno e Tatiana & Alexander.
LA SERIE COMPLETA:
- IL CAVALIERE D'INVERNO (recensione QUI)
- TATIANA & ALEXANDER
- IL GIARDINO D'ESTATE (recensione QUI)
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