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lunedì 27 luglio 2015

UN RAGGIO DI SOLE TRA LE NUVOLE Sarah McCoy Recensione

Non possiamo costringere la vita a darci quello che vogliamo nel momento in cui lo vogliamo. Non possiamo cambiare il passato, né controllare il futuro. Possiamo soltanto vivere il presente nel modo migliore. E ogni tanto ci riserva qualche bella sorpresa.

In queste semplici parole è racchiusa tutta l’essenza del romanzo e se ci pensiamo bene, anche della vita stessa. Ci sono momenti in cui per raggiungere un obiettivo perdiamo di vista tutto quello che ci circonda, le persone che amiamo, le cose che un tempo ci piacevano, la semplicità del sentirsi felici anche senza uno scopo. Abbiamo come la presunzione di crearci un sogno e di volerlo vedere a tutti i costi realizzato per filo e per segno, senza cambiamenti e inopportune deviazioni. Lo vogliamo e basta e per averlo versiamo tutto ciò che abbiamo sul tavolo e giochiamo la nostra partita senza paura di perdere, convinti che ogni sconfitta ottenuta sia il giusto prezzo da pagare per raggiungere la vittoria tanto bramata. Chiamiamola ambizione, desiderio di seguire il disegno che ognuno ha dentro di se, emancipazione o come altro volete, l’unico aspetto che non bisogna mai dimenticare è che non sempre ciò che abbiamo sognato per il nostro futuro corrisponde a ciò che la vita ha scelto per noi, non sempre quello che vogliamo ci viene concesso, bisogna solo saper accettare e imparare a disegnare un nuovo piano, ad inseguire nuovi obiettivi, senza darsi mai per vinti.
La vita è un campo di battaglia e nessuno ne esce senza aver riportato profonde ferite. Tutti abbiamo un sogno, ma anche se ci viene negato non significa che tutto quello che lo circonda si merita la stessa sorte. La meraviglia si nasconde in ciò che diamo per scontato, in noi stessi, nelle persone che ci stanno accanto anche quando tutto il  mondo sembra averci abbandonato ed è proprio per questo motivo che non dobbiamo mai smettere di cercare il nostro raggio di sole tra le nuvole.



UN RAGGIO DI SOLE TRA LE NUVOLE
Sarah McCoy

Traduzione a cura di Alessandro Storti
Casa editrice: Nord
Collana: Narrativa Nord
Genere: Narrativa
Pagine: 425
Prezzo: 16.60€
Ebook: 8.99€



Trama


In cuor suo, Eden ha sempre coltivato la speranza di diventare madre, e il sorriso non l’ha mai abbandonata. Ma adesso quel sorriso si è spento: non ci saranno bambini nella sua vita. E la grande casa che ha appena acquistato col marito Jack rimarrà un nido vuoto. Una verità dolorosa, destinata ad allargare la crepa che, a poco a poco, si è venuta a creare tra loro. E infatti lui commette subito un errore madornale: le regala un cucciolo. Per Eden è quasi un affronto. Davvero Jack pensa che un cane possa sostituire un figlio? Se ciò non bastasse, in un goffo tentativo di rimediare, Jack «assume» come dog-sitter Cleo, la nipotina undicenne del loro vicino. Pur di non doversi occupare di quella bestiola, Eden si rassegna a sopportare la presenza della bambina e le permette di andare a trovarla ogni giorno. Ancora non lo sa, ma quella decisione le cambierà l’esistenza. Perché Cleo è dotata di un'intelligenza vivace e di un'insaziabile curiosità, che la spingono a porsi domande su tutto, persino sull'antica testa di bambola che Eden ha trovato per caso in cantina. Affascinata, Cleo vuole a ogni costo ricostruirne la storia e trascina Eden da Ms Silverdash, la libraia del quartiere, nonché esperta antiquaria. Ed è proprio lì, tra gli scaffali pieni di libri e i saggi consigli di Ms Silverdash, che Eden scoprirà che quella bambola è la chiave per risolvere un mistero legato a una donna vissuta durante la Guerra di Secessione, una donna con cui Eden ha stranamente molto in comune. E così, grazie all’amicizia della libraia e alla disarmante simpatia della sua «piccola detective», Eden tonerà a sorridere e a ritrovare la voglia di aprirsi al mondo, rendendosi conto che ci sono molti modi per donare affetto e amore, soprattutto a chi ci è più vicino.

Un raggio di sole tra le nuvole è una storia di rinascita e di scoperta, una celebrazione degli imprevisti che la vita ci riserva. Perché la felicità ci sorprende quando meno ce lo aspettiamo.

Opinione di Sybil


Un raggio di sole tra le nuvole è un  romanzo che parla d’amore. Un po’ banale come affermazione vero? In realtà è proprio questa la verità, il libro di Sarah McCoy parla d’amore, ma non del sentimento sdolcinato e logorroico che spesso incontriamo tra le pagine, no, ci parla d’amore inteso come potente meccanismo che muove ogni cosa senza obbedire alle più comuni regole che governano l’esistenza degli individui. Ci parla di un amore perduto, di un amore ritrovato, di un amore desiderato ma negato, di  un amore incondizionato che lega una donna ad una bambina e ad un cucciolo indifeso, di un amore che ha bucato le pagine della storia per arrivare sino ad oggi, ai giorni nostri, dell’amore per la libertà, per la patria, per la propria famiglia, per gli ideali, per se stessi. Ci parla di un amore che porta con se un duro prezzo da pagare e proprio per questo non rende le persone immuni alla sofferenza.
Perdonatemi tutte queste ripetizioni, ma non trovo modo più diretto per esprimere il concetto: l’amore è un sentimento potente, che può essere tanto meraviglioso quanto devastante. Ci può rendere felici, ci può distruggere, ci può far diventare invincibili, ma in nome della nostra mortalità ci rende vulnerabili, indifesi. E non sto parlando d’amore nel senso romantico del termine o almeno non completamente. Sarah  McCoy ci regala un piccolo gioiello di narrativa che dona al lettore una tempesta di emozioni con la delicatezza di una piuma. Entra silenziosamente nelle nostre vite e senza accorgercene ci fa riflettere, ci commuove, ci dona nuovi punti di vista dai quali osservare la vita. Ci racconta una storia in  bilico tra passato e presente, tenuta insieme da un mistero che fa da collante, legando indissolubilmente l’esistenza della protagonista del presente a quella del passato. A svolgere questo delicato compito è la testa di una bambola di porcellana, trovata da Eden nella sua nuova abitazione. Siamo nel 2014 e Eden e suo marito Jack si sono da poco trasferiti dalla città alla provincia. I due coniugi sono alla soglia dei quarant'anni e da molto tempo ormai sono diventati l’ombra della coppia che erano un tempo. Confinati a vivere nella stessa casa, si sentono come degli intrusi nelle rispettive vite. A gravare su di loro un pesante fardello: l’impossibilità di avere un figlio. Eden desidera avere un bambino da così tanto tempo che ha perso il conto dei giorni trascorsi  a piangere in coda ad ogni delusione ricevuta mese dopo mese. Jack, dal canto suo, cerca in tutti i modi di dare alla moglie quel che desidera, sottoponendosi ad ogni genere di tentativo, riducendo la loro intimità di coppia ad un incontro chimico di affinità. Passano i giorni, i mesi, gli anni e Jack ed Eden non si ritrovano più, persi nella nebbia della loro esistenza costellata di rinunce, delusioni, aspettative mal riposte e quei due giovani che amavano fare jogging insieme la mattina, che viaggiavano fino in capo al mondo, che si spalleggiavano tanto nel lavoro quanto dentro le mura di casa, si ritrovano a dormire in stanze separate, a mangiare cibo in scatola e a diventare spettatori muti del loro tracollo. Tutto cambia quando Jack decide di riportare a casa un cucciolo di cane. Apparentemente sembra un gesto calcolato:”non possiamo avere figli, allora prenditi cura di un cane”, in realtà, nascosto tra le pieghe del gesto, ci sta un arcobaleno di opportunità. Inizialmente Eden si arrabbia, si accanisce con il marito per aver compiuto un gesto tanto immaturo, ma non si rende conto che l’arrivo del cucciolo nella sua vita ha permesso al sole di fare capolino dalla porta d’ingresso per poi entrare definitivamente. Sarà così che insieme al cagnolino accederà nella sua vita anche Cleo, la piccola vicina che l’aiuterà a risolvere il mistero della testa della bambola di porcellana scovata nel ripostiglio della propria casa, un oggetto che riporterà a galla un passato lontano, vivo e pulsante, nel quale una giovane donna di nome Sarah (niente di meno che la figlia di John Brown) si ritrovò a portare lo stesso fardello di Eden, a rinunciare al suo grande amore e a lottare in nome di un ideale di libertà che oggi per noi è scontato, ma che per molti un tempo non lo era.
Sarah e Eden, separate da più di centocinquanta anni di storia, unite da un segreto, divise dall'amore, da ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, dalla paura di abbandonare un sogno e dal coraggio di riscriverne uno nuovo. Ognuna di loro ha rinunciato ad una parte di se nell'accorgersi che la vita non sempre va secondo i piani prescelti, ma insieme hanno trovato la forza per accettare tutto questo e per ritornare a vivere.

Sarah McCoy, con abilità cristallina, ci regala un romanzo che parla di vita, di riscoperta, di rivincita e di perdita, toccando un tema estremamente delicato e causa di grandi sofferenza per molte persone. Non ci illude dipingendo davanti ai nostri occhi il quadretto idilliaco di un’esistenza patinata e onirica, ma ci fa vedere che a volte, anche se le cose non vanno come dovrebbero, anche se ci deludono, dobbiamo avere il coraggio di rimetterci in gioco, di tirare la cinghia e combattere, di soffrire, rimarginando le ferite al sole, sporcandoci di melma senza paura di restarne macchiati, perché c’è sempre una strada in grado di riportarci a casa, ovunque essa sia.



L'autrice




Figlia di un ufficiale dell’esercito americano, Sarah McCoy ha trascorso l’infanzia in Germania ed è tornata negli Stati Uniti, in Virginia, quando aveva tredici anni. Adesso vive a El Paso, in Texas, dove insegna letteratura inglese all’università.



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