Mutiamo tutti da un giorno all'altro,
per lente e inconsapevoli evoluzioni,
vinti da quella legge ineluttabile del tempo
che oggi finisce di cancellare
ciò che ieri aveva scritto
nelle misteriose tavole del cuore umano.
Grazia Deledda
"Tre uomini in viaggio insieme, questo è il nostro primo giorno ed è sotto i rami grandi e nodosi di Sa Reina, lungo il suo corpo senza età, che ci siamo fermati, per abbandonare almeno un poco di tutto quello che ci portiamo dietro; dall'aereo e da prima ancora di incontrarci a Cagliari questa mattina, dalle nostre vite fino a questo momento, in questi campi poveri e secchi dove il tempo riflette se stesso e non ha più un verso".
Penso che questo passaggio vergato da Simone Caltabellota, vi dia un'idea di quello che troverete in questo viaggio fisico e soprattutto interiore alla ricerca di se stessi, alle soglie dei quaranta anni. E quale ambientazione potrebbe essere più consona per restare sospesi nel tempo, ma non nelle proprie convinzioni, se non la Sardegna? Come disse Grazia Deledda, mutiamo tutti da un giorno all'altro, per lente ed inconsapevoli evoluzioni. Leggendo queste magistrali "pennellate" dell'animo umano, quello più mutevole e profondo, quello dove non riusciamo a giungere neanche noi, ho ritrovato l'energia di una Terra arsa dal sole, caratterizzata da profumi inconfondibili, dove il tempo sembra essersi fermato. Questa dimensionalità temporale proietta il visitatore inconsapevole, dentro se stesso, alla ricerca di qualcosa di inspiegabile che nella frenesia del quotidiano difficilmente avrebbe il tempo di spiegare. Questo romanzo possiede certamente più chiavi di lettura e, se avete avuto la fortuna di viaggiare in Sardegna sotto Sa mama 'e su sole, coglierete anche la più piccola sfumatura.
SA REINA
di Simone Caltabellota
Editore: Ponte alle Grazie
Genere: Narrativa contemporanea
Collana: Scrittori
Pagine: 176
Prezzo: 13.00
Brossura
Trama
Sa Reina, in Sardegna, è un ulivo millenario, forse il più antico del
Mediterraneo. Proprio da Sa Reina, nella regione del Sulcis, comincia il viaggio
del protagonista Davide e dei suoi amici Leo, un ragazzo che ha appeno perso
l’amore, e Lucien, un rocker e archeologo inglese alla ricerca di materiali per
uno studio sulle antiche civiltà sarde.
Quello che attende i tre nel Sulcis, però, sarà un’avventura senza respiro. Non solo resteranno bloccati sull’isola, ma si troveranno ad attraversare esperienze inimmaginabili, che li porteranno a contatto con i propri fantasmi e le proprie paure più profonde, con nuovi amori, con le rivolte sociali diffuse in quell’isola ribelle più di ogni altra; e, nel caso di Davide, con le proprie origini familiari, con la storia di suo padre e di suo nonno. Esperienze che li condurranno infine sul limite di un precipizio fisico e psicologico, in cui rischieranno di cadere per sempre, sopraffatti dalla malia di quella terra arcaica e m isteriosa.
In Sa Reina, interamente basato sulla cultura antica e il folklore sardi, il dato reale e quello spirituale, il tempo della storia e quello del mito si intrecciano continuamente, creando un singolare «racconto sciamanico», che non ha corrispondenti nella nostra narrativa di oggi.
Quello che attende i tre nel Sulcis, però, sarà un’avventura senza respiro. Non solo resteranno bloccati sull’isola, ma si troveranno ad attraversare esperienze inimmaginabili, che li porteranno a contatto con i propri fantasmi e le proprie paure più profonde, con nuovi amori, con le rivolte sociali diffuse in quell’isola ribelle più di ogni altra; e, nel caso di Davide, con le proprie origini familiari, con la storia di suo padre e di suo nonno. Esperienze che li condurranno infine sul limite di un precipizio fisico e psicologico, in cui rischieranno di cadere per sempre, sopraffatti dalla malia di quella terra arcaica e m isteriosa.
In Sa Reina, interamente basato sulla cultura antica e il folklore sardi, il dato reale e quello spirituale, il tempo della storia e quello del mito si intrecciano continuamente, creando un singolare «racconto sciamanico», che non ha corrispondenti nella nostra narrativa di oggi.
Opinione
Inutile dire che la mia opinione sembrerà (o forse lo è) spudoratamente di parte, perchè io appartengo


L'autore
Simone Caltabellota è nato a Roma nel 1969. Come editor ha scoperto
alcuni dei maggiori casi letterari degli ultimi dieci anni e ha curato le opere,
tra gli altri, di John Fante e Manlio Cancogni. Ha esordito come narratore con
Il giardino elettrico (Bompiani, 2010) che ha vinto il Premio
Internazionale Alberico Sala ed è diventato un libro di culto.
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