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sabato 30 marzo 2013

L'AMORE E' UN RITO Francesca Borrione Novella Recensione

Qualche tempo fa vi avevo parlato della nascita di una casa editrice digitale tutta al femminile che, dopo pochi mesi ha già fatto parlare di sè per la sua operosità, disponibilità e "apertura" verso tutti gli scrittori emergenti che chiedono consigli. Nel mio piccolo, quando mi viene chiesto un indirizzo nei momenti di incertezza e smarrimento dei giovani autori, sono ben contenta di indicare come punto di riferimento la TRISKELL EDIZIONI. E devo dire che anche noi come sostenitrici "esterne" siamo state accolte a braccia aperte e con benevolenza da Barbara e tutto lo staff. Per questo mi ha fatto piacere leggere i vari racconti gratuiti finora pubblicati (se ancora non li avete letti, potete cliccare sulla pagina LEGGO GRATIS qui in alto nel blog), e la novella di Francesca Borrione, L'amore è un rito di cui vi racconterò oggi.


L'AMORE E' UN RITO
di Francesca Borrione
 
 
A questo link potete acquistare la novella a 2.99
 
 
 
 
 
 
 
Trama
 
 
La novella racconta l’incontro, scandito in tre giorni, tra Stella e Harley, in una città estranea a entrambi. La città sul lago. Stella vi si reca ogni anno per incontrare Scott. Una settimana insieme ogni anno da dieci anni. Quella volta, però, Scott è in ritardo. Stella, nell’attesa, inizia a girare per la città, e così incrocia Harley sul suo cammino. Un attore teatrale che fa tappa con il suo musical proprio in città, proprio in quella settimana. Tra i due si sviluppa una improvvisa infatuazione e una delicata storia d’amore, inaspettata per entrambi, mentre sullo sfondo si ricompone lentamente il quadro della storia di Stella e Scott, delle oscurità di Harley, e di come il vero amore possa vincere anche contro il destino.
 
 
Opinione
 
Leggere novelle mi si addice.
Sono piacevoli e intense come i romanzi ma condensate in circa cento pagine.
La novella di Francesca Borrione edita dalla TRISKELL EDIZIONI, narra di seconde possibilità, dell' idealizzazione spesso inconscia dell' innamoramento, e del dolore che spesso anestetizza il cuore al punto da creare un "film" per non lasciare andare il ricordo.
Chi mi legge da un pò sa che per me le descrizioni sono il sale della narrazione. Mi piace immergermi nella "scenografia" creata dallo scrittore, e in questo caso l'ambientazione è perfettamente abbinata agli stati d'animo dei personaggi, come se la metereologia delle giornate riverberasse i sentimenti e gli stati d'animo dei due protagonisti. E' una storia triste e intensa, l'incontro di due anime perse "nella nebbia" del dolore e dell'insoddisfazione, che trascorrono le giornate al rallentatore senza uno scopo preciso, solo galleggiare lasciandosi trasportare dal tempo e dal torpore che avvolge la loro coscienza.
Stella è una donna smarrita che non riesce e non vuole reagire, si lascia vivere risucchiata dal proprio dolore che l'ha resa cieca davanti alla realtà. Aspetta il suo amore, come tutti gli anni in quel periodo. Ma questa volta il destino ha in serbo per lei un nuovo e inaspettato incontro con un uomo che a sua volta "galleggia" senza una meta precisa, un viaggiatore che desidera fermarsi  a riflettere sul dove lo porteranno le scelte fatte finora. Harley incuriosisce Stella. Stella riaccende la speranza di Harley. Lui è un cantante errante in cerca di se stesso, lei una donna senza domani. Come faranno a trovare le risposte che cercano? Affidandosi un pezzetto alla volta l'uno all'altra.... ma qualche volta capita che la fragilità sia molto radicata in profondità, al punto da essere l'unica via di fuga. Harley vorrebbe alleviare il dolore di Stella, ma lei sembra essere insensibile al futuro, e proprio quando sembra accettare la realtà che l'ha investita, Harley si rende conto che il dolore è spesso un muro difficile da aggirare, ma con dedizione e caparbietà anche il dolore più sordo può essere imbrigliato.
 
Una scrittura che colpisce per il realismo e la fragilità con la quale Francesca Borrione avvolge i suoi personaggi. Una caratterizzazione psicologica che graffia e scuote. Un finale di speranza e probabilità.
 
Vi lascio una frase tra le più intense:
 
Stella era un ritratto di donna sbiadito, a tratti ingiallito, i cui tratti conservavano però l' originale vigore, una forza espressiva non del tutto sopita. Dimenticata, forse, ma non cancellata. Stella aveva solo bisogno di ritrovare i propri colori.
 
L'autrice
 
 
 
Francesca Borrione, ricercatrice e scrittrice, è dottore di ricerca in Scienze Umane e dell’Educazione. Studia il cinema nelle sue implicazioni culturali, educative, storiche e sociali. È autrice del saggio Il maccartismo e gli anni inquieti del cinema americano e di numerosi articoli. Ha presentato le sue ricerche a convegni internazionali come: “Staging Illusions”, “Cinema of Sensations”, “NECS”, “London Film and Media Conference”. Collabora alla rivista «Espressivamente» anche in qualità di redattore.
 
Ringrazio Barbara e la TRISKELL per la disponibilità e la piacevole lettura.

2 commenti: