Un vero e proprio must per i fan della Saga che, tra un paio di giorni, potranno avere a casa, finalmente, anche il dvd del film ad arricchire la loro collezione.
editore: Castelvecchi
pagine: 160
prezzo: 14.90 euro
libro fotografico
Brossura
traduzione PAOLO BASSOTTI e VIVIANA CERQUA
Trama
Il film che ha annientato i precedenti record ai box office americani ha ora la sua Guida Ufficiale. Ambientato in un'America post-apocalittica e dittatoriale, il film racconta la disperata lotta per la sopravvivenza dei giovani Katniss Everdeen (la neodiva Jennifer Lawrence) e Peeta Mellark (l'emergente Josh Hutcherson), sorteggiati insieme ad altri ventidue concorrenti (due per ognuno dei dodici distretti oppressi e affamati da una capitale sfarzosa e decadente) per partecipare a un crudele reality show trasmesso in tutto il paese che vedrà la vittoria di un solo giocatore. Tutti gli altri sono destinati al sacrificio della propria vita, per cause naturali o per mano dei loro avversari. La Guida Ufficiale illustrata al film è un viaggio dietro le quinte di Hunger Games con immagini inedite e interviste esclusive ai protagonisti. Dal lavoro sulla sceneggiatura al casting, l'elaborazione del set, la scelta dei costumi e l'incredibile esperienza vissuta dagli attori nel più grande fenomeno cinematografico del terzo millennio.
Recensione
Questo tipo di libri-documentario sui film che amo mi piacciono molto.E soprattutto mi accorgo che non smettono mai di sorprendermi. Anche questa volta infatti (mi era accaduto già con i compendi di Mark Cotta Vax per i film della Twilight saga) nonostante la mia preparazione quasi enciclopedica dettata dalla mia grande passione sull'argomento che si è concretizzata in una periodica e meticolosa ricerca di informazioni su qualsivoglia supporto e con ogni tipo di mezzo, sono riuscita a scoprire qualcosa in più.
Nuovi dettagli, meccanismi celati, sensazioni ed impressioni degli addetti ai lavori.
Credo sia proprio questo infatti il fulcro della bellezza della "macchina cinematografica": il compenetrarsi perfetto e lubrificato di tutti gli ingranaggi, dal più semplice al più complesso, per dar vita ad una comunione di azione e di intenti che creano un qualcosa di quasi perfetto.
Naturalmente ho ritenuto giusto aggiungere il "quasi" perchè la perfezione è quasi un'utopia, specialmente quando si parla di trasposizioni libro-film.
Ma Hunger Games diretto da GARY ROSS, alla perfezione, ci si avvicina molto.
Questo per diversi motivi, molti dei quali evincibili dal testo stesso del libro in questione, ma soprattutto perchè il regista in prima persona si è calato, anima-corpo e cuore nella dimensione del libro di Suzanne Collins. Ne ha capito la filosofia. Ne ha fatto suoi gli intenti, metendo a frutto il suo indubbio talento di sceneggiatore, oltre che di regista, e confrontandosi - umilmente aggiungerei - con l'autrice stessa. Proprio questa sorta di concerto a quattro mani, frutto della collaborazione, del dialogo (trasformatosi in amicizia) con la mentre genitrice dell'opera stessa che ha permesso una interpretazione ed una realizzazione tanto fedele.
Quella di Ross infatti non è stata una visione; ma è stata la visione.
Quella dell'autrice. Quella di Panem e Capitol City. Quella di Katniss.
Dal film si percepisce proprio questa passione del regista alla storia. Il suo coinvolgimento. Il suo perfetto calarsi in quella atmosfera. L'unica giusta. E lo fa perfettamente, nonostante le enormi difficoltà che poteva incontrare una trasposizione cinematografica di questo tipo, che doveva arrivare in fascia PG-13 (secondo cui i minori di 13 anni devono essere accompagnati da un genitore) e poteva inoltre correre il rischio che la violenza venisse interpretata in maniera stilizzata e glamour e che il film stesso diventasse in un certo senso proprio come gli Hunger games!
Ma una gran parte del merito della buona riuscita va anche alla produttrice cinematografica Nina Jacobson (Pretty Princess, Le cronache di Narnia, I pirati dei caraibi) e alla casa di produzione Lionsgate che ha consentito di realizzare un adattamento fedele, senza far smussare gli angoli, senza far diventare più adulti i personaggi per rendere il tutto più appetibile.
E' interessante quello che dichiara la Collins: << C'erano molte differenze significative con la scrittura del libro. Innanzitutto il TEMPO. Quando adatti un romanzo facendone un film di due ore, non puoi portare tutto con te. C'è bisogno di condensare molte cose. Non tutti i personaggi possono arrivare al grande schermo. Ad esempio abbiamo rinunciato a Madge, abbiamo tagliato la storia della ragazza senza-voce e abbiamo ridotto il numero dei Favoriti. E' stato difficile abbandonarli, ma non penso che le scelte abbiano danneggiato l'arco narrativo della storia. Poi c'era il problema di COME PRENDERE UN LIBRO NARRATO IN PRIMA PERSONA E TRASFORMARLO IN UN'ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA SODDISFACENTE. Nel romanzo non lasci mai Katniss, nemmeno per un secondo, e sei al corrente di tutti i suoi pensieri. Dovevamo trovare un modo per mettere in scena il suo mondo interiore e fare in modo che gli altri personaggi potessero esistere anche lontano da lei, senza però lasciare il pubblico in una posizione di vantaggio rispetto al suo punto di vista. Infine c'era la sfida di COME PRESENTARE LA VIOLENZA mantenendo allo stesso tempo un rating PG-13, per poter raggiungere il bacino di utenza principale. MOLTE DELLE COSE CHE SULLA PAGINA ERANO ACCETTABILI, SULLO SCHERMO DOVEVANO ESSERE TRATTATE CON GRANDE CURA. >>
Gary Ross ci è riuscito alla grande!
Nonostante molti registi fossero interessati all'impresa lui ha conquistato la Lionsgate (e la Collins) con una presentazione del "suo progetto" a dir poco esaltante. Era talmente entusiasta del libro Hunger games e dell'idea di farne un film che aveva girato un documentario con interviste ad amici teenager dei suoi figli che parlavano di cosa Hunger Games significasse per loro. Ha poi mostrato degli esempi dello stile cinematografico che voleva usare per raccontare la storia di Katniss e portò perfino dei disegni!
Anche la scelta del CAST ha contribuito alla grande alla buona riuscita della pellicola. Gli attori scelti sono semplicemente perfetti. Ed è proprio questo che serve: vuoi che il film ti dia le stesse sensazioni del libro e vuoi che i personaggi evochino quelli dei quali ti sei innamorato.
JENNIFER LAWRENCE è strepitosa. La sua performance è potente, intensa e sicura. Ha mostrato una profonda comprensione del personaggio, che lei stessa definisce come una Giovanna D'Arco futuristica. Anche se in questo libro mancano delle vere e proprie interviste, si possono trovare numerosi pensieri e dichiarazioni degli attori; tutte molto interessanti. Veniamo a scoprire i loro legami di amicizia che si vanno a formare dentro e fuori dal set.
Ma la parte che in assoluto preferisco di questo tipo di compendi, e di questo in particolare, sono - a parte ovviamente le bellissime e numerosissime foto, qui stampate magnificamente - sono i racconti sulla scelta delle location, gli oggetti di scena e soprattutto TRUCCO E PARRUCCO!
Vado letteralmente in visibilio!!! E visto che qui si parla della MODA DI CAPITOL CITY, dove tutto è all'eccesso e deve sembrare delirante e favoloso...beh, ce n'è di che sbizzarrirsi! E si parla a volte di 400 comparse perfettamente vestite, truccate e pettinate alla perfezione!
Una vera miniera d'oro di informazioni, immagini e curiosità questa guida che, se siete amanti degli Hunger Games, non può assolutamente mancare nelle vostre librerie!!!
In Hunger Games c'è un messaggio
valido per tutti.
Un'avventura appassionante.
Una testimonianza politica.
Una storia d'amore.
Un racconto con una morale.
Alcuni la chiamano fantascienza,
altri una realtà possibile.
Alcuni dicono che sia per adolescenti,
altri per adulti.
Il libro, e ora il film, affronta efficacemente degli argomenti e delle paure realistiche.
Ma la sua vera forza, alla fine, è che può considerarsi intramontabile.
Si rivolge a noi oggi e, ancora di più, domani.
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