Le abbiamo proposto un'intervista per conoscerla meglio e per rendere participi anche tutti voi, anticipandovi che sta già lavorando al suo nuovo libro, che sicuramente non mancheremo di leggere.
Lei ne è rimasta entusiasta e ha risposto alle nostre domende parlando un po' di sé e dei suoi lavori..
1) Quanto c'è della tua vita abituale nella vita di Viola?
Vediamo un po’…innanzitutto Viola adora starsene a casa e passare le serate immersa in un buon libro proprio come la sottoscritta. E’ uno spirito difficilmente imbrigliabile, mal tollera la superficialità ed è allergica alle convenzioni sociali. E poi vuole molto bene ai nonni. In questo sono lei al cento per cento. Per il resto è il mio alter ego a dominare la scena.
2) Fufi esiste veramente o solo la tua passione per i cavalli?
Fufi non esiste realmente, ma anche qui c’ho messo del mio. Il cavallo è un animale che mi è particolarmente affine , difficilmente ti da fiducia, ma quando lo fa vuol dire che si è instaurato un feeling particolare che durerà per sempre. Ti devi guadagnare il suo affetto poco alla volta, senza forzature. Se bari lui lo percepisce. E poi è stupendo, un concentrato di forza nei muscoli e dolcezza negli occhi. Spero un giorno di poterne avere uno mio.
3) Nella vita cosa fai quando non scrivi?
Torno sulla terra e mi occupo dell’attività commerciale che ho avviato con il compagno, un negozio di accessori moda. In più sono una a cui piace molto fare sport, anche se in questo periodo per mancanza di tempo sono dedita al pilates casalingo fronte video. Poi divoro pellicole cinematografiche e libri, con una predilezione per i drammoni e le letture paranormal.
4) C'è un momento della giornata o un ambiente della casa che in particolare ti aiuta o "ispira" a scrivere?
Il momento della giornata in cui la mia immaginazione è più fervida è al mattino presto. Munita di foglio e penna, dopo aver fatto colazione, mi posiziono sul tavolo della cucina e dedico alla scrittura un paio d’ore. Seguo una scaletta, non amo saltare da un capitolo all’altro senza rispettare la cronologia dei fatti e neppure anticipare la stesura del finale. Annoto le idee e le vado a ripescare quando è il loro momento, adattandole al corso degli eventi che non sempre rispecchia fedelmente i propositi iniziali. Così riesco a far vivere più liberamente i personaggi senza doverli incastrare forzatamente in ruoli precostituiti.
5) Hai molti amici?
Di amici con cui passare una serata per farsi una pizza ne ho un po’, se invece parliamo di quel tipo di amicizia più profonda allora il cerchio si restringe di molto. Non mi lascio andare facilmente, devo prima annusare chi ho di fronte, ci vado con i piedi di piombo, e in un mondo dove va tutto a mille posso risultare una che se la tira. Pazienza.
6) Come nascono i tuoi personaggi?
In maniera inaspettata, sono loro che mi vengono a cercare, spuntano proprio quando sono con la testa da tutt’altra parte. Ho constatato che devono affacciarsi spontaneamente, se mi sforzo d’invocarli loro si vanno a nascondere.
7) Ti piacciono i romance?
Di più, gli adoro, e deve esserci di mezzo per forza una storia d’amore di quelle tormentate, più si langue e più mi appassiona la vicenda. Preferisco che il romanzo non sia farcito di troppi personaggi. Sono per pochi, ma ben caratterizzati. Ho constatato che i romanzi corali non fanno per me. Mi piace immergermi in quel personaggio e viverlo dalla prima all’ultima pagina in maniera viscerale e totalizzante, tanto poi da non riuscire a scrollarmelo di dosso.
8) Cosa ha ispirato la stesura di questo romanzo?
Una sfida con me stessa, la voglia di mettermi in gioco nel fare qualcosa che ho sempre invidiato in uno scrittore, e sarebbe a dire la singolare capacità d’inventare storie e partorire personaggi emozionanti. Non è semplice far arrivare fedelmente al lettore quello che elabora la propria mente. Bisogna saper centrare quella sfumatura lessicale che sappia suscitare quel particolare sentimento. Giocare con il sovrumano poi è ancora più complicato perché devi entrare in un’altra dimensione, calarti in personaggi che non vivono, pensano e amano secondo leggi terrestri, ma hanno una dimensione tutta loro. Da lettrice sono ghiotta di tutto ciò che è romanticamente connesso alla figura del vampiro. Da questa passione per certe letture è nata l’ispirazione che ha dato vita al romanzo .
9) Hai detto che stai scrivendo un altro libro e che ti piacerebbe farne una trilogia: ci puoi anticipare di cosa parlerà?
Di vampiri, ovviamente! Perdonatemi, ma è la figura mitologica più fascinosa, conturbante e allettante che ci sia. Ci sono i lupi mannari, gli zombi, le sirene, gli elfi, gli angeli, ma i miei preferiti restano loro, i zannuti. Posso anticiparvi che la vicenda non sarà ambientata in Italia, ma in America, a Seattle, per la precisione. Ci sarà la storia d’amore, ovviamente, con la sua buona dose di tormenti e passioni bollenti, ma ci saranno anche spargimenti di sangue e azione. La storia ruota attorno ad un segreto che coinvolge alcuni rari esemplari della razza vampirica, e che deve essere assolutamente taciuto. Sono ad un buon punto nella stesura di quello che dovrebbe essere, almeno intenzionalmente, il primo capitolo della trilogia. Spero di farcela, incrociate le dita per me!
10) Perché, vista l'inflazione che oggigiorno ruota attorno al personaggio del vampiro, hai deciso comunque di scriverne? Non hai avuto il timore di cadere nei soliti cliché?
Come ho già detto la figura del vampiro è quella che nel panorama del sovrannaturale più stimola la mia fantasia. Non nego che il timore di mettere in scena qualcosa di già visto c’è, il rischio è alto. Bisogna cercare di metterci la propria impronta distintiva, evitare di creare cloni di quelli che sono i personaggi di altri autori, metterci del proprio insomma. Sono le sfumature che fanno la differenza.
11) Quando è cominciata la tua passione per la scrittura?
Prima di “Ogni goccia del mio sangue” mi sono cimentata nella stesura di un altro romanzo, nulla di fantasy però, anzi, la storia di un amore molto terreno. Quando sono stata colta dal fuoco sacro del paranormal l’ho momentaneamente accantonato. Un giorno di questi mi sono riproposta di rimetterci sopra le mani per dargli una sistematina. La passione per la scrittura è maturata pian piano, sicuramente incentivata dall’amore smodato che ho per i libri. Finché una mattina mi sono svegliata con il preciso obiettivo di dar voce a quei personaggi che mi affollavano la mente e avevano deciso di non zittirsi più.
Grazie Valentina per averci dedicato del tempo, per noi è stato un piacere darti questo spazio, e ti auguriamo di cuore che la tua passione per la scrittura possa darti tutte le soddisfazioni che meriti!
Un piccolo estratto di "Ogni goccia del mio Sangue"
Grazie Valentina per averci dedicato del tempo, per noi è stato un piacere darti questo spazio, e ti auguriamo di cuore che la tua passione per la scrittura possa darti tutte le soddisfazioni che meriti!
Un piccolo estratto di "Ogni goccia del mio Sangue"
Nella saliva ho distinto chiaramente il retrogusto dolciastro del sangue fresco, lo stesso tipo di sapore che m’impastava da piccola la bocca quando sbadatamente mi ferivo un dito con il coltello, cocciuta com’ero nel volermi sbucciare da sola la mela, e per alleviare il bruciore dovuto al taglio lo spremevo tra le labbra cercando di lappare la fessura vermiglia avviluppandovi intorno la lingua. Sapeva di ferro grattugiato misto a polvere di vaniglia.
Aveva consumato da poca la sua cena. Ne ero certa.
editore: Arduino Sacco
prezzo: 17,90
pagine: 212
Trama: Viola è una ragazza di vent’anni piena di energie, innamorata della vita, indipendente, che fatica a stereotiparsi, che studia quello che le piace e si comporta secondo il suo metro di giudizio. Bocciata all’ultimo anno del Liceo si ritrova ancora tra gli odiosi banchi di scuola.
Né donna, né bambina. Fiera, scapestrata, indomita e sognatrice. Preferisce una buona lettura o una passeggiata in groppa al suo amato cavallo piuttosto che una nottata in discoteca. L’ebbrezza della libertà e quella pulsione selvaggia che la rende indomita fanno si che poco dopo la maggiore età lasci la fattoria degli amati nonni materni, che si sono presi cura di lei fin dalla nascita, e si trasferisca in un piccolo bilocale. Ma la voglia di spiccare il volo è più forte di tutto, e lei freme per dibattere le ali.
Ogni settimana, in un giorno prestabilito e inviolabile ,Viola ha un appuntamento irrinunciabile, quello con sua madre. Uno strano sogno o una beffa del destino cambiano i giochi in tavola.
Mai dar confidenza agli estranei, soprattutto se l’affascinante e terrificante sconosciuto lo s’incontra all’imbrunire tra le tombe e il suo nome è Gabriele, l’angelo della morte...
L'autriceprezzo: 17,90
pagine: 212
Trama: Viola è una ragazza di vent’anni piena di energie, innamorata della vita, indipendente, che fatica a stereotiparsi, che studia quello che le piace e si comporta secondo il suo metro di giudizio. Bocciata all’ultimo anno del Liceo si ritrova ancora tra gli odiosi banchi di scuola.
Né donna, né bambina. Fiera, scapestrata, indomita e sognatrice. Preferisce una buona lettura o una passeggiata in groppa al suo amato cavallo piuttosto che una nottata in discoteca. L’ebbrezza della libertà e quella pulsione selvaggia che la rende indomita fanno si che poco dopo la maggiore età lasci la fattoria degli amati nonni materni, che si sono presi cura di lei fin dalla nascita, e si trasferisca in un piccolo bilocale. Ma la voglia di spiccare il volo è più forte di tutto, e lei freme per dibattere le ali.
Ogni settimana, in un giorno prestabilito e inviolabile ,Viola ha un appuntamento irrinunciabile, quello con sua madre. Uno strano sogno o una beffa del destino cambiano i giochi in tavola.
Mai dar confidenza agli estranei, soprattutto se l’affascinante e terrificante sconosciuto lo s’incontra all’imbrunire tra le tombe e il suo nome è Gabriele, l’angelo della morte...
Valentina Laforgia è nata a Noci, un paese in provincia di Bari, nel 1985.
Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico, nel 2008 si è Laureata in Economia Aziendale.
Nel 2009 ha conseguito un Master Universitario in General Management.
Attualmente vive a Bari dove insieme al suo compagno ha avviato un’attività commerciale.
Il primo libro le è stato regalato dalla zia per i suoi nove anni, “La piccola principessa” di Burnett. Da allora non si è più fermata.
Nonostante apprezzi tutti i generi letterari, purché ci sia una storia d’amore di mezzo, manifesta una spiccata passione per il genere fantasy.
“Ogni goccia del mio sangue” è il suo primo romanzo.
Brava Ila e grazie anche a Valentina per questa bell'intervista! Grazie per esserti aperta con noi...Sono sicura che oltre al piacere di leggerti, molte persone troveranno lo stimolo e i suggerimenti giusti per considerarti come esempio e imparare a credere nei propri sogni e nel proprio talento come hai fatto tu! Brava, continua così...perchè hai l'atteggiamento giusto e io e le mie sorelle Angels ti stimiamo tanto,non solo come scrittrice ma anche e soprattutto come persona!!!
RispondiEliminaCiao e a presto col tuo prossimo lavoro che sono sicura sarà sensazionale!!! :-)
Grande Illy brava e certosina come sempre, e ancora grazie a Valentina per essersi "esposta" alle nostre domande!!!
RispondiEliminaGrazie Angels per avermi fatto volare un pò con voi!
RispondiEliminaVi terrò aggiornate sugli sviluppi del mio nuovo e"sensazionale"lavoro(troppo buona sangueblu!).Sono a metà strada,vorrei averlo già finito, vorrei che già poteste leggerlo,ma ci devo andare piano per non lasciarmi dietro nulla.Proprio ieri ho avuto una genialata che si discosta dalle idee originali dando una nuova piega agli eventi. Quindi,niente accelerate,la fantasia va lasciata riposare perchè possa dare buoni frutti!