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venerdì 2 marzo 2012

IMMORTAL di Alma Katsu



TRAMA
È un inverno che non dà scampo quello che avvolge nel gelo e nella neve il piccolo paese di St. Andrew, nel Maine, a pochi chilometri dal confine canadese. Luke, giovane medico di turno al pronto soccorso, si ritrova davanti una ragazza dall’apparente età di diciannove anni e dalla bellezza eterea e struggente. È atterrita e chiusa nel silenzio, ma i suoi occhi sembrano gridare. Ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Si chiama Lanny e, con voce appena udibile, sostiene di aver ucciso quell’uomo perché era stato lui a chiederglielo. Prega Luke di aiutarla a scappare. Quando il dottore rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il petto nudo. Quello che succede dopo cambierà le loro vite per sempre. Luke, sconvolto, accetta di aiutarla a scappare oltre confine. E durante la fuga, lei gli rivela il proprio passato. Lanny è immortale e ha più di duecento anni. Il suo è il racconto di una donna travolta da un amore torbido, appassionato e mai ricambiato abbastanza. È il racconto di un uomo ossessionato dalla bellezza e dal bisogno oscuro di possederla, un uomo che trasforma la passione fisica in uno strumento di dominio. È il racconto del terribile prezzo da pagare in cambio della vita eterna.


Alma Katsu è nata in Alaska, ma è cresciuta in un piccolo paese del Massachusetts.
Il suo lavoro di profiler della CIA la ispira nell’indagine dei meandri,
a volte oscuri, dell’animo umano.

Recensione

L’AMORE ETERNO E’ UNA PROMESSA. O UNA PRIGIONE?

Credo che questa semplice frase riassuma il messaggio del libro. Cosa rende più schiavi o più potenti, l’amore o l’immortalità?
Potere e schiavitù- Amore e immortalità sono entrambi le due facce della stessa medaglia.

 Quando chiudo libri non scontati come questo (si sa che un giudizio è imprescindibilmente soggettivo!), la prima cosa che mi chiedo è cosa mi è rimasto impresso, cosa ricorderò fra un anno.
Quello che mi ha colpito di più non è l’amore, ma l’egoismo che si propaga come un morbo una volta ottenuta l’immortalità. Il dono porta con sé un non-trascurabile effetto collaterale. Con il passare del tempo, l’egoismo matura in pura malvagità che si alimenta della sofferenza altrui  prosciugando i sentimenti più puri che i neo-immortali hanno conservato. Amore e immortalità sono le due metà di un’esistenza trascorsa a rincorrere un amore non corrisposto che spesso induce a compiere errori imperdonabili per il possesso dell’anima.

 Possesso.  Dell’anima, del corpo, dei sentimenti di chi ha appena iniziato la nuova vita, che altro non è che la nuova faccia della stessa prigione….
Il padrone pretende sottomissione, sincerità e devozione. L’alternativa è la tortura, la violenza ed il ricatto.
L’unica ragione per andare avanti in tutto questo oblio è  l’idea  dell’amore, quello che ti fa guardare avanti oltre la violenza e il ricatto. Oltre la morte.

 Il romanzo si articola con l’alternarsi del presente e del passato, la protagonista (Lanore) racconta al medico che l’ha aiutata a fuggire dalla polizia, la sua triste e lunga storia. Fino al suo tragico e irrimandabile epilogo, che getterà Lanny nello sconforto per la perdita dell’unica certezza che le ha fatto compagnia per 200 anni…….l’amore.

Proprio verso la fine c’è un passaggio che lascia aperto uno scenario futuro (si perché questo è il primo di una trilogia), e sono convinta che la profiler della CIA, creatrice di questi vividi personaggi, non lesinerà altra cattiveria e abominio ai lettori!

 In chiusura vorrei lasciare un consiglio. Se decidete di leggere questo romanzo, non prendete in considerazione il commento di Cosmopolitan che vede nella Katsu la Meyer per adulti!
QUI DI MEYERIANO NON C’E’ ASSOLUTAMENTE NULLA!!!!


2 commenti:

  1. L'ho appena recensito anch'io! Concorso su tutto :)
    Mi sono deciso a leggerlo dopo tanto, ma ne è valsa la pena!

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  2. Ciao Mr.Ink! Mi fa piacere sapere che è piaciuto anche a te... ma non avevo dubbi che era il tuo tipo di lettura....ho più o meno capito i tuoi "gusti"... sei un lettore "esigente" e ti piacciono letture "di nicchia", quelle che (anche ame) lasciano il segno per la loro originalità... e questa è una di quelle!

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