venerdì 10 marzo 2017

TUTTA COLPA DELLA MIA IMPAZIENZA (e di un fiore appena sbocciato) Virginia Bramati Doppia Recensione

Abbiamo atteso ma ne è valsa assolutamente la pena!
Tutta la nostra impazienza è stata ripagata da una lettura intensa e inaspettata.
Un romanzo soggetto a più chiavi di lettura, uno scrigno di emozioni, la storia di una giovane donna alla ricerca del suo posto nel mondo. Una punta di giallo a stemperare tinte più "riflessive".
Due recensioni: poiché, come puntalmente accade, il romanzo ci ha restituito emozioni e sensazioni  differenti. 




GIUNTI NARRATIVA



TUTTA COLPA DELLA MIA IMPAZIENZA
(e di un fiore appena sbocciato)
Virginia Bramati

Collana:
Genere: Narrativa
Pagine: 240
Prezzo: 14,90
Ebook: 5,90 il primo mese



Trama


«Sono nata con due mesi di anticipo, odio i tempi morti, sono fisicamente allergica ai giochi di pazienza e adoro il tasto fast forward»: Agnese è così, una ragazza esuberante, autonoma, in­sofferente verso il principio dell'«ogni cosa a suo tempo»… 
Ma improvvisamente, ecco che la vita prende una piega terribilmente dolorosa e la scaraventa dal centro di una metropoli che non dorme mai a una grande casa lungo un fiume, lontana quanto basta per essere immersa nei ritmi lenti e immutabili della campagna. Non solo: quando l'inverno finalmente è alle spalle e tutto sta per sbocciare, si ritrova sola, con un esame importante da preparare e solo il ronzio delle api a farle compagnia. 
Impulsiva come sempre, Agnese non si arrende e riesce ugualmente a riempirsi le giornate con tutto ciò che non dovrebbe fare… fino a che dalle pagine di un libro non spunta un piccolo dono prezioso: una bustina di semi di Impatiens, la pianta i cui fiori rosa hanno il potere di curare le ferite dell'anima e insegnare l'ascolto e l'armonia. 
Sullo sfondo di una campagna lombarda sorprendente e rigogliosa, non lontano dal magico borgo di Verate che le sue lettrici hanno imparato ad amare, Virginia Bramati ci regala ancora una volta una protagonista adorabile, piena di vita, alle prese con un mistero da risolvere, un esame da superare e soprattutto con il compito più difficile: scoprire che la felicità è molto più vicina di quanto pensiamo, se solo sappiamo rallentare e guardarla negli occhi.




Opinione di Charlotte


Questa volta la penna e lo sguardo di Virginia Bramati non spaziano solo su   Verate, ma   vanno  a  raccontare paesaggi e personaggi  in una frazione di frazione di frazione dell' ormai nota, concreta  quanto inesistente  località lombarda. A Terzi  sono accentuate le componenti provinciali tra il bucolico e l’ irritante, Terzi diviene terreno fecondo in cui seminare gags, siparietti, malumori,  attraverso  cui  l’ autrice esprime tutto il suo affetto  e sfoga tutta la sua ironia su una mentalità paesana dal sapore  retrò:  con tutte le connotazioni positive e negative, sottilmente e lucidamente comiche  che ne derivano.
I personaggi raccontati da Virginia ricalcano e amplificano  i suoi schemi consueti. La ragazza pulita e grintosa, il medico che fa innamorare la lettrice al primo informale consulto, l’ amico del cuore nerd dall' aspetto inquietante, la zia perbenista,  il parroco misogino, il nobile anzianotto,  il tennista narcodipendente,  sono elementi che vanno a comporre un quadro pittoresco, accattivante, spiritoso e assolutamente plausibile,  all' interno del quale la storia d’ amore è importante ma non unico scopo;  a beneficio   di  una narrazione a tuttotondo giocata sulla coralità, sull' ambientazione ben delineata e imprescindibile, sull' analisi leggera nei toni, ma approfondita nella sostanza , di vizi e virtù di una variegata umanità.
In linea con questa flessibilità,  l’ intreccio di Tutta colpa della mia impazienza  si  fa ben più complesso che nei precedenti romanzi,  rinvigorito da elementi gialli , ingentilito  da descizioni naturalistiche che sono pura poesia,  rabbuiato da elementi tristi: il  continuo rimpallo del lettore tra passato e presente di capitolo in capitolo, contiene tantissime sfumature ( con citazione anche di  quelle! ) e sfocia negli stati d’ animo più disparati, da assaporare con lentezza -  senza impazienza! - ben sapendo che dopo una sequenza di trasporto emotivo è facile incappare in risate spontanee e liberatorie.
Si ride a crepapelle come sempre,  con la Virginia di oggi, travolti da un umorismo arguto giocato sulla ricchezza lessicale e la verve naturale che ella possiede anche nella vita reale:  e ci si commuove anche , e tanto,  identificandosi    con dolori profondi  e ordinarie inquietudini che  bene o male  attraversano    un po’ tutti  ,e che spesso  rischiano di travolgere i nostri animi. Ma uno degli aspetti di Virginia che io apprezzo maggiormente è quello di  individuare il lato positivo anche nelle situazioni oggettivamente più tragiche:la levità la distingue persino  quando parla di perdita, di morte, di solitudine. Per il lettore  questo aspetto ha un effetto estremamente catartico : trovarsi a ridere, a godere della bellezza di una  natura emotivamente partecipe a gioie e tormenti, o della spontaneità di un rapporto interpersonale  anche nei momenti della vita più bui,  è consolatorio e benefico .
In linea con la spontaneità e la tenerezza onnipresenti,  la storia d’ amore è delicatissima e profonda:   non è fatta di spasmi al ventre a prima vista, ma germoglia e cresce sull’ innocenza, sullo sbilancio iniziale della coppia, accostato ad un affiatamento indiscutibile e palpabile tra le righe:   il suo sviluppo avviene parallelamente a quello della personalità di una giovanissima Agnese , alle sue esperienze  ancora da compiere , ai suoi sogni ancora da realizzare.  Dando voce alla vita che scorre , insomma, come la nostra,  osservata e accompagnata  costantemente dalle persone vicine non sempre gradevoli, non sempre sgradite, ognuna importante a modo suo  nel comporre tasselli chiari o scuri della nostra esistenza. E anche  l' amore, in controtendenza con i cliché imperversanti, va assimilato, gustato, aspettato:   senza impazienza. 



opinione di foschia75

Il più bel romanzo di Virginia Bramati

Leggendo il punto di vista di Charlotte, mi rendo conto ancora una volta che è possibile leggere due romanzi con lo stesso titolo. Noi abbiamo la grande fortuna di entrare intimamente nei libri, ma qualche volta è il libro a entrare nella nostra sfera personale, quando succede e ci coglie impreparati, il risultato è una visione molto diversa del contenuto. Ma in fondo è questo il motivo per cui leggiamo, per "ritrovarci" seppur ogni volta in modo diverso.

In Tutta colpa della mia impazienza ho trovato un romanzo "maturo", come contenuti e come stile. Ho percepito una "svolta" nella scrittura dell'autrice e nelle emozioni contenute nella storia, più disincantate e veriste.
Nei precedenti romanzi verso i quali nutro un profondo sentimento affettivo, mi ero abituata all'ironia e alla frizzantezza delle protagoniste femminili, in questo nuovo romanzo ho trovato una giovane donna che sta lasciando in modo brusco, il multicolore (e musicale) mondo dell'adolescenza per immergersi in quello meno roseo dell'età adulta. Quale miglior modo di affacciarsi a quest'età se non con una grande perdita? Magari accompagnata da esigenze logistiche che costringono la protagonista a trascorrere l'estate in un paesino sperduto nelle campagne dell'hinterland milanese?
La sua iniziale malinconia ha fatto sì che entrassi naturalmente, e immediatamente, in empatia con Agnese, riportando a galla emozioni molto simili che avevo pensato di aver chiuso a doppia mandata nei cassetti dei ricordi. Entrare così visceralmente nell'animo di un personaggio è qualcosa che spiazza, che ci coglie impreparati, soprattutto quando leggi un romanzo che non ti aspetti, che immagini ironico e sbarazzino e invece si dimostra un concentrato di stagioni della vita e del cuore.
Tutta colpa della mia impazienza è una storia piena di vita, di aspettative, di sogni e speranze, nonostante la malinconica foschia iniziale dalla quale Agnese (come tutte le donne) si affrancherà per seguire un ideale "femminista" e un sentimento nuovo che cresce dentro di lei come un piccolo germoglio destinato a mettere radici.
Non siamo più davanti al divertente Rosa veratese, ma a un pregevole e magistrale romanzo di formazione, che ci presenta una protagonista in cerca del suo posto nel mondo e di un'ideale da perseguire (seppur all'apparenza banale) per tenere a bada il dolore e accettare l'entrata nel mondo degli adulti.
Ma il nuovo romanzo di Virginia Bramati va oltre le storie dei personaggi, contiene tante briciole di saggezza per tutti i lettori "Pollicino" che vorranno cercarle. Fini e incisivi riferimenti alla letteratura, seppur toccando estremi "diabolici", saranno il "cibo della mente" di alcuni personaggi e perchè no di nuove solide amicizie. Credo che questo amore per la cultura e la lettura che l'autrice ha lasciato tra le pagine, sia anche il sentiero che mi ha portato a lei in questi anni.
Infine (perchè rischierei di tenervi qui per ore, invece dovete andare a prendere Virginia in libreria!), il pizzico di colore in più, che l'autrice ha aggiunto per equilibrare il tutto, è il giallo che si mescola al tenue rosa, restituendoci un'indagine al femminile che rende questa storia assolutamente perfetta, da rileggere nel tempo... E infine sorridere.
Per la prima volta non ho cercato la storia d'amore, la mia attenzione era tutta rivolta a una giovane donna alla ricerca di se stessa.
Tutta colpa della mia impazienza è un invito a rialzarsi ogni volta che cadiamo, a vedere il bicchiere mezzo pieno, a sorridere nonostante tutto.



L'autrice




Virgina Bramati vive e lavora a Milano. Ha esordito in rete, con un ebook che si è presto trasformato anche in un libro di carta: Tutta colpa della neve (e anche un po' di New York) (Mondadori 2014) poi seguito da Meno cinque alla felicità e E se fosse un segreto?. Tutti i suoi romanzi ruotano intorno al piccolo, verdeggiante borgo di Verate, in Brianza: un luogo immaginario eppure più che mai verosimile, destinato a diventare per le sue protagoniste un vero luogo del cuore. 


LE NOSTRE RECENSIONI





Un sentito GRAZIE alla GIUNTI per averci inviato il libro
GRAZIE a Francesca per l'entusiasmo e la fiducia
GRAZIE alle blogger che hanno condiviso con noi il blog tour
GRAZIE di cuore a Virginia... Per tutto.





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