giovedì 2 febbraio 2017

UN PICCOLO INFINITO ADDIO Emily Pigozzi Recensione


Mi fissa, e per un istante restiamo come cristallizzati, a studiarci. Mi chiedo se in me riveda Susanna: non ci somigliamo granché, mia sorella e io.
Se pensate di essere di fronte ad un ordinario triangolo amoroso, sappiate che siete ben lontani dalla complessità  della  trama di un romanzo ricco di spunti di riflessione e di colpi di scena. Che , basato sulla successione di  rovina  e rifioritura ,  pone  al punto di partenza e di arrivo del percorso narrativo un piccolo,  infinito addio.

Self publishing
UN PICCOLO INFINITO ADDIO
EMILY PIGOZZI


Pagine: 137
Genere. romance contemporaneo
Prezzo ( solo ebook): € 0.99
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La Trama

E se l’uomo che credevi di odiare fosse l’unico in grado di scaldarti il cuore?
Lara Corsini è un medico: ha poco più di trent’anni, ma vive un’esistenza solitaria e costellata di ricordi. L’unico sentimento vero che prova è l’odio per Cesare Marano, ex ragazzo scapestrato e primo amore di sua sorella, la dolce e bellissima Susanna, ma anche il colpevole della sua morte prematura.
Da allora sono trascorsi vent’anni. Dopo il carcere, di Cesare si sono perse le tracce.
Il suo improvviso ritorno in città risveglierà sentimenti mai sopiti, ma Lara dovrà fare i conti con una eventualità imprevista: Cesare è un uomo ferito, completamente diverso, e la ragazza sente crescere verso di lui un’attrazione irresistibile.
I due saranno capaci di lasciarsi alle spalle i dolori del passato e credere in un nuovo, travolgente amore?
Una storia dolce amara sulla sofferenza e la rinascita, e sugli imprevisti e le passioni che possono cambiare l'intero corso di una vita.

Opinione di Charlotte

Nell' accingermi a raccontare questo romance traboccante di emozioni contrastanti  e iperboliche, premetto che  ormai ho capito che Emily Pigozzi  non rende certo la vita facile ai suoi personaggi, o il morale particolarmente giulivo ai suoi lettori.
Il suo rosa è molto toccante, intimo e intriso di tormento autentico, e il sentimento si manifesta in mille varianti dalle più fulgide alle più fosche: nell' attrazione, nella complicità, ma anche nel dubbio,   nel racconto  di vere e proprie prove di coraggio,  di esperienze che talora annichilisono i primattori  relegando  in secondo piano  la pura pena di cuore.
Un piccolo infinito addio è   la quintessenza di questo atteggiamento, poiché  intriso  di  un  dolore inferto e subito  che comporta  solitudine ,  sensazione di inadeguatezza, incapacità di affrontare la quotidianità. Eppure questi sentimenti negativi fanno da propulsore ad un' insperata felicità, che si ottiene  seguendo  un percorso di purificazione, di ricerca interiore e di confronto , finendo così con il permettere ai personaggi di  stare  bene  con se stessi e di  mettersi in gioco con altre persone.  
Lara e Cesare hanno in comune la perdita degli affetti più cari,  il rancore,  l' autoisolamento: vittime e carnefici a ruoli alternati,  dal loro  legame ambiguo  si sviluppa una relazione affettiva e amorosa tanto più struggente quanto più sofferta, osteggiata, desiderata da entrambi i protagonisti senza sentirsene degni.
La struttura del libro è logica ma non lineare: uno storyboard fatto di frammenti perfettamente incastrati provenienti da direzioni diverse,  restituisce  un racconto tra esaltazione e sconforto, permeato  di vita vissuta , di sensazioni odierne e di proiezioni future. Due piani temporali paralleli, due struggenti storie di passione diverse per età e aspettative dei loro protagonisti, in  un continuo e  necessario rimando dall' una all' altra : prima una cotta micidiale tra adolescenti in balia di estasi ed entusiasmo, poi una relazione tra adulti consapevoli di poter afferrare  un' opportunità  di rinascita , germogliata senza un come  né  un perché in un limbo di cinismo e autolesionismo. Quattro narratori intrecciano le loro visioni nel presente e nel passato, e i loro punti di vista ricostruiscono una vicenda nella quale la tenerezza fa da contrappunto alla sofferenza, la passione alla sconfitta, la purezza al buio interiore.
Il percorso di risveglio del cuore e dei sensi soffocati  porta all' attenzione del lettore l' alchimia dei corpi , in perfetto spirito romance, ma focalizza l' obiettivo su concetti assai più profondi,  che incidono le parole di Emily nell' animo di chi legge: stimolando a riflettere sul  valore del perdono, della pace interiore, della forza e del coraggio di guardare avanti e nella difficoltà del trovarli. 
Asciutta, diretta, d’ impatto emotivo efficacissimo, Emily Pigozzi sa essere all' occorrenza romantica o ruvida , crudele o sensuale , e restituisce con naturalezza  e partecipazione il fulgore di un incontro di anime alla deriva inaridite dalla perdita e dal senso di colpa, rinvigorite dall' attrazione fisica e dall' affinità caratteriale .
Susanna, un' età adulta negata; Lara, una vita nell' oblio del rimpianto; Cesare, quarant' anni e un  consapevole autolesionismo che lo porta ad annegare nei propri fallimenti. Tra tutti e tre, con i loro atteggiamenti diversissimi tra loro,   è possibile scorgere  gioie soverchiate da rancori, magia offuscata dalla crudeltà del destino; ma soprattutto, è possibile riconoscere il valore di coloro che cercano  di uscire dal proprio guscio di disperazione e di risorgere dalle ceneri delle proprie esperienze fallimentari e strazianti.
Il lieto, lietissimo fine regalato dopo mille peripezie a personaggi che il lettore impara ad amare capitolo dopo capitolo, è tanto più bello, e giusto, e dovuto, quanto più raggiunto con impegno dopo un  percorso catartico di introspezione e assoluzione:  commovente, nostalgico, proiettato verso un futuro roseo.

L' Estratto

«Io… la conosco bene, la solitudine. È qualcosa di nero, di profondo. E per quanto se ne dica, non è mai una scelta. La si subisce sempre.» Sbatto la tazzina sul piattino, e faccio per alzarmi. Tu sei la causa della mia solitudine, grida silenziosamente ogni fibra del mio corpo mentre cerco di andarmene. Peccato che nel mio tentativo di fuga, come nella migliore tradizione, incespichi finendo proprio tra le braccia del mio nemico. Mi rialzo, avvampando, mentre il suo profumo maschile mi avvolge. Le nostre labbra si richiamano disperate, bramano di conoscersi, sono sempre più vicine. E si sfiorano prima timide, impacciate, poi sempre più esigenti. Vorrei non lasciarlo più andare, e avverto che per lui è la stessa cosa: sento le mani stringermi le braccia, mentre i sensi cedono. Mi rimane un ultimo baluardo di coscienza: mi stacco veloce, e senza una parola corro lontano da lui. Non sono mai stata innamorata in vita mia, ma non mi serve per comprendere che non c’è una ragione in certe cose. Non c’è mai.

Di Emily Pigozzi Sognando tra le Righe ha letto anche:
L' angelo del risveglio ( Delos Digital, recensione QUI 
Aspettami davanti al mare ( Youfeel Rizzoli, recensione QUI
Danza per me ( Youfeel Rizzoli, recensione QUI )

L' Autrice 

Emily Pigozzi scrive da sempre. Parla troppo e legge altrettanto, adora i dolci e la quiete della notte. Per diversi anni ha lavorato come attrice, prendendo parte a cortometraggi e film e partecipando a tournée che hanno toccato i maggiori teatri d’Italia.
Il suo primo romanzo, “Un qualunque respiro” (Butterfly edizioni), è uscito nel 2014. Sono poi seguiti il romance “L’angelo del risveglio” (Delos digital) e “Il posto del mio cuore (0111 edizioni.)
Nel 2016 ha invece pubblicato “Aspettami davanti al mare” e “Danza per me”, entrambi per la collana Youfeel di Rizzoli.
I romanzi di Emily sono disponibili in tutti gli store.

La sua pagina autore su Facebook :https://www.facebook.com/emilypigozzi/?fref=ts





2 commenti:

emilypigozzi ha detto...

Grazie mille per avermi letta e per la vostra recensione!

Charlotte Sognandotralerighe ha detto...

Siamo noi che dobbiamo ringraziarti Emily, per averci fatto leggere e apprezzare un' altra faccia del nostro amatissimo rosa!