lunedì 27 giugno 2016

SUMMER 1 - SULLA MIA PELLE Elisa Sabatinelli Doppia recensione

L'amore è una musica che non si attiene a regole o etichette, l'amore è il primo strato di noi stessi, gli animali che siamo, la nascita, la vita, il buio, tutto ciò che si fa quando nessuno ci vede, quando ci denudiamo e appendiamo gli abiti, chiudiamo la porta di casa, spegniamo la luce.

Quello che abbiamo letto non è un romance erotico qualunque, ma un romanzo con chiavi di interpretazione soggettive: non sarà la stessa lettura per tutti... come non lo è stata per noi. 



Rizzoli

SUMMER 1 - SULLA MIA PELLE
Elisa Sabatinelli



Genere: narrativa erotica
Pagine: 287
Prezzo : € 14.90
ebook: € 5.99


La Trama

Cosa faresti se avessi solo tre mesi per vivere tutta la vita? Se lo chiede Lavinia, ora che sua madre se n’è andata, colpita dalla stessa malattia che potrebbe avere anche lei. Nella sua casa di Barcellona, una busta dell’ospedale sigillata nasconde il responso sul suo futuro. Ma Lavinia ha ventisei anni, energia da vendere e ha sofferto troppo. Così decide di mettere da parte il dolore: la busta resterà chiusa fino a settembre, è tempo di partire per l’Italia e prendersi tutta la vita che c’è. Comincia un viaggio di passione, scoperta e piacere. A guidarla è un vecchio quaderno di sua madre da cui spuntano foto, ricordi e frasi che suonano come sfide a se stessa. Il corpo la chiama, l’estate è appena cominciata.Prima tappa: Ravello, sulla Costiera amalfitana. Lavinia viene travolta da una sensualità inattesa e da Claudio, un concertista di successo. Nasce un gioco pericoloso fatto di musica, confidenze e respiri. All’alba è già scomparso, lasciando un conto aperto tra loro. Lavinia riparte verso altri luoghi, dal Monte Bianco a Firenze, e poi splendidi borghi in Toscana, in un viaggio che le svela nuove dimensioni del piacere. Ogni incontro ribalta le aspettative, cambia il suo punto di vista e, un giorno dopo l’altro, si scopre cambiata, pronta a divertirsi e lasciarsi andare come mai prima. L’estate sta correndo ma lei non ha più paura, perché a volte abbandonarsi al corpo può guarire l’anima. E perché la libertà, se la scegli, non può più spaventarti.




Opinione di Charlotte 

«Se lei non ha superato questo esame, oggi, non è per mancanza di bravura. La musica è ordine e anche caos, è tecnica ed emozione, ma questi opposti devono trovare un equilibrio. Lei sa muovere le dita, ora impari a fermare il cuore».
Innanzitutto, è bene sottolineare come questo libro non rientri negli archetipi del romance erotico , ma possieda chiavi di lettura inaspettate ,  di un certo spessore e non sempre rasserenanti. 
Infatti pur essendo l' attrazione carnale e la connotazione voluttuosa assai  marcate, esse divengono  naturalmente  complementari a una serie di tematiche ben più complesse e cariche di significato:   travalicando il puro edonismo,tramutandosi   in metafore di altri tipi di bisogni , non fisici ma spirituali.
Un vuoto incolmabile, un "libro delle risposte",  un viaggio in solitaria sospinto dall' istinto , sono gli elementi che danno il "la"  a  una vicenda  on the road in grado di restituire sensazioni  quasi tangibili al  lettore: mediante gli occhi di una ragazza  che attraverso le orme della madre, guida indiretta  e presenza latente e costante,   ripercorre fermate, accelerazioni, delusioni e aspettative del proprio percorso di vita. 
La paura della malattia fatale è lo stimolo  che  spinge  Lavinia a " vivere davvero ogni momento con ogni suo turbamento come se fosse l' ultimo" , come direbbe Vasco Rossi: ed ella  lo fa  mediante un viaggio del corpo e dell' anima nel quale l' incertezza del domani rende tutto possibile e  tutto esperibile, senza l' obbligo di rimuginare su ripercussioni future.
Pervasa da sottili inquietudini, ma con l'atteggiamento di chi non ha nulla da perdere, Lavinia si lascia andare a briglia sciolta, libera da inibizioni, disposta a vivere e a lasciarsi vivere. In realtà,  anche se non se ne rende conto,  sta  preparando il terreno per affrontare un passato che ha relegato in  un angolo e che deve decidersi ad affrontare : nel frattempo conosce persone, dà e riceve , annusa, respira,  assaggia, tocca. Con la mente sgombra da pregiudizi e aspettative, non si limita a guardare ma vede, non vuole sentire ma ascolta: in armonia con la natura, dando fiducia al prossimo, arrivando a sfiorare tasti del proprio animo che forse pensava non fossero più funzionanti, ma che in realtà come insetti fastidiosi  per anni hanno continuato a infestare il suo spazio mentale . Zavorre  tradotte  in immagine da Elisa Sabatinelli,  mediante il  fardello di un prezioso violino in custodia, emblema  della musica tanto amata e rinnegata: che se nell' età innocente  forniva a Lavina le ali per librarsi in spazi immensi, ora si traduce in un peso e in un bagaglio sigillato,  che la giovane  non ha più né il coraggio né la voglia  di aprire . Non le sarà sempre possibile procrastinare: nell' ottica del tempo fuggevole,  Lavinia non può continuare a  rimandare a domani quello che può essere fatto oggi.  E così vive l' attimo, mette i vestiti migliori, lascia bei ricordi alle persone che incontra, prova sensazioni che sono impulso e  sensi  senza pensieri: ma attraverso  esperienze  e continui confronti, non fa  che  imbattersi imancabilmente   nella passione anelata,   accantonata e rifiutata. Prima o poi questa girandola mossa della curiosità e dal timore di riflettere troppo, dovrà rallentare e fermarsi: e l' attrito che ne provocherà l' arresto  sarà probabilmente costituito da un sentimento dirompente,  o da una persona speciale  che anzichè dare e ricevere, con gesti e parole sfiorerà i nervi scoperti , rischiando di portare alla luce  ciò che per un' intera esistenza è stato ben custodito nell' intimo.
Nell' essere spettatore dell' incessante  aggrapparsi e passare oltre di Lavinia , sta al lettore non giudicarne gli atteggiamenti, ma per traslato  godere della sua esplosione di vita  enfatizzata da una narrazione minuziosa, attenta ai dettagli, alle sfumature,  alle percezioni, ai gesti semplici: che restituisce un effetto  tridimensionale pittoresco, vivo, colorito, saporito, poetico, intimo in qualsivoglia contesto. Non da ultimo,  risultando seducente e carnale ma non sfacciata, includendo nel piacere non solo atti sessuali ma degustazione di cibi, vedute paesaggistiche, relazioni personali edificanti.  Il risultato è un romanzo vibrante come le corde di un violino, strumento in grado  come pochi di tradurre in suoni lo stato d' animo di chi lo imbraccia, amplificandone tormenti ed esaltazioni. Un oggetto che Lavinia amava oltremisura,  che ha abbandonato e che  rimpiange perchè  suo unico vero modo di esprimersi. Riuscirà la giovane  a venire a patti con le sue paure, i suoi traumi, il suo destino , e a trovare la giusta dimensione ?  Lo scopriremo nel capitolo conclusivo della serie Summer. Per il momento, vi invito a leggere questa prima parte  della storia, dai  costumi liberi e al contempo indubbiamente suggestiva:  e a lasciarvi imbrigliare nelle fantasie e nelle sensibilità che Elisa Sabatinelli  , attraverso le azioni e i pensieri di Lavinia, ha voluto  trasmettere ai suoi lettori, avvolgendoli e provocandoli. Il risultato d' insieme può trovarci in accordo o meno con le sue posizioni , ma  non lascia certo indifferenti. Personalmente, Summer 1 Sulla mia pelle  mi ha coinvolta sotto moltissimi aspetti,  e   spesso mi sono riconosciuta in paure, curiosità, percezioni,  illusioni e scheletri nell' armadio della protagonista. 


Opinione di foschia75

Apro il diario a caso, non la prima pagina, una in mezzo, perché voglio giocare alla lotteria, sfidare la sorte, sorprendermi. Ed ecco davanti a me, sulla pagina che ho aperto, un'annotazione: "Il viaggio è un luogo dove tutto è possibile".

Questo primo capitolo della duologia di Elisa Sabatinelli, è talmente pieno di input che ho deciso di fare una riflessione per punti, per cercare di rendere una minima idea di cosa leggerete.
Un romanzo che mi ha colpito, vestito di fascinoso erotismo, ma con un'anima introspettiva di tutto rispetto. 

Una perdita, un diario, un viaggio, eros e psiche. 
Questi sono i fili con i quali Elisa Sabatinelli imbastisce una trama che funziona, affascina e lascia assolutamente "appagate".
Devo essere sincera, ad un terzo della lettura, ero convinta di essere davanti a un romanzo rosa... Ma poi una brusca virata, mi ha catapultato in un conturbante viaggio all'insegna di eros e psiche, un connubio assolutamente inebriante, ipnotizzante.
L'idea utilizzata dall'autrice è senza dubbio vincente, un escamotage che trovo, seppur nella sua "negatività", necessario. Mentre leggevo è stato inevitabile chiedermi, cosa farei io se tra le mani tenessi una busta con dentro il verdetto del mio immediato (ineluttabile) futuro. Cosa farei se sapessi di avere tre mesi da vivere? La risposta che mi sono data è stata molto differente da quella della protagonista, ma capisco le sue motivazioni, quella sensazione di voler bruciare tappe e brutti pensieri.
Il primo tassello di questo romanzo è il dolore per la perdita, e lo smarrimento nei giorni successivi alla morte di un genitore (sensazione che conosco molto bene, e che trovo l'autrice abbia saputo trasmettere magistralmente), una sensazione di ottundimento, come se fossimo dentro una bolla e tutto ci arrivasse filtrato e ovattato, e solo i pensieri "urlassero" nella nostra testa. Lavinia ha perso il suo unico punto di riferimento, la madre. Colei che l'ha cresciuta con le sue sole forze, la stessa donna che l'ha spinta verso la musica e il suo potere, la stessa donna che ora l'ha lasciata all'improvviso in un mondo che lei non conosce.
Il secondo tassello è il diario e la sua molteplice funzione reale e metaforica. Attraverso le pagine del passato della madre, Lavinia scopre una parte della vita della donna che credeva di conoscere fin troppo bene e che invece proprio ora che non c'è più le ha lasciato "la chiave" per trovare se stessa e le sue origini. Aprendo il diario a caso, la protagonista intraprenderà un viaggio fisico, ma soprattutto interiore, che la porterà, non solo a conoscere luoghi dove la madre è stata felice (e dove potrebbe esserlo anche lei), ma soprattutto pensieri e desideri che non immaginava di poter mai formulare.
Lungo il viaggio avrà modo di conoscere la spensierata giovinezza della madre e, esperienza dopo esperienza, il suo lato sconosciuto: la passione in molte delle sue declinazioni.
Elisa Sabatinelli ha saputo declinare l'erotismo in modo impeccabile e assolutamente conturbante, rendendo scene scabrose irresistibilmente affascinanti, a dimostrazione che scrivere erotismo non è da tutti, renderlo credibile e affascinante è per pochi (non posso aggiungere di più per non incorrere in antipatici spoiler, ma ci sono delle scene davvero, davvero eroticamente immaginifiche).
In tutti i romanzi erotici che si rispettino, il lato psicologico introspettivo di uno o più personaggi, è parte fondamentale della narrazione. Lavinia è un pregevole esempio di donna sull'orlo di un precipizio emotivo, pungolata dal dolore per il lutto e dall'incertezza del futuro. Intraprendere con lei il viaggio per trovare un nuovo equilibrio e mettere fine al caos dei ricordi e dei pensieri, sarà un'esperienza assolutamente appagante e piacevole, anche nei momenti meno allegri e spensierati.
Ad accompagnarla, oltre il diario della madre, il suo legame con la musica, con quel filo melodico spezzato che lei non vuole riannodare, con quelle corde scoperte del cuore che lei non vuole accordare.
Un violino, un musicista e un passato sconosciuto a Lavinia, saranno il filo di Arianna che ci guiderà in questo percorso formativo femminile, più o meno condivisibile, ma pur sempre e assolutamente affascinante.
Attendo con alte aspettative il sequel!!!


L' Autrice 


(foto: Allegra Martin)


Elisa Sabatinelli (1985) è per metà catalana e per metà italiana. Nata a Fano e cresciuta a Barcellona, ha studiato Sceneggiatura in Spagna, ha lavorato a Londra per una etichetta discografica e a 28 anni è diventata mamma. Ideatrice del festival Cortili Letterari, abita a Milano.Su Twitter si chiama @lucindariver. 

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao io li ho divorati entrambi i libri devo dire che sono entusiasmanti carichi di passione e sensualità il secondo libro mi ha fatto emozionare e devo essere sincera verso la fine ho anche pianto secondo me potrebbe esserci un terzo libro così ho inteso io dal finale