martedì 14 giugno 2016

SCOMPARSI Caroline Eriksson Recensione

È una giornata tranquilla al Maran, il lago che ospita la vacanza di Alex, Greta e Smilla. Una gita in barca, il sole, il vento, qualche strano sguardo angosciato e carico di risentimento. Tutto sembra apparentemente normale, stralci di vita quotidiana di una famiglia in villeggiatura. Ma questa è solo l‘increspatura dell’onda. Sotto la superficie si nasconde qualcosa di contorto e complicato, un enigma oscuro che prende vita nell’attimo in cui Alex e Smilla spariscono nel nulla.
Dove sono finiti il padre e la bambina?
Greta riuscirà a ritrovarli?

NORD
SCOMPARSI 
Caroline Eriksson

Traduzione a cura di Alessandro Storti
Casa editrice: Nord
Collana: Narrativa Nord
Genere: Thriller
Pagine: 324
Prezzo: 16.90€
Ebook: 9.99€



Trama

Intorno a lei c'è solo silenzio. Greta si sveglia e si rende conto che Alex e Smilla non sono ancora tornati. Erano scesi dalla barca per fare una passeggiata sull'isola che si erge in mezzo al lago Maran, mentre lei era rimasta a bordo a riposare. Ormai però il sole sta sparendo dietro gli alberi, disegnando lingue color sangue nel cielo, l'acqua è fredda e immobile come pietra e Greta non sente né la voce rassicurante di Alex né la risata argentina di Smilla. Scende a terra per cercarli ma, poco dopo, capisce che non sono più su quell’isoletta. Sono svaniti nel nulla. Greta allora torna indietro, nella casa in riva al lago dove stanno trascorrendo qualche giorno di vacanza. Niente neanche lì. E al cellulare di Alex scatta inesorabile la segreteria telefonica. A Greta non rimane quindi che rassegnarsi, raccogliere tutto il suo coraggio e andare alla polizia per denunciare la scomparsa del marito e della figlia. Alla piccola centrale del paesino più vicino, l'accoglie una giovane agente. L'ascolta, fa qualche verifica al computer. E le annuncia che lei non è sposata e che non ha mai avuto figli…
Chi sono allora Alex e Smilla? Perché sono scomparsi? E cosa nasconde Greta? Qual è la sua storia? Sta mentendo o è proprio lei l’unica a dire la verità?



Opinione di Sybil


Alex e Greta sono una coppia che decide di prendersi alcuni giorni di vacanza per andare al lago nel rustico di famiglia insieme a Smilla, la bambina. Un giorno decidono di fare un giro in barca e si avvicinano ad una piccola isola piena di vegetazione e apparentemente disabitata. Alex e Smilla decidono di scendere e andare in perlustrazione come dei veri avventurieri al contrario di Greta che invece sceglie di rimanere a bordo. Mentre è lì che li aspetta inizia a vagare con la mente perdendo la cognizione del tempo. Greta ha tante cose su cui riflettere, molti problemi da risolvere dentro e fuori di se, è distrutta, devastata. Naviga con la mente fino ad arrivare al solito punto morto: il giorno in cui suo padre ha perso la vita. Il tempo vola e in men che non si dica cala la sera. È ancora nella barca quando si accorge che Alex e Smilla non sono tornati. Colta da un attimo di panico, scende dalla piccola imbarcazione e inizia a seguire il sentiero, ma del padre e della bimba nessuna traccia. Greta cade nella confusione, non sa quanto tempo è passato dall’ultima volta che li ha visti e non ha idea di cosa possa essere loro successo. Sono semplicemente scomparsi.
Inizia così una ricerca spasmodica e ossessiva, in cui Greta cercherà sia Alex che Smilla, ma anche se stessa, perché dentro il suo cuore è custodito un mistero devastante e la sua pelle porta i lividi di una verità ancora più scottante e distruttiva.  Incontrerà la sua anima nel fondo più marcio dell’esistenza e nel cammino si scontrerà anche con un gruppo di adolescenti del luogo dall’aria e dal temperamento poco rassicurante.
Dove sono finiti Alex e la bambina?
Sono davvero chi dicono di essere?

Chi mi segue sa che il thriller è uno dei miei generi preferiti. Riesce a caricarmi, mi infonde una dose massiccia di adrenalina al punto da rendermi totalmente dipendente e più di ogni altra cosa, mi mette nella condizione di ragionare, di unire tutti i puntini per poter arrivare alla verità. È proprio la caccia alla verità il vero motore pulsante di questo genere e molto spesso anche il bisogno di giustizia e vendetta gioca la sua parte. Nel libro di Caroline Eriksson c’è tutto questo, perché dal primo momento in cui Alex e Smilla vengono inghiottiti dal nulla, si avverte il pressante desiderio di scoprirne la sorte e soprattutto, di comprendere la posizione di Greta. È proprio Greta a ricoprire un ruolo fondamentale nella storia, non solo perché è l’unica persona ad inseguire la verità, ma soprattutto perché è la più misteriosa e indefinita. Merito della narrazione in prima persona che dà voce proprio alla ragazza, il lettore viene travolto dal ritmo incalzante dei ragionamenti di Greta, che sono confusi, distratti, caotici. Volutamente non si svela, ci lascia nel dubbio seminando in noi perplessità e portandoci a formulare congetture che nella maggior parte dei casi risultano essere sbagliate.
Greta è una narratrice inattendibile, incoerente, inserisce nella nostra immaginazione fotogrammi confusi e deliberatamente fuorvianti in modo da portarci ad accusarla e un attimo dopo a redimerla. Quel che è certo è che la ragazza nasconde un grande segreto che è sia causa che effetto della sua condizione psicologica e di conseguenza anche di ciò che restituisce a noi lettori. Ne porta i segni sul corpo e non solo, tanto che piano piano la verità inizia a venire fuori portando con se un fiume di fango appiccicoso ed invalicabile.
Scomparsi è un thriller abilmente architettato, ma, secondo il mio parere, caratterizzato da un minimo di prevedibilità, fattore che immancabilmente spegne l'entusiasmo. Rabbia, dolore, vendetta, risentimento, sono gli ingredienti base delle sue fondamenta e la ricerca della verità alimenta il motore che gli dà vita. L’unico neo è l’epilogo. Personalmente l’ho trovato scontato e riduttivo. Se lo guardiamo da un punto di vista emotivo, è in grado di calmare la sete di vendetta e di rivalsa, ma dopo un intreccio simile mi sarei aspettata una conclusione diversa, più meditata, perché in fondo quello che si legge nelle ultime pagine è proprio il finale che tutti si sarebbero aspettati dalla metà del libro in poi. Sappiamo bene che il colpo di scena, il dettaglio che rimescola tutte le carte, in questi casi è la parte più importante della narrazione. Ma questa è solo una mia impressione e non è mirata ad eclissare il giudizio generale del libro. Sono sicura che molti degli amanti del thriller capiranno cosa intendo…

La mente è una giungla, è facile smarrirsi, ancor di più confondere la verità con la menzogna e il giusto con lo sbagliato… siete pronti a ritrovare la strada?




L'autrice 

CAROLINE ERIKSSON è laureata in psicologia sociale e ha lavorato per dieci anni come consulente nell'ambito delle risorse umane. Tuttavia la sua passione è sempre stata la narrativa, cui ora si dedica a tempo pieno. Vive nei dintorni di Stoccolma col marito e i due figli.






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