domenica 8 maggio 2016

QUESTIONE DI PELLE BLOG TOUR + GIVEAWAY : SECONDA TAPPA Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti

Buongiorno Lettori!!!
Eccoci giunti alla seconda tappa del BlogTour QUESTIONE DI PELLE, dall' 8 al 14 Maggio. Questa settimana tocca a noi darvi la possibilità di vincere una copia cartacea dell'ultima fatica della "griffe" rosa Flumeri & Giacometti, e raccontarvi  particolari stuzzicanti utili  a scoprire nuove  peculiarità del romanzo .





BLOG TOUR + GIVEAWAY
QUESTIONE DI PELLE

2a TAPPA 
L'ambientazione

Elisabetta Flumeri &  Gabriella Giacometti 


Le  nostre recensioni del libro:




Uno degli aspetti distintivi  della narrativa di Elisabetta e Gabriella, che qui raggiunge un' importanza fondamentale dando alla storia passionale quel quid in grado di  infondere personalità al  romanzo e  di influenzare la modellazione  dei protagonisti e  gli sviluppi narrativi,  è dato dall'ambientazione. Questa volta, niente panoramiche sui  Faraglioni o chiese romaniche a cielo aperto dall'impatto mozzafiato: il contesto di questa favola rosa  è la ben più discreta provincia vicentina con focalizzazione sul  suo Distretto della Pelle, croce e delizia del territorio.  Una zona  economicamente molto ricca, splendida paesaggisticamente  e pregna di contraddizioni. La Valchiampo che si respira in Questione di Pelle è la stessa che ritrovo nel mio quotidiano, e che  sa conquistarmi ma anche  farmi arrabbiare . I panorami sono contraddistinti da dolci e verdeggianti declivi, disseminati di ville immerse nei vigneti, che suscitano un vero e proprio languore; le zone industriali sono contraddistinte da  mastodonti di cemento,  punteggiate da  camini maleodoranti che fumano incessantemente.  I fiumi scorrono placidi,  infondono pace, sono fonte d' acqua per tutto il territorio limitrofo;   ma proprio in questi giorni è scattato l' allarme inquinamento acquedotti dovuto agli scarichi tossici prodotti dalle aziende. Ancora, la Valchiampo è  patria d' elezione delle aziende di famiglia nate dal nulla,  tramandate da generazioni, tra padri tutti d'un pezzo e figli  più o meno costretti ad occuparsene : realtà produttive  fondate sul rispetto e persino sull'affetto tra titolari e dipendenti, microcosmi  che assumono l' identità e la valenza di  piccole comunità. Ma una conceria può essere  anche il mezzo per " fare i schei" , per arricchirsi senza guardare in faccia nessuno , approfittando di tutto e tutti senza onestà buonsenso e misura,  ostentando    un tenore di vita elevato all'insegna di appariscenti supercars,  locali modaioli, abiti sfacciatamente firmati.
I personaggi di Questione di pelle rappresentano il " buono" e il " cattivo",  l' uno e  l' altro lato della medaglia  di una realtà complessa:  che è impossibile non apprezzare nei suoi aspetti più sinceri, semplici, tradizionali, ma che suscita riprovazione   quando assume la connotazione dello snobismo, del distorto senso di superiorità, del doppio gioco in nome della brama di avere ( e anche qui, Elisabetta e Gabriella non si sono inventate nulla: la cronaca recente vicentina parla di numerose frodi e appropriazioni indebite) . Questi temi non vengono trattati direttamente nel romanzo, che è tessuto su un  canovaccio rosa di tutto rispetto , decisamente predominante: essi  traspaiono come sensazioni, motivazioni, emergendo dall'incontro,  dallo scontro , da una reazione differente ad uno stesso contesto, evento, stimolo. Coloro  che "sono" e coloro che "hanno", lasciano trapelare tutte le loro emozioni, le loro ambivalenze, e trasportano il lettore all'interno di un ambiente a suo  modo invitante, tutto da scoprire e - lo capirete  leggendo e immergendovici fino al collo - perfetto scenario per interludi romantici tra il bucolico e il pragmatico.







   




Per vincere la copia cartacea in palio dall' 8 al 14 maggio su Sognando tra le Righe è necessario: 


1) Mettere "mi piace" alla pagina Facebook delle Autrici Felici 
( link QUI )

2) Lasciare un commento a questo post (corredato di mail) rispondendo alla seguente domanda:
L'importanza dell'ambientazione nell'intreccio del Rosa italiano

Il commento più bello scelto dalle autrici vincerà la copia in palio di questa settimana. 



12 commenti:

NotLoved ha detto...

Un buon contesto in generale a mio parere è fondamentale.
In un romanzo rosa l'ambientazione rende i personaggi più "reali" - gli dà uno spessore in più, gli dà una storia, gli dà una provenienza, gli dà una direzione in cui andare e uno spazio in cui muoversi.
Senza un'ambientazione specifica che li possa caratterizzare a dovere - che li renda quello che sono - sarebbero solo due personaggi buttati un po' lì così e anche l'intreccio romantico perderebbe "consistenza" - sarebbero solo parole a differenze di personaggi ben radicato in un luogo specifico che sembrano quasi prendere vita.
La mia email è lonely_dreamer@hotmail.it e seguo su Facebook come Alice Biolcati.

Unknown ha detto...

Ho sempre pensato che l'ambietazione sia la co-protagonista in una storia. Non riesco ad appassionarmi e immedesimarmi quando tutto ruota attorno ai personaggi, per quanto ben approfonditi, senza che ci sia una buona descrizione del contesto ambientale. E penso che il rosa italiano debba approfittare della varietà dell'ambiente in cui viviamo, del suo fascino e del suo potenziale.
sabrigrem@gmail.com

Sarah ha detto...

Il contesto in cui si svolge una vicenda è tutto. I personaggi, i protagonisti, interagiscono fra loro, si parlano, si amano, ma devono pur toccare qualcosa, vedere qualcosa al di fuori degli occhi di chi gli sta di fronte. Se fosse così, sarebbe tutto troppo statico, impersonale. Al di là del luogo ove è ambientato, al di là degli spazi, quello che serve è un contesto reale. Non occorre dilungarsi in particolari, sembrerebbe una puntata del National Geographic. Basta un accenno, una descrizione che renda più vera la storia.

Claudia Piano ha detto...

Tutti i romanzi in generale hanno bisogno di una buona ambientazione. Noi abbiamo la fortuna di vivere in Italia, dobbiamo sfruttare il nostro bel paese per creare emozioni uniche nel lettore...
Tanto da indurgli la voglia di tornare a leggere i nostri romanzi, anche per trascorrere un po' di tempo in Italia! ;)

claudia.piano@live.it

Viola Bai ha detto...

Di fronte all'enorme numero di proposte letterarie di scrittori e scrittrici italiane, due sono le caratteristiche principali che mi aiutano a scegliere un libro.
La prima è il genere: io amo i romance, possibilmente contemporanei.
La seconda è la presenza di descrizioni che arricchiscano la vicenda. Descrizione dei personaggi e soprattutto dei paesaggi e dei luoghi ove si svolge la storia. Tutti questi dettagli, che forse per qualche lettore possono risultare inutili o ininfluenti, per me sono importanti, mi accompagnano e mi aiutano a "entrare" nelle vicende, a farle tutte mie; a maggior ragione, risultano ancora più incisive se riguardano dei luoghi che conosco e che mi sono ben noti, o che addirittura mi sono cari poiché li ho visti e vi ho vissuto.
Mi è capitato di recente di leggere dei romance di autrici italiane ambientati in Liguria, sulla costa di Chieti e Pescara, o di nuovo, nella città di Venezia, Roma e sulle isole Lipari, persino sulle colline venete del coneglianese, dove vivo.
Quanto mi ha scaldato il cuore leggere di questi luoghi che tanto amo e che posso riconoscere come "miei", senza peraltro nulla togliere alle vicende ambientate negli Stati Uniti, a Seattle, Boston o New York, dove vengo trasportata dagli intrecci di moltissime storie appassionanti... purché ben descritte.
La mia eMail è: morganfrancesca95@yahoo.it e su Facebook sono sempre Viola Bai :-)

luigi ha detto...

Luigi Dinardo
luigi8421@yahoo.it
A mio avviso l'ambientazione è importante anche se non fondamentale. Personalmente preferisco luoghi particolari come castelli o reggie, o magari città particolari come new york, o quartieri particolari di alcune città. Il contorno sicuramente è importante per una storia ;)

Laura Colucci ha detto...

Secondo me l'ambientazione in un romanzo è importante tanto quanto i protagonisti della storia e della trama stessa. L'ambientazione rende la storia più reale,senza di essa sarebbe il romanzo sarebbe solo un insieme di parole senza contesto ne significato.
lauradomy@hotmail.it

Unknown ha detto...

Per me l'ambientazione è importante ,senza il romanzo cosa sarebbe? Si ridurebbe ai soli dialoghi è vero che la fantasia di chi legge non ha confini ma qui sarebbe oltre☺
Bebatag@gmail.com

Mariella Mogni ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mariella Mogni ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mariella Mogni ha detto...




Un città, un paesaggio, uno scorcio che ti è rimasto nel cuore e che vuoi condividere con i lettori. Un viaggio da compiere insieme in cui storie e sentimenti si vestono di quei colori, di quegli odori e possono esistere soltanto lì, in quel luogo che a te sembra magico. E' questo che ho pensato spesso scrivendo i miei racconti.
Anche come lettrice adoro lasciarmi condurre in città che non conosco o scoprire aspetti impensati di quelle che ho visitato.
Una cosa è certa, però, per quanto dettagliate e circoscritte siano le descrizioni è sempre la fantasia ad avere la meglio. Esiste un filtro potente, quello dell'immaginazione, che distorce e dilata la realtà. Nessuna città è mai quella reale quando la si trasforma nel palcoscenico su cui si muovono i personaggi di un romanzo. Emozioni e sentimenti la "contaminano". Aggiungono un di più che la trasforma da luogo geografico a luogo di sogni e riflessioni.

zerbillola@hotmail.com

Unknown ha detto...

Stavo per perdermi questa tappa del blogtour!!!

Allora l'ambientazione per me è fondamentale non solo per una questione di completezza della storia ma anche per il suo insito significato.
Senza l'ambientazione la storia sarebbe vuota, non concreta e incomprensibile!
Però detesto le descrizioni troppo dettagliate, credo che appesantisca il tutto. Come in tutte le cose, una via di mezzo è il giusto connubio ;-)
Partecipo al blogtour e al Giveaway ;-)
Lettori fissi: Rosy Palazzo
email: rosy.palazzo1612@gmail.com
Facebook e Google+: Rosy Palazzo
Grazie mille per l'opportunità! 

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