mercoledì 16 marzo 2016

DONNE E AUTRICI: la missione possibile del sesso memore Sara Zelda Mazzini Recensione

Una lettura piacevole, utile e interessante. Non solo ho avuto modo di approfondire la conoscenza di alcune autrici che stimo, ma è stata l'occasione per riflettere su alcuni spinosi punti sui quali sono assolutamente d'accordo. Questa brillante raccolta di interviste sarà utile ai lettori, che avranno modo di capire che tipo di impegno e fatica ci sia dietro un romanzo o una novella, e avere un briciolo di considerazione e rispetto in più verso chi scrive.



SELFPUBLISHING



DONNE E AUTRICI
La missione del sesso memore
Sara Zelda Mazzini

Editore: Sara Zelda Mazzini
Genere: Interviste
Pagine: 178
Prezzo: 8,32
Ebook: 2.99
GRATIS con Kindle Unlimited


Trama


Che cosa significa oggi essere una donna e al tempo stesso inseguire il sogno di un mestiere che, più di tanti altri, rischia di venire ucciso dagli impegni quotidiani? Quanto è difficile riuscire a emergere all’interno di una realtà editoriale in continuo mutamento o, più spesso, in rovina? E quali sono le differenze fondamentali tra il mercato estero e quello nostrano? Attraverso le interviste a dodici autrici indipendenti e due blogger, Sara Zelda Mazzini cerca di tirare le somme della letteratura al femminile, a quasi un secolo dalla pubblicazione delle storiche conferenze di Virginia Woolf. Con i contributi di: Vera Q., Mari Thorn, Anne Went, Linnea Nilsson, Angela C. Ryan, Patrisha Mar, Mala Spina, Evelyn Levine, Bianca Marconero, Noemi Gastaldi, Amabile Giusti, Chiara Pagliochini, Virginia Leoni, Lile laSvamps. E con la partecipazione straordinaria di Jennifer Messina.



opinione di foschia75

Perché ognuna delle intervistate ha dei mondi ulteriori, dentro di sé, e ogni romanzo o racconto nasce sempre con due storie: la storia che narra e la storia che resta nascosta, quella della sua genesi e del suo destino. E a volte la storia segreta è ancor più interessante di quella rivelata agli occhi dei lettori


Veramente una lettura illuminante, che mi ha dato modo di conoscere qualche "sfumatura" in più sulle intervistate (alcune ho la fortuna di conoscerle e averle come preziose amiche). Una raccolta di punti di vista molto interessanti, uno diverso dall'altro ma con il minimo comune denominatore della passione per la scrittura. Tutte le autrici intervistate non scrivono per passatempo come si potrebbe fare punto croce o uncinetto, sono donne più o meno realizzate, con lavoro e famiglia e tutti ciò che ne consegue (le capisco benissimo!), con poco tempo libero a disposizione, sono costrette a fare delle rinunce e della scelte per poter coltivare la passione per la scrittura... quella necessità di mettere per iscritto, riga dopo riga, le emozioni e a volte le frustrazioni e affidarle, prima ai personaggi e la trama, e poi ai lettori.
Molte di loro scrivono fin da bambine, e non hanno mai perso la spinta verso i personaggi e le loro storie, la maggior parte è sempre munita di taccuino o tovagliolo dove annotare un'idea, una scintilla, nella rocambolesca routine della vita quotidiana.
Nonostante non sia una scrittrice, mi sono immedesimata in molte di loro, perchè sono madre e moglie con una passione smodata per la lettura, e ritagliatrice esperta di momenti rubati.
Leggere questa pregevole raccolta di interviste, non è stato solo un modo per capire la complessa sfera femminile, è stato anche un mezzo per conoscere autrici che ancora non ho letto ma che in futuro certamente leggerò. Entrare in punta di piedi (grazie alla bravura dell'intervistatrice!) nel loro quotidiano mi ha dato la possibilità di capire che siamo un esercito di donne che ogni giorno cercano di ritagliarsi un momento, una loro "bolla personale" dove sentirsi parte di un progetto, di una passione che spesso non condividiamo col resto della famiglia, ma che in piccola misura ci fa sentire realizzate.
Credo che attraverso le storie di queste scrittrici, ci possiamo ritrovare tutte, sentirci normali quando cerchiamo un'ora di silenzio e di pace per scrivere o leggere, quel momento solo nostro che nel marasma familiare, è terapeuticamente salvifico, e ci permette di ricaricare le pile e l'amor proprio.
E' stato veramente piacevole sbirciare nelle vite di donne forti e caparbie, che attraverso la scrittura viaggiano, per poi far viaggiare chi le leggerà, donando una parte delle loro emozioni e della loro passione. 
Scrivere è donarsi al lettore, perchè la maggior parte delle volte, in mezzo a  quelle righe c'è molto o tutto di chi le scrive, insospettabili imprenditrici, o instancabili casalinghe, stoiche madri o studentesse che intrecciano storie e emozioni dando libero sfogo alla loro fantasia.
Leggendo questo intimo scritto, vi renderete conto che anche chi scrive dietro pseudonimo, è una donna dalle mille sfaccettature, una ex bambina che non ha ancora smesso di sognare, una madre e una moglie che, nonostante i tantissimi impegni di una giornata, coltiva una passione la maggior parte delle volte incompresa dal lettore. Queste donne sono un esempio, da rispettare. 
Questo riuscitissimo progetto di Sara Mazzini, è molto importante non solo per chi è stata intervistata. ma anche per chi lo leggerà, perchè mettendo insieme le variopinte tessere del puzzle, si avrà una visione diversa e più profonda dello scrittore Selfpublishing, quello che lotta per coltivare la sua passione, per arrivare direttamente al cuore del lettore. Grande, grandissimo rispetto per chi ha il coraggio di mettersi in gioco ogni giorno, per chi per passione genera emozioni da donare al lettore.
Come sempre, ribadisco che nel vastissimo panorama selfpublishing, ci sono penne veramente meritevoli, a volte più di autori accolti "trionfalmente" come casi editoriali, dalle grandi case editrici.
Donne e Autrici, continuate strenuamente a coltivare la vostra passione, perchè solo così noi potremo ancora scegliere le tante, tantissime destinazioni dei nostri viaggi.
Un plauso a Sara Zelda Mazzini per questo spazio dedicato alle donne, alla caparbietà e al potere dei sogni e della scrittura.
Sarebbe interessante leggere una futura raccolta di interviste ai lettori, per capire dove sta andando a finire l'editoria...




L'autrice




Sara Zelda Mazzini è nata il 24 luglio 1980 a Poggibonsi, Siena, dove non ha mai vissuto. Dopo essere cresciuta tra la provincia fiorentina e l'hinterland milanese si è trasferita a Monaco di Baviera, dove attualmente vive. Il suo nome d’arte è un omaggio a Zelda Fitzgerald, scrittrice, pittrice e ballerina, nonché moglie del celebre scrittore Francis Scott Fitzgerald. Non ha la più pallida idea di chi sia l'elfo Zelda protagonista dell'omonima Leggenda, e intende continuare a ignorarlo.
Tra il 2002 e il 2008 ha collaborato con il settimanale Metropoli del Chianti fiorentino, con la rivista online Noluogo e con SettePerUno, sotto lo pseudonimo di Judith Cavalera. Più o meno nello stesso periodo ha curato l'antiblog judithcavalera.splinder.com, che si sottraeva a ogni legge dei social e per questo si è spento suicida, si è iscritta tre volte all'università e ha rifiutato un sacco di proposte di lavoro artistico non retribuito. Le sue influenze letterarie sono: Jack Kerouac e la Beat Generation, il Sandman di Neil Gaiman, i Nirvana, le periferie cittadine, le famiglie allargate, MTV, il movimento straight-edge, Ernesto Che Guevara, la Bibbia, Jane Austen e Cime tempestose. Non ha mai sentito il bisogno di scrivere un romanzo rosa e dichiarare che si tratta di un omaggio alle sue autrici preferite del passato, poiché crede fermamente che le sue autrici preferite del passato NON scrivessero romanzi rosa. Non sa decidersi se i suoi lavori siano più adatti al circuito indipendente o a quello della grande editoria, ma al momento la grande editoria ha deciso per lei. Tutti i suoi libri sono editi da Amazon KDP, Createspace e Narcissus Street Lib.





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