lunedì 1 febbraio 2016

IL RICHIAMO DELL'ANGELO Guillaume Musso Recensione

Sapete perché adoro Guillaume Musso? Perché non scrive soltanto thriller pieni di azione e inquietudine ma riesce a dar vita a dei personaggi talmente intensi e carichi di emozioni che dopo il primo libro non se ne può più fare a meno. Al centro della narrazione  c’è sempre un caso intricato da risolvere, spesso infarcito di violenza e disperazione, e da lì partono tutti i tentacoli della storia, la vita dei protagonisti, il loro passato e il futuro incerto che li attende con il fucile puntato. Ognuno di loro nasconde in se una fragilità potente che non è vista come limite bensì come un qualcosa da tenere segreto, da nascondere agli occhi degli altri. 
Ultimo ingrediente che non manca mai nei romanzi di Musso è il destino, arbitro indiscusso di tutta la vicenda, unica forza in grado di rendere tutto possibile anche dove la morte sembra aver gettato il suo pesante mantello.



IL RICHIAMO DELL’ANGELO 
Guillaume Musso

Traduzione a cura di Laura Serra
Casa editrice: Sperling&Kupfer
Collana: Pickwick
Genere: Thriller
Pagine: 380
Prezzo: 19.90€
Ebook: 9.90€





Trama


New York, aeroporto JFK. In un'affollata area d'imbarco Madeline e Jonathan, due perfetti sconosciuti, si scontrano. Un vivace battibecco, poi ognuno riprende la propria strada: lei sale su un volo diretto a Parigi, lui su un aereo per San Francisco. Non immaginano certo che le loro strade sono destinate a incrociarsi di nuovo. Una volta atterrati, infatti, scoprono con disappunto di essersi scambiati i cellulari e provano l'irrefrenabile impulso di curiosare l'uno nella vita e nei segreti dell'altra. Fino a una sconcertante rivelazione… Una storia mozzafiato, punteggiata di colpi di scena, sorprese e inattesi capricci del destino.



Opinione di Sybil



Per qualche secondo furono uniti da un accordo perfetto. Un lampo, un flash, un istinto vitale. Misurando la strada e i rischi corsi da ciascuno dei due per arrivare all’altro, erano costretti ad ammettere di essere twin souls, due anime gemelle che si erano riconosciute e avevano percorso un lungo cammino per giungere alla stessa destinazione. Adesso c’era tra loro come un’evidenza, un impeto, un’alchimia; un sentimento primitivo che risaliva alle paure e alle speranze dell’infanzia. La certezza vertiginosa di essere finalmente davanti alla persona capace di colmare il loro vuoto, di far tacere le loro paure,di guarire le ferite del passato.

Madeline e Jonathan sono due perfetti sconosciuti. Lei proprietaria di un negozio di fiori a Parigi, lui cuoco a San Francisco. Una settimana prima di Natale si trovano entrambi all’aeroporto di New York e in un attimo di fatalità si scontrano e si scambiano accidentalmente i telefonini. Una volta arrivati a casa si accorgono dell’errore ma ormai ci sono tantissimi chilometri tra di loro e rimediare diventa difficoltoso. Jonathan è estremamente turbato, prova rabbia nei confronti della sbadata Madeline e il sentimento è reciproco. Come primo incontro è stato un vero disastro e lo scambio dei telefoni ha contribuito a rendere tutto complicato e insostenibile. In un mondo come quello di oggi in cui tutti dipendiamo dalla tecnologia, perdere il proprio smartphone diventa una tragedia, soprattutto quando al suo interno c’è salvata gran parte della nostra vita: numeri, foto, appuntamenti sul calendario, promemoria. Nel caso di Madeline c’è qualcosa di più.. non si tratta solo di aver smarrito delle informazioni generiche, bensì di aver perduto alcuni file che racchiudono un passato doloroso, devastante, che con fatica ha cercato di nascondere per continuare a sopravvivere. In cuor suo spera che Jonathan non sia tanto curioso da andare a sbirciare invadendo la sua privacy. Ma il cuoco è rimasto affascinato dall’incontro con Madeline. Nonostante si sia comportata in maniera sgradevole, ha notato in lei qualcosa, una luce, un grido, una speranza, l’ombra di una preda prigioniera della sua vita apparentemente sofisticata. Attratto dalla personalità della ragazza, fa l’unica cosa che non avrebbe dovuto: sbircia nel suo telefono e dopo giorni di ricerche viene in possesso di alcuni documenti che cambieranno per sempre la sua vita, perché a essere coinvolto non è solo il passato di Madeline ma anche il suo. Il destino li ha toccati, li ha fatti scontrare cambiando il loro presente e inevitabilmente anche il futuro. Chi è Madeline? Chi è Jonathan? Perché due perfetti sconosciuti si ritrovano ad essere legati per sempre, nel bene e nel male?
Vedrete, rimarrete affascinati dallo scorrere della narrazione perché questo non è che l’inizio. L’autore vi accompagnerà attraverso il buio del passato di Madeline facendo emergere la personalità di una donna forte fuori ma terribilmente fragile dentro e di un uomo che ha perduto tutto e che adesso gli viene offerta la possibilità di ritrovare la sua strada. 
Incredibile l’importanza che l’autore da all’influsso del destino, tanto da farlo diventare la parola chiave indispensabile per decodificare il mistero dell’intero romanzo. Se Madeline e Jonathan non si fossero scambiati il telefono al JFK di New York, le loro vite sarebbero collassate nel nulla, avrebbero continuato a vivere come dei fantasmi, accontentandosi degli avanzi di una vita diversa da quella che un tempo avevano sognato per loro stessi. Chiaramente affrontare il passato sarà un’impresa titanica, soprattutto per Madeline perché in fondo è lei il personaggio più devastato del romanzo. 
Un altro punto a favore di Musso è la forza con la quale le donne dei suoi romanzi vengono caratterizzate. Non sono i personaggi maschili ad avere un ruolo chiave nella vicenda, bensì le donne che, ricoperte da una corazza dura come il diamante, lasceranno lentamente fuoriuscire la loro vera personalità, dando vita ad un collage di emozioni. Madeline è una dura, coraggiosa, pronta a tutto pur di avere giustizia e spicca in maniera indiscussa sul quadro generale della storia. Nonostante Jonathan sia l’altro protagonista, la sua personalità passa leggermente in secondo piano, come eclissato dall’imponenza del carattere dirompente di Madeline. Sarò sincera, ci saranno volte in cui la ragazza sarà difficile da digerire, ha davvero un caratteraccio, a differenza di Jonathan che sin dalle prime pagine ci rende subito partecipi del suo dramma e del suo stato interiore. Madeline tende a lasciarci fuori, a non farci entrare nella sua sfera emotiva, ci chiude la porta in faccia, lasciando emergere solo la parte negativa di se e non quella più brillante e splendente. Ma questo, come ben sappiamo, fa parte del gioco…
Come avrete capito ormai, adoro Musso e amo il modo in cui riesce a scrivere storie sintonizzate su più lunghezze d’onda, capaci non solo di dare una scarica di adrenalina, ma anche di far emozionare e riflettere, trasmettendo attraverso un semplice sguardo l’immensità dell’animo umano, dalle tenebre alla luce.



L'autore




GUILLAUME MUSSO è nato nel 1974 ad Antibes. Figlio di una bibliotecaria, che gli ha trasmesso l'amore per i libri, già a dieci anni sognava di diventare scrittore. Sogno che si è avverato alla pubblicazione del suo primo romanzo L'uomo che credeva di non avere più tempo (Sonzogno, 2005), un grande bestseller internazionale. Oggi Musso è diventato in Francia l'autore più venduto in assoluto. I suoi libri sono tradotti in trentatré Paesi e hanno venduto più di tredici milioni di copie.



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