venerdì 20 novembre 2015

VOGLIO SCRIVERE PER VANITY FAIR Emma Travet Recensione



Uno sguardo ironico e brillante sul via vai quotidiano del mondo d’oggi, tra crisi, sogni e desideri. Ecco che cos’è il romanzo di Emma Travet alias Erica Vagliengo, uno spaccato sincero e frizzante della vita di molti giovani che, come la protagonista, si trovano divisi tra ciò che desiderano e ciò che la società crede di potergli rifilare senza se e senza ma, facendoli immancabilmente rinunciare ai loro sogni, senza però fargli perdere l’istinto e il coraggio di inseguirli.

VOGLIO SCRIVERE PER VANITY FAIR 
Emma Travet


Casa editrice: GoWare
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 270
Prezzo: 12.99€
Ebook: 4.99€




Trama

Come si fa a sopravvivere, in tempo di crisi, senza abbattersi e senza privarsi delle piccole cose che danno quel tocco speciale a giornate tutte uguali? Ce lo racconta Emma T., dove la T. sta per Travet, cognome piemontese assai comune, niente a che vedere con Emma Thompson.

Ha ventisei anni, abita in Italia, in una città di provincia toccata dalla crisi dell’auto, vicino a Torino, dov’è nato uno dei primi locali gay d’Europa. Di lavoro fa la giornalista pubblicista, quasi giornalmente sfruttata dal suo capo, Mr Vintage. Alzarsi al mattino e rinchiudersi tutti i giorni (sabato mattina compreso) in una redazione locale non è il massimo. Sarebbe meglio scrivere per “Vanity Fair”, al quale invia, da due anni a questa parte, un curriculum e diversi suoi articoli a settimana. Prima o poi, almeno per sfinimento, confida che qualcuno le risponda.

La storia di una ragazza normale, come ce ne sono tante, che tra avventure e disavventure, con spirito di iniziativa, grinta e ottimismo segue le sue aspirazioni. Uno stile fresco e dinamico, quasi un diario in presa diretta, o una sceneggiatura, con immagini e situazioni tratte dalla vita di tutti i giorni, viste attraverso gli occhi di chi si definisce “precaria, sì, ma con stile”.


Opinione di Sybil



Emma è una giornalista che vive vicino a Torino e ha un grande sogno: approdare nella redazione di Vanity Fair. Purtroppo o per fortuna (considerata la crisi) lavora presso una rivista locale che però non soddisfa il suo desiderio di appartenere ad un qualcosa di più grande, di più completo, che la lasci libera di scrivere notizie relative a qualsiasi argomento. Per il momento si occupa di piccole rubriche, niente in confronto al suo grande sogno: Vanity Fair. Ma la realtà dei fatti è che per arrivare fin lì ci vuole tanto lavoro, tanta ambizione e soprattutto lo spirito giusto. Ed è questo che Emma cerca di fare, riuscire a far brillare il suo lato interiore più dinamico, il suo spirito combattivo, unico pulsante d’accesso in grado di farla approdare in un vero giornale, fatto di pagine patinate, gossip e tanta, tanta moda. Sì, perché Emma oltre ad essere una giornalista è pure grande amante della moda e, più precisamente, del vintage tanto che molte delle sue uscite con gli amici sono finalizzate all’acquisto di oggetti d’altri tempi che risvegliano in lei un istinto primordiale. Sarà proprio tra le scrivanie della rivista locale per la quale lavora, tra i mercatini dell’usato e gli aperitivi con i suoi inseparabili amici che impareremo a conoscere Emma, le sue passioni e i suoi gusti sgargianti, il tutto arricchito da tanta simpatia e allegria. 
Non posso dirvi altro altrimenti rischierei di svelarvi troppi dettagli, ma ci tengo a sottolineare che, caratteristica interessante del libro, sono i numerosi link che rimandano a pagine web, blog e immagini, relative agli argomenti trattati. Non mi era mai capitato di leggere libri così, che ti raccontano di una ricetta di cucina e ti rimandano poi ad un blog vero e proprio che ti consiglia come metterti ai fornelli! Vi confido che ad uno di questi link ho pure trovato una ricetta che poi ho prontamente proposto per cena! Un’idea davvero simpatica e brillante. 
Per quanto riguarda la storia, l’ho trovata piacevole e rilassante, aiutata dalla fluidità dello stile dell’autrice che, senza mezzi termini, ha saputo tratteggiare le linee fondamentali di una generazione, la nostra, alle prese con la vita di tutti i giorni, straziata dalla crisi ma non per questo privata dei propri sogni.
Consiglio questo libro a tutti quei lettori che desiderano trascorrere alcune ore di piacevole armonia tra accessori vintage, amicizia e qualche sana risata.




L'autrice 



EMMA TRAVET (pseudonimo di Erica Vagliengo, Pinerolo, 1977), è una web journalist e blogger. Collabora con marieclaire.it e punktmagazine, tiene una rubrica su “La Rivista Intelligente”, è direttore responsabile di Scenario. Ha scritto per Donna Repoter, excelsiormilano.com, notenews.it, Oggi7 (il settimanale di Americaoggi). Adora lasciare tracce su Internet, prendere appunti sul Moleskine, i dolci, l’arte contemporanea, collezionare borsette, abiti e accessori second hand, New York, il caffè macchiato (rigorosamente italiano).

Da piccola si sentiva un mix tra Mary Poppins e Virginia Woolf e la maestra delle elementari le predisse che sarebbe diventata un’autrice Harmony. Ora che è diventata grande, ha firmato la prima versione di Voglio scrivere per Vanity Fair con la casa editrice Memori (2009), facendo parecchio baccano sul web (e non solo) con il suo “progetto emmat”. Si è autopubblicata la versione in americano I Want to Write for Vanity Fair su Amazon.com, il 7 settembre 2013, compleanno di Emma T. Ha voluto anche ripubblicare con goWare la nuova versione del romanzo in ebook nel 2014.

Al momento sta studiando per diventare una geek girl e sta lavorando al suo secondo romanzo che le darà ricchezza e fama in tutto il mondo, specialmente in Cina, così potrà regalarsi una Pekaboo color ginger, un iPad mini, una 500 Fiat color avio e tante altre cose (sì, ha sempre avuto uno spiccato senso dell’umorismo…).

Curiosità. Parla tanto, dorme poco, scrive parecchio. Combatte le nevrosi quotidiane “drogandosi” di Internet, dolci e caffè.






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