lunedì 12 ottobre 2015

DOVE OSANO LE CICOGNE Letizia Draghi Recensione

Quando ho saputo che sarebbe uscito un nuovo lavoro di Letizia Draghi, sono diventata a dir poco euforica. Perché con i suoi Youfeel lei riesce a infondermi immancabilmente buonumore :  grazie a un’ arguzia non comune condita di saggezza e di romanticismo quanto basta, e allo sviluppo di trame che prendono spunto da accadimenti e stati d’ animo verosimili. Rendendo le vicende narrate particolarmente coinvolgenti.


Youfeel Rizzoli
DOVE OSANO LE AQUILE
LETIZIA DRAGHI




mood: ironico
genere: commedia romantica
pagine: 139
prezzo ( solo ebook): € 2,49

La Trama

Ginevra e Paolo conducono una vita frizzante nella soleggiata e ridente Forte dei Marmi. “Niente figli, molti viaggi” è il motto del loro matrimonio. Felice. Poi un giorno, a trentott’anni, lei si accorge di desiderare un figlio. L’inesorabile orologio biologico inizia a ticchettare. E, si sa: quando una donna si mette in testa una cosa, è difficile farle cambiare idea. Di colpo tutto ruota intorno al “quattordicesimo giorno”, quando lo stick per determinare l’ovulazione indica che il momento è propizio. E anche il sesso, un tempo fantastico, inizia a diventare un dovere. Se poi il concepimento tanto agognato tarda ad arrivare, la situazione diventa sempre più tesa… o forse no?
Equivoci, situazioni comiche e tanto amore. Una commedia brillante in cui tutto può succedere, anche che il finale lo porti una cicogna.

Opinione di Charlotte

Questa volta Letizia non presenta ai suoi lettori una ragazza maldestra e spaesata da appaiare, ma una coppia di quarantenni alle prese con una di quelle situazioni plausibili che nella vita reale possono arrivare a minacciare il rapporto di coppia più stabile poiché sovente diversi sono i modi e i tempi di reazione tra uomo e donna:  il desiderio di avere un figlio e la difficoltà nel concepirlo. Se poi l’ esigenza di procreare parte da uno solo dei due e non rientra nell’ iniziale progetto di vita comune, è inevitabile che l’ altro si senta trascinato in un vortice di follia e “prevaricazione”, dimostrando un grado di entusiasmo tiepido e difficoltà nel metabolizzare la novità.

Paolo: Adesso, non è che io fossi contrario in assoluto alla prospettiva di un figlio: avevo solo archiviato il progetto nella cartella C’È ANCORA TEMPO, assieme alla patente nautica e alla piscina in giardino

Ginevra: Ho perdonato Paolo per la mancata interpretazione del mio SMS del mese scorso. Non aveva capito che era la giornata giusta per procreare, in parte perché non s’informa su questi temi e poi perché la decisione rapida di avere un figlio lo aveva sconvolto. Questa volta sono stata più didascalica e gli ho scritto: “Allarme! Ovulazione in atto. Stasera, love & sex!”.

Dalle premesse sopraindicate parte un’ analisi attenta e non forzata – anche se le situazioni sono romanzate, ai confini della realtà - che mantiene un tono faceto.
In quanto membro di una coppia salda e collaudata che negli anni si è trovata più volte a ridiscutere le sue priorità , trovo che Paolo e Ginevra siano una caricatura/forzatura credibile dei difetti e degli atteggiamenti giudicati incomprensibili, immaturi, menefreghisti, intempestivi, inappropriati che spesso attribuiamo all’ altro. Quante volte ci lasciamo andare con le amiche a confidenze su situazioni casalinghe che ci accomunano – e so per certo che i nostri amati partner fanno altrettanto - rendendoci conto di come maschi e femmine sembrino avere necessità completamente differenti e affrontino le situazioni su piani paralleli non comunicanti ! Senza che vi siano cattiveria, pigrizia o indifferenza reciproca ma semplicemente in virtù di ragionamenti di partenza difformi: a volte sembra che “ loro” lo facciano apposta, ma spesso siamo noi che siamo insopportabili! . E così in Dove osano le cicogne, se da un lato si comprendono le ansie di una Ginevra sopraffatta dal ticchettio dell’ orologio biologico, dall’ altro non si può non provare compassione per il povero Paolo, alle prese con condizionamenti insostenibili in un progressivo venire meno della complicità, del desiderio, della mutua soddisfazione dei bisogni.
Questo Youfeel non è un libro dalla parte della donna, trovo invece vi sia molto equilibrio nel rispetto e nella critica delle posizioni sia di Paolo sia di Ginevra: in una visione neutrale che porta una coppia che si vuole bene ad arrivare presto o tardi alle stesse conclusioni, a trovare un compromesso prima con se stessi, poi con la dolce metà. Infine, al di là della battuta di spirito ineccepibile e della sottolineatura degli aspetti meno bucolici della maternità, del concepimento, del confronto fra aspiranti mamme - mi auguro per voi che  i vostri sfoghi non avvengano in contesti quali l' esilarante e malefico  gruppo FB  che " supporta" “ Ginevra - , si avvertono la sensibilità innata di Letizia Draghi e la sua volontà di trasmettere un messaggio positivo.   Che suggerisca al lettore di non essere egoista, di  apprezzare e coltivare quel che ha lasciando che il destino faccia la sua parte:  senza smaniare per ottenere qualcosa che  deve essere "a tutti i costi e in quel modo", e che potrebbe non costituire  la soluzione migliore e la fonte di appagamento.


L' Autrice 

Letizia Draghi è lo pseudonimo di una scrittrice di thriller che ha imboccato da poco la strada del romance. Al suo primo romanzo erotico, La sala delle punizioni, per tre mesi ai primi posti della classifica Amazon, sono seguiti La guardia del corpo, Body sushi e Rivelazioni. La tendenza a prendere la vita con ironia e a scovare i risvolti comici delle scene più hard, le ha suggerito un’altra deviazione di genere letterario. Forse – ma non ne è ancora certa – ha trovato nel romance brillante la sua strada.

Di Letizia Draghi Sognando tra le Righe ha recensito anche:

Sotto il segno dei pesci - Youfeel Rizzoli ( recensione QUI)
Questo cucciolo è mio - Youfeel Rizzoli ( recensione QUI )
Il giardino immortale - Libromania ( recensione QUI )



1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie Charlotte!