giovedì 9 aprile 2015

A UN PASSO DALLA VITA Thomas Melis Recensione



Inaspettato e trascinante, ho letteralmente divorato  questo libro che mi ha impressionata; grazie allo stile graffiante  e seducente con il  quale Thomas Melis ha creato un’ atmosfera vivida e inquietante, in grado  di trasmettere il  degrado morale e l’atteggiamento ambivalente della voce narrante della storia.

Lettere Animate Editore 
A UN PASSO DALLA VITA
THOMAS MELIS


Genere: Noir/Drammmatico
Pagine: 327
Prezzo ( solo ebook) : € 0,99 


La Trama

È una Firenze fredda, notturna e mai nominata quella che fa da palcoscenico alla storia di Calisto e dei suoi sodali, il Secco e Tamagotchi. La città è segnata dalla crisi globale, dietro l’opulenza pattinata del glorioso centro storico si nasconde la miseria dei quartieri periferici. Calisto è intelligente, ambizioso, arriva dal Meridione con un piano in mente e non ha intenzione di trasformarsi in una statistica sul mondo del precariato. Vuole tutto: tutto quello che la vita può offrire. Vuole lasciarsi alle spalle lo squallore della periferia – gli spacciatori albanesi, la prostituzione, il degrado, i rave illegali –, per conquistare lo scintillio delle bottiglie di champagne che innaffiano i privè del Nabucco e del Platinum, i due locali fashion più in voga della città. Calisto vuole tutto e sa come vincere la partita: diventando un pezzo da novanta del narcotraffico.
Cupamente, nella rappresentazione di un dramma collettivo della “generazione perduta”, schiava di un sistema socioeconomico degenere e illusa dalle favole di una televisione grottesca, si snoda questa storia di ingiustizie e tradimenti, ma anche di amicizie e amori forti tragicamente condannati. Perché il male non arriva mai per caso e la vita non dimentica mai nulla, non perdona mai nessuno.

Opinione di Charlotte 

Una narrazione incisiva, atta a restituire lo spaccato di una gioventù perdente in partenza:   nullafacenti alle prese con tentazioni, vizi, ambizioni  e valori di riferimento distorti e venali. Su tutti - politicizzati,  borghesi, figli di papà, tossici, malavitosi  -  troneggia  droga  tutti i tipi: chimica, vintage, pesante,   e soprattutto bamba,  motore dell’ intera vicenda.   
A partire dal prologo,   in modo scarno, asciutto ed essenziale viene delineata la personalità del protagonista   . Calisto è un ragazzo problematico  fin dall' infanzia, dominato da complesso di inferiorità e  sentimento di rivalsa  derivati dalla sua condizione di “ diverso venuto dal sud”. La sua rara intelligenza è al servizio dello spaccio e della criminalità fin dai tempi della scuola media, e all' età di 27 anni, in qualità di studente universitario, temporeggia fra locali esclusivi e status symbol, sballo e vuotezza: che solo raramente e per poco tempo  riesce a mettere da parte  a favore di  spontaneità  ed essenza autentiche,   invariabilmente soffocate e sconfitte. L' impresa criminale che Calisto e i suoi " soci"  si prefiggono   è un pericoloso  e inconsistente  gioco di ruolo fatto di degrado: combattuto  in   nome del desiderio di appartenenza ad un branco  di individui scelti in base alla loro posizione in una società oligarchica ed edonista:   in cui il termine  “ famiglia” non ha il significato che comunemente gli si attribuisce e in cui bisogna sapersi vendere, poiché a tutto e a tutti viene attribuito un prezzo.
Da queste premesse viene sviluppato un  intreccio che  a volte mi ha ricordato a grandi linee  Trainspotting, a volte per certi versi Gomorra:  una storia che  potrebbe prestarsi ad una serie tv , ad una sceneggiatura da biopic o da film documentario.
Incalzante, ricco di personaggi e situazioni mai condannati in toto, mai  definibili simpatici, A un passo dalla vita ha il grande merito di non essere impersonale e didascalico,  e di lasciare  intravedere in molte situazioni  lo spettro evanescente  dell’  anima negli individui più disparati: dalla ragazza facile, al  trafficante albanese, allo sbirro cinico, tutto viene esaminato   dallo sguardo impietoso  di Calisto. In questo contesto Thomas Melis  colpisce e affonda,  si dimostra  intenso emotivamente , sapiente  nell’ impiego dell’ aggettivo d’ impatto, della frase essenziale e non infiorettata, del gergo giovanile e dell’ intercalare dialettale dosati con equilibrio ed efficacia a restituire immediatezza e autenticità alle scene da lui concepite.
Perché mai, infatti, avremmo dovuto accontentarci delle misere briciole che un paese corrotto come l’Italia era disposto a lasciare a chi come noi non era nato sotto una buona stella? Per nessun motivo l’avremmo fatto. Era giusto farsi spazio con ogni mezzo necessario, anche se questo voleva dire violare le regole e sporcarsi le mani... “Andava bene faticare, ma non come avevano fatto i nostri genitori. Non a quel prezzo “.
Duro spietato schietto, Thomas Melis in un  variegato sottobosco di criminalità e povertà di ideali regala momenti di azione, di suspense e di poesia, senza perdere mai la luce tetra negli occhi  . Calisto, affascinante nel suo acume ma   decadente, “ sprecato” nella sua  accidia,  con la sua lucida analisi  riflette sugli avvenimenti, si sofferma  a trarre  conclusioni: e nonostante non sia indulgente nè con se stesso nè con gli altri, riprende a rincorrere un  obiettivo  che sembra perennemente  quasi raggiunto,  ma che immancabilmente gli sfugge. Si ha pertanto la netta percezione che lui e gli altri protagonisti restino sempre   indietro di un passo, non vivano mai appieno, e facciano  immancabilmente i conti con se stessi e con la costante ambiguità tra  la voglia  di innocenza e l’ impossibilità di ottenerla, tra il disprezzo per il mondo in cui si trovano e la consapevolezza che in qualche modo gli  appartengono: in questa realtà,   avere una fede, un ideale è un miraggio, e più  il lettore si addentra nel torbido, nel cattivo, più  prende coscienza dello sconforto, della rassegnazione, del fatto  che il confine tra arrivare ai vertici e precipitare in un baratro è davvero labile  . A un passo dalla vita è una lettura davvero illuminante, che incuriosisce e stimola riflessioni inedite: con la sensazione latente che non esistano vincitori né vinti.

L' Autore 

Thomas Melis è nato a Tortolì, in Sardegna, nel 1980. Ha studiato presso le Università di Firenze e Bologna concludendo il suo percorso accademico nell’anno 2008. Nella vita si occupa di progettazione su fondi comunitari e consulenza aziendale per lo sviluppo. Ha collaborato con diverse riviste on line, dedicandosi alle analisi degli scenari internazionali e della politica interna.
A un passo dalla vita” è il romanzo con il quale esordisce per Lettere Animate Editore.

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