martedì 10 marzo 2015

LA COLPA Sara Bilotti Doppia recensione

"In quel cortile, delimitato da mura di pietra antica, c'era la ragione della sua incertezza, incarnata da Emanuele e da Alessandro: da un lato un uomo irresistibile e determinato, divorato dai sensi di colpa, incapace di offrire sicurezze; dall'altra un uomo evanescente, traumatizzato dalle violenze subite da bambino, incapace di amare. Entrambi erano entrati nella sua vita e l'avevano messa sottosopra".

In questo passaggio c'è il seme del frutto che tenta Eleonora, La colpa di voler assaporare due lati della stessa pesca, cercando di stare lontana dalla parte meno buona, quella dove si intravede il nero...
Così ci piace immaginare questa donna, attratta dal frutto sbagliato, ma irresistibilmente seducente. Bruges come l' eden, Eleonora come una moderna Eva, in cerca della sua pesca perfetta: forse un miraggio, forse una possibilità, di certo un' indomabile  tentazione.


EINAUDI


LA COLPA 
Sara Bilotti



Collana:Stile libero
Genere: Erotico nero
Pagine: 282
Prezzo: 14.00 euro
e-book: 9,99 euro



Trama:

Nella favolosa cornice di un castello medievale sulle colline toscane, Eleonora assiste disarmata al matrimonio di Corinne e Alessandro: lei è la sua amica d'infanzia, quasi una sorella, lui è l'uomo di cui è innamorata e al quale ha rinunciato per non tradire Corinne. Del resto è per non subire le tentazioni del cuore che ha lasciato la tenuta di Bruges, dov'era loro ospite, ed è andata a vivere da sola. Anche se Emanuele, il fratello maggiore di Alessandro, la raggiunge quasi ogni notte. Lei è soggiogata dal suo modo violento e coinvolgente di fare l'amore, ma qualcosa le impedisce di cedergli fino in fondo. Qualcosa che la tormenta. Il passato dei due fratelli è pieno di segreti ed Eleonora è decisa a scoprire tutta la verità. Specialmente adesso che una donna misteriosa, bellissima e dall'aria indifesa, si è insinuata nelle loro vite. Forse non per caso.

 
Opinione di Charlotte 

“E invece no, la vita la trascinava come una scala mobile. Non era lei a generare le proprie azioni, ma una forza sotterranea di cui non conosceva le origini.”

Eccoci di ritorno nel microcosmo di Bruges: un mondo regolato da leggi proprie,  in cui convivono meraviglia e orrore, verità e menzogna, scelta e costrizione, sentimenti contrastanti e pulsioni istintive. La colpa è il secondo episodio di una trilogia che non viene percepita come una storia suddivisa in tre puntate , ma come un continuum nel quale di volta per volta viene affrontato lo stato d’ animo che dà il titolo al romanzo e che ne costituisce il leitmotiv.
In questo caso abbiamo a che fare con La colpa: che in modi diversi e partendo da presupposti differenti incide pesantemente sulle azioni e le emozioni di ogni iperbolico e complesso personaggio  del romanzo. Ciascuno in quel di Bruges ha la possibilità di interagire con  gli altri in modo  diretto e spontaneo,  facendo fluire senza filtro le proprie pulsioni e reazioni, esternando le motivazioni della propria inquietudine interiore, per quanto esse  possano rivelarsi particolarmente strane, incoerenti o soggette a repentini mutamenti.     
Se ne L’ oltraggio avevamo conosciuto più o meno approfonditamente  tutti i personaggi e si era profilata una vicenda dagli esiti ben definiti, ne La colpa Sara Bilotti con innata  fantasia ed eleganza naturale    rimescola le carte, detta nuove regole coerenti con il mondo da lei creato, imposta  meccanismi inediti di rapporto interpersonale e inserisce anche un “ lato suspense”: sicché succede imprevedibilmente di tutto .
Fulcro delle vicende narrate ne La colpa ancora una volta sono le fortissime ed antitetiche personalità dei due fratelli Vannini, Alessandro ed Emanuele: l’ uno sentimento sublime  tragicamente esasperato, l’ altro lussurioso e  distaccato bisogno primordiale. Due uomini estremamente diversi, entrambi incredibilmente attraenti e dominatori,  al centro di due universi paralleli in cui le persone - e nella fattispecie Eleonora  che fa un po’ da specchio e un po’ da spugna alle emozioni di tutti i protagonisti del romanzo -  vengono attratte verso la loro luce come  falene che rischiano di bruciarsi le ali:    senza sapere quale dei due scegliere, senza avere mai la certezza di essere parte del loro mondo, senza potere fare a meno di loro nonostante la potenza delle "personalità- Vannini"  metta in risalto le fragilità degli altri e rischi di schiacciarne la forza di volontà. Non ci sono vincoli sociali che tengano,  nè legami di parentela che possano  arginare il fiume in piena costituito dai due fratelli  costantemente sull’ orlo dello straripamento:  che esercitano il loro potere per  costruire regole, salvo distruggerle e modificarle a loro piacimento, senza mai dare risposte né punti fermi, ma  senza neppure escludere nessuno definitivamente dalle loro esistenze: con il risultato di restituire ai loro satelliti, e ai lettori che entrano a far parte dell’ entourage di Bruges ,   confusione dei sensi e sentimenti, rapporti conflittuali,  ferite sanguinanti, confronti e verità taciute.
Pochi sono i momenti di lucidità e chiarezza, le vicende assumono forme surreali e si susseguono a ritmo velocissimo:  il cammino dei personaggi nel tentativo di realizzare le proprie  aspirazioni assume la connotazione di un vero e proprio purgatorio in bilico tra il reale e il visionario, in cui in un’ atmosfera talora claustrofobica, talora  inconsistente e priva di punti di riferimento, è necessario patire per scontare le proprie colpe.
Pur essendo generalmente ostile al “ libro di mezzo” di una trilogia, ho apprezzato La colpa come romanzo a sé: ammiro lo stile di Sara Bilotti, evocativa e struggente, sofisticata nella scrittura ma al contempo di un’ immediatezza spiazzante nella trasmissione dei contenuti.  Nonostante anche questa volta l' autrice abbia regalato ai lettori un finale compiuto  "a modo suo" , troppi elementi sono ancora  in sospeso e in attesa di risoluzione: non resta che  aspettare fino a maggio per sapere se verranno effettuate  delle scelte, quali saranno le loro  implicazioni, e soprattutto  se sarà possibile Il perdono che dà il titolo al terzo romanzo della serie.   



Opinione di foschia75


Mi piace quando una trilogia migliora di libro in libro, supera l'impasse del secondo libro, ovvero quello che inevitabilmente fa da legante tra l'inizio e la fine di una serie. Inutile dire che dal terzo mi aspetto "la svolta", anche se già qui, c'è stata un'accelerata non indifferente. Se nel primo abbiamo conosciuto i personaggi e abbiamo cercato di percepire i pensieri più intimi di ciascuno, nel secondo avremo modo di conoscere meglio Emanuele e le sue reazioni (sarà per la mia spudorata preferenza, che questo secondo libro mi ha conquistata?), ci verrà svelato un po' più di Alessandro (anche se rimane assolutamente quello più enigmatico). Quello che mi ha colpito confrontando L'oltraggio e La colpa, è stato il cambiamento direzionale dei riflettori: nel primo, il velo nasconde molto del carattere di Emanuele, nel secondo è Alessandro a divenire quasi enigmatico per il lettore. In mezzo alla ridda di sensazioni che si propagano da entrambi i fratelli come un'onda d'urto, c'è Eleonora, sempre più sballottata dai repentini cambiamenti umorali dei due uomini, e dai suoi ancor più variabili stati d'animo. Sara Bilotti è stata ancora una volta molto abile nel farci percepire i pensieri della protagonista, circondata da persone spesso più "instabili" di lei. Il punto di forza di questa serie, è la continua sensazione di inquietudine dei singoli personaggi, impreziosita da bugie e mezze verità, buttate lì "per prendere tempo", la persistente sensazione di essere intrappolati in una tela e non sapere da che parte arriverà la brutta sorpresa.
Emanuele, che nel primo romanzo era l'anima nera della storia, qui appare vulnerabile in virtù dell'amore, che si stenta quasi a credere lo abbia profondamente cambiato. Altra virata subirà il fratello, e questo mi fa pensare a due lupi che girano intorno all'ignara preda, che non sa da chi proteggersi.
Ad impreziosire la persistente sensazione di inquietudine e insicurezza, si aggiunge un nuovo tassello legato al passato dei due fratelli, che sposterà l'attenzione, seppur temporaneamente su Parigi. Il passato piano piano comincia ad apparire sempre meno nebuloso, anche se l'autrice è stata molto brava nel seminare le briciole come Pollicino, senza mai far arrivare il lettore alla soluzione del mistero. 
Questa trilogia ha tutta la mia attenzione perchè nonostante l'erotismo non manchi ( è stato rispettato il lato "tormentato" del sesso, mai scadendo nel volgare!), quello che tiene il lettore incollato alle pagine, è la volontà dei protagonisti di voler toccare il fondo, la volontà di farsi e fare del male, in un estremo tentativo di essere amati e accettati per come si è ( che poi è quello che si richiede a un vero erotico).  Anche il "morboso" odio - amore tra Eleonora e Corinne, è un altro fondamentale aspetto di questa storia, un altro modo insano di amare e farsi del male, nell'estremo tentativo di capire qualcosa che si è sempre avuto davanti agli occhi, ma che probabilmente rende troppo vulnerabili. Innegabilmente sia Corinne che Eleonora, per motivi diversi, hanno un blocco interiore che non permette loro di vedere oltre l'antagonismo, perchè l'amore nelle varie manifestazioni, le ha sempre viste nemiche... eppure, qualcosa continua a spingerle l'una verso l'altra (chissà che il terzo romanzo, non ci riservi una svolta anche nel loro rapporto). 
L'epilogo di questo secondo capitolo fa ben sperare sull'apertura del terzo e sul finale che spero ci regali emozioni contrastanti.



La Trilogia

L' oltraggio ( recensione QUI )
La colpa
Il perdono ( Einaudi, maggio 2015)



L' Autrice


Sara Bilotti è nata nel 1971 a Napoli, dove vive. Ha esordito per Einaudi Stile Libero nel 2015 con L'oltraggio e La colpa, primi due volumi di una trilogia nera erotica. 

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