domenica 22 marzo 2015

IL VERDE MI DONA Paola Grimaldi Recensione in anteprima


Sapete dov’è  Ladi,  villaggio della Bida, regione collinare del piccolo Stato del Nupe del Nord,  e avete idea del perché sia importante? Vi risiede una delle ultime società matriarcali e.. non è certo il massimo in fatto di intrattenimento e di  comfort:  ma accantonate lo scetticismo, poiché un viaggio tra le righe in questo luogo non proprio accogliente per definizione,  ma dove tutto è possibile,  può riservare sorprese,  risate  e avventura... sotto un cielo sfumato in rosa!


Youfeel Rizzoli
IL VERDE MI DONA 
PAOLA GRIMALDI 


Mood: ironico 
Genere: commedia romantica
Pagine: 123
Prezzo: ( solo ebook) € 2,49 

La Trama: 

“Sarà una splendida avventura, vedrai!” è la frase con cui Liliana, detta Lilly, si sente proporre dal direttore della rivista di viaggi per cui lavora di volare in Africa – lei che non è mai stata inviata nemmeno nella regione accanto! – per realizzare un reportage sulle tracce di un popolo antico che soffre per un’inspiegabile carestia. Lilly è una ragazza di città, abituata agli happy hour con La Ro, a vacanze di relax nei villaggi turistici e a scrivere al massimo la cronaca di tranquille gite fuori porta. Ma non può rifiutare quella che sembra a tutti gli effetti l’occasione della vita! Così accetta la sfida, e senza quasi accorgersene si trova catapultata in una delle zone più verdi e selvagge del mondo, dove le sue amate décolleté devono lasciare il posto agli scarponcini da trekking, e dove la sua curiosità di giornalista finirà col cacciarla in grossi guai… Ma tra colori e magia, antiche leggende, peripezie rocambolesche e soprattutto dopo l’inaspettato incontro con Lorenzo, naturalista del WWF, Lilly scoprirà che anche una foresta piena di insidie e pericoli può rivelarsi una giungla d’amore.
L'autrice di “Un tramonto ancora” torna con un romanzo divertente e originale, un centrifugato energizzante alla clorofilla per cuori inguaribilmente romantici a qualsiasi latitudine.

Opinione di Charlotte

Questa volta l’ ironia Youfeel migra nella giungla africana in compagnia di natur(al)isti e di improbabili  reporter che del National Geografic probabilmente non hanno letto una sola riga in vita loro . L’ ambientazione originale ben si presta a gag e all’ identificazione del lettore con la protagonista, soprattutto per coloro che   come me inorridiscono  alla sola vista di una cavalletta sul muro o di un ragno sulla zanzariera sempre ermeticamente chiusa: certo,  di fronte alla fortissima  motivazione e al paio  di braccia giuste, anche una persona codarda e abituata alla vita metropolitana prenderebbe in considerazione di  sfidare la fiera  più feroce. E poi si sa, il verde quando è sfumato  in rosa dona un po’ a tutte!
Conosciamo Lilly come una trentenne glamorous, un po’ schizzinosa e demotivata,  divisa tra diete, aperitivi, lavoro poco edificante : ideale bersaglio di vicissitudini all’ insegna di tutto ciò che per una persona come lei  è semplicemente   inconcepibile. In poche righe  Paola Grimaldi ci fa entrare fino al collo  nella  “ disavventura” della protagonista e dei suoi compagni di viaggio, che  sono molti: si parte da Carlos fotografo e non esattamente adone  , per proseguire con una stregona rinsecchita e sadica, una scimmia dolcissima,  una principessa triste;   fino ad arrivare a Lorenzo: quello sì che è un personaggio da Karen Blixen.. forse!
Una storia spassosa  dalla prima all' ultima riga, giocata tra la “ forma” Milano e la “ sostanza " Africa; tra mille peripezie fondate sui cliché che riguardano il  viaggiatore esotico  ma soprattutto su  situazioni curiose e avvincenti: si  va dai   cibi improbabili alle  capanne maleodoranti, dagli aerei sicuri quanto tappeti volanti, agli incontri non proprio graditissimi con la fauna; ma Il verde mi dona è fatto anche di  presenze misteriose, di leggende scolpite nella natura e nella storia locale, al di là del tempo  dello spazio,  di visioni che hanno radice dentro se stessi, di solidarietà e di  voltafaccia: tutto permeato dal  fascino dell’ ignoto, dell’ autentico, del diverso  che entra nel cuore per lasciare un segno indelebile . E così un  luogo  in apparenza ostile può costituire la chiave per aprire  nuove  prospettive, per lasciare da parte il disincanto e imparare a dare senza pretendere: in un contesto del genere anche una persona come Lilly può sbloccare la sua vita, fare emergere i lati buoni del suo carattere trovando la sua dimensione  .
In sostanza a mio avviso ciò che contraddistingue questo romanzo,  che abbellisce e rende speciale la colonna portante costituita dall’ ironia, dalla simpatia vivace di Paola Grimaldi,  è il non detto, l’ evanescente, lo scivolare improvviso  nell’ intimità, la virata  nell’ avventuroso e nell’ azione immancabilmente sdrammatizzati dall’ arguzia e dall’ umorismo:    vi invito pertanto a scoprire se anche a voi il verde dona, a immergervi in questa lettura in cui il confine tra realtà e finzione  è labile e non così facilmente individuabile come potrebbe sembrare. La penna di Paola Grimaldi con freschezza e dovizia di particolari, ora frivola ora più profonda,  vi guiderà in un' escursione simpatica, romantica, suggestiva, declinata in mille tonalità con un' unica componente costante: il sorriso  ben dosato e intelligente,  presente “ q.b. “ in ogni paragrafo.  

L' Autrice 

Paola Grimaldi, dopo la laurea in Scienze naturali e un master in Comunicazione naturalistica, ha trovato nella divulgazione scientifica il modo migliore per coniugare i suoi due amori: la natura e la scrittura. Da anni scrive di animali e scienza, ma anche storia e antropologia, su varie riviste. Per la collana Youfeel ha pubblicato Un tramonto ancora e Il verde mi dona".

Ringrazio sentiamente l' autrice per avermi permesso di leggere il suo lavoro in anteprima: è una prova di fiducia che mi onora!  

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie grazie grazie! Il verde è un colore dalle tantissime sfaccettature e tu le hai colte tutte. Un abbraccio e onorata io di essere tua ospite. Paola Grimaldi