domenica 3 agosto 2014

BLUE MONDAYS 8 Emily Dubberley Doppia recensione

In compagnia di Lucy, siamo arrivati al capolinea: era questa  quindi la meta del nostro viaggio .... o siamo pronti a ripartire per una nuova destinazione? Tiriamo insieme le somme...


BLUE MONDAYS 8
Emily Dubberley

Traduzione di Anna Ricci
Editore: Nord
Pagine: 36
Prezzo: 1.99


Opinione di Charlotte

Fedele allo spirito " avventuroso" che ha permeato il suo libro, Emily Dubberley con coerenza  e coraggio - sicuramente avrà deluso una parte dei lettori - termina la sua storia senza spettacolo pirotecnico e buffet di dolci : l' incontro con Ben " quel fantastico tragico lunedì", nella vita di Lucy - che come abbiamo visto tanto limpida e soddisfacente  non era - è stato un fulmine a ciel sereno  che ha fatto affiorare  dubbi, malcontento, frustrazione:   per la ragazza  si è trattato di una parentesi di riflessione, di sperimentazione, di confronto, di crescita, nel tentativo di trovare la dimensione adatta ad un' esistenza appagante e la motivazione per costruire qualcosa di buono e personale.In tutto questo,  il legame con Ben è stato  determinante ma non  certamente il fulcro della  vicenda: lo definirei  piuttosto uno degli aspetti cardine su cui poggiare le basi per un ipotetico futuro, che non è scolpito nella dolomia ma soggetto a possibili mutamenti di direzione.   
Tirando le somme, ho decisamente apprezzato questa lettura " a puntate" nella quale da una settimana all' altra l' autrice creava aspettativa , spesso cambiando completamente argomento, contesto, personaggi,   enfatizzando il colpo di scena che preludeva all' interruzione " sul più bello":  questo aspetto di attesa intrinseco a Blue Mondays perderebbe efficacia nel caso di una lettura tutto d' un fiato e  probabilmente ridimensionerebbe il mio giudizio positivo.
In secondo luogo, mi ha colpita il modo in cui è stato affrontato l' erotismo:  pochi pudori, poca morbosità,  pochi tabù, spesso  pura curiosità e impulso naturale fine a se stesso;  e non  parte integrante del sentimento.
Così come mi hanno piacevolmente intrattenuta le divagazioni  a tema culinario e le descrizioni paesaggistiche della campagna inglese.   
Dopo aver accompagnato Lucy nel suo viaggio costellato di esperienze, errori, disillusioni, entusiasmi,  temevo un finale deludente perchè scontato: invece l' ho trovato " giusto", non sospeso ma aperto alle possibilità,  in linea con lo spirito del libro, esemplificazione dello stimolo all' evoluzione e alla curiosità individuale. 
Nel complesso, ho trovato Blue Mondays  una lettura non per tutti e non adatta a tutti i momenti: un po' ruvida, un po' edonistica,  sicuramente anticonvenzionale, a volte "illogica". Ma ammetto di aver aspettato i lunedì con trepidazione per otto settimane per conoscere gli sviluppi della storia di Lucy, e di averla trovata complessivamente molto piacevole e  coinvolgente dall' inizio alla fine.


Opinione di foschia

Eccoci all'epilogo...

All'ottava fermata del treno del Lunedì, speravo che la Dubberley, con un colpo di reni,  ci fornisse un epilogo eclatante... invece mi trovo davanti a una finestra spalancata su non so cosa. E' la prima volta che rimango senza parole davanti ad un finale davvero strano, inaspettato. Sembrerebbe una chiusura che prelude ad una seconda chance, staremo a vedere. Certo è che la nostra lunatica Lucy non si è smentita neanche al momento del commiato dai lettori. Tra una decisione circa il futuro, e un dèjà vu erotico, la nostra impiegata dall'umore camaleontico, ci intratterrà a modo suo, coadiuvata dal "povero" e pazientissimo Ben, che a un passo dalla fine si vedrà costretto a pendere dalle decisioni di questa donnina, all'apparenza scialba e incostante. Si, Ben e Lucy sono compatibili intellettualmente e sessualmente, ma la nostra protagonista sta cercando il suo posto nel mondo e nessuno le farà cambiare idea... anche se si trovasse in mezzo a un gomitolo di pensieri e decisioni, senza riuscire a trovarne il bandolo. Leggere questa serie mi ha divertito, perché questa donna non è il solito soggetto della narrativa erotica alla quale "commercialmente" ci siamo dovute assuefare, no, lei è una mosca bianca, una donna che presenta una personalità davvero particolare, incostante, lunatica, ora sicura del suo voler trasgredire, ora insicura su come andare vestita a lavoro. Insomma un personaggio naif verso il quale è impossibile non provare empatia, in grado di trasformarsi in pochi minuti, in una sperimentatrice erotica d'eccezione, insomma un'amante curiosa (e cosa c'è di meglio della curiosità, nel panorama erotico?). 
La domanda è: Mi è piaciuta questa serie, (che dal 4 Agosto diventerà un romanzo)? La mia risposta è si, perchè è talmente diversa da quello che il trend propone che, risalta rispetto ad altri romanzi, soprattutto per la maestria con la quale la Dubberley conduce il lettore attraverso la storia di questi due personaggi. Inizi a leggere la prima fermata e cominci a fare le congetture su quello che succederà,  invece niente di tutto ciò. Questo è la carta vincente di Blue Mondays. Non sapere cosa succederà al capitolo successivo, come Lucy si alzerà dal letto quel lunedì mattina. Secondo me è un romanzo che vale la pena di leggere per la caratterizzazione dei personaggi, per quella continua sensazione di instabilità emotiva che Lucy riverbera sul lettore. Un lunedì mi verrebbe voglia di prenderla per le spalle e riportarla alla realtà, il lunedì dopo mi verrebbe voglia di applaudirla. L'unico appunto che potrei fare a questo romanzo a puntate, è il pochissimo spazio dedicato a Ben che, per la pazienza che ha avuto, meritava tutt'altra considerazione. Ma si è capito fin dalla terza puntata che il personaggio chiave della serie è Lucy. Chissà se la Dubberley, quando ha messo l'ultimo punto, aveva già in mente il futuro di questa donna, io in fondo lo spero, perché è un personaggio talmente strano e poliedrico, da rimanere nell'immaginario anche nei giorni a seguire...



L'autrice



Non posso riportare qui tutto il suo curriculum, ma sappiate che ha una laurea in Psicologia e Inglese, ha trascorso il primo decennio di carriera nel settore Marketing, diventando responsabile marketing del gruppo Barfly. Dopo essere entrata nella breve lista della scuola di giornalismo del Cosmopolitan, e nell' associazione Fiction Writer  Award, Emily creato www.cliterati.co.uk : rivista erotica online per donne, dove tiene una pagina sui problemi femminili, notizie e altro ancora. Da allora, ha attirato oltre mezzo milione di visualizzazioni al mese e l'attenzione della stampa internazionale. Il successo del blog Cliterati l'ha portata a diventare una scrittrice ed editor. 
Ha fondato il  Lovers’ Guide magazine, lo Scarlet magazine e il  EK magazine ed è redattrice di The Fly magazine. Ha scritto per numerose pubblicazioni tra cui  Grazia, FHM, More, Elle, Men’s Health, The Guardian, The Star and Glamour, e ha scritto articoli per i sindacati.. Ha recentemente scritto la sceneggiatura dei Lovers’ Guide videos, ha editato the Lovers’ Guide magazine e ha contribuito a creare www.loversguide.com. Ha scritto la sceneggiatura di  Joan Rivers Position on Channel 5.
Ha scritto tantissimi libri e guide, tradotti in diverse lingue e venduti in diversi Paesi. 


N.B.: Ricordiamo a chi fosse curioso di leggerlo,  che
il 4 AGOSTO Blue Mondays uscirà in formato romanzo!!!

RESTA ANCHE DOMANI Gayle Forman Recensione

Che succederebbe se d'improvviso tutto il nostro universo venisse completamente sconvolto? Se per colpa di una strana coincidenza cosmica, ci trovassimo sul posto sbagliato nel momento sbagliato e tutto ciò che abbiamo di più caro venisse cancellato dalla faccia della terra? Così, in un attimo, in un batter di ciglia... Tutto quello che avevamo, la nostra famiglia, le nostre certezze, tutto spazzato via in una gelida giornata di neve come tante altre. Lì, in quell'asfalto congelato, il nostro mondo smetterà di girare, ma non il nostro cuore... Lui continuerà a battere incessantemente... Per qualche strano motivo, noi saremo ancora vivi e dovremo scegliere... Andare con loro o restare?



RESTA ANCHE DOMANI
Gayle Forman
  


Traduzione di Simona Mambrini
Collana: Mondadori
Genere: Romanzi rosa
Pagine: 252
Prezzo: 15.00€
Ebook: 6.99€


Trama

Non ti aspetteresti di sentire anche dopo.
Eppure la musica continua a uscire dallautoradio, attraverso le lamiere fumanti. E Mia continua a sentirla, mentre vede se stessa sul ciglio della strada e i genitori poco più in là, uccisi dallimpatto con il camion.
Mia è in coma, ma la sua mente vede, soffre, ragiona e, soprattutto, ricorda. La passione per il violoncello e il sogno di diventare una grande musicista, lironia implacabile di Kim e la scazzottata che ha inaugurato la loro amicizia, lamore di un ragazzo che sta per diventare una rockstar e la prima volta che, tra le sue mani, si è sentita vibrare come un delicato strumento. Ma ricorda anche quello che non troverà al suo risveglio: la tenerezza arruffata di suo padre, la grinta di sua madre, la vivacità del piccolo Teddy, lemozione di vivere ogni giorno nella famiglia di un ex batterista punk e unindomabile femminista.
A tanta vita non si può rinunciare. Ma cosa rimane di lei, adesso, per cui valga la pena restare anche domani?



Opinione di Sybil

Mia è una giovane ragazza che vive nell'Oregon, ha una bellissima quanto bizzarra famiglia, ama suonare il violoncello, come pure ama il suo fidanzato Adam,una rockstar all'alba del suo successo. Ha vicino a se  una magnifica amica, Kim, e tutto sembra andarle per il verso giusto.
Una vita bella, semplice, piena di tutti quei colori e profumi che una ragazza si merita. Completa a tal punto da raggiungere la tanto inafferrabile  felicità...
Poi un giorno tutto cambia. L'esistenza di Mia subisce una tremenda sterzata e ogni cosa prende un'altra piega. Da quel momento niente sarà più come prima.
Infatti, in una mattina qualunque d’inverno, Mia si sveglia e vede le strade del suo paese ricoperte di neve. Subito la comunicazione della chiusura delle scuole e quindi, l'allettante prospettiva di un giorno di pausa dai libri. Anche suo padre, un musicista punk vecchia scuola convertitosi in professore giacca e cravatta, viene esonerato per lo stesso motivo dal lavoro, come pure suo fratello minore Teddy. La madre decide allora di unirsi alla sua allegra famiglia in "vacanza", comunicando all'agenzia di viaggi per la quale lavora che sarebbe mancata per un giorno.
Davanti a loro una giornata preziosa da passare insieme, una giornata davvero promettente. Partono così per quella che definiscono un'avventura di famiglia, che altro non è che un giro in macchina verso casa di amici e poi di parenti.
Ma qualcosa va storto. Un frastuono, rumore di lamiere che si squarciano e poi il nulla. Mia si ritrova catapultata in mezzo all'asfalto, di fianco a lei i corpi senza vita di suo padre e sua madre. E suo fratello? Inizia a cercarlo tra le grida, ma non lo trova da nessuna parte. Arrivano i soccorsi, ma nessuno sembra accorgersi di lei che cerca invano Teddy. È appena successo un terribile incidente stradale, è normale che tutti siano impegnati e nessuno le presti ascolto! Ad un tratto però si volta e l'unica cosa che riesce a vedere è il punto preciso in cui è convogliata tutta l'attenzione dei medici:sul suo corpo. Mia giace per terra, con il corpo dilaniato dalle ferite,più vicina alla morte che alla vita. Ma è lì. I suoi genitori se ne sono andati in silenzio, senza avere il tempo di scegliere cosa fare. Si sono spenti e basta, insieme ai loro sogni,alle loro vite. Ma lei è ancora lì. Può ancora scegliere se abbandonarsi al sonno e seguire il caldo accogliente della sua famiglia o lottare per riaprire gli occhi e vedere la luce..

In questo tunnel tra la vita e la morte, Mia ripercorre tutto ciò che è stato dei momenti stupendi passati con suo padre, sua madre e Teddy. Ricorda di quanto era splendido suonare il violoncello e perdersi nel mondo delle note musicali. Pensa ad Adam, il suo primo ed unico amore, al  modo dolce che ha di soffiarle tra le dita per scaldarle le mani, alla sua passione. E dentro di lei cresce una consapevolezza: niente sarà più come prima, lei non sarà più la stessa, per il semplice fatto che gran parte di ciò che le era più caro al mondo le è stato portato via.
Come può la vita finire così? Come può un'esistenza intera cadere vittima di un piccolo ed insignificante attimo in cui qualcosa è andato storto? Come può una ragazza ritrovarsi orfana di due genitori tanto importanti per lei, senza aver avuto il tempo di crescere, di vederli invecchiare, di sentirli dispensare consigli sulla vita? Perché succede questo?
Perché a volte le cose vanno nel verso sbagliato, seguono strade secondarie e ci lasciano schiantare senza preavviso con la realtà. Ma non per questo la vita perde di significato. No. C'è sempre un motivo per lottare, per ricominciare e rientrare in partita. Esiste sempre una ragione che ci permette di rimarginare le ferite. Che sia l'amore, l'amicizia o la semplice forza d'animo, non importa. Ciò che conta è saper ritrovare la strada.

Mia si trova dunque nella sua stanza, nel reparto di terapia intensiva, vede il suo corpo disteso nel letto, ricoperto di tubi e attaccato a tutti i monitor esistenti nel mondo. È consapevole di ogni singola cosa che quel disastroso incidente le ha portato via. È tutto così terribilmente irreale, ma purtroppo è questa la realtà che troverà se mai decidesse di resistere alla luce e restare lì... Sa che il suo universo ha ormai cambiato drasticamente asse di rotazione e sarebbe una pazza a dire che tutto ciò non la spaventa... Vorrebbe avere lì i suoi genitori affinché l'aiutassero a decidere se quello che troverà al suo risveglio sia sufficiente a farla sopravvivere. Ma purtroppo loro non sono lì con lei..Loro non hanno potuto scegliere cosa fare, sono solo dovuti partire.
Vorrebbe che ci fosse qualcuno lì che decidesse al posto suo, così da rendere quest'impresa colossale un po’ più semplice. Ma dentro quella stanza è sola, con il suo corpo.

“Nel mio angolino tranquillo, rifletto sulla realtà dolorosa che ho cercato di ignorare fino adesso. Che cosa mi aspetta, se resto? Come sarebbe risvegliarsi e ritrovarsi orfana? Non sentire mai più il profumo della pipa di mio padre? Non poter più chiacchierare con mia madre mentre la aiuto a lavare i piatti? Non poter più leggere a Teddy un capitolo di Harry Potter? Come sarebbe vivere senza di loro?
Non sono sicura che ci sia ancora posto per me in questo mondo. Non sono sicura di volermi svegliare.”


Ad un tratto però si rende conto che accanto a lei ci sono tante altre persone che vorrebbero vederla sopravvivere, vederla sorridere ancora e, grazie a loro, tutti i contorni della sua esistenza sembrano farsi più chiari e definiti.
Sa’ che quello che incontrerà sarà terribile, ma è consapevole che, dall'altra parte, c'è ancora così tanta vita  da fermare di nuovo il suo mondo e farlo ripartire nel modo giusto, così tanto amore da darle il coraggio di sopravvivere.


“Resta. Non ci sono parole per descrivere quello che ti è successo. Non c’è un aspetto positivo. Ma un motivo per continuare a vivere, sì. E non parlo di me. È solo… non lo so, forse sto parlando a vanvera… Penso solo che sarebbe un vero schifo se la tua vita finisse qui, così. So che la tua vita non potrà più essere come prima e non sono così stupido da pensare di poter rimediare in qualche modo. Nessuno può farlo. Ma non riesco ad accettare lidea che tu non potrai invecchiare, avere dei figli, andare alla Juilliard, suonare il violoncello e trasmettere al pubblico lo stesso brivido che provo io ogni volta che ti vedo prendere in mano larchetto, ogni volta che mi sorridi.”


Vivere o morire?
Partire o restare?


L' autrice









GAYLE FORMAN è una giornalista freelance, si occupa da sempre di tematiche giovanili. Con il marito Nick ha compiuto un viaggio intorno al mondo, grazie al quale ha raccolto esperienze e informazioni che sono confluite nei suoi libri. Ha vinto, fra gli altri, il prestigioso premio NAIBA Book of the Year Awards e lIndie Choice Book Award. Vive a Brooklyn con la famiglia.

Con Mondadori ha pubblicato anche Per un giorno damore e Per un anno damore (2014).


Ecco il trailer ufficiale del film tratto dal romanzo, in uscita il prossimo settembre.