lunedì 8 settembre 2014

DIVERSI Christine Gallineri Recensione



Quante volte abbiamo conosciuto persone che nonostante gravi problemi di mobilità o malattie croniche  hanno saputo dare un senso straordinario  alla loro esistenza e a quella degli altri ! E’ il caso dei protagonisti di Diversi,   colpiti dalla sorte ma non affondati: a riprova del fatto che grazie a una forza di volontà ferrea, a uno spirito altruistico innato e ad un amore reciproco incondizionato,  le  vite riscritte  da un  destino beffardo  possono essere oltremodo  appaganti e utili al prossimo.  


 DIVERSI
CHRISTINE GALLINERI





 Editore: Self publishing 
Genere: Narrativa contemporaea 
Pagine: 375
solo e-book : € 2,68

La Trama 

"Diversi" è la storia di un incontro, ma anche di un mondo alternativo, di una realtà minore che di solito ci lascia indifferenti e a volte persino infastiditi.
Il protagonista, Gherard Miller, è un ex-atleta di sci alpino che un brutto incidente ha ridotto a cercare una vita, un lavoro e una passione nuovi. Un "diverso" consapevole, che ha scelto due volte, vissuto due volte, cadendo, rialzandosi, arricchendosi.
Intorno a lui ruotano una serie di personaggi che rappresentano il mondo che gli cammina parallelo, in cui lui ha cercato e trovato una nuova via.
Dieci anni dopo il suo cambio di programma, incontra una ballerina classica di rara bellezza e bravura, Eveline Carter, e sarà subito passione. Ben presto però scoprirà anche lei di essere una "diversa" e faticherà non poco a trovare la sua "strada alternativa", nonostante l'intelligenza e le capacità innegabili dentro di sé.
Ho voluto raccontare una storia differente, perché le favole e i romanzi hanno sempre protagonisti bellissimi e perfetti, ma la vita non è sempre così e anche i meno fortunati hanno molto da dire. Anzi, spesso molto di più.
E' nata così la storia di due personaggi imperfetti, una storia d'amore che è anche storia di vita. Per pensare e non smettere mai di guardarci intorno.
Perché la vita è un miracolo e un dono, e non qualcosa che ci spetti per diritto. 

Opinione di Charlotte 
I protagonisti di questo romanzo all’ inizio della storia hanno poco più di 20 anni, una vita appassionata, un futuro fulgido  davanti e una carriera improntata sull’ individualismo e i meriti fisici.   Lui campione sciistico   invalido dopo un incidente, lei etoile  con malattia degenerativa , carriera finita per entrambi da un giorno all’ altro ; occorre reinventarsi, trovare uno scopo alla propria vita. Ed è tanto più  dura la discesa quanto più si trattava di “superdotati” che del corpo e della perfezione avevano fatto il culto e la  ragione di vita . L’ innato istinto di sopravvivenza e la risolutezza che li aveva portati ad essere degli “ individui di serie A” li aiuta a non soccombere, a fronteggiare il loro limite come una diversa possibilità e non come un handicap, ad ottenere una vita ricca di stimoli e di amore.  
 “La gente non sa che un uomo è un uomo nella testa e nel cuore, e che le sue gambe non c'entrano proprio niente”

Ghe e Eve sono la versione contemporanea del soldatino di stagno e della ballerina di carta:  protagonisti impeccabili  nella loro imperfezione,  individui dapprima egocentrici e competitivi,  in continua sfida con se stessi, che una volta costretti da limiti oggettivi a trovare nuove motivazioni   incanalano la loro ambizione su  progetti   rivolti alle “ persone di serie B” come loro: imperfette fisicamente o mentalmente, sfortunate, sfruttate, bisognose di aiuto.  

Dolore, disperazione, rassegnazione, reazione ; per non parlare dei comportamenti subiti dall’ esterno: la condiscendenza, lo strazio di essere il “ povero Gherard o la “ dimenticata Eve”.   Ma i veri combattenti tirano fuori le unghie anche quando l’ ostacolo sembra insormontabile; e Ghe e Eve riescono a superarlo,  a cambiare vita , a darle anche  un senso migliore:  poiché   
“La sorte è strana: un attimo sei fortunato, un attimo dopo sei un relitto, ancora uno e rinasci”

" La rinuncia al sogno crea inediti scenari e nuove opportunità che sarebbero rimaste inesplorate “.

La questione  del limite fisico  mette in gioco molto di più di un sentimento d’ amore: essa implica la pianificazione di una nuova esistenza  tenendo conto di nuove possibilità e preclusioni.
Non è un percorso facile: poiché  se può essere istintivo e naturale  accettare il limite dell’ altro, ben più difficile è accettare le restrizioni  in se stessi. Eve è esplosiva, spontanea, irruenta :  un  dolore alla caviglia, e la  sua vita cambia per sempre. Sarà Gherard, che per primo ha attraversato il passaggio da “ vita di serie A “ a “ vita di serie B”,  coadiuvato dalle loro   due splendide famiglie,  ad aiutare la sua amata dandole   esempio di abnegazione e coraggio, alternando ironia e  comprensione, stimolandola  a cercare  l’ adrenalina  in modo nuovo, ad assorbire e canalizzare la  rabbia. “Si sta insieme in due, si parla, si decide, ci si confronta, ma in due. Nessuno può prendere decisioni anche per l'altro. Non è così che funziona una coppia”

Non c’è edulcorazione in Diversi, se non in un finale che, pur essendo in linea con lo spirito e la morale diffusa dell’ intero libro,  a mio avviso è quasi  fin troppo confortante per esser realistico. Non c’è un antagonista in carne ed ossa, ma il vero nemico sono    la malattia dapprima, l’ impotenza  nella seconda parte della vicenda, quando  Ghe compie delle scelte difficili subendone in  prima persona le conseguenze : affrontando  privazioni, disillusioni, nuove consapevolezze che trasmette anche alla sua amata complice Eve. Poiché lo schifo  va affrontato come tale, accettandolo e facendo il possibile per trarne il meglio per sé e per gli altri  . E così si impara a stare bene con se stessi, a capire e valorizzare la persona amata, a rendersi utili agli altri.

Vi è tenerezza in Diversi, partecipazione intensa nel trattare drammi  propri e degli altri: si affrontano capitoli  struggenti,  soprattutto quando Ghe e Eve sono fisicamente  lontani e l’ assenza dell’ altro diventa palpabile e insostenibile. Molto efficace  nel rafforzare questa percezione è la tipologia della narrazione, che nella parte centrale si tramuta passando dal racconto in terza persona  ad uno scambio epistolare  che accentua l’ interiorizzazione e valorizza la crescente  intimità tra i due protagonisti affiatati e vicini emotivamente seppur lontani geograficamente; che anziché confortarsi con un abbraccio fanno parlare il cuore sanguinante di nostalgia e al contempo votato all’ altruismo e alla comprensione.

Questo libro oltre ad essere una piacevole e scorrevole lettura è una lezione di vita implicita:  

“Un mondo troppo perfetto è un mondo incompleto, noioso, e alla fine tremendamente infelice.”

Chi pensa di riscontrare in Diversi qualche forma di  pietismo, sappia che non vi è nulla di  più distante dallo spirito di questa lettura: Christine Gallineri ha il merito di dare voce  e importanza a protagonisti affascinanti nel profondo, autentici nelle loro emozioni, sensuali  senza contorno glamour. Gherard che si sgancia la protesi prima di un amplesso non è meno spregiudicato e provocante di un qualsiasi sexy affascinante eroe da sogno, così come la sensualità di Eve è esuberante e i loro dialoghi sono frequentemente giocosi e superficiali.     
Se al principio ci si focalizza su quello che Ghe e Eve hanno in meno degli altri – la salute e la perfezione fisica- alla fine  della storia  ci si chiede in cosa siano Diversi i due personaggi, e il termine assume una  connotazione positiva;  poiché obiettivamente ci si  dimentica del loro limite  diventando consapevoli che la loro diversità risiede unicamente nella forza e nella bontà d’ animo superiori a quelle della maggior parte della gente; poiché alla resa dei conti   la vita di serie B in un certo qual modo è stata la loro fortuna e la  vita di serie A   non avrebbe comportato tanta completezza e tanto  amore .

Insieme, felici, indissolubili il soldatino di stagno e la ballerina lottano, piangono, ridono,  vincono per se stessi e per gli altri. Con sommo diletto per il  lettore.    

Il booktrailer 

La pagina FB del libro


1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie di cuore per questa bellissima recensione!!