venerdì 29 agosto 2014

RITROVARSI A MANHATTAN Carole Radziwill Recensione

Per chi vuole apprezzare questo libro ci sono due regole.Regola numero uno: non lasciatevi ingannare dal titolo piuttosto scontato. Anche se questo fa pensare ad una storia che ben si adatterebbe al ruolo di copione per un film romantico stile hollywoodiano, in realtà sotto c'è molto, ma molto di più.Regola numero due: non lasciatevi ingannare neanche dalla trama, che sembra parlare solo del vuoto della perdita e della tristezza dovuta all'essere vedova a trent'anni a New York.Qui non si parla di morte,dolore e solitudine. No, tutt'altro. Se scaviamo a fondo, incontreremo una ragazza che cercherà in tutti i modi di ridare un senso alla sua vita, ricominciando semplicemente dal punto di partenza: se stessa.Non lasciamoci dunque ingannare dalle apparenze. Questo libro è davvero un'esperienza speciale. 



RITROVARSI A MANHATTAN 

Carole Radziwill




Traduzione di Letizia Sacchini
Editore: Garzanti
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 293
Prezzo: 16.40 €



Trama

Claire sa bene che il destino a volte percorre strade inaspettate. Eppure non avrebbe mai immaginato di ricevere un'eredità così bizzarra: completare l'ultimo libro su cui stava lavorando suo marito, uno dei più famosi sessuologi americani. E ora Claire non sa da che parte cominciare. Perché è abituata a scrivere brevi articoli, ma un romanzo è un'altra cosa. Perché ritrovarsi vedova a New York a trent'anni è un'impresa tutt'altro che semplice. Ci sono regole non scritte a cui non si può sfuggire. Tutti intorno a lei sembrano non aspettare altro che darle consigli su come comportarsi, su cosa fare o non fare, chi frequentare e chi evitare. Il galateo dell'alta società di Manhattan prevede fasi ben precise per chi ha perso il marito: osservare il lutto per il tempo giusto, ma non negarsi alla vita sociale; rimanere fedeli al ricordo dell'amore passato, ma conoscere nuovi uomini. Bisogna far fronte alla solitudine, assecondare gli amici, ascoltare i consigli di un terapista, anzi, meglio due, consultare una botanista, innamorarsi di un moderno cantastorie, se necessario... E poi c'è sempre quel libro da terminare, e anche qui una regola infallibile non c'è. Tra sorprese, colpi di scena, storie strampalate e tradimenti, Claire si accorge che, forse, quella che stringe tra le mani è la sua seconda occasione. Di iniziare di nuovo, di essere felice. Perché a volte bisogna solo spiccare il volo, senza voltarsi indietro.



Opinione di Sybil
                         

A me piace sempre pensare ad un libro come ad un'esperienza, utile ad arricchire noi stessi. Che poi ci faccia una buona o una brutta impressione, non conta. Ciò che è importante è la traccia che lascia dentro di noi. La lettura stessa è un bagaglio sempre aperto nel quale infilare ogni giorno nuove storie, nuovi personaggi, con il loro passato, i loro sentimenti. E, alla fine, ognuno di loro diventa un'esperienza in più, un'occasione utile a farci riflettere su un tema che magari non avevamo mai affrontato o che, benché già lo conoscevamo, non lo avevamo osservato sotto una luce diversa. È vero, questa è una visione piuttosto romanzata dell'amore per i libri, ma io, da brava lettrice "sognante" ,la vedo così.
Questo libro in realtà, ha finito per stupirmi.
Infatti la storia ci parla di Claire, una giovane donna che, apparentemente, conduce una vita piacevole. È sposata con Charlie, un uomo più grande di lei di circa vent'anni, che di lavoro fa il sessuologo. In realtà è piuttosto famoso, ha scritto diversi libri e, come da copione, oltre a studiare i complicati meandri della sessualità umana, ama immergersi nella promiscuità di più rapporti, uscendo dall'ideale di marito perfetto. In realtà Claire ne è affascinata, anzi, il loro è stato un amore a prima vista! Nonostante la differenza d'età e la vita solo apparentemente normale di Charlie, lei ha accettato di sposarlo poco dopo averlo conosciuto.
Dopo alcuni anni, nel bel mezzo di una mattina uguale a tante altre, una statua viene trasportata all'ultimo piano di un palazzo, lì nella città. Il destino ha voluto che una corda cedesse e la statua ha iniziato la sua inesorabile discesa verso il basso. Sai, per la forza di gravità. In quel momento è proprio Charlie a passare lì sotto e la statua gli cade letteralmente addosso, mentre era appena uscito dalla casa di una delle sue tante amanti.



"Il succo della storia è questo: un uomo muore, la vedova conosce le gioie del sesso, l'amore è una forza inarrestabile. Nelle pause, una donna scopre il significato della vita. L'uomo è morto di lunedì, a New York, in una giornata di sole con un venticello leggero. Gli uccellini cinguettavano nei sobborghi residenziali, i treni erano in orario, i postini facevano il loro giro. Il clima era mite, il cielo terso. Negli uffici della città i pensieri fluttuavano tra fantasie sessuali, progetti per il pranzo e le immancabili e-mail sugli odori che aleggiano in sala caffè. La disgrazia era nell'aria. Era il genere di giornata in cui si guastano i freni del pullman turistico,il capo si invaghisce di una donna della sua età e i due vecchietti del 4B vengono scortati fuori di casa in manette. Il tipo di giornata in cui pare che non possa succedere nulla e invece accade qualcosa di terribile. I cieli azzurri sono ingannevoli."




Claire si ritrova vedova. A trent'anni. A New York. Il vuoto la investe, lasciandola sola e senza una meta. Per troppo tempo la forte personalità del marito l'aveva riparata dal mondo esterno e, nonostante sapesse che Charlie non era per niente uno stinco di santo, a lei andava bene così. Non immaginava la sua vita diversamente.  
Superato lo sgomento iniziale, comincia a chiedersi perché, in fondo, senta solo la mancanza di suo marito da un punto di vista pratico e non sentimentale. Non sa come districarsi nella vita, vorrebbe murarsi viva nel suo appartamento e non uscirne mai più. Vorrebbe tante cose e allo stesso tempo non vorrebbe niente. È confusa, spaventata, terrorizzata. Comprensibile. Ma poi inizia a capire. 
E, da questo punto in avanti, qualcosa in lei cambia. Sa che deve cambiare. Non sa come, ma ce la deve fare. Siamo d'un tratto di fronte al cambiamento di una donna che, da comparsa nel film della sua vita, vuol diventare protagonista e regista allo stesso tempo. Il problema è che, purtroppo, le strade che sceglie per fare ciò, sono una più sbagliata dell'altra. Crede che il problema sia l'amore, che trovando la sua anima gemella forse tornerà alla vita, ma ben presto scoprirà che ci sono dei livelli intermedi da superare, che per arrivare ad amare, deve prima capire cosa c'è che non va in lei.
Inizia così il cammino di Claire. Un cammino di riscoperta interiore, difficile e complicato. Un percorso che la porterà dovunque, dal farsi aiutare da una botanista, all'andare in giro per New York con uno strano cantastorie. Attraverserà il paese per un uomo, per poi trovarsi a soffrire per lui. Si farà perfino confondere la testa dall'attrazione che prova per l'impresario delle pompe funebri che si occupa del funerale del marito. E questo la condurrà ad una verità: tutto ciò che cerca, le risposte che spera di trovare, sono nascoste solo dentro di lei.
Non è dunque la storia di una ragazza impaurita che ha perso tutto, ma quella di una donna che vuole riscoprire se stessa.
Claire nel libro afferma che le persone, nella vita, possono essere paragonate alla punteggiatura nella scrittura. C'è chi è un punto esclamativo, chi una virgola, chi una parentesi e chi un punto. Lei vuole scoprire cosa sia in realtà. Se un punto o una parentesi. Vuole ritrovarsi.
E lo farà, ma con una buona dose di errori e disguidi!
La scrittrice riesce a descrivere questo processo di riscoperta con un'ironia ed una forza incredibili. Non a caso, anche lei si è ritrovata vedova ad una giovane età e la sua vita perfetta, d'un tratto è diventata difficile. E in questo libro c'è molto di lei, anche se, come afferma in una intervista, nella vita è molto più complesso. In un romanzo devi riuscire a concludere ogni capitolo con un nuovo passo in avanti e mettere ad un certo punto la parola fine. Nella vita non sempre è così meccanico e immediato.
La forza di questo libro sta proprio nel coraggio di rimettersi in gioco, nel ritornare a vivere. È un incoraggiamento per tutti coloro che si trovano di fronte ad un cambiamento e devono capire cosa fare della propria vita da quel momento in avanti.
Perché, dopo una perdita, di qualsiasi genere essa sia, la cosa più difficile è ritrovare la strada per tornare ad essere se stessi.
Bisogna saper raccogliere la forza per riscrivere un finale che purtroppo non è andato come volevamo e riprendere contatto con la realtà.
La vita a volte ci scarica a terra come dei sacchi vuoti, senza lasciarci modo di aggrapparci a ciò che ci tiene in piedi. Restiamo lì, increduli, aspettando chissà quale segno che ci porti a rialzare la testa. Davanti a noi due strade: quella di chi aspetta, e quella di chi agisce. Basta solo scegliere.

Anche se spesso ci sembra di avere tra le mani un biglietto vincente, potrebbe arrivare  un giorno in cui, girandolo, dietro troveremo scritto: game over, ritenta e sarai  più fortunato. A quel punto dovremo scegliere se fermarci al game over o prendere quella penna, che custodiamo nel cuore, e provare a riscrivere il nostro futuro.


L'autrice



CAROLE RADZIWILL è nata nel 1963 in una famiglia italoamericana. Terminati gli studi, ha intrapreso la carriera di giornalista  televisiva. Proprio alla ABC News ha incontrato il suo futuro marito, Anthony Radziwill, figlio unico del principe Stanislaw Radziwill di Polonia e di Lee Bouvier, sorella minore di Jacqueline Kennedy Onassis. Nel 1999 ha perso suo marito, scomparso prematuramente.


Ora Carole Radziwill, oltre a scrivere per le maggiori testate americane, partecipa a una delle serie televisive più seguite degli Stati Uniti. Vive a New York, e Ritrovarsi a Manhattan è il suo romanzo d'esordio.

4 commenti:

sangueblu ha detto...

Cara Sybil sei davvero brava! Anzi bravissima!! Hai scritto una recensione stupenda che mi è entrata nel cuore e mi ha fatto commuovere!! Nonché mi ha fatto venire voglia di comprare subito il suddetto libro per regalarlo a mia madre (e dopo farmelo passare)!! Sei una Grande sognatrice tra le righe! <3

Sybil Sognandotralerighe ha detto...

Grazie Sangue blu per le tue bellissime parole! Si vede che tra sognatrici ci capiamo bene no? Vedrai, non rimarrai delusa da questo libro! È una continua e imperfetta riscoperta interiore, un cammino che tanti di noi, ognuno per motivi diversi, si trova spesso fare!
Ti mando un grandissimo abbraccio!!!

Alessia Scrivere mi piace ha detto...

Ti invito al mio Giveaway di fine estate:
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Sybil Sognandotralerighe ha detto...

Grazie Alessia per l'invito!!!