venerdì 20 giugno 2014

LA MISURA DELLA FELICITA' Gabrielle Zevin Recensione

Quello che mi ha colpito nella "visita" alla Island Books non è stata l'insegna sulla porta (che ha il suo innegabile  potere!), bensì la consapevolezza che stiamo diventando incapaci di misurare la felicità. Stiamo perdendo di vista il grande potere che la vita ci regala. E Mr.Fikry vuole assolutamente ricordarcelo! Siamo di passaggio, ma ci viene data la possibilità di lasciare un segno indelebile, un messaggio che possa rimanere inciso sul cuore di chi amiamo, perché la vita di ciascuno è un bellissimo romanzo imperfetto, tutto da leggere.

"La misura della felicità" è una dichiarazione d'amore per la vita e le sorprese che ci riserva, ma soprattutto per i libri e i lettori, perché, come ci insegna la storia di A.J. Fikry, condividere un libro è il modo migliore per aprire il nostro cuore e raccontare qualcosa di noi.



LA MISURA DELLA FELICITA'
Gabrielle Zevin


Traduzione di:  Mara Dompè
Collana: Narrativa Nord
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 320
Prezzo: 16.00
Ebook: 9.99
Cartonato con sovracopertina


Trama:

Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di «abbassare i prezzi». Una sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all’infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: Questa è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata. Seppur riluttante (e spiazzando tutti i suoi conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l’esistenza. Perché Maya è animata da un’insaziabile curiosità e da un’attrazione istintiva per i libri – per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell’affascinante mosaico di parole che riempie le pagine – e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio, trovando infine il coraggio di aprirsi a un nuovo, inatteso amore…





Opinione

IL POTERE DEI LIBRI
IL POTERE DELL'AMORE
IL POTERE DI SAPER MISURARE LA FELICITA'
(attraverso le piccole cose e i semplici gesti)


TALVOLTA I LIBRI NON CI TROVANO 
FINCHE' NON E' IL MOMENTO GIUSTO.

Quante volte ho scritto e riscritto quanto credo fermamente nel potere dei libri? Quelle che possono sembrare una serie di pagine una di seguito all'altra, in realtà a ben guardare, sono uno scrigno di possibilità reali e concrete, che hanno il potere di far incontrare le persone, di farle riflettere (e perché non guarirle), nel momento in cui libro e lettore si incontrano (e a volte non è per caso). Oggi Mr.Fikry ha avvalorato la mia ipotesi, o meglio, Gabrielle Zevin, attraverso il suo indelebile personaggio, ha saputo rafforzare il mio pensiero sui libri. E non mi stancherò mai e poi mai di ripetere che spesso sono i libri a trovare noi, e attraverso loro troviamo anche persone che in altre circostanze sarebbe stato impossibile incontrare. Parlo per personalissima esperienza, perché è proprio grazie ai libri che ho trovato amiche speciali, che hanno arricchito la mia vita in questi ultimi anni. 
Questa è la storia di un libraio, ma prima ancora di un uomo diventato isola per via del dolore e della perdita... fin quando i libri non lo hanno riallacciato al mondo, scoprendo come misurare la felicità e come accomiatarsi dal mondo lasciando un'impronta indelebile per chi lo ha amato. Una storia d'amore e dedizione, di umiltà e grandezza interiore. 
Ancor prima di leggerlo mi ero fatta un'idea completamente sbagliata, pensavo fosse un libro strappalacrime sugli affetti e sul legame padre-figlia, e invece sono felice di essere stata presa in contropiede (un altro potere dei libri!!), perché questo romanzo contiene davvero tanti bellissimi messaggi, uno più indelebile dell'altro.
Gabrielle Zevin affronta argomenti profondi e delicati in modo davvero magistrale, prendendo per mano il lettore e portandolo a riflettere su aspetti universali della vita e dell'amore, come il saper o meno misurare la felicità, valutare come essere felici anche solo guardando chi amiamo, assaporare la vita anche quando ci rendiamo conto di quanto siamo di passaggio su questo mondo, di ciò che possiamo fare per rimanere nel cuore di chi amiamo. In questo romanzo i libri sono il mezzo per lasciare un messaggio, una sorta di cammino letterario per donare una parte di noi a chi ci sta intorno.
Mr.Fikry è Il Personaggio del romanzo, quello attorno al quale ruotano una figlia adottiva, una donna conosciuta grazie ai libri, un amico inaspettato, uno scrittore piuttosto originale, una ghost-writer, e tanti altri personaggi con le loro esistenze, che entrano ed escono dalla libreria, lasciando un segno del loro passaggio. Ne La misura della felicità,  nessun personaggio è anonimo, tutti hanno da raccontare una storia. Nonostante l'intensità dei sentimenti tra  i personaggi, l'epilogo particolarmente toccante, non si avverte mai la tristezza o l'ineluttabilità di certi avvenimenti, non so come abbia fatto l'autrice, ma ha saputo declinare una storia malinconica  in qualcosa di potente e vivido, quasi un manuale di sopravvivenza per lettori... senza lasciar fuori nessuno, neanche gli editori!!!
Una lettura "ricercata", per tutte quelle persone che credono nel potere dei libri e dell'amore nelle sue varie declinazioni. Una storia difficile da dimenticare e a tratti bizzarra, come il suo protagonista, carismatico, eccentrico, portavoce di sentimenti che prima o poi  tutti proviamo.
A questo punto, sono curiosa di leggere i romanzi precedenti di questa bravissima autrice, perché ha un modo di raccontare i sentimenti senza far cadere il lettore nella malinconia, nonostante sia inevitabile non provare un pizzico di nostalgia per il libraio di Island Books.
Una lettura che pulsa, viva, fremente, capace di farti vedere i messaggi contenuti tra le righe, con una rinnovata consapevolezza. Questo libro mi ha trovato in un momento molto particolare, mi ha ricordato l'incontro con una persona a me tanto cara, l'importanza del qui e ora, il potere che hanno i libri di far nascere sentimenti difficili da spiegare a parole, ma che portiamo scritti sul cuore, come il più bello dei racconti.
Consigliato per l'originalità, la profondità, le emozioni che riesce a trasmettere in modo inaspettato.


"Sembrano tutti uguali. Che differenza c'è tra un libro e l'altro? Sono diversi perché lo sono, decide. Bisogna leggerne molti, bisogna crederci, bisogna accettare che ti deludano, perché qualcuno, di tanto in tanto, ti possa entusiasmare".    Mr.Fikry



L'autrice



La carriera di scrittrice di Gabrielle Zevin, inizia a quattordici anni, quando pubblica un articolo riguardante un concerto dei Guns 'n' Roses, su un giornale locale, come critico musicale. Ha scritto otto romanzi, tra narrativa e Young Adult. Il suo primo romanzo, Altrove, è stato tradotto in venti lingue. Lei è anche la sceneggiatrice della serie cult Conversations with Other Women (con Helena Boham Carter e Aaron Ehkart). Il suo ultimo romanzo,  La misura della Felicità (Titolo originale: The storide life of A.J. Fikry) , diventato caso editoriale per il New York Times, è stato pubblicato ad Aprile 2014 negli Stati Uniti, e arriverà nelle librerie italiane a Giugno, per la casa editrice Nord. Sarà tradotto anche questo in venti lingue.









1 commento:

Francisognatrice ha detto...

bellissima recensione :)