martedì 25 febbraio 2014

L' ORGOGLIO DEI RICHMOND Amabile Giusti Recensione

Autrice poliedrica, l’abbiamo già apprezzata per i suoi  YA e centellinata  in versione contemporanea: questa volta Amabile Giusti si propone in veste storica   con un romance in cui l’ atmosfera dell’ Hampshire di fine Settecento viene declinata in chiave arguta e attuale, in un risultato d' insieme originale.

L' ORGOGLIO DEI RICHMOND
AMABILE GIUSTI 





Editore: Self-publishing
Autore: Amabile Giusti
Genere: Romance Storico
Pagine: 227
Prezzo: 1.99
Amazon



La trama

Inghilterra, fine Settecento. Rudyard di Trent ha tutto ciò che si può desiderare dalla vita. È giovane, nobile, affascinante e un inguaribile libertino. Non ha mai incontrato l’amore, né si augura di incontrarlo. Ma un aristocratico ha dei doveri nei confronti della propria casata, tra i quali mettere al mondo dei figli, possibilmente maschi e legittimi, e il matrimonio è l’unico modo per ottenere tale risultato. Questo è ciò che pretende da lui il duca di Steventon, nonno autorevole e tirannico, l’unico verso il quale egli nutra un po’ di rispetto. Pertanto, all’età di ventotto anni, il marchese di Trent si vedrà costretto ad accantonare i duelli, le bevute, le scommesse e le ballerine, per frequentare qualche fanciulla di buona famiglia.
Sulla sua strada, in senso letterale, giungeranno la giovane Lyselle, tanto graziosa quando sciocca, e la sorella di quest’ultima, Allyson, il cui aspetto ordinario e i cui modi glaciali suscitato subito, a pelle, tutta la sua antipatia. Mentre Lyselle cerca di carpirne le attenzioni, Allyson le respinge e anzi dimostra di disprezzare lui, le sue ricchezze, e la vita dissennata che conduce. Rudyard di Trent, abituato a essere riverito dagli uomini e corteggiato dalle donne, insolentito da tanta impudenza, medita subito di conquistarla e di farle conoscere il significato della parola “disperazione”.
Ma l’amore non gioca pulito coi cuori degli uomini. Per uno straordinario gioco di circostanze, infatti, Rudyard e Allyson saranno costretti a trascorrere del tempo insieme, e lui si renderà ben presto conto di essere attratto dall’unica donna che si dimostra disinteressata alle sue proposte. Tra i due si instaurerà un clima di reciproco dispetto, di apparente avversione, che nasconde una realtà ben diversa e un sentimento più forte di quanto entrambi vogliano ammettere.
Durante una frivola Stagione londinese, tra feste danzanti, gite in carrozza, baci rubati e litigi d’amore, i destini di tutti si mescoleranno come carte da gioco, e Rudyard e Allyson impareranno a conoscersi, a sopportarsi, a perdonarsi e amarsi nonostante i pregiudizi, le differenze sociali, e la loro stessa testardaggine.
Dalla stessa autrice di Trent'anni e li dimostro, Cuore nero e Odyssea Oltre il varco incantato, un romance storico dal ritmo incalzante, per tuffarsi nell'atmosfera briosa dell'Inghilterra del periodo Regency.

 La mia opinione

Apertura con descrizione paesaggistica bucolica, ricco gentiluomo a cavallo, giovane dagli occhi pervinca intenta a passeggiare nel villaggio…fine della parte stereotipata del romanzo.
Si, perché  dopo poche pagine, riprendendo il fortunato schema  già adottato dalla Giusti in Trent’ anni e li dimostro, prende il via la storia delle due sorelle Anders: da una parte  Lyselle, frivola e inconsistente “ fanciulla per natura tendente a frettolosi sentimentalismi”, abbagliata da soldi, titoli  e potere. Dall’ altro lato l’ anticonvenzionale  Alliyson,  il personaggio principale del romanzo in  cui si identifica d' impatto la lettrice: poco appariscente ma estremamente sagace e stimolante, attratta dalla nobiltà d’ animo e dall’ intelligenza delle persone. Le due sorelle abitano a Roswell Cottage insieme alla madre, molto simile per inclinazioni e grossolanità  alla figlia minore con la quale condivide aspirazioni futili  e meschine ( un po’ “ Lydia Bennett e  Signora Bennett”, per intenderci)   ; Allyson dal canto suo è più simile al defunto padre  colto e lungimirante  che l’ ha educata “  a condursi con onesta libertà senza farsi fuorviare dai pettegolezzi” . Anticonformista irridente lo sfarzo e la boriosa aristocrazia, il suo carattere risoluto in realtà cela profonda spossatezza mentale, poiché si trova costretta a reprimere le proprie inclinazioni per proteggere le intemperanti madre e sorella e a comportarsi da  adulta al loro posto.
All’ inizio del romanzo il ventottenne  marchese Rudyard di Trent,  elegante  libertino capriccioso, disincantato,  incauto e superbo, vincolato nel bene e nel male al suo titolo nobiliare,  si imbatte nella vanitosa e insipida Lyselle che si profonde in moine e che incoraggia con scarso successo un approccio poco onorevole da parte sua;   poco dopo Rudyard  conosce anche  Allyson vestita da contadina e sporca di terra, che gli appare  acida e scontrosa.  Tra il marchese e Allyson   fin dal primo momento non corre buon sangue : Rudyard si sente indagato nell’ intimo da colei che trova fredda e glaciale e che  viene definita “ gentilmente” zitella dalla sorella. Allyson si dimostra molto franca, sottilmente  sarcastica  e poco zelante e prodiga di gentilezza nei confronti del marchese ; al quale con frasi  taglienti e dirette mostra  di saperlo inquadrare , di non esserne intimidita e di saperlo sconfiggere in un duello verbale. Nonostante entrambi  siano disorientati e innervositi dalla reciproca impertinenza,  Rudyard e Allyson  non riescono a ignorarsi: si piacciono anche se non se ne rendono conto , si leggono a vicenda come libri aperti , si confidano anche se si conoscono poco;  pur essendo consapevoli che per carattere ed  educazione  non dovrebbero avere nulla in comune. Il loro incontro/scontro  turba il loro mondo e mette in discussione  il loro modo di essere  e i pregiudizi dovuti alla loro posizione sociale . In un susseguirsi di  piccoli e grandi accadimenti che sarebbe inopportuno  anticipare, fra tavoli da gioco, parrucche e merletti, passeggiate ed eventi mondani,   i sentimenti di   Rudyard  e Allyson  passano da disprezzo reciproco  a indifferenza,  sbalordimento,  curiosità , ammirazione fino a … lo scoprirete solo leggendo!
Attorno a Rudyard e Allyson  si muovono dei personaggi secondari , figure tutt’ altro che marginali tratteggiate con efficacia;  ognuno con la propria valenza e personalità,  danno corpo e brio alla vicenda narrata.
Amabile Giusti ha l’  indiscutibile capacità di “scrivere  la  parola giusta al momento giusto”, mostrando  fluidità e freschezza  ma al contempo attenzione al particolare e alle peculiarità dei personaggi da lei inventati;   impiegando una gamma vastissima di termini, atti  ad inquadrarli alla perfezione.
Caratteristica saliente del romanzo è l’ ironia ( ad esempio, nei battibecchi fra sorelle , nelle schermaglie con retrogusto di seduzione  fra Rudyard e Allyson,  nelle osservazioni prive di acume di alcuni personaggi secondari) con evidente condanna della superficialità e dell’ arrivismo, nell’ affermare il concetto  che quello che conta  e che rende bella una persona sono  le qualità morali.
La vera forza del romanzo a mio avviso sono gli scontri verbali,  dialoghi così mordaci e serrati che a volte si ha l’ impressione  di  assistere divertiti a una pièce teatrale, più che di leggere una storia. D' impatto, si percepisce un approccio molto moderno e ironico al genere storico, che forse non può essere apprezzato appieno dai “ puristi” abituati a versioni più tradizionali dell’ historical romance ,    ma che personalmente incontra i miei gusti.
Allyson, è un bellissimo personaggio,  è lei il motore del romanzo: Rudyard è in una posizione privilegiata, ma la donna non si fa intimidire o corrompere, e ricorrendo alla sua dialettica e ai suoi ragionamenti inoppugnabili riesce sempre a frustrarlo, a  farlo arrabbiare ..seducendolo sempre più.
Ancora una volta l' autrice riesce a farci entrare in empatia  con la sua protagonista femminile: personalmente,ammiro molto le donne della Giusti e le trovo più interessanti e " toste"  rispetto agli uomini, che tutto sommato  rispetto alle loro antagoniste partono avvantaggiati ma che nel corso della vicenda  " subiscono" e non " agiscono" in maniera altrettanto brillante.
Il bilancio di questa " prima volta" di Amabile Giusti come scrittrice di romance storici è senz’ altro  positivo: forse non si sarà dilungata nell’ approfondire comportamenti sociali e periodo storico, ma  in L' orgoglio dei Richmond ha dato spazio a splendide conversazioni al vetriolo, a situazioni  spassose, in una visione d’ insieme attuale e personale; tenendomi incollata alle pagine e coinvolgendomi nella vicenda narrata… al punto che avrei messo le mani addosso a  più di  qualcuno sul finale!!!!!

L' Autrice 




E' nata in Calabria ed è lì che vive ancor oggi: proprio sulla punta dello stivale, fra il mare e la montagna, vicino a una distesa di verde che, vista dall’alto, sembra la sagoma di un cavalluccio marino.
Ha frequentato il liceo classico e si è laureata in Giurisprudenza. Fa l’avvocato ma non si sente avvocato. Scrivere è la sua vita vera, al di fuori degli schemi imposti dal linguaggio secco e avaro del diritto. Si addormenta la sera sognando di scrivere, si sveglia la mattina con lo stesso chiodo fisso in testa, non è escluso che perfino davanti a un giudice, mentre perora una causa, la sua mente divaghi pensando a come plasmare una storia o finire un capitolo.
Dunque non sceglietela come avvocato, scriverebbe una citazione pensando alle favole!
È un tipo che ascolta molto e parla poco ma quando scrive non si ferma più...
Se volete farla contenta regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo di ceramica (preferibilmente blu), un manga giapponese, o una piantina grassa (più spine ci sono meglio è). Preferibilmente tutti insieme.
Spera di invecchiare lentamente (perché questo pare sia l’unico modo per vivere a lungo...) ma mai invecchiare dentro! Dentro avrà sempre un’età con poco passato e molto futuro e scarsa saggezza.

Nessun commento: