domenica 18 agosto 2013

LA TRAIETTORIA CASUALE DELL'AMORE di Matteo Maffucci

La storia di una grande amicizia, di un amore non previsto e della "crescita" inevitabile di due eterni Peter Pan che, come tutti, prima o poi devono fare i conti con una imprescindibile e universale verità: 

"La vita è una traiettoria imprevedibile, casuale.
Tutto sembra andare storto e finisci dritto nel posto giusto.
Basta una buca, un sussulto, una svista improvvisa
che sposta l'asse e rompe la geometria del destino."

Sono fortemente convinta che le cose non accadano mai per caso. C'è sempre un disegno infallibile, anche se imprevedibile, che ci conduce proprio là dove dovremmo andare. Alle volte i percorsi che ci fa compiere sono semplici, altre volte tortuosi e complicati; dolorosi o incomprensibili. Oppure assolutamente folli e sopra le righe - come in questo caso l'idea di una convivenza fra due amici maschi eterosessuali alla "veneranda età" di trentacinque anni e quindi ben oltre il "tempo scaduto" per questo genere di colpi di testa agli occhi dei più...
Ma, se ci "fidiamo" del destino - che spesso lavora anche attraverso le nostre intuizioni e le nostre scelte (apparentemente) più assurde - e soprattutto sappiamo aprire il nostro cuore e la nostra mente a quello che ci vuole insegnare passo dopo passo, allora riusciremo a trarne il meglio. Per noi stessi e per la nostra vita.
E in qualche modo saremo in grado di crescere.
Questa è la storia di Marco e Andrea.
Uno spaccato di vita generazionale realistico e disincantato, ma in cui si riesce a percepire anche una forte dimensione di "sogno e speranza". Un romanzo che se letto con la dovuta attenzione risulta molto più profondo di una semplice storia tra due amici che vorrebbero restare eterni adolescenti "con maturità e stile" e che pensano al semplice divertimento, poichè intraprendono insieme un cammino che li porterà ad avere - prima l'uno e poi (in un prossimo futuro ?) l'altro - relazioni amorose mature.
Il tutto raccontato in una maniera esilarante.
Impossibile staccarsi dalle sue pagine che, ahimè, scorrono fin troppo velocemente... quasi come una canzone. Perchè Matteo le parole le sa far suonare... in musica e su carta. L'arte è arte. E' contaminazione. E chi ha detto che non si possa fare bene più di una cosa? Possiamo esprimerci in diverse traiettorie! Spogliamoci del pregiudizio. C'è un cantante che ha scritto proprio un buon libro e si rivela di una simpatia straordinaria! Fidatevi...


LA TRAIETTORIA CASUALE DELL'AMORE
di Matteo Maffucci

editore: Mondadori
pagine: 212
prezzo: 17.00 euro
Brossura

Trama

"Mi sentivo benissimo. Io e Andrea eravamo le teste di serie numero uno nel tabellone degli amici che stavano facendo una cazzata. Due errori in bella vista che però non davano fastidio a nessuno. Anzi, emanavano un che di poetico." Andare a vivere con gli amici è il sogno inconfessato di gran parte dei maschi italiani. Se poi si è felicemente single e con una discreta disponibilità economica allora si può davvero pianificare una vita quotidiana fatta di feste, gran via vai di femmine, mercoledì da Champions League e domeniche con maratone cinematografiche sull'home theater del salotto. E quello che fanno Marco e Andrea affittando un bellissimo appartamento nel cuore di Roma. Sono amici per la pelle fin dalle elementari e oggi, nonostante i trent'anni suonati, hanno ancora tantissima voglia di fare baracca. A un paio di settimane dal trasloco, tutto gira a meraviglia. La nuova casa è un porto di mare, sempre pronto ad accogliere chi si trova a passare nelle vicinanze. Ma anche un rifugio sicuro dove lasciarsi scivolare addosso intere domeniche di beata nullafacenza. L'insolita vita di coppia si avvicina alla felicità, cementando ancor di più un rapporto di amicizia solido come il marmo della loro cucina. Ma un bel giorno succede l'imprevisto: Andrea si innamora. Perdutamente. Meravigliosamente. E chi l'avrebbe mai detto? Proprio lui, specializzato in amori impossibili e non corrisposti, incontra una ragazza fantastica.

La mia Opinione

E' stata una "traiettoria casuale" quella che mi ha portato il 18 Maggio davanti allo stand Mondadori al Salone del Libro di Torino, proprio nel momento in cui un Matteo affabile e sorridente era intento a firmare una bella pila di copie del suo ultimo romanzo.
Una davvero fortunata casualità perchè probabilmente, se ciò non fosse avvenuto, non avrei mai avuto l'occasione di leggere quello che invece si è rivelato un libro semplicemente delizioso che mi ha divertita e trasportata in una strana dimensione fatta di tante cose in cui riconoscermi e ritrovarmi, sia nel presente che nel passato.
E questo non solo per la non comune capacità di Matteo (Marco) di farti entrare nel romanzo, nella storia, nelle stanze del suo nuovo appartamento o tra le strade e i luoghi di Roma...
Ho fatto un vero e proprio salto indietro nel tempo... leggendo di tante cose che ho vissuto e che mi sono lasciata indietro e per le quali provo grande nostalgia.
Tante, troppe cose in comune con questo ragazzo romano: la Capitale, il quartiere in cui è nato e cresciuto, l'anno di nascita, il liceo classico Giulio Cesare che ha frequentato, i pomeriggi al Joy, le strade e i luoghi che descrive, il linguaggio e le espressioni fin troppo familiari che usa. Il mondo della musica e tutto ciò che implica, che da dieci anni è diventato parte integrante, anche se di riflesso, della mia vita... Mi sono riconosciuta in così tante cose... Ho riso e ho provato empatia per molte considerazioni che coinvolgono non solo i musicisti ma anche chi della loro vita fa parte. (Ma sto divagando...)

Molti di voi lo conoscono per nome o lo riconosceranno nella foto a piè di post o sulla fascetta che campeggia sulla copertina... Matteo Maffucci è "il cinquanta per cento" degli Zero Assoluto, il noto gruppo pop italiano di cui tutti abbiamo canticchiato, almeno una volta, il celebre "Turuturutù..."
Con questo romanzo, va detto, Matteo dimostra di saperci davvero fare (anche) con la scrittura di un libro che non ha certo nulla di più della pretesa di un intrattenimento ironico e disinvolto e del racconto di una storia che ha tanto dell'autobiografico...ma che sa conquistare proprio per la sua semplicità.

E' una storia di amicizia maschile, di solidarietà e di spensieratezza,  di divertimento e di crescita.
Di amore. Di tradimento. Di riscatto e consapevolezza.
Un'analisi semplice e attenta della natura maschile e femminile. Delle dinamiche che scattano nei rapporti fra i due sessi, nel bene e nel male.
Uno spaccato molto verosimile e quanto mai attuale della generazione dei trentenni di oggi, continuamente in bilico tra le responsabilità e la voglia di restare per sempre adolescenti. Tra la voglia di costruire qualcosa e la paura di "riuscirci"...

"Io e Andrea eravamo le teste di serie numero uno
nel tabellone degli amici che stavano facendo una cazzata.
Due errori in bella vista che però non davano fastidio a nessuno.
Anzi, emanavano un che di poetico".

La storia di un' "avventura", il progetto un po' folle di due amici-fratelli che in età avanzata decidono di fare quello che hanno fin troppo a lungo rimandato e che non avranno l'occasione di fare mai più se non colgono l'attimo... E così compiono il "grande passo; la decisione che porterà con sè la perplessità e il biasimo di amici e parenti ma che sarà il percorso "fatale" per il compimento del proprio destino e della propria maturazione. In forme diverse per entrambi, ma in particolar modo per Andrea... vittima inconsapevole e incredula della freccia di Cupido che immancabilmente, colpisce sempre quando meno ce lo aspettiamo.

L'amore infatti non si cerca.
E' lui che sa sempre dove trovarci.
E il più delle volte arriva quando noi non siamo pronti. O almeno crediamo di non esserlo. E che coinvolge, per forza di cose, anche ci ci circonda.

E' proprio quello che succede a Marco (dietro cui si cela piuttosto palesemente proprio l'autore) che racconta con la sua voce la sua incredibile esperienza di amico, confidente, mediatore e sostenitore della prima vera grande storia d'amore del suo migliore amico, che arriva proprio nel momento più imprevedibile e meno opportuno. Ma al destino, si sa, non manca certo il senso dell'ironia...
Ironia di cui abbonda anche il nostro Maffucci che dissemina il romanzo di passaggi esilaranti e di battute e situazioni assolutamente irresistibili, dimostrando una insospettabile comicità. Ho riso davvero di gusto... Era tanto che non mi succedeva!
Tante le trovate "geniali", non so quanto vere o funzionali alla storia, ma in ogni caso efficaci come il "contratto" dei due inquilini con relative regole di convivenza o la scena dal parrucchiere Roberto "Il Genio del Colore".
Ho riso fino alle lacrime con "Nostrasiora"...
La donna che è stata capace di aprire lo "zainetto" in cui Andrea custodiva tutte le cose più belle che aveva da dare. E' stato emozionante e quasi commovente l'analisi di un amore fatta da un amico che si trova a confronto con una donna che è allo stesso tempo un'amica per cui fare il tifo, ma anche una rivale e che diventa un'occasione di crescita e maturazione per entrambi.

"E io sono un po' stufo.
...
Di non riuscire a darmi pace, di non provare un cazzo di piccolo tentennamento, di non sentire più nulla, di sentirmi bene così. Con me e basta. ...
E' che forse mi sono rotto i coglioni di portare avanti sempre lo stesso schema,
la recita dell'uomo che ancora deve capire quali sono le sue priorità,
che deve trovarsi, che non ha tempo. Stronzate."


Lo consiglio caldamente e mi ha talmente entusiasmata che prima o poi recupererò anche i precedenti libri che ha scritto! Unico appunto... per i miei gusti troppa pubblicità! Ci sono continui, troppi riferimenti e citazioni di marchi, ditte e loghi. Insomma... ce n'era davvero bisogno?!? Il tutto sarebbe risultato altrettanto efficace e anche più suggestivo con un po' più di vaghezza.






Ringrazio Matteo per la dedica e l'autografo che campeggiano su questo bel romanzo che mi ha regalato piacevoli ore, risate, sorrisi e personaggi che ricorderò con affetto e a cui penserò ogni volta che ascolterò la sua voce alla radio. :-)


L'Autore



Classe 1978, Matteo Maffucci è il cinquanta per cento degli Zero Assoluto. Con Rizzoli ha pubblicato "Spielberg, ti odio" e "Cascasse il mondo". Collabora con Vanity Fair e Tvzoom.it.

2 commenti:

Laila71 ha detto...

Complimenti per la recensione.
Il tuo entusiasmo mi ha contagiato..lo leggerò di sicuro e sono certa che sarà una lettura piacevolissima!!
Baci

Unknown ha detto...

Sono d'accordo con Laila ... Il tuo entusiasmo è contagioso! E pensare che nn avevo mai sentito questo libro. Me lo segno subitissimo, anche perché ogni tanto è bello evadere in storie di vita reale ^^