giovedì 14 marzo 2013

MO' TE LO SPIEGO A PAPA' Francesco Uccello Recensione in anteprima

Se dico NAPOLI, mi viene in mente un elenco lunghissimo.... Totò, la pizza, Modugno, a' smorfia, Troisi,  l' umorismo "genetico" e, dopo questa lettura anche un simpatico abitante dell'affollato pianeta genithor... Papà Francesco, e la sua esilarante penna. Una lettura che consiglio a tutti i genitori, da tenere sul comodino per riderci sopra nei momenti di sconforto.... e sentirsi meno "alieni" nell' universo dei capricci....
Siamo tutti sulla stessa barca, papà e mamme.
Prima di cominciare "l' immersione" quotidiana nella trincea-filiale, ripetete queste semplici ma incisive parole che, Francesco conosce bene quanto me...

FERMATI, PENSA, RESPIRA, AGISCI.
 
La prima regola per chi va sott' acqua...
ma utilissima sulla terraferma, per i momenti
in cui la pazienza viene meno...
 
 
DA OGGI IN LIBRERIA
 
MO' TE LO SPIEGO A PAPA'
di Francesco Uccello
 
 
Collana: TEA Varia
Pagine: 224
Prezzo: 12.00
Cartonato con sovracopertina
 
 
 
 
 
 
Trama
 
 
“Quattro personaggi + una periferia + un pizzico di napoletanità + una dose massiccia di capricci e genitorialità alle prime armi + leggerezza quanto basta”
Francesco di mestiere fa l'educatore, e di esperienza con bambini e ragazzi ne ha tanta, ma quando diventa papà di DA1 (il primogenito) e DA2 (il secondogenito, a soli sedici mesi di distanza) scopre che essere genitore è un lavoro completamente diverso: meraviglioso, sfiancante, entusiasmante, e soprattutto a tempo pieno e orario continuato. Come tutti i cuccioli d'uomo, DA1 e DA2 sono vivacissimi e curiosi e bombardano i genitori di domande complesse, stravaganti, ridicole o profondissime su ogni argomento possibile. Mamma Stefania ha trovato una soluzione geniale: «Andate da papà, che ve lo spiega lui». E a Francesco non resta che armarsi di tanta pazienza – e di una sana dose di ironia – e prepararsi a rispondere. Dopo i racconti di tante mamme, finalmente arriva una voce maschile a esporre la «versione del papà», rivelandoci che anche i padri amano in modo viscerale e «materno», e vivono intensamente tutte le emozioni e la complessità del diventare genitori. Senza nascondere i pensieri negativi, o i momenti di paura e debolezza, ma senza mai dimenticare l'inconfondibile sense of humour napoletano, questo libro tenero e divertente ci catapulta nella vita quotidiana di una famiglia di oggi, in cui tante mamme e tanti papà non faranno fatica a riconoscersi. E magari troveranno qualche spunto per rispondere con il sorriso sulle labbra alle
domande impossibili dei propri figli.
 
 
Opinione
 
Caro papà Francesco, ho riso di stomaco e ho sorriso di cuore leggendo il tuo simpatico e brillante, "pozzo di pazienza". Mi sono immersa nella tua "rocambolesca routine"... scoprendo che quelle righe sembravano il libro delle mie giornate. Sono entrata subito in sintonia con la tua narrazione, così viva e appassionata che ho sorriso scoprendo che abbiamo molte cose in comune, tra queste, il segno zodiacale (da non trascurare quando si è TORO) e la passione per le bolle. E proprio parlando di immersioni, ho sorriso quando hai fatto la differenza tra il portare le persone sott'acqua e passare del tempo con due bambini... concordo con te che la seconda attività sia più impegnativa!!!! Insomma consiglierei alle mamme di leggere il libro, magari dopo averlo regalato ai mariti per la festa del papà (quale occasione migliore per farli sentire "normali" sul pianeta genithor?). Ma credo che questa sia una lettura assolutamente "di coppia", un libro da tenere sul comodino, segnare le frasi esilaranti con una matita blu, e le frasi che fanno riflettere, con quella rossa perchè, se è vero che è un racconto reale ma con umorismo, tra le righe ho "scorto" messaggi davvero profondi, dettagli che abbiamo davanti tutti i giorni ma, che nella frenesia del quotidiano diamo troppo per scontati. Mi trovi d'accordo su tutti i fronti, da quelli più impegnativi, a quelli più ameni. E ho riso ancora, rileggendo a mio marito un passaggio nel quale eravamo citati anche noi: quello in cui racconti di una sera sul porto di Palau con la tua futura moglie.... bè non ci crederai ma in quelle giostre ci vado almeno due o tre volte in quelle poche settimane che trascorro sulla mia amata isola, durante l'estate.
Insomma "leggermi" in molte delle tue pagine, mi ha fatto sentire meno aliena nell'universo genitoriale, mi consolo pensando che non sono solo i miei figli a fare le domande o le congetture più strane o degne di un diabolico personaggio uscito direttamente dalla tv. Ho due bambini praticamente gemelli, e ci sono sere in cui mi sento come il gatto Tom quando viene schiacciato da qualcosa e svolazza come un foglio.... nella stessa maniera io mi "deposito" sul letto.... affranta dalla stanchezza, ma consapevole di avere una fortuna inestimabile per la quale ringrazio giorno e notte. Perchè non potrei immaginare la mia vita e la casa avvolta nel silenzio... li guardo è mi rendo conto che spesso dietro certi loro atteggiamenti c'è molto dei miei errori commessi per stanchezza.  Concordo anche sulla trasformazione che avviene in una moglie che diventa madre.... solo noi sappiamo fare qualsiasi cosa meglio di voi, non deleghiamo e quando lo facciamo, vi stiamo col fiato sul collo per vedere se avete eseguito "gli ordini" alla lettera!  Una lettura che allegerisce l'umore e può dare vari spunti a quei genitori che non sanno come rispondere a domande scabrose....perchè diciamocelo, essere genitori è il mestiere più difficile che ci sia, ma se si ascolta il cuore e ci si arma di una immensa pazienza, la strada è tutta in discesa....
Infine, le espressioni in napoletano (tradotte fra parentesi) sono veramente la ciliegina sulla torta!
 
 
 
L'autore
 
 
Francesco Uccello, laureato in lettere moderne ed esperto in comunicazione per ragazzi, si definisce un «educAutore». È educatore dal 1998 con la cooperativa sociale Terra e Libertà, che si occupa di infanzia e adolescenza a Napoli e in provincia, ed è autore del blog Mo te lo spiego a papà e dell'omonima rubrica su Style.it. Ama le immersioni subacquee, specie quelle tra i fondali della sua amata Ustica. Il suo animale preferito è il polpo. Vive a Napoli con la moglie Stefania e i loro due figli.
 
 
IL SUO BLOG:
 
Rossella Calabrò  ("madre del Gigio e della Gina), intervista Francesco Uccello:
 
 
COME SEMPRE RINGRAZIO ELENA PERCHE' NON MI DICE MAI DI NO...
NEANCHE DI DOMENICA!!

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