sabato 5 gennaio 2013

FERITA di J.R.Ward

Per tutti coloro che seguono la bellissima ed ineguagliabile serie vampirica della Confraternita del Pugnale Nero in edizione Rizzoli, è uscito proprio ieri - 4 gennaio - il nono volume, che vede protagonisti Payne e Manuel Manello. Ora tutte le Consorelle sparse nello stivale saranno finalmente in pari; e nell'attesa di mettere le mani sul decimo libro (lo so, lo so... è appena uscito questo ma l'ingordigia per questa serie è inevitabile ed inestinguibile! ^_^ ), vi lasciamo ai nostri pensieri su questo tassello leggermente "sottotono" rispetto agli altri ma comunque essenziale alla costruzione dell'intero mosaico... La Ward è sempre e comunque una garanzia per trascorrere ore indimenticabili!
Correte in libreria quindi e abbracciate tutti i nostri beniamini ed una nuova squadra di adorabili Bastardi!...

FERITA
di J.R Ward


editore: Rizzoli
pagine: 522
prezzo: 16.00 euro
Rilegato
( 9° libro Serie "Black Dagger Brotherwood" )
Disponibile eBook


Trama


La bellissima vampira Payne, sorella gemella di Vishous e indomita guerriera, ha appena iniziato ad assaporare la libertà dopo una lunghissima prigionia e si prepara a scoprire un mondo a lei sconosciuto insieme ai membri della Confraternita. Finché un incidente la lascia paralizzata. Quando Payne chiede la morte, piuttosto che rassegnarsi a un'esistenza mutilata, Vishous decide di accettare l'aiuto di un uomo di cui non si fida, Manny Manello, l'unico chirurgo in grado di tentare la difficile operazione che potrà forse restituire alla vampira la capacità di camminare. Tra il dottore e la paziente nasce ben presto un'attrazione che li porta a vivere emozioni e sentimenti mai provati. Qualcuno però è sulle tracce di Payne, in cerca di vendetta: il vampiro Xcor, giunto dall'Europa a capo di un gruppo di rinnegati e rimasto orfano di padre proprio per mano della guerriera. Quali verità nascoste emergeranno dal passato di Xcor e Payne?


Ed eccoci qui, care consorelle...
Finalmente abbiamo stretto fra le mai il nostro tanto sospirato Lover Unleashed... abbiamo riabbracciato virtualmente la Confraternita... ci siamo perse fra le sue pagine... abbiamo riso, abbiamo pianto, siamo rimaste a bocca aperta, ci siamo arrabbiate, ci siamo emozionate ... 
Ma qualcosa è cambiato. Stavolta avvertiamo in fondo al cuore, più o meno consciamente, un qualcosa di diverso; un qualcosa che non va...
Un senso di amarezza, delusione, disappunto, incredulità forse di fronte ad un volume che, per la prima volta, non ci lascia pienamente soddisfatte. 
Probabilmente ognuna di noi ha una motivazione diversa... ognuna avrà sentito la mancanza di quel qualcosa in particolare che si aspettava o sperava di trovare... Quell'evento, quella spiegazione, quella presenza magari di un Fratello in particolare che ci sta maggiormente a cuore e che avremmo avuto voglia o bisogno di sentire più presente... 
Fatto sta che questo nono volume è lontano dai livelli degli altri libri, in particolare proprio dall'ultimo uscito che vedeva in primo piano John e Xhex. E' naturale, ed in un certo senso fisiologico che prima o poi ci sarebbe stato un lieve calo... Dopotutto anche la Ward, nonostante sia una "divina tessitrice" è pur sempre "umana" e passibile di una qualche defiance... E bisogna ammettere che si sta sempre e comunque parlando di livelli altissimi di scrittura (La Ward è sempre la Ward!!!) e che, dopo un libro eccelso e sublime come è stato Lover Mine, un certo divario in negativo era assolutamente prevedibile. 
Non vorremmo però sembrare troppo severe... e quindi è doveroso considerare Lover Unleashed per quello che effettivamente è: un libro di passaggio che sta preparando la strada ad una nuova generazione di guerrieri e vuole essere un ponte fra passato e futuro. Solo in quest'ottica possiamo e riusciamo ad apprezzare il romanzo e rimaniamo sempre devote alla scrittrice che consideriamo numero uno assoluto nel suo genere e che, sempre, con immensi stima affetto e gratitudine seguiremo!


Chiaramente le tre Books'Angels al completo
vi racconteranno le loro impressioni in una
RECENSIONE TRIPLA



Recensione di Nippi

Non avrei mai pensato di rimanere così delusa da un libro scritto dalle sapienti mani e dalla fervida e aguzza mente della Ward..Eppure, quel momento è arrivato, duro da digerire ma comunque consapevole del fatto che in una serie lunga e mooooolto articolata come quella della confraternita poteva succedere di inciampare in un capitolo meno coinvolgente. Complice un momento personale non proprio idilliaco, ho faticato a terminare questo romanzo che, per quel che mi riguarda, era uno dei più attesi perché come largamente anticipato, avrebbe riguardato in grande misura il mio personaggio preferito: Vishous.

E' stato un errore madornale riprendere in mano un argomento già trattato nel libro a lui dedicato; lo ha smontato come un giocattolo restituendolo come un perfetto sconosciuto facendolo rivivere con uno spessore totalmente diverso da come lo aveva presentato in partenza.
Non solo, ha messo in mezzo ancora Butch, ammiccando continuamente ad un loro legame profondo sì, ma in fin dei conti troppo ambiguo e pericoloso, in particolar modo per quella shellan meravigliosa che è Jane.
Assurdo l'epilogo dei fantasmi di Vishous e altrettanto assurdo il "metodo" con cui Butch risolve il tutto nel suo appartamento al Comodore.
Mi ha lasciata orfana di una fantasia che mi ero creata su di lui e, ebbene si, la delusione brucia.
Questo, forse, è CIO' che non mi è piaciuto e che  mi ha deluso e allontanato per tutto il libro dai vampiri che più ho amato e dall'autrice che più stimo.
In secondo luogo, credo che sia caduta in banalità, ingenuità e noia nel rapporto tra Manello e Payne; ho trovato di gran lunga meglio rappresentato sia come sentimenti che per intensità sessuale quello tra Wrath e Beth e parliamo, come tutte voi fans sfegatate sapete, del primo libro della serie.
Non vi ho trovato niente di eccitante e sapete perché? Perché dopo il loro incontro ha cambiato i connotati ai personaggi: lei, guerriera senza scrupoli dura da abbattere, è risultata essere una con "poche palle" e il bel dottorino,  dongiovanni sciupafemmine dei giorni nostri, sarcastico ironico e intelligente, si ritrova senza un briciolo di tutta quella sicurezza e potenzialità che avevo visto in lui grazie ad una femmina che lo manda in brodo di giuggiole nel giro di cinque minuti.

Ritengo che la colonna portante di tutta la storia sia Jane, che questa volta, malgrado la sua figura traslucida, si impone prepotentemente rubando la scena a tutti nonostante resti sempre in disparte: proprio questo l'ha resa indiscutibilmente la forza trainante di questo nono capitolo.
Anche la nuova (e vecchia) stirpe antagonista alla confraternita, per adesso è un colpo di scena che non ho apprezzato per niente ma forse per questo è ancora troppo presto sputare sentenze..
Sporadicamente ho ritrovato la Ward che tanto mi ha appassionata e non solo attraverso la sua scrittura diretta, rude e graffiante; anche tramite le sue battute che i suoi personaggi, Wrath e Hollywood in primis, tirano fuori inaspettatamente da un cilindro magico ho intravisto quello che amo da impazzire in questa geniale autrice e anche perché, come sempre, dopo aver chiuso l'ultima pagina si impossessa di me una nostalgia della confraternita. Ma questa volta devo essere obiettiva e ammettere che per il 90% del libro mi sono annoiata e quindi, a malincuore, non posso esprimere un giudizio che vada oltre la sufficienza...
Dopo questo sfogo più che una recensione, non mi rimane altro che sperare che arrivi presto il libro di Quinn e Blay, magari invertendolo in ordine di uscita con quello di Thor che, non so per quale motivo, non mi ispira per niente!

Cara signora Ward, mi raccomando, cerchi di dare il meglio di se stessa che ha talento da vendere!!!

 +


La Recensione di Foschia 75

Cosa rende J.R.Ward più divina della Vergine scriba????
Due parole (mio gusto personale):  IMPREVEDIBILITA' e SARCASMO ( testosteronico).
Queste sono le due irresistibili caratteristiche che rendono la Ward "dea" dell'olimpo Paranormal-romance.

Riponevo tanta aspettativa nel libro dedicato a Payne, sorella di Vishous anche se con riserva perché condiviso con Manny Manello (a me non particolarmente simpatico).
E invece J.R.Ward mi ha dimostrato ancora una volta di essere prevenuta. Quando cominci a pensare che la trama andrà a parare lì, volti pagina e ti rendi conto che sei completamente fuori strada.
Se devo essere sincera,  dopo le prime 100 pagine ho pensato: ma la Ward comprerà gli stampini antiaderenti per sfornare i confratelli a due a due su Amazon.us??
E invece le mie impressioni di somiglianza tra alcuni personaggi (vecchi e nuovi) avevano il loro macchiavellico ingranaggio!!! Allora chiuso il libro, con una certa soddisfazione, ho preso in mano la guida definitiva (uscita in concomitanza con questo nuovo "episodio"), e ho cercato di capire come nasce ogni confratello e come la sua esistenza si intreccia con gli altri. E ho scoperto alcune cose molto interessanti del rapporto tra la creatrice e questi sexy-sarcastici-ragazzacci.
In questa nuova avventura, leggeremo di Payne (sorella gemella di V) e del Dott. Manello, ma ci sarà una generosa dose di Butch e di Vishous (guardacaso i miei preferiti!); una nuova BAD-NEW-ENTRY, e una spruzzatina degli altri confratelli (che aggiunge un certo aroma all'insieme).... il tutto amalgamato dall'inconfondibile SARCASMO-Wardiano  che mi ha concquistata fin dal primo libro!
Le battute tra questi sexy- maschietti- territoriali sono il sale della narrazione, soprattutto sono una garanzia quando si parla di Vishous e Butch, tra un tiro di sigaretta rollata a mano e un generoso sorso di Lagavulin, i due si troveranno a dover fronteggiare il caratterino (peraltro molto simile al loro) del Dott. Manello, deciso a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno!
Forse l'idea che mi ero fatta di Payne nei precedenti libri, non era proprio esatta ma un trauma può sempre farti vedere la vita da una prospettiva completamente diversa rispetto a quella a cui eri abituato.
L'amore rende assai vulnerabili,  e anche il guerriero più spietato non può nulla davanti alla scoperta di questa consapevolezza.
Deve solo augurarsi che non sia mai troppo tardi.....
E in questo nuovo irresistibile scrigno della Maga-Ward, saranno in molti a rendersi conto di aver avuto l'amore davanti agli occhi e non averlo voluto accogliere, fino a quando davanti alla prospettiva di passare il resto della propria esistenza senza la propria metà, la consapevolezza rimetterà in carreggiata anche i più "testardi"!!!
Ho riflettuto sul voto da dare a quest'ultima avventura della confraternita, e a malincuore devo rimanere sul 5 - - perché manca quel non so che per raggiungere il massimo.
Ci sono state delle parti che potevano essere sviluppate un pò di più, c'è tanta carne al fuoco ma le manca pochissimo per essere cotta a puntino......
Sono convinta che ci sia un motivo più che giustificato, se la "madre" dei prestanti confratelli ha imbastito la trama, lasciando qualche filo penzolante per il prossimo magistrale ricamo.



 meno meno


La Recensione di Sangueblu

Sono un po' in difficoltà... Questa volta mi risulta quasi complicato scrivere quello che penso di un romanzo della BDB della Ward. E questo non tanto per la moltitudine di emozioni che mi si agitano dentro fin da quando ho chiuso il libro, ma per il fatto che esse siano così contrastanti tra loro. E sebbene sia sempre un immenso e quasi mistico piacere immergermi nella storia dei Confratelli e nei mille avvenimenti di Caldwell, questa volta più che alle cose che mi sono piaciute mi viene da pensare a quelle che non mi sono piaciute e a quelle che mi sono mancate.
In primis il personaggio di Payne.
Decisamente, non mi è piaciuto! Mi è sembrato opaco (nonostante il suo abbastanza ridicolo bagliore fosforescente ^_^), sbiadito, debole e poco incisivo... Praticamente l'opposto di quel poco che mi ero prefigurata fin dalle sue prime comparse nel corso dei due libri precedenti. Mi sarei aspettata una guerriera, impavida e temeraria, coraggiosa e risoluta e non certo la ragazza insicura e remissiva che ho incontrato qui.
Ho detestato ogni singola volta in cui ha chiamato il fin troppo paziente Manuel Manello "Guaritore" finchè finalmente anche lui ha sbottato ricordandole che aveva un nome ed un cognome. Visto che l'ho nominato avrei qualche appunto da fare anche a lui... che mi sarebbe piaciuto un po' più deciso e sicuro di sè; c'è un momento in cui sembra andare totalmente in confusione... ma nel complesso lo promuoverei quasi a pieni voti. Del resto è proprio lui il proverbiale coniglio bianco che esce dal cappello della nostra maga Ward, che con questo abile colpo di prestigio salva capra e cavoli e soprattutto le sorti del romanzo che la crisi matrimoniale fra Jane e Vishous e soprattutto la crisi esistenziale di quest'ultimo aveva mandato un po' in down.
Sinceramente questo aspetto per me è stata una vera sofferenza... Mi è dispiaciuto per Jane, fin troppo comprensiva... Mi è dispiaciuto per Butch... che poverino, con quella "Platissa" di moglie che si ritrova non smetterà mai del tutto di provare, nel lato inconscio del suo cuore, un amore quasi carnale per l' amico dalla mano guantata... e che, anche se lo aiuta, soffre come un cane.
E mi è dispiaciuto soprattutto per Vishous... anche se mi ha fatto anche tanta rabbia.
Alla fine tutto si risolve... e il figlio del Carnefice e della Vergine Scriba, finalmente, riesce a mettere insieme i pezzi e ad aggiungere quell'ultimo tassello che mancava per ricostruire se stesso. (Personalmente non ne sentivo il bisogno perchè Lover Unbound mi era sembrato sufficiente a far emergere il suo lato umano e mi era piaciuto tanto così com'era.)
Aspettavo di conoscere questa famigerata Banda di Bastardi.
Ebbene, nel complesso il bilancio è piuttosto positivo; perlomeno sono spariti quasi dalla scena i lesser vecchia concezione che ci avevano decisamente stufato, anche se il super cattivo Xchor (Dio, che nome cacofonico!!!... ^__^) che sembrava dovesse far fuoco e fiamme  dopo secoli passati con il solo scopo di vendicare il padre, desiste e lo rinnega in meno di cinque minuti!
Quindi anche questa cosa non mi è piaciuta.
Se invece penso a quello che mi è mancato... parte un lungo elenco:
Praticamente tutti i confratelli, eccezion fatta per due battute di numero di Rhage e tre di Wrath.
Mi è mancato Lassiter. Neanche nominato...
Così come Mhurder. Dopo le bricioline lasciate lo scorso libro mi apprestavo già a fare come Pollicino in questo... ma ahimè mi (e ci) toccherà aspettare (speriamo) il prosimo.
Mi è mancato un matrimonio! Ma che diavolo!!!! Era lì...lì... servito su un piatto d'argento...e invece niente!
Di conseguenza mi è mancata la voce di Zsadist che non ha potuto cantare alle nozze non celebrate. Sgrunt!
Mi sono mancate tante parole non dette tra Qwinn e Blay.
Ma queste purtroppo sono mancate a tutte noi.
Perfino all'autrice, che sono convinta non veda l'ora di fargliele gridare una ad una tra un paio di libri...
Le scene di Qwinn, ancora una volta infatti, sono state fra le più belle...
In Lover Unleashed è un uomo nuovo.
Totalmente disarmato e disarmante.
Da brivido.
Ed è questa la semplice e pura realtà:
Quando si tratta di J.R. Ward e di Black Dagger Brotherwood, al di là di un libro che può essere meglio riuscito di un altro, i brividi ci sono sempre.
E non mancheranno mai.

PS: Da tenere moooolto d'occhio il poliziotto appena entrato in scenaVeck! Muy muy interessante! ;-)






La Serie: La Confraternita del Pugnale Nero  nell'edizione Rizzoli

1. Dark Lover (Wrath e Beth) - IL RISVEGLIO
2. Lover Eternal (Rhage e Mary) - QUASI TENEBRA
3. Lover Awakened (Zsadist e Bella) - PORPORA
4. Lover Revealed (Butch e Marissa) - SENSO
5. Lover Unbound (Vishous e Jane) - POSSESSO
6. Lover Enshrined (Phury e Cormia) - ORO SANGUE
6.5 La confraternita del pugnale nero  -  La guida definitiva
7. Lover Avenged (Rehvenge ed Ehlena)  recensione QUI - RISCATTO
8. Lover Mine (John Matthew e Xhex)  recensione QUI  - TU SEI MIO
9. Lover Unleashed (Payne e Manello) - FERITA
10. Lover Reborn (Tohrment e No’One)
11. Lover at Last  (Qwinn e Blay) in uscita probabilmente Marzo 2013 in USA

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Padrona del Blog,
vorrei farti notare che, forse per l'entusiasmo ingenerato dalla Ward, hai cannato alla grande il nome di Manello:
Si chiama Manuel 'Manny' Manello e non Joe :-P
sei giustificata se hai fatto confusione con Joe Manganiello che non c'entra niente con la BDB ma senza camicia fa la sua porca figura.
La Maestrina dalla Penna Rossa.

sangueblu ha detto...

Uuups...! ;-P
Corretto immediatamente il mio lapsus... e grazie per correzione alla svista! :-)