domenica 17 giugno 2012

PATRICIA BRENT, ZITELLA di Herbet G. Jenkins Recensione

Cari lettori, qualcuno di voi avrà già fatto un "inventario" dei libri da portare in vacanza, o da leggere durante le ferie....allora aggiungete anche questo alla pila, perché è uno di quei libri da leggere per riposare e allegerire il morale!!!

Ringrazio Chiara e la Elliot edizioni per questa piacevole e carezzevole lettura, scacciapensieri....



Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1918, questo romantico e brillante romanzo fu un grande successo. La sua fortuna editoriale dura ancora oggi ed è continuamente ristampato come piccolo classico dell'umorismo inglese nella tradizione di Oscar Wilde.

 

Patricia Brent, zitella
di Herbert G. Jenkins

Traduzione di Federica Alessandri
Pagine: 247
Prezzo: 15,00
Brossura


Trama

Siamo a Londra, durante gli anni della Prima guerra mondiale. La giovane Patricia lavora per un politico dalle scarse capacità e vive alla Galvin House, una pensione dove risiede una variegata ed eccentrica galleria di personaggi. Un giorno, la ragazza ascolta casualmente una conversazione tra due ospiti che parlano di lei con accenti pietosi, sottolineando come la ragazza non abbia nessuno che la inviti mai fuori. Sentendosi umiliata, in un momento di rabbia Patricia fa intendere agli abitanti della pensione di avere un fidanzato, sollevando la curiosità di alcune signore ficcanaso. Naturalmente, il fidanzato non c'è, né si intravede all'orizzonte, e quella che all'inizio sembra una innocua bugia facile da gestire si trasforma in una travolgente commedia degli equivoci: per paura di essere scoperta, infatti, Patricia coinvolge nella messinscena un ufficiale incontrato in un ristorante. Ma il giovane non è un ragazzo qualsiasi, si tratta di lord Peter Bowen il quale, con il passare del tempo, non si limita a reggerle il gioco ma si fa sempre più insistente perché il fidanzamento si concretizzi, tra lo sgomento di Patricia e molti malintesi.

Recensione

Era da tanto che volevo leggere questa "morbida" e carezzevole commedia degli equivoci!
Questo è uno di quei romanzi senza tempo (pensiamo che ha ormai quasi un secolo), che meritano di essere letti senza indugi, per la piacevolezza, la leggerezza e il sense of humor di certe situazioni.
Qui non ci sono personaggi scontati o sbiaditi, ognuno ha un posto e una mossa precisa da fare sulla scacchiera che è il romanzo. Già dalle primissime pagine, si entra nella vita "affollata" di Patricia, che vive in una pensione con una "gamma" di personaggi a cui piace vivere nella vita degli altri, ed in particolare in quella di questa ragazza di ventiquattro anni (ai tempi considerata grandicella per non essere sposata), segretaria senza abitudini mondane che diventa il bersaglio di tutti i coinquilini.
Lei sembra una donna sbiadita e anonima, invece oltre l'apparenza  si dimostra una persona dotata di intelligenza e profondità d'animo, anche se si costruirà un guscio anti-uomini dettato dalle convenzioni del tempo e dall'egida della zia Adelaide. Quest'ultima, il cui nome le si addice assai....è l'unica parente in vita della povera Patricia, che suo malgrado deve sottostare alle stravaganze dell'ingombrante e a tratti imbarazzante zia. Vogliamo parlare dei "pittoreschi" e quanto mai impiccioni coinquilini? Qui si apre un catalogo di svariate personalità....ci sono le donne annoiate e di una certa età che non potendo più avere una vita all'esterno della pensione, si infilano nei panni dell'unica persona che ancora possa condurre una qualche vita all'esterno, Patricia....e poi ci sono gli uomini che vivono sotto lo stesso tetto, e che vedono in quest'ultima una ventata di giovinezza e ingenuità da ammirare.
Dal giorno dell'incontro fortuito con il fidanzato immaginario diventato reale, Patricia si ritroverà catapultata in una vita più dinamica e allegra, scandita da incontri con persone lontane dalla sua abituale cerchia, che senza che lei se ne accorga, la porteranno a cambiare modo di vedere l'amore, gli uomini e il suo impettito atteggiamento verso il prossimo.
Il personaggio di Patricia, racchiude tante interessanti sfumature, al primo incontro sembra un pò svampita, lascia scivolare via le giornate senza entusiasmo, si è creata una "bolla" tutta sua dove permette a pochi di entrare e davanti allo specchio parla con l'immagine riflessa che se potesse le farebbe aprire gli occhi su tutte le qualità che possiede ma non riesce a vedere. Chiude la porta all'amore perché non si sente all'altezza, ma in fondo pensa solo a quello che potrebbero pensare "gli altri" se sapessero come ha conosciuto il giovane su cui ha fatto colpo. Sarà un'incursione aerea ad aprirle gli occhi quando ancora non è troppo tardi....allora si schiuderà all'amore come una rosa al sole.



L'autore


Herber G. Jenkins, nacque in Inghilterra nel 1876 e fondò l’omonima casa editrice Herbert Jenkins Ltd. Scrisse numerosi romanzi e saggi. Due suoi romanzi (tra cui Patricia Brent, zitella) e molti suoi racconti sono diventati film. Morì all’età di quarantasette anni a Londra.